“Ti è piaciuto Secretary? E’ uno dei miei film preferiti” mi disse sorridendo. Rimasi un po’ imbarazzato nel sentirmi arrivare addosso così inaspettata una frase del genere.
“Non sono solita origliare cosa succede nelle case altrui ma l’altro giorno l’ascensore era guasto e sono scesa a piedi. Sono capitata davanti alla tua porta proprio mentre lei le stava prendendo” mi incalzò nuovamente.
Annalisa, mi pareva di ricordare si chiamasse così. Non abitava nel palazzo da molto e, come spesso accade nelle grandi città, ci eravamo solo intrattenuti un paio di volte in conversazioni che definirei di circostanza.
Aveva osato lei, istintivamente osai un poco anche io: “Sì mi e piaciuto, specialmente la scena a cui ti riferisci tu diciamo che…mi ha preso parecchio”. Forse diventai rosso. Lei no. Completamente a proprio agio sorrise aggiungendo che avevo buon gusto.
“beh! Devo scappare, il lavoro, purtroppo mi attende” mi disse. A quel punto presi coraggio. Quante occasioni come quella avevo lasciato fuggire per poi rimpiangerle e sperare che ricapitassero!
Una battuta, mi serviva qualcosa di spiritoso. “Sei fortunata a dover andare subito al lavoro altrimenti avresti rischiato di finire come la protagonista del film. Sai sono molto severo con chi ascolta da dietro la porta quel che succede a casa mia”. Non mi uscì nulla di più divertente di questo. Infatti non rise.
“Hai ragione sono stata un po’ maleducata a dirtelo. Forse le meriterei proprio, ma non oggi. Sono di corsa”. Stavo sognando?
“Se invece di passare e ascoltare la prossima volta suoni il mio campanello a quell’ora mi trovi sempre. Visto che dici di meritarle…” Avevo osato sino al mio limite oltre non potevo spingermi.
Ci salutammo. Mi sorrise di una complicità divertita ma non aggiunse altro.
Due giorni dopo il mio campanello dolcemente suonò. Annalisa veniva a completare quello che da quarantott’ore era il mio sogno-pensiero ricorrente.
“Sono pronta per ricevere il castigo che avevi minacciato. Se pensi sempre che io lo meriti”.
Ne ero convinto. Certi gesti di grave villania meritano sempre una adeguata punizione. La feci accomodare.
Era davvero carina. Sui venticinque, capelli corti castani. Non alta ma ben proporzionata. Aveva deciso di indossare un vestito di lana, intero che le arrivava appena sopra il ginocchio. Calze marroni, scure, in tono con il resto. Anfibi ai piedi. Sguardo malizioso, assai solare e rilassato.
Mi sistemai sul divano, lei rimase in attesa. “Stenditi qui sulle mie ginocchia”dissi in tono calmo e gentile.”La posizione della segretaria per prenderle con la mano non mi piace affatto”aggiunsi.
“Neanche a me” replicò.
Il suo ventre piatto si appoggiò alle mie cosce e il sedere iniziò a sporgere verso l’alto. Lo accarezzai. Quindi sollevai delicatamente il vestito iniziando ad intravedere le gambe e la parte alta delle autoreggenti. A quel punto il roseo colore della pelle.
Con lieve fatica il vestito iniziò a superare l’avvallamento delle sue rotondità sino ad arrivare sul dorso di Annalisa che con complicità mi aiutò inarcando leggermente la schiena.
Ecco allora un sobrio perizoma in tessuto liscio, color miele, ed un culetto sporgente e sodo appena increspato da una leggera pelle d’oca suscitata probabilmente dalla particolare ebbrezza che si prova quando si viene messi col sedere all’aria.
Iniziai così ad accarezzare quella pelle delicata, morbida e tonica al tempo stesso, apprezzando la perfetta rotondità dei suoi globi gemelli. Lei sdraiata comodamente si abbandonava docile ai preliminari del suo castigo.
Affondai la mano nel punto esatto in cui volevo colpire, la sollevai e quindi la feci scendere rapida sulla chiappa destra. Un sospiro di sollievo e di compiaciuta rassegnazione uscì dal suo profondo, e il primo riflesso rosso chiaro segnò il bel culetto.
In quel momento una chiave girò nella porta di casa. La mia compagna. Ma non doveva essere in ufficio?!
ti toccherà rimandare mi sa.... ma che sfiga!!!
Nel lontano 2003, quasi 2004 (semicit.), su un forum ospitato da Forumfree, iniziò a formarsi e a svilupparsi il nucleo di una comunità di amanti del genere spanking. Tra alterne vicissitudini, quella comunità crebbe, si trasferì su questo sito e divenne in breve tempo il punto di riferimento in Italia.
Il forum arrivò ad avere decine di sezioni, alcune riservate alle spankee, con esperienze, dibattiti e racconti. Parallelamente vi era una chat IRC, nella quale faceva gli onori di casa (e a volte elargiva sculaccioni) l'indimenticato bot Orbilio.
Erano gli anni dei primi incontri dal vivo, a Milano e a Bologna, tra alcuni dei partecipanti più assidui.
Poi, come per ogni cosa bella, arrivò più o meno lentamente il declino e la fine. Le tecnologie cambiavano rapidamente, i forum lasciavano il posto ai social network, che portarono, col vento della novità, alla grande e inesorabile dispersione di persone, idee e passioni.
Il nostro forum, il nostro amato forum, ormai non più aggiornato (ma ancora molto visitato), cadde vittima di un grave problema tecnico che lo portò, per sempre, offline. Fortunatamente è sopravvissuto il backup del database, con tutti i contenuti intatti, ma la versione pesantemente personalizzata di phpBB non è recuperabile, a meno di sforzi immani. Ma se anche si potesse ripristinare, sarebbe talemnte obsoleto e pieno di problematiche di sicurezza che non potrebbe sopravvivere online più di qualche minuto.
Per ridare vita almeno al prezioso materiale raccolto in tanti anni è nato il museo, versione statica e ridotta del forum. Sono ovviamente rimaste escluse le sezioni private e di servizio del forum, non essendo per il momento possibile ripristinare un controllo degli accessi.
Luca