[size=117:2b460xri] [b:2b460xri]XXI [/b:2b460xri]
« Chi sei? » domandò il piccolo principe, « sei molto carino... »
« Sono una volpe », disse la volpe.
« Vieni a giocare con me ». le propose il piccolo principe, « sono cosi triste... »
« Non posso giocare con te », disse la volpe, « non sono addomesticata ».
« Ah! Scusa », fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
« Che cosa vuoi dire “addomesticare”? »
« Non sei di queste parti, tu », disse la volpe. « che cosa cerchi? »
« Cerco gli uomini », disse il piccolo principe. « Che cosa vuoi dire “addomesticare”? »
« Gli uomini », disse la volpe, « hanno dei fucili e cacciano. È molto noioso! Allevano anche delle galline. È il loro solo interesse. Tu cerchi delle galline? »
« No », disse il piccolo principe. « Cerco degli amici. Che cosa vuol dire “addomesticare”? »
« È una cosa da molto dimenticata. [b:2b460xri]Vuol dire “creare dei legami”... [/b:2b460xri]»
« Creare dei legami? »
« Certo », disse la volpe. « Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me.
Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi.
[b:2b460xri]Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro.
Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo[/b:2b460xri] ».
La mia vita è monotona. lo do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me.
Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano.
E io mi annoio perciò. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata.
Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri.
[b:2b460xri]Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica[/b:2b460xri].
E poi. guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano?
lo non mangio il pane e il grano, per me è inutile,
I campi di grano non m ricordano nulla. E questo è triste!
Ma tu hai dei capelli color dell’oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato.
Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano... »
La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:
[b:2b460xri]« Per favore... addomesticami »[/b:2b460xri] disse.
«Volentieri », rispose il piccolo principe. « ma non ho molto tempo, però. Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose ».
« Non si conoscono che le cose che si addomesticano », disse la volpe.
« Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla.
Comprano dai mercanti le cose già fatte.
Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici.
Se tu vuoi un amico addomesticami »
« Che bisogna fare?» domandò il piccolo principe.
[b:2b460xri]« Bisogna essere molto pazienti », rispose la volpe.
« In principio tu ti sederai un po’ lontano da me, Cosi, nell’erba.
Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla.
Le parole sono una fonte di malintesi.
Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino... »[/b:2b460xri]
Il piccolo principe ritornò l’indomani.
« Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora », disse la volpe.
« Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice.
Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità.
Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirà il prezzo della felicità!
Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore... Ci vogliono i riti ».
« Che cos’è un rito? » disse il piccolo principe.
« Anche questa, è una cosa da tempo dimenticata », disse la volpe.
[b:2b460xri]« È quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore. [/b:2b460xri]
Così il piccolo Principe addomesticò la volpe.
[b:2b460xri]E quando l’ora della partenza fu vicina:
Ah! » disse la volpe, « ... piangerò ».
« La colpa è tua », disse il piccolo principe,
« io non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi... »
« È vero », disse la volpe.
« Ma piangerai! » disse il piccolo principe.
« È certo », disse la volpe.
« Ma allora che ci guadagni? »
« Ci guadagno », disse la volpe, « il colore del grano .[/b:2b460xri]
« Addio », disse la volpe. « Ecco il mio segreto. È molto semplice:[b:2b460xri]non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi[/b:2b460xri] ».
« L’essenziale è invisibile agli occhi », ripeté il piccolo principe, per ricordarselo.
[b:2b460xri]« È il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa cosi importante »[/b:2b460xri].
« È il tempo che ho perduto per la mia rosa... » sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.
« Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare.
[b:2b460xri]Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato[/b:2b460xri]. Tu sei responsabile della tua rosa... [/size:2b460xri]

Quanti ricordi e quanto piacere nel rileggere le parole di questo semplice quanto illuminante capitolo sull'amicizia del "Piccolo Principe", farne tesoro da bambini e ricordarle da grandi, grazie!


ciao,

Keith

Keith, grazie a te per averlo apprezzato.
In questo capitolo è racchiuso esattamente la mia concezione di qualunque rapporto tra 2 persone.
Amicizia, Amore (se esistesse), persino tra spanker e spankee o master e slave.
E non mi riferisco al doppiosenso del termine "addomesticami", sarebbe troppo banale.
Ogni rapporto deve essere costruito passo per passo, cementato dalla conoscenza e dalla fiducia.
Quello che secondo me si è perso - se mai ci sia stato - è il desiderio di conoscere le persone per ciò che sono davvero.
E la disponibilità a lasciarsi conoscere.
Un percorso che va avanti per tutta la durata di quel rapporto, perchè è sempre "in costruzione", deve sempre essere coltivato.
La parte più difficile, secondo me, è quando la Volpe sa che non durerà ma nonostante la consapevolezza della sofferenza futura sceglie di vivere l'emozione unica e viscerale dell'Amicizia.
In un'epoca in cui vige l'usa e getta anche nei sentimenti, diventa difficile incontrare persone che vogliano davvero impegnarsi ad "addomesticarsi" reciprocamente.
Difficile, ma non impossibile.

Il mio libro (e brano delo stesso) preferito.
Una bella sorpresa.
Lieto di leggere cose del genere.

Grazie.

Un libro che ha parlato al cuore di tante persone.

Lucilla intanto ben tornata!
Sai, ho l'impressione che ad amare questo libro siamo moltissimi anche se se ne parla poco....siamo una specie di "massoneria" eheheh!

Forse perchè è un libro legato alle prime letture dell'infanzia e tanti lo hanno riposto nella memoria, mentre i suoi contenuti vanno ben oltre quelli favolistici... sono veri insegnamenti per l'età adulta.



ciao,

Keith

Keith ma sai che io l'ho letto credo la prima volta 2-3 anni fa?
Io sono fatta al contrario...da ragazzina leggevo i classici e ora sono finalmente arrivata ai libri per bambini eheheh!
Ma per bambini non è, assolutamente!
Direi che in questo capitolo c'è tutto quel che serve per impostare un rapporto profondo e leale con le persone.

Non ti preoccupare, non sei l'unica fatta al contrario!

A me, ad esempio, è tornata la voglia di (ri)leggere libri di avventura che di solito si leggono nell'adolescenza, come Salgari o Verne, prima o poi...


ciao,

Keith

Fa sempre piacere sapere di non essere l'unica strana!
Ecco perchè scriviamo qui!