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Spanking Fiction Terza parte

Avviato da iggy78 il 18/07/2007 alle 22:35

Spanking Fiction Terza parte

iggy78 (12 post, compleanno non disponibile)

Come al solito l'invito è al commento anche il più spietato. Forza fatevi sotto. Ora via con la terza parte.

SPANKOM

EPISODIO 3

IL PROF RIPETENTE
PARTE 2


Avete presente la farfalla che esce dalla crisalide dopo essere stata un bruco verde e un po’ schifoso, bene la stessa metamorfosi stava capitando al professor Jenkins.
Si stava liberando dal bozzolo di insicurezze e paure a colpi di spazzola. Era un’altra persona e se ne accorgevano tutti, dai suoi alunni alla vicina, una vecchia ex insegnante con gli occhialini sul naso e la puzza sotto. Una bocca slabbrata e una cotonatura dei capelli da far invidia ai giudici inglesi.
Si chiamava signorina Adelaide. Mai stata sposata. La prima volta che la vidi ero al seguito di Jenkins che, essendo a corpo di spazzole per la mia prima lezione, era stato costretto ad andare da Adelaide a chiedere se ne avesse qualcuna da imprestargli.
Quando aprì la porta fotografai subito il tipo. Il prototipo di zitella. Alle sue spalle miagolava e inarcava la schiena un gattaccio nero che lei definiva il suo tesorino. Probabilmente era stata a letto solo con lui e non potevo stupirmi se il gatto sputasse palle di pelo in continuazione e fosse teso come la corda di un violino.
Adelaide guardò con sufficienza Jenkins e poi spostò lo sguardo gps su di me. Chiese.
-Chi è la tua amichetta Wilbur? Non è un po’ troppo giovane. Ai miei tempi bastava che un insegnante fosse scoperto in compagnia di una sua studentessa per essere cacciato. Immagino che la tua amichetta lo sia? Mi chiedo cosa ci trovi in te.
Jenkins la bloccò con un tono che non era mai stato così autoritario.
-Le sto dando ripetizioni di matematica. Comunque non sono qui per percorrere il viale dei ricordi…ma per chiederle se ha delle spazzole da imprestarmi.
Aggiunsi da dietro con la vocina querula.
-Le più robuste che ha…meglio se con la base in legno.
Adelaide rimase sulla porta. Il gatto sputò un'altra pallina.
-E a cosa ti servono. Non dirmi che hai deciso di curare la tua persona. Forse vuoi far colpo sulla tua amichetta.
“Far colpo” che buffo, pensai, in un certo senso era proprio questo che avrebbe fatto. Jenkins avanzò di un passo.
-Le ha o devo chiedere a qualcun altro. Scommetto che ne tiene una raccolta per lisciare il pelo al suo gatto.
Adelaide se lo trovò quasi addosso, indietreggiò un poco spaventata e per poco non pestò la coda al gattaccio.
-Signor Jenkins, aspetti qui insieme alla sua amichet…cioè alla sua studente, vado a prenderle quello che le serve, ho anche delle spazzole vecchie, in legno, solidissime…le può anche tenere…- Io guardai Jenkins che ricambiò l’occhiata e aggiunse un ghigno da uomo completamente trasformato. Un altro strato del bozzolo aveva ceduto.
Onestamente non ero poi così sicura che mi sarebbe piaciuto ancora quello che sarebbe emerso, dopotutto i mostri hanno la spiacevole abitudine di rivoltarsi contro chi li ha creati.

-La spazzola ha un modo tutto suo di arrossare un culetto – Una volta rientrati in casa con il nostro carico di spazzole iniziai la lezione. Battei una delle spazzole sul palmo della mano che nelle mie intenzioni doveva imitare il mio sedere.
Mostrai un segno rosso abbastanza marcato e preciso.
-Il cane procura delle strisce e così lo strap, la cinghia e i surrogati vari della frusta, la spazzola come puoi vedere lascia altri marchi.
Jenkins era eccitato. Non riusciva a rimanere fermo. Mi aveva già scandagliata un paio di volte dalla testa ai piedi e si era fermato su alcune zone in particolare pensando alle strategia migliori per conquistare quei territori. Indossavo un vestito non troppo scollato che arrivava fino alle ginocchia.
La sua casa era quanto di più normale potesse esserci al mondo. Non c’era nulla di creativo, una serie di mobili pre confezionati e i libri sugli scaffali parlavano solo di numeri e equazioni. Non c’era nulla al di fuori del suo grigiore e del suo lavoro in quella stanza. O almeno non c’era prima che vi entrassi io e portassi un po’ di follia.
Jenkins sbottò.
-Va bene so cos’è una spazzola. La teoria è importante ma in questo campo lo è di più la pratica…lo hai detto tu se non sbaglio.
Maledetta la mia boccaccia. Allargai le braccia.
-Va bene cominciamo. Prima un riscaldamento con il vestito addosso, poi lo solleverò e tu mi colpirai il sedere con le mutandine…-
Le parole scivolarono insieme alla saliva.
-E poi…-
Lo bloccai.
-E poi la lezione è finita. La pratica va bene ma io vorrei potermi sedere dopo aver lasciato questa casa. Non ho un potere di guarigione istantanea. Dovrai accontentarti di un passo alla volta…-
Sbuffò.
-Ma sei stata tu a dirmi che l’efficacia di una punizione è direttamente proporzionabile alla nudità della persona da castigare. Se tieni su il vestito…la cosa non funzionerà mai come dovrebbe…e io non imparerò come si punisce una ragazzina indisciplinata.
Feci con le dita il segno del no.
-Prima devi imparare come colpire. Voglio essere sicura dei tuoi progressi altrimenti non scoprirò mai il mio sedere. Questa è la condizione. Migliora in fretta e mi toglierò anche tutti i vestiti…ma se non lo fai da me avrai solo questo e nient’altro.
Ero stata dura ma dovevo accelerare il suo apprendimento. L’inizio con la spazzola non fu dei più incoraggianti. Io ero lì in posizione con le mani che stringevano le caviglie, la schiena piegata e il sedere in alto velato dallo svolazzante abito quando sentii il sibilo del colpo.
Non ci fu nessun impatto. Il rumore fu un altro quello di vetri rotti. La spazzola di Adelaide era vecchia e il manico attaccato a stento alle setole e così al primo colpo la base si era staccata e era finita contro lo specchio. Sette anni di disgrazia e una serie di improperi alla vecchia ciabatta che gli aveva dato del materiale difettoso.
Arrabbiato per l’incidente diede ai successivi colpi la carica giusta tanto che al terzo mi ritrovai con le ginocchia in terra e una fitta terribile al fondoschiena.
Mi volta ricacciando qualche lacrima di dolore.
-Basta così.
Jenkins non voleva fermarsi.
-Solo tre colpi. Pensavo che il minimo fossero sei…dodici è il numero giusto. Tre è ridicolo.
Lo presi a male parole.
-Lo dici perché non è tuo il sedere. Io lo faccio per te e se vuoi che la cosa continui…tre sono più che sufficienti.
Jenkins era un allievo che imparava in fretta più di quanto avessi voluto.
-Va bene però se sono così bravo passiamo subito alle mutandine. Mi sono immaginato che ne indossi un paio di rosse…voglio vedere se ho fatto centro…-
Da come mi doleva il sedere aveva fatto più che c’entro. Jack pot completo.
-Io mi tiro su il vestito ma I colpi non saranno più di tre…-
Lo feci e le mie mutandine altro non erano che un tanga di quelli che scoprono le natiche e il cui filamento centrale si incassa tra le cosce mostrando più di quanto una ragazza vorrebbe. Un colpo aveva spostato ulteriormente l’esigua barriera e si vedeva, vista la posizione che avevo assunto, un po’ di passera, un barlume di labbra carnose.
Sistemai al meglio la mutanda che per la cronaca era verde.
Ci diede dentro con maggiore intensità e alla fine mentre io ansimavo lui guardava il risultato. Passò una mano sul mio sedere sentendo la pelle un po’ raggrinzita dai colpi e soprattutto il caldo sotto le dita in corrispondenza con i segni più marcati lasciati dalla spazzola.
Mi ricomposi.
-Bene la lezione spazzola è finita…visto come vanno le cose…- Tenevo le mani sul sedere dolorante – Ho deciso che già con la prossima sarai pronto per il grande riscatto. Anche se visto come ti impegni sto pensando di tirarmi indietro…cavolo sembravi una mezza sega e invece poi hai colpito come un fabbro…non so se maledirti o farti i complimenti.
Jenkins ripose la spazzola nella custodia.
-Solo un’altra lezione. Che peccato. Stavo prendendoci gusto. Ma promettimi che la prossima volta non indosserai ne mutandine ne tanga vari…voglio il tuo culetto nudo…-
Trangugiai amaramente. Era necessario che mi denudassi ma vista la piega che aveva preso la lezione avrei voluto non farlo.
Lasciai in sospeso la questione.
-Questo lo deciderò io…alla prossima.
Jenkins mi accompagnò fino alla porta.
-Un’anticipazione…cosa c’è sul menù del nostro secondo incontro…il cane…lo strap o passiamo alla fruista…mi hai parlato anche del martinet e del bastone…vorrei provarli tutti…o come vorrei…-
Mi allontanai ma per tutto il tragitto da casa sua alle mia e anche dopo, non riuscii a liberarmi la mente da scene dove ero legata a qualche whipping post ( e’ una specie di porta da calcio in legno dove venivano legati i malfattori nel vecchio west per essere agevolmente fustigati su tutto il corpo) oppure incatenata a mura cadenti in oscure prigioni in attesa di essere frustata a sangue da jenkins.
E ogni volta che la scena si interrompeva avevo brividi ovunque. Mi ero spinta troppo oltre.
Lo avrei scoperto presto. Voi invece dovrete aspettare la prossima puntata, l’ultima della trilogia del prof ripetente.

Continua…

Inviato il 18/07/2007 alle 22:35

masterspank (18 post, compleanno non disponibile)

uhm mica male la ragazzina....comunque molto brava anche questa volta *_*

Inviato il 20/07/2007 alle 00:01

Una sculacciata ci salverà

pinocchio (121 post, compleanno non disponibile)

Bella questa idea del sedere che aiuta le persone che lo sculacciano a liberarsi di ansie e paure.

Andando avanti si capisce anche meglio l'ambientazione della prima puntata.

Inviato il 21/07/2007 alle 17:25

Re: Una sculacciata ci salverà

Blue (4456 post, compleanno non disponibile)

pinocchio ha scritto:
Bella questa idea del sedere che aiuta le persone che lo sculacciano a liberarsi di ansie e paure.


Questa mi giunge nuova...ma gli ( e le ) spanker confermano?

Inviato il 22/07/2007 alle 01:55

iggy78 (12 post, compleanno non disponibile)

E' un racconto assolutamente di fantasia e andando avanti lo diventerà sempre più. Prendete Erica come una super eroina spanking. Fuor di fantasia credo che la sculacciata sia molto liberatoria ma è una mia idea personale e non ha nessun fondamento psicologico.

Inviato il 23/07/2007 alle 11:02

quuuoto

icymax (24 post, compleanno non disponibile)

iggy78 ha scritto:
E' un racconto assolutamente di fantasia e andando avanti lo diventerà sempre più. Prendete Erica come una super eroina spanking. Fuor di fantasia credo che la sculacciata sia molto liberatoria ma è una mia idea personale e non ha nessun fondamento psicologico.


si, concordo anche io sul carattere liberatorio di una sculacciata!

continua iggy che me piassssssssssss sta saga!

Inviato il 26/07/2007 alle 19:44

Re: quuuoto

Blue (4456 post, compleanno non disponibile)

icymax ha scritto:
si, concordo anche io sul carattere liberatorio di una sculacciata!


Uhm...ma lo è per entrambi?

Se mi dite solo per lo spanker...potrei cambiare ruolo cui ambire così scaricherei lo stress!

Inviato il 27/07/2007 alle 01:03

Chi eravamo

Nel lontano 2003, quasi 2004 (semicit.), su un forum ospitato da Forumfree, iniziò a formarsi e a svilupparsi il nucleo di una comunità di amanti del genere spanking. Tra alterne vicissitudini, quella comunità crebbe, si trasferì su questo sito e divenne in breve tempo il punto di riferimento in Italia.

Il forum arrivò ad avere decine di sezioni, alcune riservate alle spankee, con esperienze, dibattiti e racconti. Parallelamente vi era una chat IRC, nella quale faceva gli onori di casa (e a volte elargiva sculaccioni) l'indimenticato bot Orbilio.

Erano gli anni dei primi incontri dal vivo, a Milano e a Bologna, tra alcuni dei partecipanti più assidui.

Poi, come per ogni cosa bella, arrivò più o meno lentamente il declino e la fine. Le tecnologie cambiavano rapidamente, i forum lasciavano il posto ai social network, che portarono, col vento della novità, alla grande e inesorabile dispersione di persone, idee e passioni.

Il nostro forum, il nostro amato forum, ormai non più aggiornato (ma ancora molto visitato), cadde vittima di un grave problema tecnico che lo portò, per sempre, offline. Fortunatamente è sopravvissuto il backup del database, con tutti i contenuti intatti, ma la versione pesantemente personalizzata di phpBB non è recuperabile, a meno di sforzi immani. Ma se anche si potesse ripristinare, sarebbe talemnte obsoleto e pieno di problematiche di sicurezza che non potrebbe sopravvivere online più di qualche minuto.

Per ridare vita almeno al prezioso materiale raccolto in tanti anni è nato il museo, versione statica e ridotta del forum. Sono ovviamente rimaste escluse le sezioni private e di servizio del forum, non essendo per il momento possibile ripristinare un controllo degli accessi.

Luca