Il secondo capitolo della mia storia Parla di Samuel, un ragazzo di 17 anni che ha fatto del calcio
La sua ragione di vita, ma questo amore incondizionato per la propria passione, non andava molto giù alla madre Letizia, che da sempre aveva sognato il figlio avvocato o giudice.
Lucia era di origine siciliana, e molto dura nel suo modo di educare, “tradizione e disciplina”
Era il suo motto che teneva scritto sul muro della sua camera da letto, una scritta che aveva fatto lei
Appena trasferita in quella nuova casa.
Samuel, frequentava il 4 liceo e come tutti gli aspiranti calciatori passava sempre il suo tempo al campo d’allenamento della squadra vicino casa, lui era il numero 10 il fantasista e un fermo titolare dell’allenatore Anderson.
Dicembre tempo di pagelle, Samuel era terrorizzato perché sapeva che i suoi voti non erano il massimo, perché passava tutto quel tempo al campo.
Ricevette la pagella e trovò una sorpresa un 4 in matematica e un 4 in inglese, due insufficienze che sapeva gli sarebbero costate molto care.
Giù di morale entrò in casa dopo l’allenamento e si vide la madre Lucia seduta sulla sedia con gli occhi severi, Samuel si avvicinò alla madre per abbracciarla ma lei rispose con uno schiaffo..
Dalla bocca di Samuel uscì “scusa mamma, ti prometto che migliorerò”, Lucia era arrabbiata infatti sbattè in faccia a Samuel la lettera del preside che la informava delle insufficienze del figlio, e disse
“questo è perché tu pensi a rincorrere una palla invece di studiare..i patti erano chiari 1 insufficienza niente calcio per un mese!!” Samuel si sentì morire in quel momento e colto dalla rabbia prese un piatto e lo scaraventò a terra, Lucia non glielo perdonò!.
Lo prese dai capelli e gli diede due schiaffi lo portò nella sua camera gridandogli di tutto,arrivò in camera e lo mise sul letto e incominciò a sculacciarlo, le sue mani erano forti possenti e andavano e tornavano senza pietà, dopo altre 4 sculacciate lo portò davanti ai suoi occhi e gli diede altri 2 ceffoni in faccia e gli tirò giù i pantaloni e lo fece mettere di faccia contro il muro, e prese il vecchio frustino che usava suo padre e cominciò a punire Samuel, gridò, “ti darò 30 frustate” Samuel gridava, il dolore era insopportabile bruciava la frusta sul sedere e ogni tanto cercava di mettere le mani per coprirsi ma ad ogni volta che si voleva proteggere Lucia aumentava il numero delle sue frustate erano arrivati a 40..Lucia si avvicinò dopo 30 frustate a Samuel e disse “le senti? Queste sono le conseguenze delle tue azioni..adesso chiedi scusa!” Samuel rispose con voce gracile “scusa mamma” e Lucia colpì Samuel con tutta la sue forza e gridò “non ho sentito!!!” e lui ancora più forte “scusa Mamma” …Lucia continuava a frustarlo fino ad arrivare alla 40..Samuel tremava sul muro e piangeva Lucia impassibile ripose la sua frusta nell’armadio e lasciò suo figlio a meditare nudo nella sua stanza per 2 ore.
Samuel finita la punizione dopo esser stato 2 ore a meditare tornò dalla madre e con gli occhi chiese un abbraccio..la madre Lucia non esitò e mise la mano sulla testa di suo figlio e gli fece una coccola..e disse “vai in camera tua..m’hai fatto arrabbiare anche troppo oggi” e Samuel corse in camera.
Dopo un mese Samuel tornò a giocare perché era migliorato a scuola e aveva una media sufficiente per essere promosso senza problemi, ma Anderson non fu così felice di quello stop!.
Chiamo’ Samuel mentre tutti i compagni erano nello spogliatoio e gridò ad alta voce “lo scolaretto..bravo..” Samuel guardò il mister Anderson con faccia di sfida, allora il mister lo prese per la maglia e lo scaraventò sulla scrivania dello spogliatoio, e gli bloccò le mani servendosi di un suo allievo, per altro amico di Samuel, ma che difronte agli ordini del mister non poteva esitare!.
Dopo aver bloccato le mani prese la sua bacchetta e tirò giù i pantaloncini e gli slip di Samuel davanti a tutta la squadra, Samuel gridò “no la prego mister non lo faccia” ma Anderson tiro giù via tutto senza pietà e cominciò “adesso prenderai una frustata per ogni giorno di assenza” la squadra era tutta in silenzio, perché al minimo sorriso le frustate arrivavano per tutti, Samuel sentì la mano del mister accarezzargli il sedere e dire “ora facciamo un bel cartellino rosso al tuo sederino!”
Cominciò a frustare forte Samuel, mentre lui gridava il numero delle frustate furono 10 minuti di strazio per il giovane calciatore che voleva trattenere le lacrime per paura d’esser deriso dai suoi compagni..che guardava mentre riceveva la sua punizione. Anderson ci andava pesante infatti si potevano contare le righe rosse sul sedere di Samuel. All’improvviso però una risata proveniente dalla parte destra dello spogliatoio era Jimmi un ragazzino viziato che non conosceva le buone maniere e rideva delle disgrazie altrui. Anderson nn esitò tirò su i calzoncini a Samuel e gridò “adesso vi insegno io cos’è la disciplina!” prese a uno a uno i suoi giovani calciatori e li mise con la faccia contro il muro, passava e ogni ragazzo al proprio cognome doveva abbassarsi i calzoncini le mutande e prendere le 7 bacchettate, anche Jimmi dovette ubbidire al mister e arrivato il suo turno Anderson lo prese dall’orecchio e lo mise sotto la doccia fredda..lo bagnò e lo pose sulla cattedra e gridò “levati tutto ti devono vedere nudo come un verme” lo mise a terra e mentre faceva 10 flessioni lui picchiava con la sua bacchetta.
Samuel sconvolto tornò a casa era triste perché aveva deluso il suo allenatore e quella sera non riuscì a mangiare, la madre Lucia però teneva moltissimo che Samuel mangiasse, e così gli disse “Samuel mangia” Samuel gridò “nn ho fame va bene!!” Lucia gli mandò uno sguardo, e Samuel subito “scusa mamma ..scusa non volevo..” lei si alzò e gridò “troppo tardi” ..Samuel allora disse “ok sculacciami ma ho avuto una giornata schifosa il mio allenatore mi odia” si avvicinò alla madre si abbassò i pantaloni e si mise sulle sue ginocchie e disse “dai..mamma coraggio picchia forte!” la madre di Samuel iniziò con 3 sculacciate Samuel era impassibile non sentiva neanche il dolore perché era ferito dentro ..la madre infatti a un certo punto mentre stava per sculacciarlo ancora si fermò e gli alzò i jeans e disse “dai..vai a letto senza cena ne hai avute abbastanza”
Samuel la guardò l’abbracciò e disse “grazie mammi” e filò in camera sua.
“beh in questo racconto ho messo in luce anche aspetti emotivi dello spanking, del rapporto tra genitore e figlio che anche se prevede un aspetto punitivo, non elimina o nn oscura l’aspetto dell’amore materno..che Lucia prova verso il suo figliolo..
Anderson invece è unpersonaggio Terzo alla storia ma che all'improvviso ne diventa un protagonista attivo..mi piaceva l'idea"
spero che vi piaccia.
Ciao!!!
Certo che ci è piaciuto aspettiamo un seguito.
E cusami se non ho risposto all'altro tuo racconto, ma sono tornata in vita ora!!
Su su continua!!!
Nel lontano 2003, quasi 2004 (semicit.), su un forum ospitato da Forumfree, iniziò a formarsi e a svilupparsi il nucleo di una comunità di amanti del genere spanking. Tra alterne vicissitudini, quella comunità crebbe, si trasferì su questo sito e divenne in breve tempo il punto di riferimento in Italia.
Il forum arrivò ad avere decine di sezioni, alcune riservate alle spankee, con esperienze, dibattiti e racconti. Parallelamente vi era una chat IRC, nella quale faceva gli onori di casa (e a volte elargiva sculaccioni) l'indimenticato bot Orbilio.
Erano gli anni dei primi incontri dal vivo, a Milano e a Bologna, tra alcuni dei partecipanti più assidui.
Poi, come per ogni cosa bella, arrivò più o meno lentamente il declino e la fine. Le tecnologie cambiavano rapidamente, i forum lasciavano il posto ai social network, che portarono, col vento della novità, alla grande e inesorabile dispersione di persone, idee e passioni.
Il nostro forum, il nostro amato forum, ormai non più aggiornato (ma ancora molto visitato), cadde vittima di un grave problema tecnico che lo portò, per sempre, offline. Fortunatamente è sopravvissuto il backup del database, con tutti i contenuti intatti, ma la versione pesantemente personalizzata di phpBB non è recuperabile, a meno di sforzi immani. Ma se anche si potesse ripristinare, sarebbe talemnte obsoleto e pieno di problematiche di sicurezza che non potrebbe sopravvivere online più di qualche minuto.
Per ridare vita almeno al prezioso materiale raccolto in tanti anni è nato il museo, versione statica e ridotta del forum. Sono ovviamente rimaste escluse le sezioni private e di servizio del forum, non essendo per il momento possibile ripristinare un controllo degli accessi.
Luca