_Ciao cara , rientrato.............
non faccio in tempoa dirgli
-- togli le ...............
che è velocemente passato dalla porta d'ingresso in camera da letto:a volte penso proprio che lo faccia apposta .
--ma caro, fuori piove ehai le scarpe completamente bagnate potevi avere un pò più di accortezza e toglierle quando sei reincasato?
e lui con fare disinvolto
-be non ci avevo pensato, che ci vuole a ripulire
--ho appena finito di riordinare casa
risposi
Davide con fare sempre più strafottente
-se ripulisci di nuovo nn è la morte di nessuno.
Ho passato l'unico giorno di riposo che ho a pulire casa a fondo:alzai gli occhi al cielo...
-Guarda sono tutto zuppo.
Davide si toglie i pantaloni bagnati e li lascia per terra in camera da letto.
osservo:
-ma nn è questo scusami non è giusto che non rispetti il mio lavoro.Ho ho finito adesso di pulire casa.
-ma valà
risponde Davide con fare a dir poco strafottente.
-io adesso sono stanco morto ripulisci tu e metti tu tutto a posto vero?
stavo per esplodere................ripresi il controllo di me stessa e incalzai.
-ho passato 6 ore a pulire a fondo casa rinunciando di uscire con la mia amica Carla l'unico mio giorno libero della settimana.......inammissibile nn sopporto più questo stato di cose..............e sembra come nn ti importasse nulla .......non è possibile.
-scusa mary ma sai sono stanco...e poi......lo so dovrei fare più attenzione......ma...sono sbadato lo sai.
--Certo Davide sò che sei sbadato ma nn è possibile ne avevamo parlato più di una volta ti devi mettere in testa che c'è un ordine e và rispettato. i tuoi cassetti questa mattina ci ho messo mezz'ora per mettere in ordine . calzini srotolati e sparsi nel cassetto , slip speigazzati e le canottiere nn ne parliamo.
mi accingo per aprire il cassetto..............
-guarda ,ho messo tutto in..........cos'è questo disordine di nuovo?
mi volgo verso di Davide.................
Preso sul fatto come un bambino che fruga nella dispensa pizzicato dalla mamma con le mani nel barattolo della marmellata cercava di nascondere una cosa dietro di se, gli occhi bassi per la vergogna.
-sai mary cercavo gli slip blue.....ma questi che mi piacciono a quadri...........e aallora sai ...........ho messo un po sottosopra.
-Non è possibile Davide non è proprio possobile.
Davide mi fissava con gli occhi stranulati completamente nudo di fronte a me.
-non è possibile nn tollero più questo tuo comportamento a dir poco irrispettoso,
meriti una lezione...... vai a farti una doccia e quando avrai finito torna in camera da letto.
Con fare intimorito sicuro di cosa gli sarebbe successo si volta verso di me , mi da un bacio, va verso il bagno, poco dopo sento la porta del box doccia aprirsi poi richiudersi e il rumore del getto dell'acqua.
Io intanto mi accingo a prendere i suoi vestiti bagnati schizzati lungo la parte posteriore delle gambe di fango sicuramente camminando su pozzanghere
- ma vove avrà la testa ?
mi chiedo tra me e me
-sempre distratto!!
Entro in bagno per riporre i pantaloni nel cestino degli indumenti sporchi, poi mi volto verso il lavandino per lavarmi le mani..........lo specchio appannato dal vapore acqueo,passo una mano sullo specchio tutto diventa più nitido.
Dallo specchio intravedevo il suo corpo sotto la doccia le sue natiche premere contro i vetri del box doccia, disegnandone la formae scoscandosi ne lasciavano il disegno.
Mi voltai per godere della scena , ebbi un sussulto.Un misto di emozioni si faceva strada dentro di me,ero arrabbiata con lui ma allo stesso tempo eccitata.
Preparai ciabatte e accappatoi fuori la doccia come al solito.
-marco vado in camera da letto
dissi
-va bene
rispose Davide con voce tremolante
nn sento più il rumore dell'acqua in un attimo Davide è in camera da letto.
con il cappuccio dell'accapatoio asciugava i capelli il cappuccio gli copriva gran parte del viso farfugliava delle parole
-cosa hai intenzione di farmi? non le voglio prendere pure questa volta .
tolse il cappuccio dell'accapatoio
-mary ti chiedo scusa farò il bravo.
mi avvicinai a lui tolsi l'accappatoio,lui nudo davanti a me completamente immobile raggelato dal mio modo di fare e dal mio sguardo deciso e severo.
Iniziai a guardarlo, mi fermai di fianco a lui iniziai ad osservare il suo sedere e glielo accarezzai dolcemente.Guardai Davide....l'afferrai per un braccio mi misi seduta sul letto, lui con fare rassegnato assecondò i miei gesti e si accomodò sul mio grembo ormai comsapevole attendeva tremolante la giusta punizione.
Iniziai a sculacciarlo il rumore dei colpi riecheggiata nella stanza.
Sentivo dei gemiti composti uscire dalla bocca di Davide
I suoi lamenti si favevano sempre più frequenti e più fortiman mano che la mia mano posava sul suo sedere.
All'improvviso Davide fece un gesto come per riparare il sedere dalle sculacciate , afferrai la mano, me la stingeva sempre più forte sotto i miei solpi. il sedere aveva assunto un colore rosso.
-Brucia, brucia, basta!
mi disse con voce soffocata , vicino al pianto
Smisi. Iniziai ad accarezzargli il sedere
-Sei pentito?
lui sentendosi rassicurato riprese il tono di voce e con fare a dir poco irrivrente
-non era il caso che finissi sulle tue ginocchia, nn l'ho fatto apposta, tu risolvi sempre così le cose ,sei cattiva!
risposi a tono
-non è la prima volta che ti comporti così ne abbiamo discusso molte volte sempre finito con le tue scuse ma il tuo modo di continuare imperterrito, il tuo nn rispetto dell'ordine e della pulizia della casa non è più da me tollerato dunque mi vedo costretta a cambiare metodo voglio vedere se punendoti riesco ad ottenere qualcosa di più da te.
Ricominciai a sculacciarlo ad ogni colpo il suo sedere vibrava, la sua mano stringeva la mia e i suoi lamenti si facevano sempre più frequentie forti
-ahi.....ahi..........basta ..brucia........prometto che farò più attenzione.
marco si abbandonò ad un pianto dirotto.
-Non lo farò più continuò a ripetere.
Lo feci alzare si mise seduto sul letto vicino a me, lo abbracciai mentre continuava il suo pianto dirotto le sue braccia abbandonate e ciondolanti, gli accarezzai i capelli, gli sussurrai in un'orecchio" ti voglio bene."
I suoi occhi incrociarono i miei capì che tutto era stato dettato da un gesto d'amore, le sue braccia ripresero forza.Mi abbracciò sentii il suo abbraccio forte gli asciugai le lacrime mi sussurrò" ti voglio bene".Si alzo e come di consueto dopo una punizione andò da solo a mettersi in castigo in un angolo ricavato l'armadio e il comò della camera da letto.
Stava fermo immobile con la testa appoggiata al muro, con le mani ogni tanto si stropicciava gli occhi poi la testa di nuovo appoggiata al muro e le braccia ciondoloni. Notavo il suo sedere rosso e suoi gesti,con le mani si massaggiava il sedere.... lo guardavo con affetto lo osservai per un pò in silenzio, poi me ne andai dalla camera da letto chiudendo la porta alle mie spalle.

Io credo che se le discussioni tra partners si risolvessero sempre in questo modo dove chi si è comportato male accetta una bella sculacciata, sai quanti divorzi e separazioni in meno..............spank e la crisi della coppia se ne va! Potremmo farne uno spot pubblicità progresso

Prima di oggi non avevo mai avuto la fortuna di leggere questa talentuosa autrice, e già da questo primo racconto sento di essere un suo fan.
"Cos'altro mi sono perso finora nella vita?" è stato il mio primo commento a caldo.

Al di là dell'essere un fulgido esempio di quanto poco basti a risolvere un problema di coppia, piuttosto che le sterili discussioni fatte di parole al vento, vorrei sottolineare gli aspetti stilistici di questo piccolo capolavoro, del cui seguito, oso sperare, l'autrice non vorrà privarci.

Notate con quanta delicatezza la giovane signora si rivolge al partner.
[i:220srecm]"ma caro, fuori piove e hai le scarpe completamente bagnate"[/i:220srecm]
Non lo apostrofa malamente, non lo insulta, non lo deride, non ringhia, non è affatto un "boss", un'arpìa, una megera....
[i:220srecm]- ma dove avrà la testa ? mi chiedo tra me e me - sempre distratto!! [/i:220srecm]
È addirittura comprensiva con lui!...
Prenderle da una così gentile creatura diventa quasi un'onore!
Infatti...
[i:220srecm] "...lui con fare rassegnato assecondò i miei gesti e si accomodò sul mio grembo ormai consapevole attendeva tremolante la giusta punizione."[/i:220srecm]

Non esplode la sua pur giusta ira, perché agisce con calma, ragionatamente, e ne dà perfino spiegazione al reprobo:
[i:220srecm]"...dunque mi vedo costretta a cambiare metodo voglio vedere se punendoti riesco ad ottenere qualcosa di più da te. "[/i:220srecm]

Che dire?
La sensibilità, la squisita umanità della protagonista oserei dire che commuove!
Più che prosa, questa di Miss Ribellina è autentica poesia...

Grazie, Miss, non so come esprimere la mia e l'altrui gratitudine per averci regalato questa gemma inattesa.
Spero non vorrà tenerci in ansia, mettendoci quanto prima al corrente di cosa capiterà ancora al co-protagonista, che non saprei se definire più discolo per come agisce, o più fortunato per avere accanto a sé una guida così invidiabile, essendo facile prevedere che le occasioni di mettersi nuovamente nei guai non mancheranno di certo...

Per riassumere il mio pensiero sulla novella di Miss Ribellina, una giusta sinossi è questa: quando le parole di un racconto risuonano armoniose come le note di una sinfonia... ecco, quella non è più semplice scrittura: quella è ARTE!

civis_romanus

bello, bello molto bello!!