leggendo qua e la' noto che qualche spankee dichiara di non sopportare l'uso di un certo strumento. per qualcuna puo' essere il cane per un 'altra il mestolo, ecc... cosa vuol dire esattamente? certo qualcuno puo' essere piu' o meno doloroso a seconda della sensibilita' personale, ma proprio per questo in certe situazioni trovo che puo' essere anche piu' efficace. hanno forse concordato col proprio spanker di non farne tassativamente uso? o lo accetterebbero in caso di mancanze di cui riconoscono la particolare gravita'? o comunque si rassegnano alla discrezione del loro spanker? se proprio 'non lo sopportano' hanno provato per es. a riceverlo legate?ditemi.....
No scusa ma che domanda è?
Credo ci sia un po' di confusione, certi strumenti vengono rifiutati perchè troppo dolorosi o perchè non suscitano emozioni positive (che non vuol dire banalmente solo piacere fisico).
Basquiat il tuo sarcasmo è dovuto al fatto che la tua visione dello spanking non è disciplinare, quindi non hai colto il concetto espresso da Castigamatte (a proposito, benvenuto).
E' possibile che uno strumento incuta soggezione, perchè fa male ma emotivamente ha una forte valenza, fosse anche quella appunto di far paura.
Per una spankee disciplinare può diventare una sfida: [i:a4uigw6y]so che facendo questa cosa userà lo strumento che odio: lo sfido o no?[/i:a4uigw6y]
Quando si inizia un rapporto penso sia giusto che i limiti, se ci sono, vengano concordati, specie se i due non si conoscono bene e/o uno dei due o entrambi sono alle prime armi. Gli strumenti possono far parte degli accordi preliminari, così come tanti altri aspetti del gioco. E' chiaro che poi con la conoscenza reciproca e l'aumentare della fiducia certi limiti possono venire a cadere, ma ci vuole tempo e, appunto, una profonda e reciproca fiducia.
Purtroppo devo dar ragione a Bas, cosa che mi secca parecchio. Sinceramente, sono sempre stata convinta che alcune scelte (l'uso o meno degli strumenti e' uno di questi) spetta alla spankee perche' e' lei a rischiar di più in questo gioco. Quindi l'ultima parola e' della spankee. Quando scrivo della cinghia e dico di non accettarla per quanto mi riguarda, ad esempio, e' un disagio emotivo. Profondissimo. Se il mio spanker se ne fregasse di questo mio disagio, ti assicuro castigamatte che subito dopo farebbe un volo la cinghia e pure lui. Considererei l'atto un'altissima mancanza di rispetto per me che troncherebbe la fiducia non solo nello spanking ma nella nostra relazione in genere. Sara' anche che per lo spanking e' uno strumento e non un fine. Serve ad aumentare il mio piacere. Non credo che lo spanking mi elevi spiritualmente o mi migliori. Penso semplicemente che sia un gioco e come tale deve divertirmi. Quando smettera' di divertirmi, smettero' di giocare.
Io coniugo spesso il bondage allo spanking ma ti assicuro che lo spirito del bondage non solo e' estremamente basato sul piacere e l'eccitazione sessuale ma ha una condizione di fiducia estrema alla base. Chi ti lega sa che non deve in assoluto farti qualcosa che possa recarti danno o disagio emotivo. Il concetto e' alla base del bondage. Quindi se qualcuno mi legasse ad esempio per usar la cinghia bhe dopo quando mi slega finirebbe malissimo.
Non sono, al contrario di altre spankee, una a cui interessa conoscere i propri limiti fisici o la propria soglia del dolore. Non mi interessa portare il gioco all'estremo anche perche' per me il gioco e' la perdita del controllo e la gestione del mio di piacere affidata ad un altro, lo spanking in questo senso e' accessorio non piatto principale per capirci. Sulla non sopportazione fisica di uno strumento, il concetto puo' un tantino esser differente. Ci sono strumenti che reggo peggio di altri. Li ho usati. Capita che li usiamo ancora. Ma se li usiamo lui sa che io li reggo male, diciamo quindi che prende le misure. Dosa tutto in maniera diversa. Fa in modo di aumentare in mille modi diversi la mia eccitazione prima e durante sapendo che da eccitata la mia soglia e' più alta. Per intenderci, lui sa che il mestolo lo reggo male. L'ultima volta che lo ha usato, ha calibrato e dosato molto i colpi e durante non ha mai smesso di accarezzarmi con l'altra mano disponibile. Si e' pure fermato più volte e più volte e' passato, durante, a far cose moooolto carnali e piacevoli (per dirla alla Bas) Ha fatto in modo, appunto, che la mia eccitazione schizzasse altissima. Ma per noi ripeto lo spanking e' un gioco. E' piacere fisico purissimo. E lo deve essere per entrambi.
non sono molto pratico del sito e la mia risposta appare nel post di sopra per inciso tra lo scritto di luna.....boh
Castigamatte, ho risistemato il tuo post, spero di averti fatto cosa gradita.
Allora, qui si è fatta - tanto per cambiare - una grossa confusione.
Non c'è nessun equilibrismo ma semplicemente una serie un po' complessa di sfumature e noto qualche traccia di stereotipi.
C'è differenza tra il rifiuto di uno strumento perchè troppo doloroso, perchè ripugna o perchè non emoziona.
Sono 3 casi totalmente diversi e soltanto la reciproca conoscenza, la profonda fiducia e l'imprescindibile rispetto tra spanker e spankee possono aiutare a distinguere un caso dall'altro. Valutare se è il caso di tentare o di lasciar perdere.
Nell'esempio che facevo io, dello strumento che intriga per il fatto di incutere timore, non ho mai parlato di "voglia di suoperare limiti fisici" che proprio non mi appartiene (fifona come sono sul dolore) ma la sfida era emotiva.
Se mi è capitato di prenderne più di quante ne avesse preventivate è stato per orgoglio e ostinazione, mentre nello stesso tempo un'altra parte di me (:oops: potete immaginare quale) mi implorava di cedere!
Ovvio che se anche si ricorre a uno strumento poco amato, anzi temuto ma con il tacito consenso della spankee, dev'essere un caso eccezionale.
Poi scusate ma non mi piace nemmeno che passi l'idea della spankee che fa allo spanker l'elenco degli strumenti da usare e non usare, allora decidiamo pure il numero o la durata?
Tutto così, preconfezionato, scontato?
Il mio metro di giudizio è sempre la conoscenza, se ha parlato tanto con me, se sa come la penso non mi proporrà mai, per esempio, un paddle a meno che non voglia vedermi ridere e addio pathos e addio sculacciata!
Scusatemi un attimo...premetto che vorrei commentare questa discussione e dire punto per punto ciò che penso, ma adesso non ho tempo di farlo, devo uscire, prometto che lo farò stasera o domani, però una cosa devo dirla per forza ora:
io penso di conoscere il significato della parola [i:2r4wap8p]edonismo[/i:2r4wap8p] (sempre ammesso che vogliamo servirci di questo termine in maniera concettualmente inappropriata) quindi sono abbastanza certa che anche gli/le spankee detti "disciplinari" possano a ben diritto rientrare fra gli edonisti.
Il piacere è comunque piacere, o godimento, chiamatelo come volete, in qualunque modo esso venga inteso da ciascuno di noi.
Linda
dei tre casi indivuati da blue: strumento troppo doloroso, che ripugna o che non emoziona direi che solo nel terzo caso non c'e' nulla da fare . lo spanking disciplinare ha senso ed e' efficace se incide sulla sensibilita' ,sulla sfera psicologica della spankee, quindi se da questo punto di vista e' indifferente meglio lasciar perdere. gli altri due casi rappresentano delle soglie preconcette, una fisica( il dolore) una mentale( la ripugnanza). La prima forse e' piu' facile da superare per es. se la spankee chiede di esser legata per quella sessione che , ripeto ,deve rappresentare una punizione del tutto particolare per una 'colpa' particolarmente sentita e non parlo qui di superamento di limiti, cosa che francamente non ho mai capita, ma di consapevolezza da parte della spankee di meritare in quell'occasione una punizione piu' incisiva che riconosce essere necessaria per es. in caso di comportamenti recidivi.
Per la seconda credo che la spankee dovrebbe analizzare i motivi della ripugnanza per lo strumento e integrarli nel significato della punizione.Ovvero per es. se il tale strumento mi ripugna perche' lo ritengo troppo umiliante( ci intendiamo su questo termine non in senso negativo) e' perche' ho bisogno ,in questa occasione,perche', non so, mi sono comportata in modo stupidamente altezzoso, snob,egocentrico, di essere particolarmente 'ridimensionata' in senso opposto.
il cane ,blue, come lo classifichi?
Prima di tutto faccio i complimenti a Linda per la risposta [img:137lgh63]http://digilander.libero.it/aniello_62/emoticon/sisi2.gif[/img:137lgh63]
poi mi decico ad una risposta un filo piccata:
Mha! Non è che siano molto chiari gli sviluppi di questo argomento, sarà che non li capisco io...
Cmq in linea di massima sono d'accordo con quanto affermato da [b:3ur099yd]Blue[/b:3ur099yd] :
ci sono strumenti che non stimolano un bel nulla dentro di me e, se lui mi conosce abbastanza, dovrebbe saperlo, ma in ogni caso lo dico io perché non mi scoccia affatto pronunciarmi su ciò che non mi piace, insomma poi se uno strumento non mi fa il minimo effetto (non intendo fisico) si vede!
Poi vediamo...ci sono degli strumenti che "temo" di più, che lui dovrebbe sapere quando è il caso di usare, e per assurdo, o forse proprio perché per me funziona così, quelli che temo a livello fisico sono quelli che mi piacciono di più: è molto divertenete stare attenta a non meritarli! Poi è ovvio che utilizzandoli c'è un limite, si spera sempre di non aver a che fare con un pazzo...
Insomma, nel mio caso di strumenti che davvero rifiuto non ce ne sono molti, e poi in realtà tutto dipende da come si svolge la situazione, dal perché si sia meritato uno strumento piuttosto che un altro...decide lui...e se è "bravo" a gestire la situazione, a farmi sentire "colpevole" (è questo il mio gioco prefrito!) non ci sono strumenti che non vadano bene. Se invece non ci sto dentro con la testa, se il "gioco" appare un pò fasullo, anche la semplicissima sculacciata può innervosire e la punizione, con annesso dolore, non trasformarsi in piacere.
Mi so spegata?? S'è capito come la penso??
In pratica, se si è innescato il giusto meccanismo con il mio spanker, gli unici strumenti che lui dovrebbe avere l'intelligenza di escludere sono quelli che mi lasciano del tutto indifferente, quelli che per mio immaginario non sono efficaci, quelli che mi sembrano un pò meno severi, o che ma lasciano fredda (leggi oggetti rigidi di legno o plastica). La sorpresa e l'essere impreparata da parte mia fanno parte del "gioco", poi ecco, magari convincermi che li ho davvero meritati...quella è un'altra questione...
Linda
Grazie per le [i:22m37v0w]cose assai sensate[/i:22m37v0w]!!
Linda
Tra i vari interventi, quello che apprezzo di più è quello di Linda che, in pratica, non pone paletti prefissati ad una situazione di spanking, ma imposta il proprio approccio alla sensibilità, alla capacità ed alla sintonia che si viene a creare tra spanker e spankee.
Dal canto mio, posso solo affermare che nella mia esperienza non è stato infrequente il caso di ragazze che si siano inizialmente ritratte inorridite davanti ad certo strumento (talvolta, perfino al solo sentirlo nominare...), ma che poi, se pazientemente "accompagnate" o gentilmente coinvolte, ne abbiano non solo accettato, ma anche gradito l'uso.
Tengo a precisare che un tale comportamento non vale nè sempre, nè per tutte e soprettutto che un tale cambio di atteggiamento non può e non deve derivare dalla "abilità di convincimento" da parte dello spanker, ma semmai dalla sua sensibilità nel comprendere profondamante l'animo della spankee.
In altre parole, nella sua capacità di intuire che il tal strumento o il talaltro sono rifiutati dalla sfera coscente della ragazza, ma magari desiderati dal lato più profondo ed oscuro di lei.
In nesun caso è lecito "imporre" o "forzare". Solo un autentico rispetto per la controparte, può consentire di "tirar fuori", "far affiorare" cose che essa stessa ignorava di volere.
Suonatore
P.S. ...rileggendo mi rendo conto che il concetto che volevo esprimere è complesso e non so quanto io ci sia riuscito....
Al solito Linda mi ha capito al volo, fosse per Basquiat il povero Castigamatte avrebbe dubitato di essere capitato in un forum dove lo spanking viene visto nell'unica accezione di preliminare sessuale.
Ancora non è chiaro che ciascuno ha diritto di viverlo come sente e parlarne liberamente?
Ok come al solito mi pare che ci stiamo incartando. Allora secondo me esistono tre macro categorie (moooooooolto macro, quindi per carità prendetele con le pinze) in cui provare a definire lo spanking.
Esiste uno [b:3p5v7tak]spanking molto erotico,[/b:3p5v7tak] castigamatte lo chiama edonistico e per non confonderci lo chiamerò così. A differenza di quello che si pensa la differenza fra spanking erotico e gli altri di cui parlerò di seguito non è dato dall'esser più soft degli altri tipi. La differenza sta nel fatto che lo spanking erotico è un gioco sessuale completo, dove per completo (non iniziate ad urlare leggete tutto prima) intendo che inizia con uno stadio di eccitazione, prosegue accentuando l'eccitazione iniziale e finisce con un orgasmo. L'orgasmo non è per forza legato alla penetrazione ma comunque in questo tipo specifico di spanking c'è. La spankee (non sono politicamente corretta scusatemi ma parlerò solo al femminile quando parlo di spankee) viene durante il gioco e magari anche dopo, per questo parlo di atto completo. Lo scenario, inoltre, non è per forza punitivo. Ovvero, può essere stimolato da varie altre cose, una lotta di predominio, un gioco più o meno di ruolo, anche punitivo alle volte ma dove la spankee sa per certo in cuor suo che è comunque un gioco. Questo è il mio caso e penso (ma non voglio parlar per terzi anche il caso di Bas)
Esiste uno [b:3p5v7tak]spanking con scenario disciplinare.[/b:3p5v7tak] In questo caso, la molla è una punizione. Lo spanking con scenario disciplinare non è per forza un atto sessuale compiuto. Ovvero non è detto che la spankee passa dallo stadio di eccitazione presente durante ad un orgasmo finale. In questo caso, la punizione ha valore di eccitazione ma non è una vera punizione. Alt non urlate, mi spiego. Una punizione è a rigor di logica qualcosa che una persona non vuole, l'accetta ma non si eccita. Nello spanking con scenario disciplinare, la spankee in fondo la punizione la vuole e gli strumenti, anche quelli temuti (come fa notare Linda) la eccitano. La punizione è, in questo caso, forma di eccitazione. Si è esattamente nel gioco dove la molla che lo fa scattare è quella. La punizione è chiamata punizione impropiamente, ovvero solo per slang spanking ma non ha un valore ed accezione punitivo inteso come lo si intende in italiano. La spankee non si eleva moralmente grazie allo spanking, non migliora, non pensa che lo spanking sia una forma educativa, pensa appunto sia un gioco che più o meno consapevolmente la eccita. Questo è quello che mi sembra descrivere Linda, almeno leggendo io lo interpreto così.
Esiste poi quella che io classifico come [b:3p5v7tak]dd.[/b:3p5v7tak] La dd prevede una punizione per una mancanza. Premetto che io non credo molto nella dd, riesco a concepirla talmente poco da ritenere che non esista e che si confonda spesso uno scenario disciplinare con la dd. Nella dd, la punizione dovrebbe essere vera e serve a punire un atteggiamento sbagliato e sconsigliare alla persona che viene punita di ricomettere l'errore. L'accezione di punizione è quello italiano, in questo caso. Attraverso la dd lo spanker avrebbe come obiettivo quello di cambiare atteggiamenti sbagliati della spankee, l'obiettivo della spankee è scontare errori ed essere puniti per questi. In questo tipo di pensiero, l'eccitazione mi spiace dirlo non dovrebbe esistere. Altrimenti non è punizione che migliora. Una persona prova ad evitarla una punizione nel verso senso del termine, se si eccita, invece, l'andrebbe a cercare e non sarebbe più una punizione.
Infatti blue racconta qualche commento fa che è capitato che usassero con lei uno strumento che lei ha ritenuto molto doloroso e finisce il commento scrivendo.
[quote:3p5v7tak]Quando l'ha usato mi sono ripromessa di non ripetere l'esperienza MAI più.
Ne abbiamo parlato e discusso proprio il fatto del timore verso lo strumento: sarebbe servito come deterrente la prossima volta che mi avesse detto di fare o non fare una cosa? [/quote:3p5v7tak]
La risposta alla domanda da parte di blue, ripeto farebbe forse capire meglio se il suo modo di vedere lo spanking è uno scenario disciplinare o una dd. Nel senso, che se ha cambiato attegiamento per evitare lo strumento, allora ha subito davvero una punizione che teme e non la eccita. Questa è, almeno per me, dd. Rispetto alle altre due categorie, la dd non rientra - secondo me - più nell'ambito gioco.
Sarò stupida io (provate a dire di sì e vi scotenno! ) ma ancora non riesco a capire il problema...
Ok, allora io rientro in tutte e tre le macro categorie definite da [b:2s7auhdh]Luna[/b:2s7auhdh], con una forte inclinazione verso le ultime due.
E cmq penso che anche la [i:2s7auhdh]dd [/i:2s7auhdh]si pratichi perché arreca piacere ad entrambe, e sicuramente l'eccitazione sta proprio nell'essere limitati, nel non ripetere un comportamento per non essere puniti. L'eccitazione sta nell'essere "guidati", nell'essere "educati". Non nella punizione stessa, che quindi resta punizione e perciò da evitare. Chi si sottopone alla dd la ama perché ama vivere quella sorta di "condizionamento" e forse essere sempre sotto pressione, sotto controllo. Credo che l'aspetto mentale sia molto molto forte e crei un legame saldissimo quanto pericoloso probabilmente...ci si pone in una condizione delicata ecco...
E invece chi lo ha detto che lo [i:2s7auhdh]spanking disciplinare[/i:2s7auhdh] (che stress co sta definizione!! La uso troppo!:lol: ) serve ad elevare moralmente una spankee?? Io non miglioro mai!!
Cmq è un pò difficile da spiegare...anche in questo caso non vorrei si intendesse che è il dolore ad eccitare, forse un pò sì, ma è sempre la punizione in sè per sè, l'essere punite (vedere il racconto [i:2s7auhdh]il castigo[/i:2s7auhdh] di Linda ) è cmq un richiamo alla disciplina, e vivere alcuni momenti nel timore e nell'attesa di prenderle...è eccitante il rischio che si corre, l'ineluttabilità della situazione, il rimprovero etc etc. come già spiegato mille volte. Non vorrei si pensasse che la spankee sta a lì a combinare "marachelle" nella speranza di prenderle...si è un gioco che si può pure fare, ma alla fine annoia, il gusto non sta lì...lo [i:2s7auhdh]spanking con scenario disciplinare[/i:2s7auhdh] è ben altro e ripeto, come già detto anche da [b:2s7auhdh]Luna[/b:2s7auhdh], i confini con la dd o con altre pratiche sono molto labili, e secondo me, ognuno li porta dentro di sè e solo lui sa quali siano, anzi a volte si possono scoprire sperimentando. Io credo che non sia tutto già dato e certo, ci sono molti spazi nuovi da esplorare dentro di noi...
Linda
Che poi, se proprio vogliamo metterci a fare i [i:2t6qdxjq]precisini[/i:2t6qdxjq] (così tengo fede alla mia fama ) la DD è, come dice il nome stesso, qualcosa che si vive in una coppia nell'ambito domestico, quindi qui dentro non c'è nessuno che possa darne testimonianza diretta (prima c'era Lucilla, che adesso è finita chissà dove).
Bas,
La ripartizione io mi sono ritrovata a farla perche' sinceramente i discorsi che ho letto sulla dd tutto sono tranne che gioco. Qui ed altrove ho letto che in regime dd le prendi anche se non ti va e addirittura anche se pensi di non meritarle. Ho letto spesso l'idea di cambiamenti d'atteggiamenti. E quel dipende di blue che tu oggi contesti fortemente, io l'ho gia' letto altre volte ed in altri post ed ha lasciato perplessa molte volte anche me.
Alla fine, ho concluso che o la dd non e' gioco in ambito erotico sessuale (quindi qualcosa che non mi interessa e su cui do un giudizio molto negativo e tassativamente rigetto) o chi parla di dd lo fa senza alcuna chiarezza. Delinea fantasie e mette contorni che non sono esattamente veritieri. Confonde il gioco e non capisce più che alcuni termini (es. Castigo) in spanking hanno un valore ma nel dizionario italiano significano altro, quindi visto che questo e' un porto di mare bisognerebbe stare un po' attenti.
Da qui la richiesta di chiarezza. Chiariamo che in spanking il termine punizione e' slang. Non e' vero che e' una punizione. Una punizione non ti eccita. Lo spanking si. Chiariamo che e' sempre un gioco sessuale. Non e' vero che nella dd c'e' un percorso emotivo più ampio che in chi gioca un gioco più marcatamente erotico. L'emotivita' e' un fatto personale, non e' legato allo spanking. E chiariamo soprattutto che a questo gioco l'ultima parola spetta sempre e comunque alla spankee. Se lei dice NO e' no, non e' dipende. E mi ripeto per la centesima volta, io sulla cinghia ho detto no e un mio problema, un mio disagio emotivo, al mio compagno non verrebbe mai in mente di usarla. Sa che e' un NO tassativo.
Quindi alla domanda di Bas, lo spanker puo' usare liberamente ed a sua discrezione qualsiasi strumento o fare quello che vuole? La risposta e' Assolutamente NO. Puo' parlarne, spiegarle, provare a convincere ma davanti ad un no, non puo' proprio far nulla.
allora chiarisco: come spanker so che il tale strumento e' profondamente inviso alla mia spankee, non lo uso normalmente perche' so benissimo che non le piace,anzi non lo sopporta proprio( non che le e' indifferente) ma un bel giorno magari dopo un comportamento recidivamente negativo da parte sua , glielo presento spiegandole il motivo per cui questa volta e' proprio il caso di usarlo:credo sia un modo per farle capire che ha combinato qualcosa di grave. se lei ha indole di spankee disciplinare e mi considera il suo spanker, il che implica l'accettazione di un principio di autorevolezza da parte mia e di sottomissione da parte sua, visto che non si tratta certo di un capriccio gratuito da parte mia, deve accettare,anzi meglio chiedermelo lei ( se non accetta e' chiaro che viene messo in discussione il rapporto di spanking): stara' poi a lei cercare di trovare piacere in quella punizione che sara' particolarmente pesante dal punto di vista mentale, se lo strumento lo ripugna , o fisico se le fa un male cane. posso aiutarla a superare questi due scogli parlandole o legandola "durante", ma se la sua natura cerca il piacere nel castigo, credo che potra' anche arrivare al piacere e tanto piu' sofferto sara' il processo mentale per cui ci arriva ,tanto piu' efficace sara' stata la punizione.
un'altra cosa,luna: la DD puo' anche funzionare, ma in un rapporto di coppia a me non interessa proprio: sono, in questo caso, per la rigorosa parita' tra i sessi. colle mie spankee (2 finora) non ho altro rapporto se non quello disciplinare basato sulla stima e sulla fiducia.comunque e' questione di intendersi sui termini: se per DD intendi un rapporto di autorevolezza e conseguente accettazione ,va bene cosi'.
Sì sì! Adesso [b:30jceck4]castigamatte[/b:30jceck4] farà la fine di Girolamo Savonarola!!!
Forse era meglio se non ti spiegavi...
Linda
P.S.
Cmq io l'ho capito quello che intendi dire e per alcuni versi lo condivido...
Evito commenti su un paio di risposte lasciando alle amorevoli cure di san google chi non abbia idea di cosa significhi 24/7
Sinceramente non capisco proprio perchè ci debba essere tutta questa ritrosia a scrivere a chiare lettere che la forzatura e l'imposizione, quelle vere non quelle per gioco/accettate, non hanno niente a che vedere con un rapporto di spanking.
Linda quella sulla scelta degli strumenti o delle pratiche non è la risposta mia e di Luna è l'unica risposta accettabile. Lo spanker non è mai legittimato ad imporre uno strumento a meno che la spankee non sia consenziente e questo è l'ABC. Se mi si viene a dire che in un rapporto dd può esserci a priori una "consegna" del potere in mano allo spanker è un conto.
Sinceramente che sia così totale ci ho sempre creduto poco ma è un'opinione personale e secondo me uno strumento che non riesci a sopportare, che ti sfasa completamente che non ti crea nessuna emoione positiva sia tu una spankee disciplinare, dd, quello che vuoi la terza volta che lo usa lo prendi e gli dici di piantarla, però magari non è così.
Ho seguito la vs discussione e credo che sul consenso siamo tutti daccordo.Vi vedo elencare regole ferree, certo ci debbono essere delle regole per carità anche se basterebbero quelle del vivere civile, non credete?Basta che c'è fiducia, massima stima, poi spazio alla fantasia....
Mi chiedevo se a voi è mai successo di castigare o ricevere un castigo per un comportamento reale.
Cerco di spiegarmi meglio.(ci provo)
Alla luce di un rapporto vissuto con uno o una spanker amico/a o compagno/a .
Perciò non parlo di una botta e via ma di un'empatia speciale che si riesce ad avere con una persona soltanto e solo con lei/lui.
Vi sono mai capitati uno o più comportamenti oppure fatti reali successi che vi hanno offeso profondamente e che cmq ritenevate poco corretti?
Vi ha dato mai l'imput di attuare un castigo? Dunque come notate non stò parlando di gioco erotico !!!
Allora vi rifaccio la domanda. Vi verrebbe spontaneo risolvere con una sculacciata un diverbio reale, oppure no? E' solo un gioco erotico e basta ?
Mi riprometto di leggere quanto prima tutti i post della discussione, però mi sorge un dubbio: come possono persone che concepiscono lo spanking solo come [b:1npju487]erotico [/b:1npju487]pretendere di spiegare lo spanking[b:1npju487] disciplinare[/b:1npju487]?
Qui nessuno ha mai detto che uno spanker abbia il diritto di torturare una spankee, di mancarle di rispetto e ci sono ben altri modi di analizzare la domanda, lecita, di Castigamatte (che invito a presentarsi nel forum per conoscerlo meglio)
A me è capitato di sculacciare per castigo, e non gioco erotico.
Sinceramente non interessa definirmi o trovarmi all'interno di una definizione, è capitato e basta dall'altra parte c'è stata l'accettazione del castigo.
La cosa che mi ha meravilgiato sn stati gli stati di animo ero dispiaciuta e arrabbiata.
Dall'altra parte il monellaccio era dispiaciuto di vedermi così.
Dunque dare delle definizioni e regole ferree da seguire per catalogare o catalogarci mi sembra molto riduttivo .Si può dire che ci sono delle similitudini nel vivere questa nostra cosa però mi piace pensare che sono unica nel mio genere come lo siete voi . E' solo questione di empatia e trovarla è molto difficile anche tra di noi.
Ciao.
Io penso semplicemente che ci siano alcuni principi che valgono in tutte le varianti di spanking possibile, il cosiddetto [b:3dcxau3b]SSC[/b:3dcxau3b] vale nell'erotico e vale nel disciplinare.
Penso che un consenso vero e non estorto sia un principio di base che vale in tutte le forme di spanking possibile. Il consenso a bocce ferme, in alcuni casi, è secondo me essenziale. Evita fraintendimenti, la spankee spesso durante il gioco dice no che sono si. E questo potrebbe confondere.
L'ipotesi presentata in questo post - che solo a pagina 6 data la risposta dell'autore del post ho capito essere ipotesi senza alcuna realtà dietro almeno al momento - è molto borderline, ripeto fra l'altro che mettere una spankee davanti ad un aut - aut a gioco già iniziato (o[i:3dcxau3b] accetti una punizione con uno strumenti che odi oppure tutto il nostro rapporto spanking viene meno[/i:3dcxau3b]) potrebbe non garantire una risposta/consenso reale, potrebbe in qualche modo essere estorto.
E' come se io ti dicessi o accetti una posizione lavorativa inferiore oppure sei fuori dall'azienda. Magari te ne vai, magari accetti ma non è una vera accettazione, è mettere qualcuno con le spalle al muro e farsi dire di si.
Dispettosa, ti dico solo [b:3ltbnbvz]brava[/b:3ltbnbvz]! Condivido le tue affermazoini. Interessante leggere il punto di vista di una spanker...Finalmente!
Avevo visto che gli animi si stavano scaldando e ho cercato di passare di "palo in frasca" anche se c'è una sottile attinenza circa quello che dice castigamatte. Parla di castigo e non più di Gioco erotico. Anche se non condivido il fatto di dover usare la forza o coercizione come ho sentito dire,(far accettare qualcosa di sgradito all'altro??? )
Il castigo vero non vuol dire come spesso erroneamente si intende sculacciare una persona con la forza.
Quante volte avrai sentito dire : ma se c'è consenso che castigo è?
Lo sappiamo tutti che è violenza. Diciamo che abbiamo la possbilià di giocare,e allora usiamo "sto" gioco quando succede qualcosa di reale all'interno di una coppia per allentare le tensioni!!!
Diciamo che secondo me il castigo più doloroso e più sofferto è ogni volta che in cuor tuo (quando hai combinato qualcosa veramente!!!!)attraverso una sgridata hai sentito la forza di una sculacciata senza averla presa realmente.
Perciò per me non deve essere uno sbilanciamento , un' atto di forza ,il castigo vero non deve passare prima sul sederino.
Prima deve passare attraverso il cuore e poi sul sederino.
Comunque credo che Blue volgia affrontare questo argomento e aprirà un tread dove ci confronteremo.
Non sò se sono riuscita a spiegarmi e comunque è il mio pensiero che vale per me capisco che altri la pensano differentemente e sò che ci sn mille sfaccettature di vivere questa cosa...
Ciao.
[quote="blue":2xeuf15d][quote:2xeuf15d]3. Prima di inferire dal fatto che tizio dichiari che al momento pratica una certa forma di spanking la conclusione che tizio ha praticato sempre e solo quella forma io ci penserei su un paio di volte. [/quote:2xeuf15d]
Qui occorre un interprete....[/quote:2xeuf15d]
Credo Bas intenda dire, in soldoni, che attualmente pratica lo spanking erotico ma che in passato ha provato anche il disciplinare.
Basquiat la tua frase era contotrta proprio a livello sintattico...
Per quanto riguarda le risposte esplicative sul disciplinare o la DD, forse non hai letto i precedenti post ma sia io che Linda e Marco - ma anche Castigamatte - ci siamo espressi.
O meglio abbiamo espresso le nostre oipinioni ed esperienze perchè mica si può sindacare su ciò che non ci appartiene.
Poi se ti riferivi ad altri non presenti non saprei.
In ogni caso Marco ha riassunto alla perfezione:
Io c'ho rinunciato!!!!
Linda!
........o sto post l'ho capito all'inizio....poi mi sono persa.....è che voi vi perdete in chiacchiere!!!!!
[url=http://www.postimage.org/:11n36ejc][img:11n36ejc]http://www.postimage.org/PqTb9F9.gif[/img:11n36ejc][/url:11n36ejc]
Luna ma che è successo?
Prima i tuoi post avevano una coerenza dal punto di vista sintattico....ti ha contagiato Basquiat?!
Basquiat ma sinceramente non si capisce cos'è che vuoi, prima dici che non abbiamo risposto al quesito iniziale, poi che il quesito iniziale non c'entra nulla, quindi che nessuno spiega il disciplinare, ma che l'hanno spiegato Marco e Linda.....fare pace con il cervello no?
In un rapporto di coppia è ovviamente presente la passione e se lo spanking è solo erotico, chiaramente la passione offuscherà e prevarrà su qualsiasi altra emozione.
[b:1gskadx7]Basqui[/b:1gskadx7] mi fai una [u:1gskadx7]domanda precisa[/u:1gskadx7] che non ho capito a cosa non avrei risposto?
Luna la risposta la dai tu stessa nel post rivolto a Marco.
Quando lo spanking è limitato a variante erotica, è legato all'atto sessuale e non resta spazio per nient'altro.
Quando lo spanking non è legato all'atto sessuale ma, anche in coppia, è di sapore disciplinare, possono subentrare altri aspetti come la tenerezza, ulteriore dialogo magari sulla scintilla.
La [i:ower5xhh]tenerezza post spanking disciplinare[/i:ower5xhh] è un concetto difficile da spiegare a chi non condivide quest'essenza, come diceva qualcuno è come spiegare un profumo con le parole...
E per tenerezza intendo qualcosa di differente dal sesso, non sto dicendo che nel sesso non vi sia tenerezza.
Spesso per lo spanking dobbiamo usare termini esistenti ma si avvicinano soltanto alle sensazioni che vorremmo descrivere.
Nel lontano 2003, quasi 2004 (semicit.), su un forum ospitato da Forumfree, iniziò a formarsi e a svilupparsi il nucleo di una comunità di amanti del genere spanking. Tra alterne vicissitudini, quella comunità crebbe, si trasferì su questo sito e divenne in breve tempo il punto di riferimento in Italia.
Il forum arrivò ad avere decine di sezioni, alcune riservate alle spankee, con esperienze, dibattiti e racconti. Parallelamente vi era una chat IRC, nella quale faceva gli onori di casa (e a volte elargiva sculaccioni) l'indimenticato bot Orbilio.
Erano gli anni dei primi incontri dal vivo, a Milano e a Bologna, tra alcuni dei partecipanti più assidui.
Poi, come per ogni cosa bella, arrivò più o meno lentamente il declino e la fine. Le tecnologie cambiavano rapidamente, i forum lasciavano il posto ai social network, che portarono, col vento della novità, alla grande e inesorabile dispersione di persone, idee e passioni.
Il nostro forum, il nostro amato forum, ormai non più aggiornato (ma ancora molto visitato), cadde vittima di un grave problema tecnico che lo portò, per sempre, offline. Fortunatamente è sopravvissuto il backup del database, con tutti i contenuti intatti, ma la versione pesantemente personalizzata di phpBB non è recuperabile, a meno di sforzi immani. Ma se anche si potesse ripristinare, sarebbe talemnte obsoleto e pieno di problematiche di sicurezza che non potrebbe sopravvivere online più di qualche minuto.
Per ridare vita almeno al prezioso materiale raccolto in tanti anni è nato il museo, versione statica e ridotta del forum. Sono ovviamente rimaste escluse le sezioni private e di servizio del forum, non essendo per il momento possibile ripristinare un controllo degli accessi.
Luca