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In attesa della Spank Fiction una punizione d'antiquariato..

Avviato da iggy78 il 16/07/2007 alle 11:49

In attesa della Spank Fiction una punizione d'antiquariato..

iggy78 (12 post, compleanno non disponibile)

Scartabellando tra le mie cose per lavoro ho trovato una miniserie di spanking raccontini. Ve li propongono. Prendeteli come degli antipasti tra una puntata e l'altra del piatto principale (che arriverà tra oggi e domani sulle vostre tavole). Anche qui commentate, criticate stroncate, apprezzate...

BECHY e ANITA

IN

UN PIENO DI SCULACCIATE.

By Arcana


Tutto comincia ad un distributore di benzina dove da alcuni giorni Bechy Walters una ragazza come tante e che ,come tale ha bisogno di arrotondare le proprie entrate con lavoretti vari per pagarsi gli studi e l’affitto di casa, ha cominciato a prestare servizio con grande soddisfazione del suo capo.
Fin dall’inizio il proprietario : un ometto dallo sguardo untuoso non ha staccato gli occhi dalle giovani curve della ragazza e in particolare il suo occhio si è appuntato come una spilla sulle sue rotondità che appaiono ben sode, anche quando sono velate dalla gonnellina con il logo del distributore. Bechy non si è mai accorta di questo, come non ha mai fatto caso alle strane allusioni dell’uomo rivolte all’educazione delle ragazze e al potere benefico di qualche sculacciata ben assestata, pensando a questi discorsi come alle classiche nostalgie di un uomo che ha paura di invecchiare.Ma ora le urla di uno dei clienti che la apostrofano in malo modo non sono altro che la premessa per un’ umiliazione ancor peggiore.Il cliente guardando la pompa infilata dentro il suo serbatoio ha subito notato come questa perdesse alcune gocce di benzina. Bechy secondo lui è colpevole di una grave disattenzione.Il tipo non smette di sbraitare e Bechy si sente come una ragazzina colta con le mani nella marmellata, colpevole e quindi inerme di fronte all’evidenza dei fatti. L’uomo staccando la pompa
– Ecco cosa succede quando delle ragazzine fanno dei lavori da uomo..mi meraviglio che il tuo capo ti abbia presa a lavorare qui..sei un pericolo..se non lo sai la benzina è infiammabile…-
Ad interrompere la lezione sui carburanti ci pensa il proprietario che ha assistito alla scena attraverso il vetro del suo ufficio.Ora è tra Bechy e l’uomo pronto a calmare le intemperanze di quest’ultimo.
- Signore mi scuso..per l’inesperienza di Bechy..e anzi farò di più..il pieno è gratis..credo che in questo modo potremo appianare, senza ulteriori arrabbiature, le nostre divergenze..-
Il tipo tace ,sale in macchina e riparte. Bechy sta per ringraziare il suo padrone quando questi la spinge a forza nel suo ufficio. Bechy una volta entrati vede l’uomo tirare giù le tapparelle e poi mettere fuori il cartello “selfservice”.
Bechy.
– Non è un po’ presto per chiudere –
Detto questo fa per sedersi.
L’uomo.
– Bechy stai in piedi davanti a me..e tieni le mani lungo i fianchi.Premetto che quello che sto per fare non mi diverte ma è necessario…-
Bechy ubbidisce senza capire pienamente il senso del discorso.Gli è un po’ più chiaro quando l’uomo toglie le mani da un cassetto della scrivania e appoggia sulla stessa una bacchetta flessibile
– Sai già come tengo all’educazione delle ragazzine..e vedo che tu hai bisogno di essere disciplinata.Ci penserà questa mia amica..ti assicuro che non fraintenderai le sue parole e queste ti spingeranno a prestare più attenzione a quello che fai…-
Bechy vede l’uomo prendere la bacchetta e la sente sibilare nell’aria vuota. L’uomo si avvicina a Bechy continuando la sua predica
- Bechy…immagino sia la prima volta che qualcuno usa uno strumento simile su di te…-
Bechy paralizzata annuisce a stento.
L’uomo.
– Allora non me la prenderò perché tu non ti sei ancora preparata e ti dirò io come fare.Le prossime volte, se dovessero esserci, non te lo dirò più e se tu non sarai pronta verrai ulteriormente punita.Innanzitutto ci sono vari modi in cui disporre la corrigenda,ossia colei che deve essere corretta,…nel nostro caso..sei tu.-
Bechy rimane sempre in silenzio, puntando il suo sguardo sulla bacchetta.Il proprietario gira intorno a Bechy continuando
–Solitamente le corrigende dovrebbero essere completamente nude quando subiscono la punizione ma visto che è la tua prima esigerò che siano scoperte solo le parti del tuo corpo che intendo colpire con la verga…nel nostro caso le terga…quindi puoi alzarti la gonna e abbassarti le mutandine fino a sotto le cosce…mantenendo…coperto il tuo ventre.Ti ricordo che questo trattamento di favore viene concesso una tantum e la prossima volta tu verrai punita secondo le regole che prevedono la completa nudità…capito?. E ora esegui.-
Bechy titubante passa le mani sotto il gonnellino e si abbassa gli slip. Vorrebbe rifiutarsi ma sa che farlo equivarrebbe a subire un castigo peggiore.
Poi, aiutata dall’uomo, alza le gonne che così mettono in luce il suo sodo sederino scoperto.
L’uomo la piega leggermente in avanti.Lei tiene le gambe serrate e in questo modo non offre che le terga al suo aguzzino che non ha la possibilità di deliziarsi con la vista dell’interno delle sue cosce.
L’uomo.
– Brava..sei ubbidiente e questo è fondamentale nel rapporto tra il punitore e la corrigenda.Ora io ti darò dieci colpi..distribuiti sulla superficie delle tue natiche.Tu conterai i colpi uno dopo l’altro.Cominciamo!!.-
Il sibilo che prima sentiva nell’aria ora sa che verrà troncato dalla carne del suo sedere.Anche se lo sa il primo colpo la fa sobbalzare e capisce subito che sarà difficile mantenere un certo controllo.
Al terzo colpo che piomba come un falco a lambire le sue carni, urla e l’uomo è soddisfatto dall’esito della prima volta di Bechy.
Al quinto è già sul punto di chiedere pietà, mentre le gambe si contorcono e lei finisce in ginocchio subito rialzata dall’uomo che senza preavviso in rapida successione la colpisce altre due volte.
Il nono colpo disegna una striscia più uniforme delle altre che segue l’arco della sua schiena.
Il decimo disegna due baffi rossi sulle sue terga. Bechy prontamente si accarezza il sedere, lo massaggia e ogni volta che le dita sentono l’incresparsi caldo delle ferite, lei stessa prova una sensazione di dolore.
L’uomo – Ti sei comportata bene…ora..ti lascerò andare a casa..hai finito per oggi..ma voglio un ricordo di questo momento..voglio le tue mutandine.Sfilatele totalmente e poi passamele..le terrò insieme ad altri indumenti intimi a me particolarmente cari.
Bechy dolorante fatica a togliersi gli slip.Poi si tiene la gonna sul ventre stendendola con entrambe le mani perché basta un movimento brusco per farne sollevare l’orlo e permettere a chiunque di vedere che non indossa nulla sotto di essa.
L’uomo la congeda e lei si avvia verso la fermata dell’autobus. L’uomo riapre il distributore e la saluta con la mano.
Lei arriva alla fermata ed è fortunata perché la corriera arriva subito.
Sale sempre tenendosi la gonna e poi si siede scoprendo che è particolarmente doloroso farlo con il sederino segnato da dieci colpi di cane.
Rivive i momenti della sua sofferenza e prova ad alleviare quella presente tenendo le mani sotto il sedere.
Vicino a lei ci sono altre persone e lei teme che qualcuno possa notare il suo strano atteggiamento e magari accorgersi che non ha le mutandine.
Paura questa che dura fino al suo arrivo a casa.Lei abita alla periferia e dalla fermata al palazzo dove vive ci sono alcuni metri.Non corre perché la gonna non svolazzi commina come avesse un manico di scopa piantato tra le cosce.
Finalmente riesce ad arrivare al suo palazzo e poi al suo appartamento.Non aspetta altro che far sbollire il sedere infuocato dalle vergate nel bidè, ecco qual è il suo sogno sperando che la sua inquilina non sia in casa perché avrebbe qualche difficoltà nello spiegare cosa le fa veramente male.
Entra e subito si fionda nel bagno.Apre il rubinetto del bidè e controlla che l’acqua non sia troppo calda.
-Che male..è come essere seduta su un cactus..fortunatamente Anita deve ancora tornare da lezione. -
Quando l’acqua è al livello desiderato chiude il rubinetto e poi si sfila la gonna.Non si è ancora vista il sedere e così si mette di spalle di fronte allo specchio sopra il lavabo, girando la testa per scorgere le striature che ghermiscono le sue terga.
- Che bei disegni..sembra quasi un quadro astratto.uno di quelli di Vedova..e fortunatamente ho tenuto le gambe chiuse..chissà cosa potrebbe fare quel cane alla mia patatina..
Di solito chiama così il suo basso ventre che ora fissa.E’ un triangolino peloso incassato tra le cosce con la fessura che si scorge appena.Senza pensarci oltre si siede sul bidè e appena l’acqua tiepida sfiora la parte offesa si alza di scatto.
- Ahhh…forse non è stata una buona idea..- Ci riprova e quando comincia a familiarizzare con il calore sente la porta d’ingresso aprirsi,poi ode la voce di Anita o di Ani come viene chiamata da lei.
-Bechy..sono a casa..ho fatto la spesa…-
Bechy dal bagno.
–Ani..sono a casa anche io il padrone mi ha dato il giorno libero..- Ani
-Un passo in avanti di solito ti danno un calcio in culo e il ben servito..mentre stavolta ti ha risparmiato le chiappe..-
Bechy ripensando al suo mappamondo ferito
– Bhe più o meno..come è andato l’esame ?-
Ani si incupisce
– Quando hai finito e hai un minuto vorrei parlarti..-
Bechy sentendosi finalmente meglio si alza e si asciuga il sedere.
Poi indossa un paio di mutandine e infine degli short color kaki.Trova Ani in cucina che sta preparando una tisana.
Bechy.
– L’esame non è andato come speravi..di solito quando qualcosa va storto prepari..una tisana..-
Ani.
– Se fosse andato storto salterei di gioia.Il mio prof ha detto che io devo impegnarmi…che vuole da me il massimo rendimento, così devo andare da un suo amico..per fare delle lezioni suppletive..ecco questo è il biglietto da visita del maestro…-
Bechy evita di sedersi temendo che il suo sedere possa risentirne e guarda il nome sul foglietto di carta rossa e plasticata
– Mr Esteban Rigid..che bel nome..e insegnerebbe cosa…?.- Ani versando il contenuto della teiera in una tazza dei Simpson
- Ne vuoi un po’? No..guarda che è venuta meglio dell’ultima volta..-
Bechy.
– Allora vuol dire che starai male solo mezza settimana. Questo Rigid cosa diavolo insegna? – Ani sorseggiando la tisana
– Buona…sicuro di non volerne.In quanto a mr Rigid è un insegnante di diritto..Romano..il migliore..ed è anche l’argomento del mio esame -
Bechy non capendo il problema
– E allora..vai, impari e lo superi, sei fortunata che il prof ha pensato a te in questo modo..non ci sarà mica del tenero tra voi.?-
Ani.
– No..ma cosa pensi?.E’ che la prima lezione è domani e io volevo andare a quell’incontro con il maestro di fiori secchi,così ho pensato che visto che Rigid non mi conosce potresti andare tu al mio posto…ti prego, ti prego, ti prego di di sì..-
Bechy per un attimo è sul punto di rifiutare poi ha un’idea
– Ci andrei, ma devo anche lavorare al distributore..nel pomeriggio..- Ani
– Ci vado io..dopo l’incontro..ti sostituisco..il tuo capo che è così gentile non avrà problemi…-
Bechy – Bene allora affare fatto..- Ani sorseggia la sua tisana e Bechy non vista continua a massaggiarsi il sedere.

Continua…

Inviato il 16/07/2007 alle 11:49

masterspank (18 post, compleanno non disponibile)

*_* bello complimeti

Inviato il 17/07/2007 alle 09:29

sonny (3 post, compleanno non disponibile)

complimenti, veramente interessante..
continua così!

Inviato il 17/07/2007 alle 14:00

Chi eravamo

Nel lontano 2003, quasi 2004 (semicit.), su un forum ospitato da Forumfree, iniziò a formarsi e a svilupparsi il nucleo di una comunità di amanti del genere spanking. Tra alterne vicissitudini, quella comunità crebbe, si trasferì su questo sito e divenne in breve tempo il punto di riferimento in Italia.

Il forum arrivò ad avere decine di sezioni, alcune riservate alle spankee, con esperienze, dibattiti e racconti. Parallelamente vi era una chat IRC, nella quale faceva gli onori di casa (e a volte elargiva sculaccioni) l'indimenticato bot Orbilio.

Erano gli anni dei primi incontri dal vivo, a Milano e a Bologna, tra alcuni dei partecipanti più assidui.

Poi, come per ogni cosa bella, arrivò più o meno lentamente il declino e la fine. Le tecnologie cambiavano rapidamente, i forum lasciavano il posto ai social network, che portarono, col vento della novità, alla grande e inesorabile dispersione di persone, idee e passioni.

Il nostro forum, il nostro amato forum, ormai non più aggiornato (ma ancora molto visitato), cadde vittima di un grave problema tecnico che lo portò, per sempre, offline. Fortunatamente è sopravvissuto il backup del database, con tutti i contenuti intatti, ma la versione pesantemente personalizzata di phpBB non è recuperabile, a meno di sforzi immani. Ma se anche si potesse ripristinare, sarebbe talemnte obsoleto e pieno di problematiche di sicurezza che non potrebbe sopravvivere online più di qualche minuto.

Per ridare vita almeno al prezioso materiale raccolto in tanti anni è nato il museo, versione statica e ridotta del forum. Sono ovviamente rimaste escluse le sezioni private e di servizio del forum, non essendo per il momento possibile ripristinare un controllo degli accessi.

Luca