Piccola premessa: AMO i racconti veri, esperienze realmente accadute che siano belle o brutte (che poi è un discorso soggettivo). Ergo tutto ciò che scriverò di seguito è realmente accaduto, ma ometterò nomi e cambierò luoghi. Non vorrei che la ragazza con la quale ho avuto questa bellissima esperienza si ritrovi per caso a leggere
[b:1l5hsc1o]Il terzo giorno[/b:1l5hsc1o]
Questa non è stata la mia prima esperienza e non è stata l'ultima. Perché vi racconto proprio questa? Perché è stata semplicemente la più bella e la più intensa che abbia mai avuto.
A maggio 2013 ho conosciuto LEI, in un modo molto singolare: ci siamo ritrovati a parlare su un forum di tutt' altro genere e ci scambiammo i contatti di imessage. Abbiamo iniziato a conoscerci così, senza vederci. Andammo subito d'accordo e siamo arrivati a scriverci quotidianamente giorno/sera/notte per un mese intero. In questo mese ho avuto diverse occasioni di notare che alle mie "provocazioni" a tema punizione non era indifferente (es. <<...sta attenta se non vuoi ricevere una bella punizione all'antica...>>).
Dopo un pò LEI iniziò a piacermi talmente tanto che ebbi paura a forzare la mano su questo tema, così l' argomento cadde nel vuoto per il momento.
LEI abita e lavora a Trento, ha 3 anni e qualche mese più di me (31). E' una donna forte, indipendente, umile, colta e molto intelligente. Laureata col massimo dei voti a tempo record ed è anche abbastanza famosa a livello regionale nel suo campo lavorativo.
Decidemmo quindi di vederci. LEI aveva 20 giorni di ferie e io dei giorni arretrati che potevo prendermi quando volevo. Così ci organizzammo e LEI volle venire a Roma da me. Io abito da solo, quindi era prorio ideale. E' stato il mio primo appuntamento al buio (e anche l' ultimo per ora). Certo, ci eravamo descritti e ci siamo inviati qualche foto, ma vederci era tutt' altra cosa. Inoltre,
che ci fossimo piaciuti o meno, sarebbe rimasta una settimana da me. E' una bella persona, male che possa andare saremmo andati sicuramente d'accordo come amici, pensai.
I patti erano chiari. <<Senti, siccome ti fai tu il viaggio, al vitto penso io, altrimenti non vieni proprio...>> All' inizio fece alcune storie, ma fui irremovibile e alla fine si vide costretta ad accettare. Era giusto così.
Arrivò il giorno dell' incontro. Ero teso ma non lo diedi a vedere. Andai a prenderla alla stazione. Avevo visto da qualche foto che era una bella ragazza, ma dal vivo era ancora più bella: alta quasi quanto me (175 cm LEI e 180 io), gambe lunghe e sinuose, terza di seno piena (alto e sodo), ventre perfetto, un girovita splendido e un sedere da favola. In poche parole un monumento alla femminilità. Non era vestita in modo provocante ed era poco truccata. Molto sobria.
Siccome arrivò intorno alle 22 dopo un lungo viaggio, la portai subito a cena in un piccolo ristorante rustico e poi a casa. Fortuna volle che le piacqui anche io, dopo una birra eravamo già a letto insieme. Nei tre giorni seguenti le ho fatto vedere Roma. Mi trovavo davvero bene con LEI. Il terzo giorno, la terza sera, siamo andati in un ristorante al centro.
Si mise un vestitino verde molto fresco, non stretto e non largo, le arrivava sopra il ginocchio. Sulle scale mobili per arrivare alla metro, mentre scendevamo, mi prese le mani che io tenevo sui suoi fianchi, e le spostò qualche centimetro più in basso. <<noti qualcosa?>> mi chiese. Rimasi un pò sorpreso <<veramente...no>>. Sorridendo mi rispose <<appunto>>. Non portava le mutandine. Il cuore mi era salito in gola e deglutì d'istinto, come succede nei cartoni animati. Sorrisi a mia volta e la baciai. La cena andò bene come le altre. Prima di andare però LEI si congedò dicendomi che doveva andare in bagno, una volta tornata <<ok, andiamo?>>. Non sospettavo niente e replicai << si, vado a pagare e arrivo >>. Come nulla fosse mi rispose subito << no, tranquillo. Ci ho pensato io stasera >>. Ero davvero arrabbiato, non era un gioco di ruolo. << che cosa hai fatto!?! lo sapevi che dovevo fare io >>
<< Ma su, per una volta che sarà mai... >>
<< No, neanche una volta. Erano questi i patti. Inoltre mi hai anche detto una bugia >>. Con voce ferma ma senza urlare.
Lei abbassò la testa, << scusa...>>
<< Niente "scusa", a casa facciamo i conti.. >> Le presi la mano e andammo via.
Durante il tragitto per casa non abbiamo dato peso alla cosa e continuammo a parlare normalmente, ma ero deciso ad andare fino in fondo alla cosa, e a casa avrei sistemato la questione. Una volta varcata la soglia di casa rimanemmo in silenzio, come se da lì a poco dovesse succedere qualcosa. Abito in un condominio molto alto e con diversi altri condomini vicini e di fronte. Allontanai una sedia del tavolo della sala da pranzo, sistemandola al centro della sala stessa. Mi sedetti e le dissi << vieni qua, devo punirti per prima >>.
LEI mi guardò con gli occhi da cerbiatta, si portò una mano semi chiusa vicino alla bocca e si mise il mignolo tra i denti.
<< ehmmm... >>
<< Dai, non fare storie, ti avevo avvisata >>
La parete della sala che si affaccia al cortile è composta da vetrate e le persiane erano tutte aperte. Dai due palazzi di fronte, con la luce accesa, si potrebbe vedere bene all' interno. Non volevo andare a chiudere le persiane, avrei rotto quel momento. Così le lasciai aperte e mantenni lo stesso la luce accesa. Se qualcuno avesse visto, tanto meglio per lui/lei.
LEI si avvicinò senza dire altro, si mise ferma di fianco alla sedia dove ero seduto. Le sollevai il vestito e le feci assumere la posizione sulle mie ginocchia. Lo spettacolo che avevo sotto ai miei occhi è indescrivibile, solo uno spanker potrebbe capire. Stavo per punire una delle ragazze più belle che abbia mai conosciuto. Lei era già senza intimo, quindi si ritrovò subito a sedere scoperto.
Si vedeva che era tesa, ma non protestò e non disse niente. Ho alzato il vestito ancora un pò e iniziato ad accarezzarle la schiena, con la punta delle dita percorrevo leggero la spina dorsale e arrivavo sul solco delle natiche. Poi le ho appoggiato il palmo alla base del sedere. << sei pronta? >>. Con la voce bassa, imbarazzata e quasi sussurrando mi rispose << si.. >>
Iniziai a sculacciarla lentamente e non molto forte, sempre alternando le natiche. La sentivo gemere solo ogni tanto, ogni 5-6 colpi.
Bene, è ora di aumentare il dosaggio, penso tra me. Le sollevo di nuovo il vestito, che nel frattempo era sceso coprendole un pò la schiena, con la mano libera la cingo al fianco più saldamente e riprendo a sculacciarla. Ora più velocemente, un colpo ogni secondo e mezzo, veloce e deciso. Ora gemeva e vibrava ad ogni colpo. Non so cosa stava pensando, ma se prima si aspettava una sculacciata simbolica sicuramente adesso aveva cambiato idea. Le stavo impartendo una vera e propria punizione.
Andai avanti per diversi minuti, senza mai fermarmi, senza che lei smettesse di gemere. Il suo sedere, ormai rosso e bollente, era proprio di fronte alle vetrate. Il pensiero che qualcuno potesse vederci all' interno rese tutto ancora più eccitante.
Mi fermai per riposare un pò. LEI fece per rialzarsi ma la fermai con una mano sulla schiena e la rimisi a posto.
<< non ho finito, devi resistere ancora un pò >>. Non rispose, ma dopo il tentativo fallito di alzarsi era rimasta con la testa alta.
Con la mano destra le massaggiai quel culetto perfetto e con la sinistra le feci abbassare la testa spingendole piano la nuca, ancora più bassa di come l' aveva durante la prima parte di punizione. Dal massaggio spostai la mano su una coscia e feci poca pressione perché le allargasse, contemporaneamente le dissi << allarga un pò le gambe >>.
Senza rispondere LEI obbedì. Vederla in quel modo era anche più spettacolare di prima se possibile.
Ripresi a sculacciarla severamente e lei riprese a gemere e ogni tanto a fare dei piccoli urli. Non mi chiese mai di smettere e non mi disse mai "basta", trasudava orgoglio nonostante la situazione. Si prese tutte quelle che volevo darle.
Quando mi fermai stavolta non provò a rialzarsi, rimase buona buona sulle mie gambe a riprendere fiato.
<< puoi alzarti adesso >>
Dopo un attimo di esitazione si alzò. Il vestito la ricoprì. Subito dopo mi alzai io. Le afferrai i fianchi e senza dirle niente la baciai e le sfilai il vestito. Sarebbe stata una bestemmia ricoprirle il sedere. Feci per accarezzarle i glutei in fiamme ma sobbalzò e si premette contro di me.
<< brucia? >> le chiesi.
Mi rispose con la voce quasi rotta dai respiri ancora irregolari << da morire..>>
Senza dirmi niente e soprendendomi un pò, scivolò in ginocchio di fronte a me, mi slacciò i jeans e mi abbassò i boxer. La aiutai nella manovra e le tenni la mano dietro la nuca per accompagnare i movimenti. Non solo si lasciò guidare, ma mise le mani sui miei fianchi, allargò poco le gambe per tenersi in equilibrio e sporse il sedere inarcando la schiena così che io potessi godermi la vista
del suo fondoschiena rosso fuoco anche durante il rapporto orale.
Una volta finito andammo in camera, LEI rimase nuda e si mise distesa sul letto a pancia sotto. Nel periodo in cui ci scrivevamo mi aveva detto di amare il gelato al pistacchio e al caffè, quelli Cartè d'Or. Così andai in cucina e presi una vaschetta e un cucchiaino per mangiarlo insieme. Le appoggiai la vaschetta sul sedere e si lasciò scappare un "mmmmh" misto tra dolore e sollievo. Il ghiaccio formatosi sull' esterno della vaschetta si sciolse in fretta e bagnò il sedere di LEI rendendoglielo lucido e accentuando il riflesso del rossore. L' opera d'arte era così completata.
Mangiammo il gelato e ci addormentammo. Insieme.
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Spero tanto di non avervi annoiato. Avevo voglia di scriverlo anche per rivivere io stesso quei bellissimi momenti passati con LEI.
Ora, causa distanza e lavoro, ci siamo allontanati e ci sentiamo pochissimo purtroppo. Ci sarebbero altri due racconti da scrivere con LEI perché poi, la stessa estate, andai a trovarla e una volta presa confidenza ci sono state diverse sessioni. Ma prima di raccontarvele voglio vedere cosa ne pensate Se la trovate brutta e noiosa evito.
Ciao Crimson,
penso che è un gran bel racconto che riporta nei dettagli un'esperienza che non si dimentica, le premesse sono quelle che tanti di noi conoscono: l'incontro casuale nel web in un contesto diverso dal nostro, il dialogo, la complicità e.... la fortuna di vedersi e vivere quella magia che sappiamo.
Grazie per averlo condiviso con noi.
ciao,
Keith
Ciao Crimson!
Ti do il benvenuto qui, il racconto della tua esperienza mi è piaciuto moltissimo! Mi unisco ai ringraziamenti di Keith per aver condiviso
Complimenti anche da parte mia....è davvero un'opera d'arte il tuo racconto....specialmente nel finale, dove anche una gelato al pistacchio può servire a lenire il bruciore di un capolavoro del l'anatomia infiammato e oltraggiato....
Crimson la prima volta è sempre un ricordo particolare, che non può non influenzare il modo di vivere lo spanking in futuro.
Credo che ogni prima volta debba essere ricordata con emozione e con tenerezza, con un piccolo brivido che sempre ci correrà lungo la schiena, comunque sia finito poi il rapporto.
Mi fa un po' storcere il naso l'iniziativa di lei di suggellare il tutto con il sesso orale, ma in effetti il sesso era un elemento preminente nel vostro rapporto.
Compilmenti Crismon, ho apprezzato molto il tuo racconto. Grazie per averlo condiviso
Siete stati fortunati a trovarvi e a vivere insieme momenti speciali. E tu sei stato bravo a capire che [i:335i20jv]quello[/i:335i20jv] era il momento giusto per provare. Adesso però aspetto di leggere i seguiti
Grazie a tutti per gli apprezzamenti
Più avanti sicuramente scriverò qualcos' altro
Bellissimo racconto.
Posso chiederti se sei ancora in contatto con questa persona? Spero di non essere invadente ma il tuo racconto mi ha incuriosita
Molto bello, si sente che è 'onesto' e senza forzature.
... E' risuscitato, secondo le scritture
Scusatemi (spero di non essere stata blasfema), ma ogni volta che leggo questo titolo mi viene da continuarlo
In ogni caso un bel raccontino, si vede che comunque fra voi c'era complicità. La scena finale del gelato è tenera, mi piace!
Comunque ho letto solo ora questo racconto di esperienza e mi è piaciuto tantissimo! Mi ha tenuto sulle spine e l'ho trovato molto verosimile e dettagliato, davvero emozionante! Non ci sono stati altri racconti poi? Non ne vedo
Nel lontano 2003, quasi 2004 (semicit.), su un forum ospitato da Forumfree, iniziò a formarsi e a svilupparsi il nucleo di una comunità di amanti del genere spanking. Tra alterne vicissitudini, quella comunità crebbe, si trasferì su questo sito e divenne in breve tempo il punto di riferimento in Italia.
Il forum arrivò ad avere decine di sezioni, alcune riservate alle spankee, con esperienze, dibattiti e racconti. Parallelamente vi era una chat IRC, nella quale faceva gli onori di casa (e a volte elargiva sculaccioni) l'indimenticato bot Orbilio.
Erano gli anni dei primi incontri dal vivo, a Milano e a Bologna, tra alcuni dei partecipanti più assidui.
Poi, come per ogni cosa bella, arrivò più o meno lentamente il declino e la fine. Le tecnologie cambiavano rapidamente, i forum lasciavano il posto ai social network, che portarono, col vento della novità, alla grande e inesorabile dispersione di persone, idee e passioni.
Il nostro forum, il nostro amato forum, ormai non più aggiornato (ma ancora molto visitato), cadde vittima di un grave problema tecnico che lo portò, per sempre, offline. Fortunatamente è sopravvissuto il backup del database, con tutti i contenuti intatti, ma la versione pesantemente personalizzata di phpBB non è recuperabile, a meno di sforzi immani. Ma se anche si potesse ripristinare, sarebbe talemnte obsoleto e pieno di problematiche di sicurezza che non potrebbe sopravvivere online più di qualche minuto.
Per ridare vita almeno al prezioso materiale raccolto in tanti anni è nato il museo, versione statica e ridotta del forum. Sono ovviamente rimaste escluse le sezioni private e di servizio del forum, non essendo per il momento possibile ripristinare un controllo degli accessi.
Luca