“Mi stai prendendo in giro? Stai bene attento”
“No tesoro, mi guarderei bene dal prenderti in giro, per carità, mi devi credere.
Io per primo sceglierei quello classico in vimini, poi quello di plastica e poi quello in midolllino, se per te và bene”
“Come vuoi tu, lo sai che io sò ascoltare le tue suppliche”, disse mia moglie scoppiando in una risata.
Mia moglie prese il sacchetto dei battipanni, ne tirò fuori il prezioso contenuto e posò i tre battipanni sul tavolo, proprio davanti a me, nell’ordine da me scelto, poi la vidi afferrare il classico battipanni in vimini, mettersi alle mie spalle alla giusta distanza e subito dopo si scatenò l’inferno, ad ogni colpo non potevo fare a meno di urlare, anche se rimanevo fermo, per non fare arrabbiare mia moglie.
I colpi si susseguirono precisi, forti, terribili, la mano di mia moglie armata di battipanni si alzava ed il battipanni si abbatteva sul mio sedere con un ciaff secco, mi sembrava di essere veramente un tappeto spolverato da una energica massaia.
Quando posò il battipanni, non ne potevo davvero più, ma sapevo che ce n’erano altri due, sentii la mano della mia signora posarsi sul mio sedere ed accarezzarlo, che sollievo per me, grazie tesoro continua ancora, pensai.
Ma la calma era finita, ecco mia moglie afferrare il battipanni di plastica, non ero mai stato sculacciato con quel attrezzo e ne ero curioso in fondo, ma sapevo che sarebbe stato altrettanto doloroso.
I primi colpi mi lasciarono, senza fiato era diverso anche il rumore che faceva stampandosi sul mio sedere, ma il dolore era intenso e duro lo stesso, quella sculacciata durò cinque minuti buoni, lunghissimi, interminabili e finalmente anche questa sculacciata terminò, eravamo quasi alla fine, ne rimaneva solo uno, il più grande e probabilmente il più doloroso.
“Bravo, bambino mio, ti sei comportato bene, ora non rimane che l’ultimo battipanni, poi sarà finito ed avrai pagato il tuo debito con me e torneremo a ridere e scherzare, come se niente fosse successo, lo sai che io non porto rancore, mi basta punirti, come si deve, quando te lo meriti e poi amici come prima, come se non fosse successo niente.
Tu pensa quelle coppie di coniugi che litigano e poi si tengono i musi per chissà quanto tempo, invece noi, la risolviamo subito con una buona sculacciata e tutto ritorna in armonia, come se niente fosse successo, non è meglio così, non credi anche tu, che questa sia la strada giusta, per salvare un matrimonio?”
“Hai ragione, mia cara, sono pienamente d’accordo con te e come ti ho detto tante volte, sono molto contento di averti sposato, è stata la cosa migliore che abbia fatto in tutta la mia vita, sono sincero, lo sai, non te lo dico per interirti, lo penso veramente”.
“Bravo maritino, tu sì che hai capito come stanno le cose, anch’io ti voglio