Come da programma stasera mi devi sculacciare.
Già, alla fine abbiamo concordato per un giorno settimanale fisso, così è sicuro che almeno una volta a settimana deve accadere!
A te non dispiace, gradisci i riti e non prendi impegni per la serata "speciale".
Per l'orario si è concordato prima di cena, che abbiamo più energia e non vi è la digestione in atto.
Finito di lavorare, ci facciamo insieme una doccia calda e rigenerante.
Indosso un paio di mutandine bianche con il pizzo, reggiseno beje, gonnellina glissettata bianca e grigia, maglietta semplice nera e calzini fino al ginocchio dello stesso colore.
Tu ti presenti con un maglione viola, con camicia a quadri sotto e calzoni blu.
Adoro questo vestiario serio che mette in risalto tutta la nostra differenza di età. Dimostri maturità e sicurezza, anche se in realtà non è sempre così nella vita quotidiana. Nonostante i tuoi anni, a volte sei come un bimbo bisognoso di coccole, ma stasera sono io la bambina e come tale, faccio i capricci.
Mi avvicino e inizio a provocarti, mi struscio e ti dico che il maglione viola è da "frocetto", anche se non lo penso davvero.
Tu pendi un foulard robusto, io mi stendo sul letto. Mi passi la sciarpa intorno al collo, saltandomi adosso e piegandomi le gambe, la fai passare fin sotto le mie coscie.
"Guarda che ti combina il "frocetto", così impari". Mi dici minaccioso, sopra di me.
Con una mano stringi il foulard e tiri, con l'altra mi schiaffeggi le natiche. Però, possiedo ancora le braccia libere e con queste mi difendo.
Dopo questa giocosa lotta, ti chiedo di legarmi le mani.
Tu mi ordini di inginocchiarmi sul grande tappeto, mentre vai a prendere i lacci.
Ti avvicini e con calma mi leghi i polsi, poi passi lo spago sopra la mia testa e lo ricongiungi alle mani.
"Mi sento un impiegato del catasto, ecco fatto il pacco e pronto".
Provo a sciogliermi e ovviamente non riesco, hai fatto un ottimo lavoro.
Prendi il cucchiaio di legno e io sono di fronte a te, in ginocchio, braccia bloccate. Allargo le gambe e mi strusci lo strumento all'interno delle coscie. Con calma ti intrufoli, con esso, fino sotto la gonna e vai ad accarezzare le mie intimità.
Di colpo mi giri, scopri il mio sedere e mi colpisci con il cucchiaio: colpi secchi, forti, intensi.
Piagnucolo, mi lamento, mi dibatto, ma la mia ribellione non serve a niente. Continui imperterrito a arrossarmi le terga, impassibile ai miei soffocati urletti.
Quando decidi che è abbastanza, mi sfili le mutandine, ti sbottoni i calzoni e mi penetri.
Sei dietro di me, con il tuo arnese che invade prepotentemente la mia umida caverna.
Dopo un po' mi stacco, le braccia cominciano a duolermi, quindi ti porgo le mani e ti chiedo di sciogliermi.
Non è impresa facile liberarmi e per riuscire senza tagliare i lacci, devi impegnarti veramente e ricorerre all'aiuto dei denti.
Finalmente sono slegata, ho i polsi indolenziti e un poco segnati.
"Mi sono venuti i braccialetti" ti dico, "sei stato bravo." La mia voce ora è dolce e la mia mano ti accarezza il volto.
"Non sono ancora soddisfatta, continuiamo?", ti chiedo.
Porti la sedia al centro e ti siedi, io ti raggiungo e mi posiziono sulle tue ginocchia.
Cominci subito a sculacciarmi forte, ma non importa quanto i colpi siano duri, ho deciso: devo resistere. Ho bisogno di questo bruciore!
La tua mano cala severa, con un ritmo ben scandito, sulle mie natiche nude ormai decisamente arrossate.
Ogni sculaccione sussulto e mi contorco, ma tengo duro.
"Ne vuoi ancora?" Mi domandi.
"Vedi che prendo il reghello o la frusta o la cinta..."
"La cinta", ripeto estasiata ad alta voce.
"Ah si?! Sei sicura? Guarda che dopo te ne penti."
"No, avanti sfilatela", ti dico mentre mi alzo e mi appoggio allo schienale della sedia.
"Lo hai voluto tu", mi rispondi mentre sento il frusciio della cintura che togli e pieghi.
Con le cinghiate perdo completamente il controllo, già dopo una decina mi volto e ti chiedo di smetterla.
Però tu lo sai, lo hai letto nei miei occhi che quel basta non contava niente, che proprio ora ho bisogno di te e della tua forza. Adesso che la mia è finita, ma il desiderio no, lui ancora c'è e vuole sentire ancora la tua cinta abbattersi sul mio deretano in fiamme.
Ora hai tu la situazione in mano, hai imparato che questo è il momento per te di massima responsabilità. Il più bello, ma il più delicato.
Mi blocchi e continui a battermi, io mi ribello, piagnucolo.
Ascoltami bene, guardami negli occhi, concentrati, comprendimi.
Adesso fanno male, la cinta comincia a stamparsi sulle mie natiche e come una lingua di fuoco marchia la sua presenza.
Capisci che ora di interrompere, i miei muri sono crollati, ho goduto da matti, non ho più neanche la forza di dibattermi. Allora mi adagi sul letto, prendi la pomata e mi massaggi.
Ecco qua, ho provato a raccontare la mia ultima esperienza spanking, prima che mi prendesse l'influenza.
Comunque se non fossi stata male non so se avrei trovato lo stesso tutto il tempo che ci è voluto per scriverla tramite telefonino.
Quindi gradite le critiche, i pareri, le opinioni...
Coraggio fatevi sottoo
Ciao Miss,
complimenti per l'impegno e la tenacia nello scrivere un testo di una certa lunghezza sullo smartphone.... qualche "svista" ci sta! Più o meno
Per il resto, le esperienze personali sono tutte importanti e uniche se appagano gli interessati, dall'esterno non sempre si coglie e si comprende ogni sfumatura del personale modo di vivere lo spanking, nel vostro, nella tua coppia, ci sono vari elementi, il gioco, il sesso, il "legare", quest'ultimo forse quello che mi piace di più per le varie letture che nasconde.
ciao,
Keith
Keith, penso che a lui piaccia l'erotico, perchè ho anche provato a spiegargli le dinamiche del disciplinare, ma sembra non abbia afferrato.
Comunque va bene così come dici tu: non si può forzare la Mano...
Infondo mi piace così e mi accontento!
Siii!!
Domenica ad un mercatino abbiamo visto un bel frustino, purtroppo non lo preso, però ho comprato un robusto battipanni. La prossima volta ha promesso di utilizzarlo... chissà come sarà...
A volte è necessario scendere a dei piccoli compromessi, comunque non mi sono del tutto arresa al disciplinare, continuerò a lanciare battutine, forse con il tempo...
Ciao Keith, il battipanni è stato usato
All'inizio pensavo fasse troppo duro come strumento, ma poi... Ecco come dire... ci ho preso gusto!
Ti capisco Biancaneve, bisogna avere pazienza con questi uomini
Questi giorni sto leggendo insieme a lui un libro che parla di spanking e vedo che volta per volta ci sono dei miglioramenti nel nostro modo di praticare.
Grazie a Dio la fase del "ho paura di farti troppo male" l'abbiamo superata, anche perchè ha visto quanto mi piace. Una volta mi ha detto che si stupiva di come facevo a sopportare e io gli ho risposto che forse semplicemente l'eccitazione era più forte del dolore.
Credo che ci stiamo scoprendo entrambi, soprattutto il mio compagno, il quale sta rivelando una parte di se che magari neanche sapeva di possedere.
Non pensavo mai sarebbe antata a finire così, non avrei mai immagginato di riuscire ad intraprendere questo bel viaggio, per di più, con l'uomo che amo.
Quando gliel'ho confessato immaginavo mi avrebbe detto: "Cavolo, tu sei malata, hai bisogno di curarti, se vuoi ti starò vicino mentre andrai dallo psicologo!!"
Di certo non credevo mi dicesse che non c'era nulla di strano, che anzi, si poteva provare, anche se, non sapeva se avrebbe potuto reggere il confronto con le mie fantasie.
Ebbene si, oggi posso dire di essere soddisfatta nell'ambito sessuale come non mi era mai successo prima e sono contenta di avere, quel giorno, diciamo azzardato.
Ciao Miss,
fa piacere leggerti e sapere che il percorso col tuo lui procede e bene,
Keith, non c'è bisogno che apro un nuovo post, perchè il libro l'ho preso proprio da questo forum, mi dispiace deluderti...
Comunque il libro si intitola "Il gioco" di Melanie Abrams, di cui già avevo parlato. Il topoc già esiste e se non sbaglio lo ha scritto Blue un po' di tempo fa.
Grazie dell'interesse un Saluto
Anche se è un'esperienza "programmata" sembra comunque un'esperienza vissuta con intensità da entrambe le parti, e si percepisce dall'inizio alla fine nel racconto. Sinceramente mi è piaciuto molto, sopratutto l'ultima parte quando si palpa al massimo la vostra sintonia. Ecco, dopotutto se c'è quella credo proprio che non abbiate bisogno di altro
Grazie Eroise, devo dire che avete ragione. C'è sintonia e sono soddisfatta
Nel lontano 2003, quasi 2004 (semicit.), su un forum ospitato da Forumfree, iniziò a formarsi e a svilupparsi il nucleo di una comunità di amanti del genere spanking. Tra alterne vicissitudini, quella comunità crebbe, si trasferì su questo sito e divenne in breve tempo il punto di riferimento in Italia.
Il forum arrivò ad avere decine di sezioni, alcune riservate alle spankee, con esperienze, dibattiti e racconti. Parallelamente vi era una chat IRC, nella quale faceva gli onori di casa (e a volte elargiva sculaccioni) l'indimenticato bot Orbilio.
Erano gli anni dei primi incontri dal vivo, a Milano e a Bologna, tra alcuni dei partecipanti più assidui.
Poi, come per ogni cosa bella, arrivò più o meno lentamente il declino e la fine. Le tecnologie cambiavano rapidamente, i forum lasciavano il posto ai social network, che portarono, col vento della novità, alla grande e inesorabile dispersione di persone, idee e passioni.
Il nostro forum, il nostro amato forum, ormai non più aggiornato (ma ancora molto visitato), cadde vittima di un grave problema tecnico che lo portò, per sempre, offline. Fortunatamente è sopravvissuto il backup del database, con tutti i contenuti intatti, ma la versione pesantemente personalizzata di phpBB non è recuperabile, a meno di sforzi immani. Ma se anche si potesse ripristinare, sarebbe talemnte obsoleto e pieno di problematiche di sicurezza che non potrebbe sopravvivere online più di qualche minuto.
Per ridare vita almeno al prezioso materiale raccolto in tanti anni è nato il museo, versione statica e ridotta del forum. Sono ovviamente rimaste escluse le sezioni private e di servizio del forum, non essendo per il momento possibile ripristinare un controllo degli accessi.
Luca