Ebbene anche quest'anno ci risiamo...dobbiamo festeggiare la Festa delle Donne...probabilmente rivedremo in giro orde di donne assatanate che pensando di non aver altro spazio...altro tempo al di fuori di quel giorno per sentirsi importanti, libere, e volersi bene...faranno rumore...saranno spesso allegre (e non sarebbe male) ...un po' aggressive...forse volgari... ma passeranno tutto il tempo a parlare di cosa??? Uomini!
Si dimenticheranno dello storico e serio motivo per cui è nata la festa....e la sviliranno semplicemente pensando di aver diritto solo a quel giorno...ingrasseranno le tasche di commercianti sfruttatori delle feste comandate...ed il giorno dopo ritorneranno ad una vita che forse non piace...
Auguro Buona festa a tutti...proprio tutti (uomini e donne) ma soprattutto AUGURO ALLE DONNE DI SENTIRSI SEMPRE IMPORTANTI,AMATE E SE STESSE ...TUTTI I GIORNI DELL'ANNO:)
sono daccordo con te balu su tutta la linea
credo che il problema sia che ci sono giorni in cui si deve fare per forza delle cose e questo non va bene.
la festa della donna e' un simbolo importante ma e' diventata un'altra cosa.
fortunatamente sono state superate molte discriminazioni e problemi, qualche volta mi domando se non si sta tornando indietro, ma questa sarebbe una riflessione lunga.
insomma credo che quello che valgono le donne, quello che sono le donne non si puo' consegnarlo ad una festa, e' un vero peccato.
e allora... festa tutti i giorni come dice balu
Brava Balu.
Hai centrato in pieno l'argomento.
L'8 marzo si vedono donne che si sentono tali solo in questo giorno. Esprimendosi e ponendosi in maniera eccessiva verso tutti e tutto, vogliono spaccare il mondo, cercando di dimostrare, soprattutto a se stesse, quanto valgono.
Ma è nella realtà di tutti i giorni che conquisti fiducia e stima di te stessa.
L'8 marzo è solo una proforma... per ricordare a molte donne che esistono e per ricordare a molti uomini che nulla deve essere scontato... soprattutto la presenza di una donna al loro fianco, che sia compagna,sorella o mamma non fà differenza, l'importante è riconoscere quanto valgono e apprezzarle.... sempre...
A me la festa della donna sembra totalmente inutile...
Oramai l'unico scopo è fare far soldi ai nightclub ed ai fiorai... Come tutte le feste se ne è totalmente perso il significato, ma forse in questo caso è dovuto all'anacronisticità (esiste?!) della festa. Oramai il probl dell'emancipazione femminile non è più attuale (Prestigiacomo esclusa) e questo ha portato ad un inevitabile svilimento della festa. Anzi, a mio avviso è oramai diventata la festa degli uomini: in quale altra serata i locali sono pieni di donne scatenate?! :p
Da brava strega potevo mai non commentare questo post??? Impossibile. E quindi lo commento. Premetto che sono parzialmente d'accordo sul post che è stato scritto. Vero è che la festa della donna oggi è qualcosa di consumistico, non è vero che è inutile. E non è vero che la festa della donna è tutti i giorni. Fosse vero non starei qui a parlarne. Fosse vero avremmo vinto su tutti i fronti. Ed invece siamo ancora in ballo. Ed invece è una lotta continua tutti i giorni. Una lotta a lavoro. Una lotta a far quadrare una vita al femminile. Una lotta contro i pregiudizi. Contro chi ti vuole bambolina e chi se hai una testa ti etichetta con il termine uoma.
[b:5xlf6x1m]Io quest'anno voglio il mio 8 marzo. Lo pretendo[/b:5xlf6x1m]
Lo pretendo perchè è una data simbolo. E come tutte le date simbolo non va toccata. Forse, va ricordato in questa sede che l'8 marzo è una ricorrenza particolare. Ricorda una tragedia. Quando a New York, il proprietario di un'industria tessile rinchiuse le sue 129 operaie in fabbrica per proibirgli di scioperare. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e morirono dentro tutte.
Fu una grande donna come Rosa Luxemburg a proporre questa data come data simbolo. La data delle rivendicazioni sociali da parte delle donne: parità di condizioni nel mondo del lavoro, parità in famiglia, parità nella società. Pari condizioni. Da quella data le cose sono migliorate. Eppure basta aprire i giornali di questi giorni e vi accorgerete che le pari condizioni non esistono, non esistono nemmeno oggi.
[b:5xlf6x1m]Io quest'anno voglio il mio 8 marzo. Lo pretendo. [/b:5xlf6x1m]
E nel mondo del lavoro non è che sia tutto così semplice. Perchè se fai carriera stai pur certa che devi lavorare il doppio di un uomo e stai certa che ci sarà sempre qualcuno che dirà che hai fatto carriera perchè chissà a chi l'hai data. Il tutto mentre l'ISTAT mi ricorda che le donne nemmeno lo cercano più un lavoro perchè non lo trovano. Sei giovane? Fidanzata? Vuoi sposarti? E poi magari fare un figlio? Ed io dovrei assumerti??? Questa è la risposta dei datori di lavoro.
[b:5xlf6x1m]Io quest'anno voglio il mio 8 marzo. Lo pretendo[/b:5xlf6x1m]
Sei donna? Vai in giro in minigonna? Ti hanno violentato? E va be' ma te la sei cercata.... sei ragazza? Minorenne? Hai già fatto sesso??? Ed allora al patrigno violentatore diamo lo sconto di pena.
[b:5xlf6x1m]Io quest'anno voglio il mio 8 marzo. Lo pretendo[/b:5xlf6x1m]
L'8 marzo non è anacronistico. L'8 marzo è il giorno della memoria al femminile. E se penso a tutto quello che è successo quest'anno devo dire che mai come quest'anno voglio il mio 8 marzo. Perchè quest'anno io ho visto gente che sosteneva che le donne che abortiscono vanno punite. Vuoi abortire? Bhe fallo ma con dolore. L'RU486??? Grande battaglia contro. Come se non avessimo conquistato con un referendum ed una legge il diritto all'IVG. Come se fossimo delle stupide che non sanno cosa fanno. Come se per una donna ricorrere all'IVG fosse una scelta facile. Ed allora a parte il dolore psicologico dalle anche quello fisico.
[b:5xlf6x1m]Io quest'anno voglio il mio 8 marzo. Lo pretendo[/b:5xlf6x1m]
Lo pretendo perchè ho visto donne al consultorio che hanno dovuto elemosinare la pillola del giorno dopo. Bollate come puttane da medici falsi obiettori. Costrette ad interrogatori e false giustificazioni. Come se io non sapessi cosa è il mio corpo. Come se stessero facendo qualcosa contro legge. Hanno chiesto un diritto. Un diritto sancito da legge. E ricevuto uno sguardo di chi ti osserva e pensa "questa è una facile, chissà che ha fatto". Chi te ne da il diritto???
[b:5xlf6x1m]Io quest'anno voglio il mio 8 marzo. Lo pretendo[/b:5xlf6x1m]
Io ho visto quest'anno la proibizione per legge sulla procreazione medicalmente assistita. Ringrazio soprattutto tutte le donne che non hanno votato, grazie veramente grazie. Ho visto il ddl sulle quote rosa essere affondato da un Parlamento maschile ed una ministra Barbie che invece di urlare piangeva.
Ed allora, cari tutti, io il mio 8 marzo quest'anno voglio godermelo tutto. Voglio godermelo a modo mio. Voglio rivedere donne che urlano e non che piangono. Perchè ho conosciuto donne eccezionali.
[b:5xlf6x1m]Io quest'anno voglio il mio 8 marzo. Lo pretendo[/b:5xlf6x1m]
Se io, che ho 28 anni, ho potuto studiare, uscire e fare tardi, fare l'amore senza sentirmi sporca, lavorare, uscire di casa senza essere sposata, avere una vita. Se io, che ho 28 anni, posso votare, posso urlare, posso dire è una vergogna quello che ho visto negli ultimi anni, lo posso fare solo ed esclusivamente perchè altre donne prima di me hanno urlato molto più forte della sottoscritta. Si sono prese gli spazi che ora io e voi occupiamo. Ed a queste donne io dico grazie per le loro battaglie, per le loro urla, per le loro conquiste. E non mi permetto di sporcare il loro giorno. Il giorno della memoria al femminile, ripeto.
[b:5xlf6x1m]Io quest'anno voglio il mio 8 marzo. Lo pretendo[/b:5xlf6x1m]
E si gli spogliarelli ed i locali per sole donne dell'8 marzo mi fanno schifo. Non per lo spogliarello in sè ma perchè dentro ci stanno persone che non stanno approfittando della grande occasione di riflessione che gli viene concessa. Fate il punto della situazione. E l'8 marzo pretendete i vostri riconoscimenti, sociali, lavorativi, personali. Pretendeteli, non ho detto chiedeteli. L'8 marzo è la giornata della memoria al femminile. Approfittatene. Riprendetevi in mano i testi di SIMONE DE BEAUVOIR o di ROSA LUXEMBURG, leggetevi i libri di una ROSSANA ROSSANDA o MIRIAM MAFAI. E' una grande occasione approfittatene e scoprirete che non erano le pazze che vi hanno fatto credere loro siano. Scoprirete che avevano ed hanno ragione da vendere. Scoprirete che siamo dentro una scatola e che tocca a noi adesso uscirne
Ed a tutte voi dedico Donna di Mia Martini
Ti ringrazio per aver scritto e dato il tuo contributo .. di cui condivido ogni singola parola... son fiera ( purtroppo non sempre) e consapevole di cosa significhi esser donna in questi anni..Non sono stata sfortunata come donna nella ricerca del lavoro ..non credo di esserlo stata nella vita di tutti i giorni, a volte mi è capitato di assistere a piccoli episodi di rabbia per atteggiamenti di non parita'...ma il mio esser fiera..l'ha sempre forse erroneamente gestiti con ilarita' e consapevolezza di aver comunque acquisito e grazie a donne in gamba, conquistato il mio posto nel mondo come ESSERE UMANO.
E' sulla base di questa fierezza ...che forse ho scritto il post, è sulla base del fatto che troppe volte..in troppe occasioni...son proprio le donne che sviliscono un giorno importante come l'8 Marzo e lo rendono futile e spesso ridicolo, probabilmente tante giovani non sanno neppure come sia nata la festa e con quanto dolore e sacrificio.
Il mio 8 Marzo lo festeggero' con le mie amiche a casa.. mangiare e bere e scherzare...mi è capitato per molti anni di uscire in gruppi misti (mi sembrava di dare piu' valore alla festa) e continuero' a festeggiarlo col mio modo di essere e di pensare...da DONNA e da ESSERE UMANO
stavolta non sono daccordo balu
luna giustamente pone con forza, e notevole capacita' comunicativa, l'accento sull' 8 marzo, rivendicando con forza l'esistenza di un simbolo che e' un po' appannato dal commercio ma che rimane un simbolo e come tale ha valore.
io credo che sia necessario parlare non di essere umano, ma di essere umano con alcune peculiarita' specifiche che lo rendono a tratti piu' vulnerabile e a tratti molto piu' forte, ma come dire dotato di una identita' specifica e chiara.
sono contrario al concetto di uguaglianza perche' e' una bufala. e' stato necessario rivendicarlo ma non e' cosi. e' pari dignita'. un uomo non e' uguale ad una donna ed una donna non e' uguale ad un uomo, non e' mai stato cosi', non lo sara' mai, non puo' essere. Quello che non deve invece essere in nessun modo e' che si neghi la pari dignita'. L'attacco ai consultori che rende la donna piu' debole dell'uomo che la messa nei guai, e che non e' con lei a sostenerla, e del ginecologo che le dice che ha sbagliato, e' ingiusto e terribile. Cosi' come la criminalizzazione dell'aborto, che si sa non vuole nessuno e lascia segni tremendi: criminalizzarlo vuol dire soltanto aggiungere tragedia alla tragedia. E mille altre piccole e striscianti trovate che portano dubbi dove prima c'erano pallide certezze. forse ha ragione luna, anche io voglio il vostro 8 marzo, anche io lo pretendo
buon 8 marzo a tutte
Credo che all'8 marzo sia successo quello che succede un pò a tutte le altre feste, religiose o laiche. Mi pare che solo una minoranza di persone viva prevalentemene l'aspetto religioso del Natale o della Pasqua e che per lo più si pensi al pranzo, ai regali, alle uova di cioccolato. Lo stesso, quanti il 25 aprile o il 1 maggio partecipano ad una manifestazione e quanti invece ne approfittano per una gita fuori porta?
Sarebbe bello che ritrovassimo un pò il vero spirito delle feste, forse ognuno nel suo piccolo lo può fare.
Io spero che le donne costrette a portare il burqua, quelle schiave non per gioco di padri, fratelli o mariti, quelle infibulate p sfigurate dall'acido possano un giorno non troppo lontano vivere almeno come noi.
Auguri a tutte le donne...
Peccato che solo oggi si festeggino (o si faccia finta di festeggiarle)
e poi da domani torna tutto come prima... fino al prossimo 8 marzo...
Purtroppo, come riportato in questi giorni su tutti i giornali,
la violenza verso le donne é in aumento, soprattutto nell'ambito familiare...
Stupri in famiglia e fuori... violenze di ogni genere... peggio delle bestie...
Ancora troppi oggi fanno festa alla donna, mentre gli altri giorni le fanno "la festa"!
Auguri ancora, ma, come maschio, con molto amaro in bocca...
Ciao a (non) tutti, questo è il mio primo e ultimo msg che voglio postare solo perchè mi sembra che qui qualcuna superi troppo spesso i limiti in fatto di esibizionismo e stupidità e, si sa, quando è troppo è troppo ed io, in qualità di donna vissuta, non posso che dichiarare che l'8 marzo è una festività retrograda, pericolosa e offensiva in quanto ci riduce al livello delle sagre del maiale, del pesce o, ben che ci vada, dei fiori.
Evitate pure di rispondere, tolgo il disturbo.
[b:2y3fw71i]Non mi ricordo dove l'ho letto ma quest'anno c'è stato qualcuno che aveva proposto un augurio molto simpatico per la festa della donna...
Un mimosa, portata con grazia alla donna, e... un colpo per ogni pallino !
hehehe carina come idea magari facendo contare i colpi e togliedo per ognuno un pallino dal mazzetto
Scusate non volevo rendere poco serio il tread sulla festa della donna ma questa proprio non me la potevo tenere heheheh
Un po meno scherzosamente non pensate che noi donne forse più che potere ci farebbe un po meglio un po di queste mimose "speciali" ogni tanto? hehehe
[/b:2y3fw71i]
La parità di diritti in teoria c'è, nel nostro Paese. In realtà non del tutto.
Probabilmente sono già stati scritti fiumi di parole e fatte analisi approfondite.
Vorrei fare un'osservazione sul tema "maternità-lavoro" che mi ha toccato da vicino.
Io ho smesso di lavorare quando è nato il mio primo figlio. Il mio datore di lavoro non mi poteva, per legge, licenziare; nè si è mostrato particolarmente contrariato alla notizia della mia gravidanza. Però, poichè lavoravo in un piccolo studio con pochissime dipendenti, allo scadere della maternità obbligatoria, vale a dire 3 mesi dopo il parto, sarei dovuta tornare a lavorare. Nessuna possibilità di ottenere il part time. Non ci pensavo neamche di lasciare mio figlio così piccolo, e potendo scegliere ho scelto di stare a casa.
Maternità e lavoro richiedono grande fatica per essere conciliate, secondo me, perchè la nostra società così competitiva, con ritmi così forsennati, è poco a misura di mamma e bambino. Non è solo questione di leggi, ma di interessi economici ed esigenze pratiche. Secondo me si chiede alle donne di essere come gli uomini in tutto e per tutto e la maternità che in apparenza viene esaltata, in pratica viene vissuta dai datori di lavoro, specialmente nelle piccole aziende o negli studi professionali, come una grande rottura di scatole.
Io penso che la vera parità di diritti esisterà solo quando le donne saranno apprezzate non perchè sono "come" uomini, perchè lavorano fino all'ultimo giorno di gravidanza e riescono a far dimenticare di avere una famiglia, ma proprio per quello che sono.
Anch’io ho smesso di lavorare quando è nato mio figlio…per vari motivi: perché non mi andava di lasciarlo per tutto il giorno neanche a 9 mesi, quando sarei dovuta tornare avendo esaurito anche la facoltativa, perché il part time neanche col binocolo, perché mi sono trasferita a circa 70 km da dove lavoravo e questo avrebbe voluto dire partire di casa al mattino alle 8 e tornare dopo 12 ore visto che il mio orario non era continuato. Ho potuto fare questa scelta perché dal punto di vista economico pesava si, ma non in modo intollerabile e perché sapevo che il mio compagno condivideva questa scelta e dava valore al lavoro che avrei fatto, in casa e con bambino. Se avessi potuto ottenere il part time avrei fatto una scelta diversa.
A volte però non si può scegliere.
Sono d’accordo con Lucilla sul fatto che alla maternità venga riservato un trattamento ambiguo.
Bonus a chi fa figli va bene, ma poi il part time resta molto spesso un sogno, gli asili nido spesso, almeno nei piccoli centri o mancano, o hanno liste d’attesa lunghissime o sono privati e carissimi.
L’elenco sarebbe lungo.
Le donne stanno diventando uomini? Forse alcune donne per farsi strada nel lavoro cercano di essere il più simile possibile agli uomini, negando il più possibile le loro femminilità. Ho letto un intervista a Simona Ventura in cui diceva che lei sul lavoro “è un uomo”. Ma che vuol dire? E’ questo che vogliamo? Far dimenticare, farci “perdonare” di essere donne per poter essere all’altezza di determinati mestieri o cariche importanti?
Non so se l’esiguo numero di donne dirigenti celi anche una forma di sessismo, di sfiducia nei confronti delle donne; ma sicuramente se per ricoprire un determinato ruolo occorre lavorare 50 ore alla settimana, magari pure nei week end, essere sempre disponibili, una donna, se ha famiglia, o penalizza quest’ultima o rinuncia.
Mi piacerebbe che fosse diverso, ma la vedo molto dura. A causa di molti fattori, non ultimo noi stesse, che siamo partite da una situazione svantaggiata e abbiamo fatto di tutto per convincere gli uomini che eravamo alla loro altezza, anche in campo lavorativo, ma fatto poco invece per costruire una società più adeguata e attenta alle nostre esigenze. Io mi rattristo quando sento discorsi tipo “ho lavorato fino all’ultimo giorno” perché è vero, la gravidanza non è una malattia e per molte è possibile farlo, ma non è come voler negare il più possibile un evento tanto importante alla vita di una donna, volerlo minimizzare, negarsi il piacere di ascoltare il proprio corpo e la propria anima per entrare lentamente e dolcemente in una dimensione nuova?
Nel lontano 2003, quasi 2004 (semicit.), su un forum ospitato da Forumfree, iniziò a formarsi e a svilupparsi il nucleo di una comunità di amanti del genere spanking. Tra alterne vicissitudini, quella comunità crebbe, si trasferì su questo sito e divenne in breve tempo il punto di riferimento in Italia.
Il forum arrivò ad avere decine di sezioni, alcune riservate alle spankee, con esperienze, dibattiti e racconti. Parallelamente vi era una chat IRC, nella quale faceva gli onori di casa (e a volte elargiva sculaccioni) l'indimenticato bot Orbilio.
Erano gli anni dei primi incontri dal vivo, a Milano e a Bologna, tra alcuni dei partecipanti più assidui.
Poi, come per ogni cosa bella, arrivò più o meno lentamente il declino e la fine. Le tecnologie cambiavano rapidamente, i forum lasciavano il posto ai social network, che portarono, col vento della novità, alla grande e inesorabile dispersione di persone, idee e passioni.
Il nostro forum, il nostro amato forum, ormai non più aggiornato (ma ancora molto visitato), cadde vittima di un grave problema tecnico che lo portò, per sempre, offline. Fortunatamente è sopravvissuto il backup del database, con tutti i contenuti intatti, ma la versione pesantemente personalizzata di phpBB non è recuperabile, a meno di sforzi immani. Ma se anche si potesse ripristinare, sarebbe talemnte obsoleto e pieno di problematiche di sicurezza che non potrebbe sopravvivere online più di qualche minuto.
Per ridare vita almeno al prezioso materiale raccolto in tanti anni è nato il museo, versione statica e ridotta del forum. Sono ovviamente rimaste escluse le sezioni private e di servizio del forum, non essendo per il momento possibile ripristinare un controllo degli accessi.
Luca