Si erano trovati per caso, senza cercarsi. O almeno lei non lo cercava, non aveva mai pensato che potesse accadere a lei un incontro inaspettato in grado di sconvolgere la sua vita ordinata e serena.
Una sera come tante, o forse no, era l'ultima sera delle sue vacanze. Nell'aria un odore di pioggia che faceva presentire la fine dell'estate o l'inizio della primavera. Non ha molta importanza. Musica e fumo, forse un bicchiere di troppo e una ritrovata facilità a lasciarsi andare, a farsi travolgere da parole troppo morbide e da un abbraccio avvolgente. Non successe nulla, se non la magia di un incontro che lascio ad entrambi tracce di arsura nella pelle e la voglia di ritrovarsi, senza sapere se davvero sarebbe avvenuto. L'aveva fatta balllare e nel suo abbraccio c'era tutta la dominanza di un uomo che ha già scelto la sua preda. Lei si era lasciata prendere senza fare resistenza, con la fragile sicurezza di potersi allontanare insieme alle ultime note della musica. Non era andata così e senza quasi rendersene conto era divenuta prigioniera di un sogno e di un uomo che la rendevano schiava (segue),
Margot
Era passato del tempo da quel primo momento magico in cui, in un attimo, si era resa conto di appartenergli da sempre. Da quei pochi istanti condivisi alla conoscenza totale il passo era stato brevissimo. Lui si era fatto vivo subito dopo, non le aveva concesso neanche il tempo di starci a ripensare, di riuscire a riprendere le distanze. E, da subito, le regole le aveva dettate lui. Lei aveva dovuto confessarle ogni più intimo sogno di piacere, aveva preteso che mettesse da parte ogni vergogna e gli confessasse ogni suo pensiero.
- Saprò essere quel padrone che hai sempre cercato, sarò severo, ma sempre giusto. Non dovrai mai avere paura di me, dovrai fidarti totalmente ed accettare senza discutere i miei castighi e le decisioni che ti riguarderanno. Non ammetterò mai ribellioni, né tentativi di sottrarti alle punizioni. Sei libera di scegliere, ma se non accetti le mie condizioni uscirò dalla tua vita per sempre...
Lei lo aveva guardato dritto negli occhi, aveva sostenuto il suo sguardo e, senza abbassarlo, aveva replicato: - Sono orgogliosa e felice che vuoi occuparti della mia educazione....
Poi, subito dopo, aveva abbassato gli occhi. Lui l'aveva presa per un braccio e l'aveva condotta davanti ad un frande tavolo di faggio. Lo ricordava ancora perfettamente quel tavolo antico, davanti a una finestra con tende di merletto bianco. Lei era ancora vestita.
- Piegati sul tavolo e afferrati bene. Non muoverti...
Lei aveva obbedito senza aggiungere una parola. Aveva sentito le mani di lui che le slacciavano la gonna e la facevano scivolare via. Poi sentì nuovamente le sue mani che le abbassavano i collant e gli slip all'altezza delle ginocchia. Nuovamente la mano di lui che le sollevava il maglioncino lasciandole scoperta parte della schiena. Ora lei tremava, si rendeva conto di avere paura, ma sentiva anche scendere dalla sua schiena un fremito di piacere che diveniva rugiada tra le sue gambe. Lui con calma si sfilò la cinta dai pantaloni, la carezzò brevemente nelle natiche e nel sesso esposto senza pudicizia e fece vibrare la cinta nell'aria. (segue).
Margot
non ho mai sopportato le fini sul piu' bello tipo telenovela
I primi colpi le tolsero il fiato. Soffocò un grido e si aggrappò al tavolo. Lui percepì la sua paura: - Sei ancora in tempo, se vuoi andare sei libera di farlo, forse mi sono sbagliato e non hai bisogno di me... Ricordati però, se vai via sarà per sempre...
- No, ne ho bisogno... davvero...- rispose lei in un soffio
- Come vuoi allora, ma non ti farò sconti....
Alzò nuovamente la cinta e la colpì di nuovo, uno, due, tre... dieci volte. Lei si sentiva avvolta in un bruciore intenso che le impediva quasi di pensare. Le uscivano dalla bocca, senza che se ne rendesse conto, gemiti e parole di supplica, a cui lui rispondeva aumentando l'intensità dei colpi. Quando il suo ansimare si faceva troppo agitato, interrompeva brevemente il castigo, faceva scorrere la mano nel suo sesso umido, carezzava le natiche sode e bollenti e quando lei già si era illusa di essere giunta alla fine di quel tormento bruciante, lui la richiamava alla realtà con un brusco: - Afferrati bene, non ho ancora finito...
Quella loro prima volta era cominciata così. Da subito aveva imparato ad apprezzare quel binomio di carezze e colpi di cintura che sarebbero stati il leit motiv della loro storia complicata.
Quando i singhiozzi la scuotevano ormai senza alcun ritegno, lui la prese per un braccio, la fece alzare sorreggendola, si diresse sul divano e se la mise in braccio. Lei lo abbracciò con forza, nascose il viso sulla spalla di lui e continuò a piangere piano.
- No piccola, smetti di piangere, devi imparare ad essere punita... Ti farò scendere uno ad uno i gradini dell'umiliazione e del piacere... apri le gambe, fammi sentire, sei bagnata...
Uno ad uno le tolse gli indumenti che ancora aveva addosso: - Fatti guardare, non devi vergognarti, nuda sei davvero bella.... (segue)
Margot
E' dolcissimo rileggere passo per passo i vari episodi... a volte vorrei essere una piccola moschina lì che "spia" per poter carpire ciò che non trasmetti.. non so, dettagli o particolari. Bello bello
Quanto tempo è passato da quei primi incontri... eppure siamo sempre qui, in bilico tra il baratro e la follia, tra il silenzio e l'estasi, tra il lasciarsi e il lasciarsi andare.... Forse ci provo ancora a raccontare di lui, ma stasera no, è tardi e fa male la sua voce dolente davanti al mio tentativo d'addio che lo ferisce ma non gli toglie la forza per tenermi prigioniera...
Margot
Margot. mi piacerebbe che continuassi.
Anche se penso che questi rapporti siano sfibranti e deleteri...ma intensissimi mentre li vivi
No, Blue, né sfibranti, né tantomeno deleteri... Solo che a volte molti hanno paura di vivere le proprie emozioni fino in fondo, e si fanno mille domande che non hanno ragione di essere. Questa mia storia è difficile, ma non per la disciplina che regola il nostro rapporto, quella è una scelta di libertà e una modalità di piacere molto intensa, è difficile per altri motivi, per il nostro stare insieme e non essere mai coppia, per essere diversi e divisi da mille cose, gusti, età, latitudini....
Cordialmente.
Margot
Margot, non vorrei essere importuna ma non ho ben capito: sono racconti di fantasia o realtà vissute?
Mi è parso di capire che parlassi di un rapporto vissuto realmente (ancora oggi?).
Vivere le emozioni fino in fondo senza lasciarsi frenare dalle domande...ci vuole coraggio...e incoscienza perchè il prezzo può essere alto.
Comunque continua, davvero...
Margoooooot! Allora?
Vorrei continuare ma... in questo momento mi è troppo difficile. Aspettatemi, tornerò. Almeno ci proverò.
Margot
Va beh...aspetteremo...ma non ti dimenticare!
Nel lontano 2003, quasi 2004 (semicit.), su un forum ospitato da Forumfree, iniziò a formarsi e a svilupparsi il nucleo di una comunità di amanti del genere spanking. Tra alterne vicissitudini, quella comunità crebbe, si trasferì su questo sito e divenne in breve tempo il punto di riferimento in Italia.
Il forum arrivò ad avere decine di sezioni, alcune riservate alle spankee, con esperienze, dibattiti e racconti. Parallelamente vi era una chat IRC, nella quale faceva gli onori di casa (e a volte elargiva sculaccioni) l'indimenticato bot Orbilio.
Erano gli anni dei primi incontri dal vivo, a Milano e a Bologna, tra alcuni dei partecipanti più assidui.
Poi, come per ogni cosa bella, arrivò più o meno lentamente il declino e la fine. Le tecnologie cambiavano rapidamente, i forum lasciavano il posto ai social network, che portarono, col vento della novità, alla grande e inesorabile dispersione di persone, idee e passioni.
Il nostro forum, il nostro amato forum, ormai non più aggiornato (ma ancora molto visitato), cadde vittima di un grave problema tecnico che lo portò, per sempre, offline. Fortunatamente è sopravvissuto il backup del database, con tutti i contenuti intatti, ma la versione pesantemente personalizzata di phpBB non è recuperabile, a meno di sforzi immani. Ma se anche si potesse ripristinare, sarebbe talemnte obsoleto e pieno di problematiche di sicurezza che non potrebbe sopravvivere online più di qualche minuto.
Per ridare vita almeno al prezioso materiale raccolto in tanti anni è nato il museo, versione statica e ridotta del forum. Sono ovviamente rimaste escluse le sezioni private e di servizio del forum, non essendo per il momento possibile ripristinare un controllo degli accessi.
Luca