Le rimpatriate di famiglia mi sono sempre piaciute. Dopo tanti mesi passati a lavorare lontano dai miei cari nasce in me sempre lo stesso desiderio di rivederli e di riabbracciarli. Proprio stasera, in una delle più classiche delle rimpatriate di famiglia, rivedrò una mia zia.

Di lei ho un ricordo d’infanzia che molto probabilmente non scorderò mai.

Torniamo indietro negli anni, un paio di decenni possono bastare, avevo più o meno 7 o 8 anni, non ricordo il periodo ma il luogo si.

[i:2jfw3h2x]Quella sera ero a dormire dai miei zii, dopo una giornata passata a giocare con mio cugino ero stanco morto ma ricordo che, quando ero piccolino e non ero nel mio lettuccio, avevo sempre problemi a prendere sonno. Così decisi di scendere al piano di sotto per cercare un po’ di coccole da mia zia…
Era tutto buio meno il piccolo corridoio che divideva il salone dalla camera da letto dei miei zii. Facendo ben attenzione a non urtare nulla, mi diressi da quella parte in punta di piedi. Mentre mi affacciavo nel corridoio la luce si spense e vidi mio zio entrare in camera, socchiudendo la porta a soffietto. Sempre attento a non far rumore mi addentrai nel breve corridoio fino alla porta della camera e guardando al suo interno scorsi mia zia distesa sull’orlo del letto completamente nuda!
Rimasi incantato a guardarla… era li, bellissima ed immobile, con il suo sedere messo ancora più in rilievo grazie al cuscino che aveva sotto il ventre. Non capii il perché di quella strana posizione, pensavo dormisse e allora decisi di tornare a letto, ma mentre feci per andarmene sentii mio zio esclamare:
<< Oggi non mi sei piaciuta per nulla! >>
La frase fu seguita da un rumore che rimbombò secco nella stanza e che fece sobbalzare me e far gemere mia zia. Velocemente diressi di nuovo il mio sguardo nella stanza e vidi mio zio, in piedi di fronte al letto, stringere nella mano destra quella che mi sembrava una cinta. Mia zia si lamentava ed aveva accompagnato una mano sulle natiche segnate da una spessa linea rossa. Rimasi ancora una volta impietrito, ma questa volta dalla paura. Non passarono che pochi secondi e mio zio colpì nuovamente il culo impotente di mia zia con ancora più violenza. Sobbalzai nuovamente e mia zia soffocò un urlo nelle coperte. Tremavo dalla paura e così scappai a letto e, mentre ripercorrevo la strada che avevo attraversato poco prima, sentii un altro paio di colpi in rapida successione provenire dalla camera degli zii. Chiusa la porta dietro le mie spalle mi infilai sotto le coperte del letto dove avrei dovuto dormire. Il cuore mi batteva a mille ed altrettanti pensieri mi correvano per la testa. Perché mio zio stava picchiando mia zia? Non riuscivo a trovare una risposta alla mia domanda. Mia zia, che era sempre così dolce è buona, non poteva ricevere un simile trattamento. Mi feci così in testa che mio zio fosse una persona cattiva e violenta. Dormi poco e niente ed il mattino seguente mi trascinai giù per la colazione. Lei era li che armeggiava con una caffettiera. La osservavo, cercavo di capire come stesse, se fosse di male umore… cercavo il suo sguardo che mi rassicurasse! Si girò e lo incrociai…
<< Beh piccolino! Cosa c’è che sei così pensieroso!? >>
Mi disse con dolcezza regalandomi uno dei suoi bellissimi sorrisi!
<< Non è che ti è venuta la febbre vero!? Hai gli occhi lucidi… >>
Non dissi nulla, ero imbambolato… sorpreso da come stesse bene, e pure ieri sembrava che soffrisse parecchio!
Si avvicino a me, mi passò una mano tra i capelli e mi baciò sulla fronte…
<< Mmm… sei un po’ accaldato riccioletto! Meglio se chiamo mamma e ti faccio venire a prendere… >>
Non dissi nulla, ma avvertivo un'immensa sensazione di tepore attorno al cuore…
In quel momento arrivò mio zio. Ci salutò e risposi anche io...
Adesso scrutavo anche lui in cerca di un gesto o un segnale che mi aiutasse a capire cosa fosse successo ieri in quella stanza… ma nulla, tutto paradossalmente normale e tranquillo. Si avvicino a mia zia e le schioccò un bacio sulle labbra che forse rimbombò ancora di più della cinghia di ieri sera…
Rivalutai mio zio… non poteva essere lo stesso impassibile e brutale di ieri, era un uomo imponente, molto altro e forte, ma trasmetteva sicurezza e serenità con i suoi modi. Non mi faceva più paura!
Non avrei mai avuto il coraggio di chiedere ai miei zii quello che fosse successo quella sera nel chiaro scuro della loro stanza… né tanto meno avrei avuto il coraggio di dirlo ai miei genitori!
Così rimase tutto per me, nella mia testa…
Passarono gli anni, il ricordo di quella sera era ancora vivo in me e pian piano, col tempo, riuscii finalmente a dare una risposta alle mie tante domande. I miei zii si amavano, l’uno dipendeva dall’altra… mia zia in particolare non poteva vivere senza la forza e la predominanza di mio zio.
Ogni volta che ci ritrovavamo li osservavo e vedevo mia zia fare cose che non avevo mai visto fare ad altre donne della mia famiglia… eseguiva ogni richiesta di mio zio all’istante e sembrava godere quando lui si faceva scherno di lei come ad esempio facendo notare che aveva messo su qualche chilo in più o che aveva sbagliato una risposta ad un concetto estremamente semplice.
Godeva nell’essere umiliata da lui, non osava mai rispondergli male o negargli un desiderio.
All’inizio pensai che fosse una cosa assurda ed ingiusta ma poi capii che mio zio aveva gran rispetto di mia zia e se faceva tutto questo era perché voleva appagare le voglie di entrambi…
Non ho idea se i miei zii praticassero spanking attivamente, ma di una cosa sono sicuro…
Mia zia era totalmente sottomessa alla sua volontà…
Ora mia zia è una bella signora di circa 50 anni, con altri due figli e con forme più morbide ma conserva ancora quel suo bellissimo e dolce viso sorridente ed ogni volta che incrocio il suo sguardo sembra dirmi… io sono felice così…
[b:2jfw3h2x]Cagliostro[/b:2jfw3h2x][/i:2jfw3h2x]

oooh sono commossa...

una storia toccante...indubbiamente....