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Il confine tra sanità e patologia

Avviato da valentino62 il 23/01/2014 alle 17:42

Il confine tra sanità e patologia

valentino62 (3300 post, compleanno non disponibile)

Mi sono sempre chiesto per quanto riguarda il nostro campo quale sia Il confine tra sanità e patologia.
Evidentemente il fatto che me lo chieda indica che non sono uno "pissicopatico", altrimenti sarei molto più "convinto".
Non che tutti per forza debbano chiederselo, ma insomma un sano dubbio in tutto quello che facciamo secondo me ci vuole, chi non ha dubbi rischia di fare danni in tutti i campi.
Dove passa quindi il confine? direi che mi trovo d'accordo con una frase che ho letto sulla rivista Airone del mese di Novembre mi pare dove si parlava di parafilie (posterò poi qualcosa in merito) ed una psicologa diceva che la differenza tra normalità e patologia la fà il come si considera la persona che ci permette di realizzare le nostre fantasie per quanto bislacche siano.
Se uno considera il partner come una persona da rispettare siamo nel campo della normalità, se viceversa la considera come una nullità da usare, disprezzare ecc...siamo nel campo della patologia.
Mi pare che dalle cose che ho letto in certi annunci sul web facebook ecc molti siano nel campo della patologia purtroppo e questo mi inquieta un po'.
Nel nostro campo l'ho detto più volte secondo me si dovrebbe essere più corretti di un caffè alla Sambuca dato che stiamo realizzando fantasie un po strane.
Ma del resto anche in campo "vanilla" si corre il rischio di cui sopra ci sono delle persone che usano gli altri per i loro desideri senza tenere conto di quelli del partner.
Conosco uno che non considero amico per ovvie ragioni che ogni volta che mi racconta le sue vicende amorose, per così dire mi fà venire un senso di disgusto, una nausea nel vero senso della parola, non in senso figurato che perdura per parecchio tempo.
Per fortuna non sono tutti così.....

Inviato il 23/01/2014 alle 17:42

Re: Il confine tra sanità e patologia

valentino62 (3300 post, compleanno non disponibile)

Devo precisare che non mi riferisco in alcun modo a persone conosciute su questo forum o su altri forum, ma solo ad annunci e post su fb.

Inviato il 23/01/2014 alle 18:39

Re: Il confine tra sanità e patologia

danhang (711 post, compleanno 1-5)

tieni leggi quì
[quote:3bl9bfft]
Te la do io la spiegazione quella da te definita è la PATOLOGIA leggi sotto
si è voluto togliere quel giudizio morale negativo, implicito nel concetto di 'perversione.
La pratica clinica dimostra che fantasie o comportamenti sessuali di tipo parafiliaco sono presenti anche in individui 'sani', da ogni punto di vista.
Un comportamento parafiliaco può diventare [b:3bl9bfft]patologico [/b:3bl9bfft]solo in tre casi: 1. l'esclusività, 2. la compulsività, 3. il danno, arrecato a sé stessi o agli altri.
[/quote:3bl9bfft]

Inviato il 23/01/2014 alle 19:47

Re: Il confine tra sanità e patologia

Rosaspina (3111 post, compleanno 29-11-1983)

Secondo me, finché si pratica lo spanking per soddisfare una propria passione, non si arreca danno a sé e agli altri e non si "vive solo per quello" come se il resto non esistesse (e qui riprendo i punti riportati da danhang), allora non c'è alcuna patologia. Una persona che gioca a Sette e mezzo e punta pochi spiccioli per il piacere di giocare non è come chi si brucia lo stipendio alle macchinette, anche se di fatto tutti e due giocano

Inviato il 23/01/2014 alle 23:42

Re: Il confine tra sanità e patologia

Ely83 (271 post, compleanno non disponibile)

Bella domanda..
credo sia un confine molto sottile,parlando di casi estremi ovvio.
Io mi pongo mille domande e spesso mi sono sentita patologica anche io per questa mia passione, se ci rifletto non è "normale" quello che desidero, come non è normale nemmeno la controparte.. (anche se.. ironia della sorte.. riesco a capire più uno spanker che una spankee)
Però poi mi dico.. normale o no.. si può andare contro la propria natura? si può lottare sempre contro quello che si è? e se anche non rientrassi nei canoni della "normalità" potrei essere diversa?fingere sicuramente.. ma essere diversa ci riuscirei? la risposta è No.
E alla fine mi dico.. finchè non faccio niente di dannoso per me ne per altri.. come sono e come vivo sono solo affari miei, e se anche uno psicologo mi dicesse che sono "anormale" risponderei semplicemente che non doveva studiare tanti anni per arrivare a cotanta brillante conclusione.
Per quanto riguarda usare le persone, purtroppo non succede in un campo ristretto.. ma è in tutti i campi: lavoro, amore e addirittura anche famiglia. Dipende dalle persone..
Persone che considerano oggetti il proprio partner ne è pieno il mondo.. persone che usano belle parole e fingono sentimenti solo per arrivare al sesso.. ne trovi ovunque! quindi... non c'è nesso.
Detto ciò che non siamo nei canoni della normalità collettiva, in pratica.. che siamo strani questo è sicuro

Inviato il 24/01/2014 alle 16:01

Re: Il confine tra sanità e patologia

valentino62 (3300 post, compleanno non disponibile)

D'accordo....finche non si arreca danno (fisico o psicologico?) non è un problema.
Non intendevo certo sottintendere che alcuni di noi siano patologici.
Ma leggendo certi annunci che si trovano su certi siti, non vi sembra che si sia nel campo della patologia?.
Mi è anche arrivata una mail che ovvimente non riporto che mi ha fatto riflettere parecchio
Quando si parla di altre persone in certi termini se non siamo nel campo dell patologia poco ci manca....
Poi se volete che sia più esplicito magari riesco a inserire qualcosa di più specifico.

Inviato il 24/01/2014 alle 16:40

Re: Il confine tra sanità e patologia

danhang (711 post, compleanno 1-5)

Se volete trovare la patologia potete trovarla ovunque...
qualsiasi manifestazione qualsiasi pulsione può diventare patologica (chiarissimo l' esempio del gioco citato da Rosa) quondi non è qesto il punto.
quello che invece bisogna ribadire è che nessuno ha il diritto di sminuirci o di offenderci per questa nostra tendenza. Dobbiamo anche noi avere una specie di orgoglio di appartenenza (come hanno tentato di fare i gay) fosse anche uno psicologo.
Quello che ho riportrato io è estratto dall' ultimo trattato di psichiatria, quindi Ely se dovessi incontrare uno psicologo che ti dice che sei perversa... mandalo pure a quel paese senza troppi riguardi e trovatene uno più bravo.
Noi siamo persone normali perfettamente sane.

Inviato il 24/01/2014 alle 23:43

Re: Il confine tra sanità e patologia

Rosaspina (3111 post, compleanno 29-11-1983)

Ely83 ha scritto:
Io mi pongo mille domande e spesso mi sono sentita patologica anche io per questa mia passione, se ci rifletto non è "normale" quello che desidero, come non è normale nemmeno la controparte.. (anche se.. ironia della sorte.. riesco a capire più uno spanker che una spankee)

Più che "non normale" è "non comune", almeno alla luce del sole, per colpa dei pregiudizi altrui e della visione che la società ha dello spanking. Riesci a capire di più uno spanker per quale motivo? Perché non si deve preoccupare del dolore? Per me è il contrario... Mi preoccuperei molto di più se fossi responsabile per un'altra persona.
Ely83 ha scritto:
Però poi mi dico.. normale o no.. si può andare contro la propria natura? si può lottare sempre contro quello che si è? e se anche non rientrassi nei canoni della "normalità" potrei essere diversa?fingere sicuramente.. ma essere diversa ci riuscirei? la risposta è No.

Anche secondo me è no. Ma se ci fosse qualcosa di male o di sbagliato ti consiglierei "una cura". Il fatto è che non c'è niente di male o di sbagliato, a meno che non si arrivi al caso patologico. Ma finché la passione resta sana e non dannosa non solo è positiva ma è meravigliosa.
Ely83 ha scritto:
E alla fine mi dico.. finchè non faccio niente di dannoso per me ne per altri.. come sono e come vivo sono solo affari miei, e se anche uno psicologo mi dicesse che sono "anormale" risponderei semplicemente che non doveva studiare tanti anni per arrivare a cotanta brillante conclusione.

Non credo che uno psicologo degno di questo nome possa dirti che sei anormale...
Ely83 ha scritto:
Per quanto riguarda usare le persone, purtroppo non succede in un campo ristretto.. ma è in tutti i campi: lavoro, amore e addirittura anche famiglia. Dipende dalle persone..
Persone che considerano oggetti il proprio partner ne è pieno il mondo.. persone che usano belle parole e fingono sentimenti solo per arrivare al sesso.. ne trovi ovunque! quindi... non c'è nesso.

Sono d'accordo

Inviato il 25/01/2014 alle 09:58

Re: Il confine tra sanità e patologia

Rosaspina (3111 post, compleanno 29-11-1983)

danhang ha scritto:
quello che invece bisogna ribadire è che nessuno ha il diritto di sminuirci o di offenderci per questa nostra tendenza. Dobbiamo anche noi avere una specie di orgoglio di appartenenza (come hanno tentato di fare i gay) fosse anche uno psicologo.

È vero. E non bisogna nemmeno lasciare che eventuali commenti altrui ci scalfiscano. L'orgoglio di appartenenza io non lo esibirei però... Certe cose preferisco tenerle per me, non ho bisogno di avere un riconoscimento altrui per sentirmi a posto. Tra l'altro non è nemmeno necessario per avere il diritto di praticare spanking.
danhang ha scritto:
Noi siamo persone normali perfettamente sane.

Tutti tutti no però...

Inviato il 25/01/2014 alle 10:05

Re: Il confine tra sanità e patologia

valentino62 (3300 post, compleanno non disponibile)

Il concetto di sanità è ovviamente una questione semantica ovvero cosa si intende per sanità?.
In passato davano una bolla di patologia a tutti i comportamenti che non fossero sposarsi, fare figli, allevarli, lavorare ecc...il classico esempio di borghese piccolo piccolo.
Adesso il concetto si è rovesciato un po' come la molecola dell'ammoniaca che si rovescia come l'ombrello quando il vento è troppo forte.
Ora tutto è normale...
Ovviamente come dicevano i latini:" in medio stat virtus".
La virtù sta nel mezzo, una verità non è altro che una mezza verità, come recita un principio ermetico.
E quindi è vero che non siamo malati, almeno finchè non facciamo cose tipo quelle del film "hostel" che andrà in onda Lunedì mi pare su rai4 e che io ho già visto e non riguarderò di certo.
Ma è anche vero che autocelebrarsi dandosi un'etichetta di assoluta normalità a mio avviso è un po' rischioso, si rischia appunto di prendersi trppo sul serio e fare danni.
E questo accade anche alle altre categorie in campo sessuale è evidente, come accade a tante persone che hanno una passione e ne fanno una ragione di vita come per certi che fanno sport estremi.
Vi siete mai chiesti perchè tanti fanno cose che fino a pochi decenni fà erano praticamente impossibili?, io penso propio perchè è saltato il concetto di normalità, il pendolo è passato dall'eccesso di normalità all'eccesso opposto.
Ora uno che si butta col parapendio da chissà dove è considerato "un vasco" per diral alla torinese uno in gamba una volta lo avrebbero chiuso in un istituto.
é di questo che ho paura nel nostro caso che si siano persone che perdono il senso del limite e specialemte in pubblico proclamino ai 4 venti comportamenti che se non sono patologici un tantinello strani lo sono di certo.
Per dirla più o meno come una canzone di Ruggeri di cui purtroppo non ricordo il titolo:"siamo persone normali con desideri speciali"

Inviato il 25/01/2014 alle 11:57

Re: Il confine tra sanità e patologia

Rosaspina (3111 post, compleanno 29-11-1983)

valentino62 ha scritto:
é di questo che ho paura nel nostro caso che si siano persone che perdono il senso del limite e specialemte in pubblico proclamino ai 4 venti comportamenti che se non sono patologici un tantinello strani lo sono di certo.

Ma infatti se si perde il senso del limite si arriva alla patologia... Quelli sono i "casi anormali", non certo noi

Inviato il 26/01/2014 alle 22:57

Re: Il confine tra sanità e patologia

danhang (711 post, compleanno 1-5)

[quote:hqj6cy6b]È vero. E non bisogna nemmeno lasciare che eventuali commenti altrui ci scalfiscano. L'orgoglio di appartenenza io non lo esibirei però... Certe cose preferisco tenerle per me, non ho bisogno di avere un riconoscimento altrui per sentirmi a posto. Tra l'altro non è nemmeno necessario per avere il diritto di praticare spanking. [/quote:hqj6cy6b]
Rosa io non ho mai parlato di esibizione... Io sono un fautore della Privacy.
Io intendevo che dobbiamo toglierci quel senso di colpevolezza che ci prende quando scopriamo questa nostra tendenza. Dobbiamo essere coscenti che (salvo i casi patologici) non stiamo facendo niente di male. Dobbiamo avere la consapevolezza che fa parte della nostra personalità e che non è un "vizio perverso".
[quote:hqj6cy6b] danhang ha scritto:Noi siamo persone normali perfettamente sane.
Tutti tutti no però... [/quote:hqj6cy6b]
Rosa lo abbiamo già detto prima che possiamno essere patologici anche solo quando mangiamo.
la mia affermazione sopracitata significa solo che se uno ha la tendenza spankofila non entra automaticamente nella schiera dei perversi.

Inviato il 27/01/2014 alle 11:23

Re: Il confine tra sanità e patologia

danhang (711 post, compleanno 1-5)

valentino62 ha scritto:
Il concetto di sanità è ovviamente una questione semantica ovvero cosa si intende per sanità?.

NON essere malati! Vale... non c'è niente di semantico.
[quote:190uppne]
In passato davano una bolla di patologia a tutti i comportamenti che non fossero sposarsi, fare figli, allevarli, lavorare ecc...il classico esempio di borghese piccolo piccolo.
Adesso il concetto si è rovesciato un po' come la molecola dell'ammoniaca che si rovescia come l'ombrello quando il vento è troppo forte.
Ora tutto è normale....[/quote:190uppne]
Questa si chiama evoluzione... una volta pensavano che il sole fosse Dio...
[quote:190uppne]
Ovviamente come dicevano i latini:" in medio stat virtus".
La virtù sta nel mezzo, una verità non è altro che una mezza verità, come recita un principio ermetico..[/quote:190uppne]
Ormai ci sei rimasto solo tu i latini e i vecchi democristiani a ribadire questa cazzata.
La virtù sta dove la vuoi trovare a seconda della tua cultura.
[quote:190uppne]
E quindi è vero che non siamo malati, almeno finchè non facciamo cose tipo quelle del film "hostel" che andrà in onda Lunedì mi pare su rai4 e che io ho già visto e non riguarderò di certo.
Ma è anche vero che autocelebrarsi dandosi un'etichetta di assoluta normalità a mio avviso è un po' rischioso, si rischia appunto di prendersi trppo sul serio e fare danni.
[/quote:190uppne]
Che brutto questo pensiero Vale! quì non c'è nessuna autocelebrazione ma solo la costatazione di avere una delle tante tendenze sessuali, non c'è nessun rischio non c'è nessuna etichetta e non c'è nessuna normalità codificata.
[quote:190uppne]
E questo accade anche alle altre categorie in campo sessuale è evidente, come accade a tante persone che hanno una passione e ne fanno una ragione di vita come per certi che fanno sport estremi.
Vi siete mai chiesti perchè tanti fanno cose che fino a pochi decenni fà erano praticamente impossibili?, io penso propio perchè è saltato il concetto di normalità, il pendolo è passato dall'eccesso di normalità all'eccesso opposto. [/quote:190uppne]
Che brutto considerare questi modi di vita come degli eccessi. Io volo con gli alianti ma non mi sono mai sentito ECCESSIVO... io ho studiato ho preso un brevetto e ho avuto a fianco un istruttore. Semplicemente faccio una cosa che diversi anni fa NON era alla portata di tutti... e non ha nessuna relazione con i comportamentei sessuali. la mia inclinazione spanking risale all'età prescolare e non è stata causata da nessun trauma. semplicemente sono nato così come una qualsiasi altra caratteristica... come gli occhi neri e i capelli castani
[quote:190uppne]
Ora uno che si butta col parapendio da chissà dove è considerato "un vasco" per diral alla torinese uno in gamba una volta lo avrebbero chiuso in un istituto.
é di questo che ho paura nel nostro caso che si siano persone che perdono il senso del limite e specialemte in pubblico proclamino ai 4 venti comportamenti che se non sono patologici un tantinello strani lo sono di certo..[/quote:190uppne]
Il senso del limite è quello di sempre e cioè fare del male agli altri e a se stessi...
se non faccio del male a nessuno il senso del limite è solo una convenzione che si tira come un elastico.
[quote:190uppne]
Per dirla più o meno come una canzone di Ruggeri di cui purtroppo non ricordo il titolo:"siamo persone normali con desideri speciali"[/quote:190uppne]
parli troppo per " luoghi comuni" che siano canzoni o meno...

Inviato il 27/01/2014 alle 11:57

Re: Il confine tra sanità e patologia

Rosaspina (3111 post, compleanno 29-11-1983)

danhang ha scritto:
Rosa io non ho mai parlato di esibizione... Io sono un fautore della Privacy.
Io intendevo che dobbiamo toglierci quel senso di colpevolezza che ci prende quando scopriamo questa nostra tendenza. Dobbiamo essere coscenti che (salvo i casi patologici) non stiamo facendo niente di male. Dobbiamo avere la consapevolezza che fa parte della nostra personalità e che non è un "vizio perverso".

Sono d'accordo. Il "senso di colpevolezza" non dovrebbe nemmeno esserci.
danhang ha scritto:
Rosaspina ha scritto:
danhang ha scritto:
Noi siamo persone normali perfettamente sane.

Tutti tutti no però...

Rosa lo abbiamo già detto prima che possiamno essere patologici anche solo quando mangiamo.
la mia affermazione sopracitata significa solo che se uno ha la tendenza spankofila non entra automaticamente nella schiera dei perversi.

Certo. Come è vero che qualcuno, purtroppo, perverso lo sia... Anche tra gli spankofili.

Inviato il 28/01/2014 alle 01:10

Re: Il confine tra sanità e patologia

valentino62 (3300 post, compleanno non disponibile)

[quote="danhang":33fkodjz]

valentino62 ha scritto:
Il concetto di sanità è ovviamente una questione semantica ovvero cosa si intende per sanità?.

NON essere malati! Vale... non c'è niente di semantico.
[quote:33fkodjz]
In passato davano una bolla di patologia a tutti i comportamenti che non fossero sposarsi, fare figli, allevarli, lavorare ecc...il classico esempio di borghese piccolo piccolo.
Adesso il concetto si è rovesciato un po' come la molecola dell'ammoniaca che si rovescia come l'ombrello quando il vento è troppo forte.
Ora tutto è normale....[/quote:33fkodjz]
Questa si chiama evoluzione... una volta pensavano che il sole fosse Dio...
[quote:33fkodjz]
Ovviamente come dicevano i latini:" in medio stat virtus".
La virtù sta nel mezzo, una verità non è altro che una mezza verità, come recita un principio ermetico..[/quote:33fkodjz]
Ormai ci sei rimasto solo tu i latini e i vecchi democristiani a ribadire questa cazzata.
La virtù sta dove la vuoi trovare a seconda della tua cultura.
[quote:33fkodjz]
E quindi è vero che non siamo malati, almeno finchè non facciamo cose tipo quelle del film "hostel" che andrà in onda Lunedì mi pare su rai4 e che io ho già visto e non riguarderò di certo.
Ma è anche vero che autocelebrarsi dandosi un'etichetta di assoluta normalità a mio avviso è un po' rischioso, si rischia appunto di prendersi trppo sul serio e fare danni.
[/quote:33fkodjz]
Che brutto questo pensiero Vale! quì non c'è nessuna autocelebrazione ma solo la costatazione di avere una delle tante tendenze sessuali, non c'è nessun rischio non c'è nessuna etichetta e non c'è nessuna normalità codificata.
[quote:33fkodjz]
E questo accade anche alle altre categorie in campo sessuale è evidente, come accade a tante persone che hanno una passione e ne fanno una ragione di vita come per certi che fanno sport estremi.
Vi siete mai chiesti perchè tanti fanno cose che fino a pochi decenni fà erano praticamente impossibili?, io penso propio perchè è saltato il concetto di normalità, il pendolo è passato dall'eccesso di normalità all'eccesso opposto. [/quote:33fkodjz]
Che brutto considerare questi modi di vita come degli eccessi. Io volo con gli alianti ma non mi sono mai sentito ECCESSIVO... io ho studiato ho preso un brevetto e ho avuto a fianco un istruttore. Semplicemente faccio una cosa che diversi anni fa NON era alla portata di tutti... e non ha nessuna relazione con i comportamentei sessuali. la mia inclinazione spanking risale all'età prescolare e non è stata causata da nessun trauma. semplicemente sono nato così come una qualsiasi altra caratteristica... come gli occhi neri e i capelli castani
[quote:33fkodjz]
Ora uno che si butta col parapendio da chissà dove è considerato "un vasco" per diral alla torinese uno in gamba una volta lo avrebbero chiuso in un istituto.
é di questo che ho paura nel nostro caso che si siano persone che perdono il senso del limite e specialemte in pubblico proclamino ai 4 venti comportamenti che se non sono patologici un tantinello strani lo sono di certo..[/quote:33fkodjz]
Il senso del limite è quello di sempre e cioè fare del male agli altri e a se stessi...
se non faccio del male a nessuno il senso del limite è solo una convenzione che si tira come un elastico.
[quote:33fkodjz]
Per dirla più o meno come una canzone di Ruggeri di cui purtroppo non ricordo il titolo:"siamo persone normali con desideri speciali"[/quote:33fkodjz]
parli troppo per " luoghi comuni" che siano canzoni o meno...[/quote:33fkodjz]
Non c'è spazio per chi non la pensa come te vero? ecco a cosa mi riferivo, nel mio post ad atteggiamenti come il tuo.
Poi non ho capito perchè continui ad interloquire sui miei interventi perchè non fai come per la posta privata dove non mi hai più risposto perchè non condividevo un tuo consiglio e mi ignori? se lo noti io non ti ho mai più risposto sul forum propio per quello.
La tua visione è troppo assolutista per i miei gusti, hai troppe verità in tasca e non ammetti altri punti di vista.
Il discorso che facemmo in privato dal tuo punto di vista andava bene ma anche il mio punto di vista era valido almeno per me e per la mia esperienza.
Il discorso sport estremi non era riferito agli alianti ma ad altri più estremi, io ho vissuto l'evoluzione di molti di questi dato che quando ero ragazzo ne ero ovviamente affascinato, poi non praticando ho visto fare cose che all'epoca erano impensabili anche per uno abbastanza spericolato come me...ma ovviamente cercare di fare un discorso equilibrato non paga se si viene definiti "democrsitiani"
Se non ti piacciono i miei interventi puoi non leggerli anzi mi puoi cancellare in modo da non leggerli in automatico e mi faresti un favore se lo facessi.

Inviato il 28/01/2014 alle 17:01

Re: Il confine tra sanità e patologia

danhang (711 post, compleanno 1-5)

In Effetti ho molta difficoltà a risponderti perchè le risposte veritiere sarebbero troppo brutali e mi sono ripromesso di non fare più polemiche per quanto possibile...
Le risposte omnibus proprio non rientrano nel mio carattere e quindi...
in effeti un buon compromesso è quello di continuare ad ignorarci... tanto non succede niente.
E' che siamo agli antipodi...
Non so a quale messaggio privato ti riferisci l' ultimo che ho nel mio archivio risale ad aprile del 2012
e mi sembra che il ragionamento sull' invitare a cena una donna aveva una sua conclusione.
per il resto non ho ricevuto più niente.
NON è che ti ho snobbato.

Inviato il 29/01/2014 alle 15:01

Re: Il confine tra sanità e patologia

valentino62 (3300 post, compleanno non disponibile)

danhang ha scritto:
In Effetti ho molta difficoltà a risponderti perchè le risposte veritiere sarebbero troppo brutali e mi sono ripromesso di non fare più polemiche per quanto possibile...
Le risposte omnibus proprio non rientrano nel mio carattere e quindi...
in effeti un buon compromesso è quello di continuare ad ignorarci... tanto non succede niente.
E' che siamo agli antipodi...
Non so a quale messaggio privato ti riferisci l' ultimo che ho nel mio archivio risale ad aprile del 2012
e mi sembra che il ragionamento sull' invitare a cena una donna aveva una sua conclusione.
per il resto non ho ricevuto più niente.
NON è che ti ho snobbato.

Io avevo risposto e non ho ricevuto niente ma non è un problema , il mio punto di vista sugli inviti è stato poi confermato dall'incontro che ho avuto.
Non è detto che una cosa che funziona per una persona funzioni per forza per l'altra ,
non credo che nessuno abbia la verità in tasca.
magari diciamo le stesse cose in modo diverso e non ci capiamo ci sarà una difficoltà di comprensione tra noi pazienza.
La prima cosa che ci hanno insegnato ad un corso di espansione della coscienza che ho fatto tanti anni fà e che "in questo mondo la malcomprensione è la regola, non l'eccezione" e quindi non c'è da stupirci se non ci capiamo, capita anche in famiglia tra persone che vivono insiem da anni figurati adue che si incrociano su un forum ogni tanto.
L'origine del mio discorso era dato dal fatto che avendo ricevuto delle mail in cui mi raccontavano certe cose ero restato shoccato dal modo in cui certe persone vivono il s/m.
Non mi pare il caso di riportarle in questa sede, posso dire che leggendole mi è venuta voglia di mollare tutto e smettere di rimestare in quello che almeno in alcuni casi è senz'altro "il torbido".
Non voglio dire che tra noi ci siano persone poco corrette o patologiche, caso mai le ho trovate altrove.
Io ho dei valori che ho maturato nel tempo e non sono disposto a derogare da essi solo per fare un po' di giochetti, sono valori che non sono automaticamente identificabili con questa o quella religione, am sono valori importanti.
Il primo di tutti è il rispetto per gli altri, quando sento che ci sono persone che fanno s/m non rispettando per niente l'altro ne ho una brutta sensazione, il fatto è che si può fare finta di umiliare l'altro, oppure umiliarlo davvero, il confine sarà sottile ma mi pare importante
Per la cronaca nel film hostel che hanno dato su mediaset italia 2 non su rai 4 vengono rapiti dei ragazzi e fatti apezzi ed uccisi da dei sadici che pagavano per fare cose del genere....spero che sia solo finzione cinematografica e che in giro non ci sia della gente del genere, ma non ne sarei tanto convinto...

Inviato il 29/01/2014 alle 18:11

Re: Il confine tra sanità e patologia

Seguimi (716 post, compleanno 1964)

Alla base dello spanking c'è la finzione. (Ora verrò crocifisso).
Basta avere chiaro il confine tra finzione e realtà e rimanere da questa parte.
Come ricorda spesso Dan, nessuno spanker trarrebbe piacere da una situazione di violenza reale. Quindi rimanere nella finzione ci viene naturale.
Nello spanking, poi, il continuo scambio di emozioni e sensazioni con l'altro è la parte fondamentale.
Non credo che molti trarrebbero piacere dallo sculacciare un culo se questo non facesse parte di una data persona. Come per le spankee non sarebbe divertente avere uno spanker tipo "Mano" della famiglia Addams.

Inviato il 30/01/2014 alle 09:33

Re: Il confine tra sanità e patologia

valentino62 (3300 post, compleanno non disponibile)

Seguimi ha scritto:
Alla base dello spanking c'è la finzione. (Ora verrò crocifisso).
Basta avere chiaro il confine tra finzione e realtà e rimanere da questa parte.
Come ricorda spesso Dan, nessuno spanker trarrebbe piacere da una situazione di violenza reale. Quindi rimanere nella finzione ci viene naturale.
Nello spanking, poi, il continuo scambio di emozioni e sensazioni con l'altro è la parte fondamentale.
Non credo che molti trarrebbero piacere dallo sculacciare un culo se questo non facesse parte di una data persona. Come per le spankee non sarebbe divertente avere uno spanker tipo "Mano" della famiglia Addams.

Vero specialmete il fatto che tutti noi non trarremmo piacere a sculacciare una per violenza spinti dalla rabbia quella vera intendo.
Il trucco è fare finta che si sia arrabbiati ecc ecccreare delle situazioni al limite del reale che ricordino quelle reali senza esserelo, se lo fossero non ci si godrebbe la sculacciata ovviamente.
Purtroppo ci sono persone e quì siamo nel patologico di sicuro, che si eccitano a fare del male anche in modo cruento a persone non consenzienti.
Gente che magari in circostanze storiche si è trovata a torturare altre persone lo ha sempre fatto solo in nome di una ideologia o anche per sadismo? a leggere i libri di Primo Levi e non solo i suoi propenderei per la seconda ipotesi.
Poi ci sono i vari"mostro di Dussendrf" Landrù ecc è ovvio che siano lontani anni luce da noi (per fortuna) ma secondo me è sempre bene tenere a mente certi esempi negativi per evitare di lasciarsi prendere la mano.
Per tornare al discorso iniziale che facevo circa certi modi di vivere certe passioni posso citare quanto mi ha scritto un'amica ex utente di fb:
"Facebook é stato un modo per cercare di capire cosa mi piace davvero e l.ho capito per questo sono andata via. Le persone che mi cercavano volevano da me cose che mi fanno ribrezzo solo a pensarci e purtroppo l.ho capito quando una persona é riuscita anche solo a parole a portarmi in un mondo che mi ha fatto paura"
Si tratta di una persona sensibile che ha probabilmente sofferto molto e che credo abbia diritto a tutto il rispetto possibile anche quando si fanno certe cose.
Sempre per confermare la mia impressione posso dire che guardando le foto della persona che mi aveva scritto mesi fà lasciandomi shoccato, posso dire che sicuramente c'è molta gente "fuori di melone" su fb e purtroppo in giro....non ho nenche capito che tipi siano quelli del suo giro (magari nenche s/m) penso solo che la cancellerò dagli amici....io sono di un altra scuola.
Non credevo neanche che esistessero dei tipi simili, se li incontrassi per la strada cambierei di sicuro marciapiede...

Inviato il 30/01/2014 alle 12:22

Re: Il confine tra sanità e patologia

Rosaspina (3111 post, compleanno 29-11-1983)

valentino62 ha scritto:
Non è detto che una cosa che funziona per una persona funzioni per forza per l'altra ,
non credo che nessuno abbia la verità in tasca.

Sono d'accordo.

Inviato il 31/01/2014 alle 02:16

Re: Il confine tra sanità e patologia

valentino62 (3300 post, compleanno non disponibile)

Comunque io posso provare quello che dico, ad esempio ho visto una cosa 30 anni fà che se non è nel campo dell patologia ditemi voi cos'è.
Non indovinereste mai e quindi ve lo racconto subito:
Era il gennaio o il febbraio del 1984 ed in Italia stava girando una mostra itinerante di strumenti di tortura medioevali, la mostra era vicina alla mia facoltà ed io con due mie amiche avevo deciso di andare a vederla, una delle due era davvero appasionata dell'argomento E li ci sarebbe un altro aneddoto da raccontare ma per ora passo oltre.
Insomma eravamo d'accordo ma io dato che avevo paura di farmi scoprire interessato all'ultimo momento o trovato una scusa e non sono andato, poi due gironi dopo quatto quatto sono andato da solo.
Ebbene mentre ero li che ammiravo i vari strumenti cosa ti vedo?.
Una bella maestrina giovane che accompagnava una scolaresca di bambini delle elementari!!! .
Evidentemente era anche lei appassionata della faccenda ed aveva trovato la scusa di portare la scolaresca per visitarla lei, non me lo spiego altrimenti.
Ora io non farei una cosa del genere neanche se me lo ordinasse il ministro dell'istruzuone in persona.
Una cosa del genere io la catalogo nella patologia, portare dei bambini a vedere una mostra di strumenti di tortura medioevali secondo me rischia di creare dei traumi in quei poveri piccoli.
Meglio che ignorino certe cose finchè possono poi se saranno interessati per conto loro potranno certo apporfondire..o mi sbaglio?

Inviato il 31/01/2014 alle 18:52

Re: Il confine tra sanità e patologia

danhang (711 post, compleanno 1-5)

Vale... io ho promesso di non intervenire nei tuo post
Epperò! dammi anche tu una mano!
" la malizia e la cattiveria sta sempre negli occhi di chi guarda"

Inviato il 01/02/2014 alle 11:32

Re: Il confine tra sanità e patologia

valentino62 (3300 post, compleanno non disponibile)

danhang ha scritto:
Vale... io ho promesso di non intervenire nei tuo post
Epperò! dammi anche tu una mano!
" la malizia e la cattiveria sta sempre negli occhi di chi guarda"

Cioè? io sarei il cattivo?....non mi dirai che avresti portato dei bambini a vedere una cosa del genere?.
Comunque se la persona che mi ha appena mandato una mail mi autorizza a pubblicarla si capirà meglio cosa intendevo per patologia....

Inviato il 01/02/2014 alle 11:36

Re: Il confine tra sanità e patologia

danhang (711 post, compleanno 1-5)

I bambini sono più forti di quello che pensiamo.
una cosa spiegata con oggettività e chiarezza fa molto meno danno di una cosa nascosta e proibita.
E' così che si creano le morbosità

Inviato il 01/02/2014 alle 11:41

Re: Il confine tra sanità e patologia

valentino62 (3300 post, compleanno non disponibile)

danhang ha scritto:
I bambini sono più forti di quello che pensiamo.
una cosa spiegata con oggettività e chiarezza fa molto meno danno di una cosa nascosta e proibita.
E' così che si creano le morbosità

Si capisco che se uno si trova in una situazione spiacevole con un bambino ad esempio la morte di un parente è giusto spiegargli la cosa senza tanta finzione ecc...è vero, però da li a portare i bambini a vedere ste cose....io li avrei portati a vedere i fiori all'orto botanico che è li vicino....

Inviato il 01/02/2014 alle 11:45

Re: Il confine tra sanità e patologia

Rosaspina (3111 post, compleanno 29-11-1983)

Può essere che la maestra abbia avuto pensieri "oscuri", chi può dirlo? Ma non capisco una cosa: perché bisognava trovare un pretesto per andare alla mostra? Gli strumenti di tortura medievali fanno parte della storia, raccontano con la loro presenza una realtà atroce, oggi sono strumenti di conoscenza. A chi è dei nostri possono suscitare altro (anche se, personalmente, di piacere ne vedo poco), ma i pensieri si possono tenere per sé La maestra quindi sarebbe potuta andarci anche da sola senza trovare un pretesto. Sul portarci i bambini, dico che è una questione delicata, non so come la cosa sia stata loro spiegata. Tutto dev'essere rapportato all'età. Nei libri di storia, anche delle elementari, c'è naturalmente la verità sui fatti storici, anche su questioni spiacevoli o cruente, spiegata con i dovuti modi.

Inviato il 02/02/2014 alle 20:06

Re: Il confine tra sanità e patologia

Linda (607 post, compleanno non disponibile)

[b:3pdm1twx]Valentino62[/b:3pdm1twx] ciao,
secondo me la maestrina poteva avere sia torto che ragione a portare la scolaresca alla mostra
[u:3pdm1twx]Ragione[/u:3pdm1twx] perché gli strumenti di tortura fanno parte della storia, e la storia si impara a scuola e attraverso i "documenti", tutta, nel bene e nel male, nn è che ai bambini si racconta che le varie popolazioni europee si facevano al guerra con i baci e le carezze,
che gli Incas e gli Aztechi venivano gentilmente allontanati dalle loro terre,
che i crociati nn hanno mai mutilato o decapitato un avversario o che a Hiroshima o a Nagasaki la gente è rimasta tutta viva, sana e libera come noi, no, ai ragazzini si racconta tutto e si spiega bene, con tutto il male che fa, prché ne capiscano il senso, se c'è, e l'orrore.
E le immagini degli strumenti di torutra o degli strumenti di morte sono riportate sui libri, così come l'istruzione passa anche attraverso i filmati e le varie testimonianze ;
[u:3pdm1twx]Torto [/u:3pdm1twx]perché mi sorge il dubbio che la maestra avesse sbagliato il programma di storia , al limite il suo errore poteva essere questo: nn mi risulta che alle elementari si studi il Medioevo, in prima media invece sì, sei sicuro che nn fossero bimbi di prima media che la brava prof aveva portato a visitare un' istruttiva mostra sul Medioveo senza alcuna malizia, ma con molto amore per la storia??
Per quanto riguarda l'argomento "quando si sconfina nella patologia" concordo con tutto quello che più o meno avete detto e riportato: si confina quando si diventa compulsivi, lesivi per il prossimo e ossessionati.
[b:3pdm1twx]Ely83[/b:3pdm1twx], io proprio nn mi sento Anormale per il solo fatto di eccitarmi se vengo sculacciata e perché creo fantasie in merito, mi sento piuttosto un essere umano unico ed irripetibile con le mie peculiarità... COME TUTTI!
Sono ben altre le cose "brutte" da nascondere e di cui vergognarsi!
Linda

Inviato il 02/02/2014 alle 22:16

Re: Il confine tra sanità e patologia

Keith (9219 post, compleanno non disponibile)

Onestamente non credo che un bambino di sette-otto anni capisca il funzionamento di determinati "strumenti di tortura" medievali, se non gli viene spiegato, anche perché alcuni, quasi tutti, si presentano ben poco "attraenti" ai suoi occhi: molto grezzi, qualche catenaccio, un martello, un cuneo, tenaglie... (io li ho visti in un paio di occasioni, so di cosa parlo), spesso i bambini vedono di peggio e di più esplicito durante i tg o in certi programmi a loro destinati, cartoon ecc.
ciao,
Keith

Inviato il 02/02/2014 alle 22:55

Re: Il confine tra sanità e patologia

valentino62 (3300 post, compleanno non disponibile)

Ciao a tutti...erano sicuramente delle elementari.
Non mi pare che all'epoca suilibri si storia ci fossere dettagli di queste cose, ci saranno state le varie battaglie ma certo non spiegate per filo e per segno con tutte le loro conseguenze.
Anche secondo me come ha detto Rosa Spina la maestra avrebbe pututo andarci da sola...io con i bambini non scherzo, nel senso che avendone la responsabilità starei ben attento a cose che possano turbarli, se gli togli i pochi anni che possono vivere sereni, poi cosa gli resta?.

Oddio non è che questo gli possa togliere la serenità se non per poco tempo poi ovviamente rimuovono anche i traumi più gravi ma propio perchè li rimuovono e li depositano nell'inconscio continueranno a fare danni.
Io non ho figli ma sono sempre stato convinto che a volta basti una cosa da niente per fare danni anche grossi nella psiche.....
""un niente in un anima cosciente provoca i guai"
Enrico Ruggeri "Confusi in un playback"
http://www.youtube.com/watch?v=ACi7Sf_NgLI

Inviato il 04/02/2014 alle 17:38

Re: Il confine tra sanità e patologia

valentino62 (3300 post, compleanno non disponibile)

Keith ha scritto:
Onestamente non credo che un bambino di sette-otto anni capisca il funzionamento di determinati "strumenti di tortura" medievali, se non gli viene spiegato, anche perché alcuni, quasi tutti, si presentano ben poco "attraenti" ai suoi occhi: molto grezzi, qualche catenaccio, un martello, un cuneo, tenaglie... (io li ho visti in un paio di occasioni, so di cosa parlo), spesso i bambini vedono di peggio e di più esplicito durante i tg o in certi programmi a loro destinati, cartoon ecc.
ciao,
Keith

Nella mostra erano compresi disegni e spiegazioni anche troppo chiare, d'accordo che magari loro non erano dei lettori attenti però....

Inviato il 04/02/2014 alle 19:07

Re: Il confine tra sanità e patologia

Rosaspina (3111 post, compleanno 29-11-1983)

Un trauma lascia un segno indelebile. La mostra, di per sé, non la trovo dannosa. Certo, la maestra deve conoscere gli scolari, evitare certi argomenti se è a conoscenza di storie particolari che riguardano i singoli. Concordo sul fatto che il tema sia delicatissimo, non è semplice presentarlo ai piccoli evitando particolari violenti. Io spero che l'insegnante fosse preparata e non abbia portato lì i bambini tanto per...

Inviato il 05/02/2014 alle 00:38

Re: Il confine tra sanità e patologia

Linda (607 post, compleanno non disponibile)

Allora sì, forse era una maestra che era andata "fuori tema"
Ma magari era in buona fede, li ha portati solo per amore della storia e senza la NOSTRA malizia!!
Linda

Inviato il 05/02/2014 alle 01:48

Re: Il confine tra sanità e patologia

valentino62 (3300 post, compleanno non disponibile)

Linda ha scritto:
Allora sì, forse era una maestra che era andata "fuori tema"
Ma magari era in buona fede, li ha portati solo per amore della storia e senza la NOSTRA malizia!!
Linda

U me paà un pò impuscibile!!! (mi sembra impossibile in zeneise).

Inviato il 05/02/2014 alle 18:53

Re: Il confine tra sanità e patologia

valentino62 (3300 post, compleanno non disponibile)

Rosaspina ha scritto:
Un trauma lascia un segno indelebile. La mostra, di per sé, non la trovo dannosa. Certo, la maestra deve conoscere gli scolari, evitare certi argomenti se è a conoscenza di storie particolari che riguardano i singoli. Concordo sul fatto che il tema sia delicatissimo, non è semplice presentarlo ai piccoli evitando particolari violenti. Io spero che l'insegnante fosse preparata e non abbia portato lì i bambini tanto per...

Se non li ha portati per un suo interesse personale non vedo per cosa lo abbia fatto.
Il programma di scuola non comprenderà certo queste cose, almeno non certo a quei tempi....
Ricordo anche quando in terza media ci fecero andare a vedere un documentario sugli orrori dei campi di sterminio, li eravamo già più grandi e ci poteva anche stare ma prima non affronterei certi argomenti.

Inviato il 05/02/2014 alle 18:58

Re: Il confine tra sanità e patologia

Keith (9219 post, compleanno non disponibile)

Linda ha scritto:
Allora sì, forse era una maestra che era andata "fuori tema"
Ma magari era in buona fede, li ha portati solo per amore della storia e senza la NOSTRA malizia!!
Linda

Può darsi, oppure no, chissà... forse la maestrina dalla penna rossa li ha portati alla mostra "[i:3moqpbu1]per amore di scienza[/i:3moqpbu1]" come dice lo scienziato Otto Merkel...
ciao,
Keith

Inviato il 05/02/2014 alle 22:53

Re: Il confine tra sanità e patologia

Linda (607 post, compleanno non disponibile)

Keith ha scritto:
Linda ha scritto:
Allora sì, forse era una maestra che era andata "fuori tema"
Ma magari era in buona fede, li ha portati solo per amore della storia e senza la NOSTRA malizia!!
Linda

Può darsi, oppure no, chissà... forse la maestrina dalla penna rossa li ha portati alla mostra "[i:2hy36crc]per amore di scienza[/i:2hy36crc]" come dice lo scienziato Otto Merkel...
ciao,
Keith

Giusto, nn pensavo alle scienze! Scienze e tecnologia! Può esse'!
LInda

Inviato il 06/02/2014 alle 03:07

Re: Il confine tra sanità e patologia

valentino62 (3300 post, compleanno non disponibile)

Per chiudere il discorso traumi dirò ancora (e poi ho concluso definitivamente) che sto leggendo un libro che dice che anche i traumi che il feto subisce nell'utero materno incidono a volte in maniera duratura sulla vita del bambino prima e dell'adulto poi...
Magari questa visione non sarà un trauma grave ma mi pare comunque da evitare...

Inviato il 06/02/2014 alle 11:12

Chi eravamo

Nel lontano 2003, quasi 2004 (semicit.), su un forum ospitato da Forumfree, iniziò a formarsi e a svilupparsi il nucleo di una comunità di amanti del genere spanking. Tra alterne vicissitudini, quella comunità crebbe, si trasferì su questo sito e divenne in breve tempo il punto di riferimento in Italia.

Il forum arrivò ad avere decine di sezioni, alcune riservate alle spankee, con esperienze, dibattiti e racconti. Parallelamente vi era una chat IRC, nella quale faceva gli onori di casa (e a volte elargiva sculaccioni) l'indimenticato bot Orbilio.

Erano gli anni dei primi incontri dal vivo, a Milano e a Bologna, tra alcuni dei partecipanti più assidui.

Poi, come per ogni cosa bella, arrivò più o meno lentamente il declino e la fine. Le tecnologie cambiavano rapidamente, i forum lasciavano il posto ai social network, che portarono, col vento della novità, alla grande e inesorabile dispersione di persone, idee e passioni.

Il nostro forum, il nostro amato forum, ormai non più aggiornato (ma ancora molto visitato), cadde vittima di un grave problema tecnico che lo portò, per sempre, offline. Fortunatamente è sopravvissuto il backup del database, con tutti i contenuti intatti, ma la versione pesantemente personalizzata di phpBB non è recuperabile, a meno di sforzi immani. Ma se anche si potesse ripristinare, sarebbe talemnte obsoleto e pieno di problematiche di sicurezza che non potrebbe sopravvivere online più di qualche minuto.

Per ridare vita almeno al prezioso materiale raccolto in tanti anni è nato il museo, versione statica e ridotta del forum. Sono ovviamente rimaste escluse le sezioni private e di servizio del forum, non essendo per il momento possibile ripristinare un controllo degli accessi.

Luca