continua la saga dei miei racconti di "spanking all'acqua di rose"
-Ah-ahi, mi fai male!
Esclama Bianca ridendo mentre lui la tiene con la mano per il mento e la spinge contro il muro. A Bianca piace fare la melodrammatica dopo aver combinato qualcosa... Naturalmente lui lo sa, e le fa schiacciare un altro po' la schiena contro il muro
-cosa ti dovrei fare adesso io?
Manuel avvicina il suo viso contro quello di lei, il suo sorrisetto bastardo stampato in faccia le fa presagire che no, non la passerà liscia stavolta. Sente il suo respiro addosso... Le piace, la sua pelle ha l'odore del dopobarba e i suoi capelli profumano di shampoo al cocco....
E di talco.
Eh sì, forse non avrebbe dovuto farlo, ma vedendo quel video su youtube la tentazione di replicare lo scherzo mettendogli il talco nel phon è stata troppo forte per lei. Così l'ha fatto. Uno scherzo un po' datato ma sempre d'effetto.
È uscito dalla doccia ignaro e rilassato, avvolto nel suo accappatoio azzurro, si è fatto la barba con il suo dopobarba preferito, poi ha preso il phon, lo ha acceso.... e
*PUFFFFFFF!!!*
I suoi capelli neri si sono imbiancati all'improvviso, così come la sua faccia abbronzata che tutto insieme ha preso le sembianze di quella di una statua di cera.
È rimasto qualche secondo in silenzio fra l'incredulo e l'incazzato, si è guardato allo specchio coperto di borotalco, poi si è girato e l'ha vista lì: sulla soglia della porta, che si sbellicava letteralmente dalle risate, fiera della buona riuscita del suo tiro mancino.
-Piccola bastarda, sarà meglio che tu inizi a scappare.
È stato tutto quello che le ha detto, senza guardarla in faccia, ma continuando a guardarsi allo specchio con sulle labbra il sorriso di chi in parte ammette la sconfitta (momentanea, naturalmente) e in parte assapora la vendetta.
Il tempo di sciacquarsi il viso, di mettersi boxer e jeans, ed è già qui, su di lei, che la tiene immobile e la preme contro la parete, facendole domande retoriche per assaporare meglio il momento.
Chi ha detto che i preliminari sono noiosi era di certo qualche uomo o donna privo di fantasia, che non comprendeva il fascino dell'attesa per alimentare pian-piano la fame, per pregustarsi tutti gli attimi che precedono il momento. Manuel adora indugiare, "perdere tempo".
-Allora? Mi rispondi?
Continua con il suo tono incalzante, calmo.
Bianca non sa cosa rispondere: da un lato le piace troppo quando sadico le fa queste domande, quando, con le sue braccia forti, la tiene stretta stando però attento a non stringerla troppo. Dall'altro lato si è divertita così tanto con quello scherzo...che le viene il sospetto che adesso si divertirà un po' troppo lui.
-Niente, non dovresti farmi niente
Risponde audace, con un sorrisetto sulle labbra. Poi si morde la lingua, sa bene che se continua così le prenderà. Ma forse è quello che vuole.
-Niente?
Ripete lui prendendola in giro.
Stavolta lei rimane in silenzio, ma il suo sguardo lo sfida, di nuovo un sorrisino si disegna sulle sue labbra delicate, svelando le sue leggere fossette sulle guance.
-Non credo proprio che non ti farò niente, sai?
Continua lui, ironico raccogliendo la sfida.
La scosta dal muro e la gira, stavolta schiacciandole la faccia contro la parete, con una mano le tiene le braccia ferme, con l'altra inizia a scendere verso i fianchi, sulla curva della schiena e poi giù, al suo bel fondoschiena. Bianca Indossa una maglia nera con delle scritte fucsia, che le cade sulla spalla lasciando la scapola scoperta, non fa capolino lo spallino del reggiseno, perché non lo indossa. La maglia rimane un po' lunga, strategicamente poco sotto i fianchi; sotto indossa dei leggings neri, di cotone elasticizzato, che Manuel adora: sono aderenti e sottili, troppo per essere dei pantaloni, seguono docili ogni curva. Vi indugia, le palpa avidamente. Poi Bianca sente che Manuel le scosta un po' la maglia dal fondoschiena, fa per girare la testa, ma lui le schiaccia di nuovo la guancia contro la parete. Gesto che già conosce, rito preparatorio che un po' la fa sussultare: quasi già sente il dolore. "Maledetto Manuel, quanto sei stronzo a prolungarmi così l'agonia."
Un paio di volte lui fa il gesto con la mano di colpire, per osservare divertito il suo lieve sussulto, il bacino che istintivamente si ritrae un poco in avanti, gli occhi che leggermente si strizzano e il suo successivo sollievo per lo sculaccione che non è andato a segno.
Poi allenta la presa.
Bianca riprende a respirare, come se fino a quel momento avesse trattenuto il fiato, si gira con le spalle al muro ma lui sorride: ed eccolo il gioco preferito di Manuel, quello del gatto col topo
-Non penserai mica di essertela cavata così?
di nuovo la gira con la forza, faccia contro la parete, stavolta esercita più pressione su di lei costringendola a inarcare la schiena e facendole mettere le mani contro il muro. Continuando a tenerla ferma, dal cassetto del mobile di cucina, accanto a loro estrae un mestolo piatto, di legno.
Stavolta senza preavviso assesta il primo colpo. "Cazzo chemalechemalechemale! Mi sa che che l'ho fatto arrabbiare"
-A-aspett...
Ma implacabile arriva il secondo
-FSSSSHHHHH!! Ahiaaaaaa
Bianca saltella su se stessa, ma ecco la terza mestolata senza pietà
-Mmmmmmh!!!
E si para il sedere con la mano, ma Manuel gliela colpisce
-Non ci provare!
-Ahiiiii pure la mano, sei senza cuore!!
Urla sventolando la mano. Un altro colpo è l'unica risposta che ottiene, saltella di nuovo, come se la cosa le desse sollievo
-Cambiamo chiappa. Sei pronta?
Continua lui in tono canzonatorio. E intanto le da due colpetti leggeri sulla natica sinistra, ancora illesa, come per prendere la mira
-NO!!!
Colpita.
AHIA!!!!!!!
-Piccola, ti avviso che questo è solo un assaggio.
Dice con il suo tono dolce ma carico di minaccia e riprende a colpire, ma stavolta più piano, scandendo bene le parole
-il resto....
-arriva...
-stasera...
-quando torni...
-a casa!!
-Ahiahiahiahi!!!
-Riconosco quando ti lamenti per un buon motivo e quando fai scena sperando che non me ne accorga, sai?
Bianca non può vederlo, ma sa che lui sta facendo di nuovo quel suo sorrisetto, vuol dire che sta per arrivare un altro colpo ben assestato. Istintivamente ritrae di nuovo il bacino schiacciandosi il più possibile contro il muro.
SBAMMM! Arrivato.
-Mmmmmmmmm!!! Emette il suo mugolio, quello che fa di solito per soffocare le imprecazioni
-Ecco, adesso hai il diritto di lamentarti, sentenzia soddisfatto. Bianca non dice niente, ma il bruciore dell'ultima mestolata che si diffonde a scoppio ritardato parla per lei, e la scena diverte assai il suo Manuel che sorride mentre la guarda contorcersi mentre vorrebbe potersi massaggiare il culo, porta le mani in vicinanza dei fianchi senza azzardarsi ad andare oltre, poi le ri-appoggia al muro.
Un'altra mestolata, stavolta di nuovo a destra. I leggings che tanto le piace indossare, che le fanno quel bel culo che il sesso maschile le sbircia per strada, le si sono rivoltati contro, offrono una misera protezione al suo bel didietro.
-Ahiaahiahia!! Manuel sei un vero stronzo!.... AHIA!!!
Manuel colpisce alternando colpi un po' più forti e un po' meno, senza fretta, gli piace osservare tutte le reazioni di Bianca. Come saltella sul posto, oppure pesta i piedi, o come mugugna soffocando le imprecazioni in gola, come con la coda dell'occhio prova a sbirciare per prevedere come e dove arriverà la prossima mestolinata. Poi si ferma, la sbircia tirare un piccolo sospiro di sollievo, le abbassa i leggings, appena a metà coscia, come piace a lui.
-Vedo che ti piace mettere mutande striminzite sotto ai pantaloni così sottili, faresti prima ad andare in giro nuda, amore.
-Si chiamano "brasiliane", tesoro
Risponde lei sarcastica
-Si possono chiamare anche "bengalesi", ma sono striminzite!
Manuel non è una persona possessiva, ma si diverte a stuzzicarla. E lei reagisce, ovviamente
-Eh, hai ragione, sotto questi pantaloni ci stavano bene un bel paio di mutandoni della nonna...
SBAM! mestolinata in piena chiappa, "a freddo", anche se si fa per dire. Il sarcasmo non è troppo gradito
-Mmmmmh.... Ahiaaaa
-Non sono ammesse repliche
-No, ma io... AHIIIIIIIIII!
-hai capito??
-NO!
Altra mestolinata
-uhiiiii
-Dì "sì, ho capito"!
-...... ahi!!
-Allora?
-VAFFANCULO! Mmmmmmh!! Ahi!!
-Eh? Vuoi ripetere?
SBAM
-Hoccccapito! Dice infine rapida strizzando gli occhi al pensiero di un altro colpo in arrivo, che per fortuna non arriva
-brava. Mi pare che tu abbia perso un po' di baldanza
Continua a stuzzicarla ironico.
-....
-Dimmi "scusa, padrone"
La voce di Manuel è volutamente divertita
-Ma piuttosto mi siedo col culo su un istrice!!!!!
L'ironia dell'affermazione gli fa scappare un sorriso, e un altra mestolinata
-Piccola, ti consiglio di non esprimere certi desideri
-Ahiaaaaaaaaaa....
La voce di Bianca si è fatta docile
-Brucia?
Altra domanda retorica, e contemporaneamente altra mestolinata, il gusto sadico di Manuel.
-Sssssiiiiiiiiiiiiiiiiiiii....
Manuel non la vede in viso ma si immagina la sua espressione da cerbiatto, che lo fa intenerire. Si ferma e le sfila del tutto i pantaloni
-Andiamo.
Le indica di dirigersi verso il bagno. Bianca entra nel bagno, poi si volta a guardarlo interrogativa Lui apre la doccia con l'acqua gelida
-A-aspetta...
-Stasera finiamo di regolare i conti, piccola stronza. Per ora però pensavo ti facesse piacere un po' d'acqua gelida sulla zona lesa.
Pronuncia la parola "zona lesa" con ironia
Bianca lo guarda un po' perplessa: "brutto bastardo. Ha deciso di farmi soffrire fino in fondo finché non arriva stasera".
Poi infila adagio, prima un piede, poi l'altro dentro la doccia. Non si è tolta neanche la maglia, che inizia ad appiccicarglisi addosso, sul seno, la pancia, l'ombelico... fino a metà coscia. In un primo momento è guardinga, poi mette il sedere sotto il getto d'acqua, le viene da ridere... Sente una sensazione di sollievo, le sembra quasi che il fondoschiena inizi a fumare sotto l'acqua gelida, come il marciapiede in pietra quando, dopo una giornata torrida, inizia a piovere.
Manuel la guarda, osserva la sua espressione divertita, e il suo corpicino delizioso sotto l'acqua, la guarda mentre ridendo si assicura che il getto freddo bagni ogni cm quadrato del suo bel culo, mentre l'acqua rimbalza sulla curva della sua schiena. Bianca si affaccia sporgendosi fuori dalla doccia per dargli un bacio, gli mette le mani bagnate intorno al viso, poi gli dice scherzando
-Immagino che non faremo sesso, vero?
-Mi sembra che tu sia in ritardo per il lavoro
-però che stronzo
Gli dice mentre esce dalla doccia togliendo finalmente la maglietta ormai zuppa
-Lo so
Risponde lui sorridente porgendole l'asciugamano.
Lo prende e corre in camera per vestirsi e uscire.
-A stasera, piccola
Le dice con quell'espressione tenera che solo lui sa fare. Mentre sta uscendo di casa Bianca avverte un leggero calore sulle natiche, la gonna svolazzante che ha indossato per uscire sfrega leggera, e lei pensa a quando arriverà finalmente la sera.
Ciao Eroise,
saranno anche "all'acqua di rose" come dici, ma sono dei bei racconti che incontrano il favore di chi legge e i gusti anche dei più romantici, viste le dinamiche di coppia e gli scherzetti di lei
ciao,
Keith
Grazie, Keith, sei sempre gentile
Se devo dirla tutta in questo periodo mi si è risvegliata la "vena della scrittrice" e sto scrivendo anche una specie di mini-romanzetto spanking (corto per essere un romanzo, ma lungo per essere un racconto di spanking). Magari se lo finisco poi metto anche quello
Va bene tanto ne ha ancora di strada da fare per venire alla luce, e conoscendomi poi è probabile che lo cestinerò senza pietà
Bello .
Leggerò volentieri il tuo mini-romanzo
Grazie Lallanera, ma non vorrei creare false aspettative
hahahaha Keith, il "sembra talco ma non è" che ha fatto benpensare ogni bambino quando diventava un po' più grandicello lo ricordo
Mi è piaciuto moltissimo Eroise complimenti.
Ma grazie, Indi
Sai, quando pubblico un racconto spanking (questo è solo il secondo, in verità) sono sempre in dubbio sul premere il tasto "invia" perché le mie fantasie sono in genere abbastanza leggere. Inoltre credo di aver capito che non mi piaccia il "disciplinare puro" con l'umiliazione, il pentimento e la correzione della spankee, piuttosto preferisco una specie di "erotico ben motivato" a causa di scherzetti e marachelle , che rimanga sempre sul giocoso. Però mi fa piacere che siano ugualmente apprezzati.
che carino Eroise Così frizzante e unico Mi sembrava quasi di sentire il profumo del talco sui capelli di Manuel
Ma grazie, Anastasia
Che bel racconto! Nemmeno io amo il "disciplinare puro", preferendo lo spanking più "giocoso". Ho trovato meravigliosa (e divertente) la storia e anche il tuo modo di scrivere, molto teatrale, non ci sono tempi morti e si legge tutto d'un fiato, anche per i dialoghi. Brava E poi è difficile è far sorridere lo spanker in quei momenti
Grazie, Rosa! Sei troppo gentile
Frizzante è la parola giusta ! Poi quando ho letto " preferisco sedermi col culo su un istrice " sono scoppiata a ridere!!! Anche a me piace moltissimo l'atmosfera che racconti, punizioni non troppo rigide ne' sottomissioni o cose varie, ma sculacciate anche un po' giocose
Ah...Aspetto con ansia il romanzetto!!!!
Complimenti Eroise, sei davvero un tipo spumeggiante e peperino Mi piaci, e mi piace come scrivi, mi hai divertita e incuriosita, voglio leggere altro
Grazie mille, davvero!
Nel lontano 2003, quasi 2004 (semicit.), su un forum ospitato da Forumfree, iniziò a formarsi e a svilupparsi il nucleo di una comunità di amanti del genere spanking. Tra alterne vicissitudini, quella comunità crebbe, si trasferì su questo sito e divenne in breve tempo il punto di riferimento in Italia.
Il forum arrivò ad avere decine di sezioni, alcune riservate alle spankee, con esperienze, dibattiti e racconti. Parallelamente vi era una chat IRC, nella quale faceva gli onori di casa (e a volte elargiva sculaccioni) l'indimenticato bot Orbilio.
Erano gli anni dei primi incontri dal vivo, a Milano e a Bologna, tra alcuni dei partecipanti più assidui.
Poi, come per ogni cosa bella, arrivò più o meno lentamente il declino e la fine. Le tecnologie cambiavano rapidamente, i forum lasciavano il posto ai social network, che portarono, col vento della novità, alla grande e inesorabile dispersione di persone, idee e passioni.
Il nostro forum, il nostro amato forum, ormai non più aggiornato (ma ancora molto visitato), cadde vittima di un grave problema tecnico che lo portò, per sempre, offline. Fortunatamente è sopravvissuto il backup del database, con tutti i contenuti intatti, ma la versione pesantemente personalizzata di phpBB non è recuperabile, a meno di sforzi immani. Ma se anche si potesse ripristinare, sarebbe talemnte obsoleto e pieno di problematiche di sicurezza che non potrebbe sopravvivere online più di qualche minuto.
Per ridare vita almeno al prezioso materiale raccolto in tanti anni è nato il museo, versione statica e ridotta del forum. Sono ovviamente rimaste escluse le sezioni private e di servizio del forum, non essendo per il momento possibile ripristinare un controllo degli accessi.
Luca