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INTIMO E TG.

Avviato da Point il 22/01/2009 alle 21:10

INTIMO E TG.

Point (360 post, compleanno non disponibile)

Non pretendo che il racconto si capisca o abbia un senso, io lo capisco, e questo è importante, io gli ho dato un senso, e questa è la ragione per cui l'ho scritto...
Pareri critiche, ed anche il silenzio, è tutto ben accetto, io spero solo che questa esperienza faccia rilflettere e sia di piacevole lettura.

Durante il periodo natalizio...
(avviso che ho uno stile di scrittura atipico ed a tratti forse un po' forte quindi se siete facilmente impressionabili... evitate )


Intimo e TG.


Stavo passeggiando per le strade del mio paese, calde come solo la Sicilia d’inverno può offrire.
La brezza, piacevolmente frizzante, accarezzava i lembi della mia lunga sciarpa nera, facendola agitare con leggerezza, e facendomi assomigliare ad una piovra, che goffamente cerca di riconquistare il mare.
Nella solita banalità delle case, delle cose e della vita, un lampo nero attrasse la mia attenzione, beffandosi del crepuscolare grigiore dell’ambiente circostante.
A pochi passi da me, infatti, ai piedi di una vecchia grondaia arrugginita, giaceva un piccolo lembo di tessuto nero, che aveva quel qualche cosa di nuovo, da renderlo quasi profumato ai miei occhi, e vi giuro che non riuscii a resistere, al forte impulso di saperne di più a riguardo.
Mi avvicinai con circospezione, un po’ come lo scoiattolo che si avvicina alla sua preda, e con avidità gargantuesca e morbosa curiosità, mi misi ad esplorare la tela giacente, che sembrava sprigionare un tale ardore ed un tale impeto erotico, che per poco non ebbi un erezione.
Era una tanga, probabilmente caduto dallo stendipanni di una distratta signora del sud, o forse, mi piace pensare, strappato di forza dal grembo materno, dal crudele zio vento, che come l’orco dalle sembianze fluttuanti, rapisce le nostre idee, per farle cadere in fondo.
Era nero, ma un nero profondo, da rapire anche le pupille degli’occhi, un nero per certi versi confortante e caldo, un nero freddo e piacevolmente terribile, un colore bello, oggettivamente affascinante, e, come si suol dire, ‘’che non passa mai di moda’’.
Il tessuto era opaco ma non banale, di quelli che, se visti in controluce, creano sinuosi riflessi evanescenti, ed era tutto orlato da una sottile lamina di pizzo, anche’esso nero, che sembrava voler raccontare tutto delle esperienze vissute, senza per questo sentirsi in colpa, di violare la privacy di qualche consorte annoiata.
Era bello, lo ammetto, e ci è voluto poco che me lo portassi a casa, ma per fortuna ero in ritardo marcio, come al solito, e le mia gambe si diressero da sole verso il nostro obbiettivo trascinandomi come cane bastonato che ha perso il padrone.

Entrato in casa, fui subito rapito da un variopinto profumo di verdure e di carne alla griglia, e da quel tepore, che solo l’amore spassionato e la serenità del focolare, riescono a donare.
Lei era li, con il suo grembiule, con le sue ciabatte rosa, che sculettava tutta contenta, mentre con un fare ipnotico, si spostava a destra per mescolare una pentola, a sinistra per regolare il gas, e così via, in un turbinio di azioni altamente organizzate, che avrebbero fatto invidia alla formica regina, che mentre sputa dal culo le sue viscide e superbe lacrime bianche, si lamenta che c’è crisi, e che non ci sono più gli operai di una volta.
Si girò di scatto, come un bradipo usa fare quando suona la sveglia, e mi sorrise, che bello il suo sorriso, che bello il suo volto, che bella lei.
Mangiammo una cena ottima, era il suo compleanno, e quante risate ci facemmo, quando, quasi per caso, iniziò una furibonda guerra dei cuscini, che si concluse con un rinfrescante bagno di spumante!
Le ore seguenti le trascorremmo a mollo, a fare il bagno nella vasca piena di schiuma, in mezzo a germi e piccole uova di scarafaggio, che riescono a colonizzare anche quelle sottili crepe, che si formano nella vernice di un utensile da bagno un po’ vecchio.
Era tardi ora mai, e le porsi una piccola scatola infiocchettata, che senza perdere un attimo di tempo scartò velocemente, estraendone il contenuto, come una tenera iena che sviscera la carcassa del pavido leone,che la sera prima l’aveva cacciata dalla discoteca tanto alla moda, ed il tutto sotto gli occhi dell’avvoltoio, che mentre mastica gli occhi gelatinosi di qualche coccodrillo, parla di guerra con il suo amico, rimpiangendo i tempi che furono.
Il cadavere del leone nascondeva una sorpresa, un paio di mutandine rosa con davanti un cuoricino bianco.
Erano le mutandine delle Winx, le simpatiche streghette che trasmettono su Italia uno, e che fanno la felicità di tante cucciole di uomo, rendendole felici quanto le mosche sul loro cibo preferito.
La mia bellissima lei inizio a spogliarsi, e senza esitare, presa da un entusiasmo feroce, si tolse il noioso tanga nero che indossava da tutta la giornata, ed indossò il mio tenero regalo, mentre io le rimproveravo come la cena non fosse il massimo e di come lei mi avesse deluso.
Lei era bella, era la mia bambina adesso, la mia bambina dispettosa, e come tale, andava punita come si deve, non per finta.
Le sue urla di gioia per il dispiacere erano mitigate solo dalla voce severa del telegiornale, che parlando di morti ammazzati e bombardamenti, passò a raccontare delle spese natalizie degli italiani, con una facilità quasi inquietante.
Secondo il servizio, sempre più italiani comprano alle loro donne intimo di classe, e sempre più italiani maschi vanno in crisi, quando, entrando in un negozio del genere, si incastrano tra ragnatele di pizzo e fitte giungle di reggicalze, rimanendo così facile preda di quelle commesse con otto zampe, che con estremo amore, iniettano nei loro corpi potenti acidi, in modo da sciogliere gli organi interni, per succhiare avidamente tutto il liquido che si forma, facendo uscire di fatto i clienti ‘’svuotati’’.
Ma chi se frega! Io l’intimo che regalo lo compro sempre nella sezione da 0 a 12 anni! Li non ci sono pericolose aracnidi!
Dopo facemmo l’amore, non dove canonicamente si fà, ma glielo misi li, in quel buco che mi piace tanto, e che si trova più vicino al rossore diffuso del suo culo perfetto, e fu bellissimo comunque, ma per quanto bello, la stanchezza si faceva sentire, e dopo l’orgasmo il sonno prese il sopravvento.
Ci sdraiammo insieme, ma faceva caldo, e nonostante la brezza esterna, mi alzai per aprire la finestra, lasciando che l’inverno entrasse nella camera a tenerci compagnia.
Rimettendomi a letto, sentii uno spessore fastidioso sotto la mia gamba destra,e con poco stupore, mi resi conto che era il mediocre tanga indossato dalla mia bambina, prima che le regalassi due mutandine più adatte a lei.
Poco male, lo presi e lo appoggia delicatamente sul davanzale, e senza preoccupazioni, caddi un sonno profondo, disturbato ogni tanto, dalle onde sonore dei pipistrelli, che silenziosi volteggiavano nella notte.

Aprii gli occhi, la brezza mi solcava il viso, e la piovra si lamentava sempre, era quasi buio oramai, e la mamma mi stava aspettando, ma io ero immobile, come una pezza di tessuto nero caduto dal cielo, che aspetta sotto una grondaia, lo sguardo rapito di un ignaro passante.

FINE

point.

Inviato il 22/01/2009 alle 21:10

Keith (9219 post, compleanno non disponibile)

Complimenti Point,

il tuo racconto mi è piaciuto, è un gustoso e originale affresco, sembra quasi di sentirlo quel vento che spinge in volo il tanga nero, maliziosa stoffa, insieme ai pensieri della sera del protagonista, del culo di lei offerto così... e che dire della biancheria delle Winx, del castigo e del piacere?
Istanti sfiziosi e intensi di odori e sensazioni.

ciao,
Keith

Inviato il 22/01/2009 alle 22:01

Re: INTIMO E TG.

Blue (4456 post, compleanno non disponibile)

Point ha scritto:
Non pretendo che il racconto si capisca o abbia un senso, io lo capisco, e questo è importante, io gli ho dato un senso, e questa è la ragione per cui l'ho scritto...
Pareri critiche, ed anche il silenzio, è tutto ben accetto, io spero solo che questa esperienza faccia rilflettere e sia di piacevole lettura.


Dalle mie parti si dice "buttarsi avanti per non rimanere indietro"!
Piint quando si fanno leggere ad altri i propri scritti è normale sottoporsi implicitamente alle critiche, intanto trovo che tu abbia avuto coraggio nell'esporre la tua fantasia!
E' evidente che ti affascinano le allegorie, peraltro molto fantasiose (però che fauna abita la sicilia! )
E' bella quest'atmosfera di intimità, il fluire leggero delle abitudini increspato dal brivido dell'erotismo.
Quello che non mi è chiaro è perchè il protagonista si senta eccitato da un tanga nero sconosciuto ma trovi banale quello identico della sua donna.
Point ha scritto:
Le ore seguenti le trascorremmo a mollo, a fare il bagno nella vasca piena di schiuma, in mezzo a germi e piccole uova di scarafaggio


:mrgreen: Hai presente quando dicevi che era per stomaci forti?
Ecco il mio qui ha vacillato un cicinin!

Inviato il 23/01/2009 alle 13:45

bunny (320 post, compleanno non disponibile)

[b:2ftvcg38]no scusa.....tu ti saresti portato a casa delle mutandine raccolte per strada? [/b:2ftvcg38]

Inviato il 26/01/2009 alle 19:58

Point (360 post, compleanno non disponibile)

bunny ha scritto:
[b:36bkevro]no scusa.....tu ti saresti portato a casa delle mutandine raccolte per strada? [/b:36bkevro]


Bunny, fa niente

Inviato il 31/01/2009 alle 16:05

Point (360 post, compleanno non disponibile)

''Quello che non mi è chiaro è perchè il protagonista si senta eccitato da un tanga nero sconosciuto ma trovi banale quello identico della sua donna.''

Il racconto, tutto quanto, è una scusa, un pretesto, per inscenare una visione di un mondo che non quadra, nella realtà di tutti i giorni, nella realta di sè stessi.
In fondo blue chi è il protagonista?
Che sia una pesona, o lo stesso indumento, quello che importa è che sia ancora li ad aspettare, cosa non si sa.
Un' esperienza, che si perde nel tempo dei bei ricordi andati,e che solo la malinconia fà tornare a galla.
Un tanga nero, che piace non piace, ma chi è il tanga nero?
Chi sono io?
Domande destinate a perdersi in un ripetersi ininterrotto delle cose, in un ciclo senza fine.
E' il serpente che si morde la coda, è la vita di tutti i giorni, è un maledetto Telegiornale che parla di intimo...
Sono io
e no.

point.

Inviato il 31/01/2009 alle 16:12

Chi eravamo

Nel lontano 2003, quasi 2004 (semicit.), su un forum ospitato da Forumfree, iniziò a formarsi e a svilupparsi il nucleo di una comunità di amanti del genere spanking. Tra alterne vicissitudini, quella comunità crebbe, si trasferì su questo sito e divenne in breve tempo il punto di riferimento in Italia.

Il forum arrivò ad avere decine di sezioni, alcune riservate alle spankee, con esperienze, dibattiti e racconti. Parallelamente vi era una chat IRC, nella quale faceva gli onori di casa (e a volte elargiva sculaccioni) l'indimenticato bot Orbilio.

Erano gli anni dei primi incontri dal vivo, a Milano e a Bologna, tra alcuni dei partecipanti più assidui.

Poi, come per ogni cosa bella, arrivò più o meno lentamente il declino e la fine. Le tecnologie cambiavano rapidamente, i forum lasciavano il posto ai social network, che portarono, col vento della novità, alla grande e inesorabile dispersione di persone, idee e passioni.

Il nostro forum, il nostro amato forum, ormai non più aggiornato (ma ancora molto visitato), cadde vittima di un grave problema tecnico che lo portò, per sempre, offline. Fortunatamente è sopravvissuto il backup del database, con tutti i contenuti intatti, ma la versione pesantemente personalizzata di phpBB non è recuperabile, a meno di sforzi immani. Ma se anche si potesse ripristinare, sarebbe talemnte obsoleto e pieno di problematiche di sicurezza che non potrebbe sopravvivere online più di qualche minuto.

Per ridare vita almeno al prezioso materiale raccolto in tanti anni è nato il museo, versione statica e ridotta del forum. Sono ovviamente rimaste escluse le sezioni private e di servizio del forum, non essendo per il momento possibile ripristinare un controllo degli accessi.

Luca