Quel che mi spiace della domenica è che corre troppo di fretta, soprattutto quando è dedicata al riposo assoluto. Però di solito mi alzo soddisfatta da una pennichella pomeridiana, ancora di più se il letto che ho sgualcito è quello di lui. Lui a lavorare sul tavolo, io sul suo letto a dormire. Quando vado in cucina per bere ha finito di scrivere al pc. E’ lì che mi bracca, stringendomi. Un abbraccio quasi soffocante ma piacevole.
“Però, sei diventata più grassa”
Lo dice ridacchiando. Ma mi manda in bestia lo stesso. Certe frasi le odio e lo sa. Non è che sono proprio arrabbiata a livello massimo ma gli mollo un ceffone. Forte. Forse troppo. Lui resta spiazzato, non se l’aspettava. Poi reagisce. Mi prende per un polso e intanto apre un cassetto. [i:3g39zo3j]Quel[/i:3g39zo3j] cassetto.
“Scusami”
Non mi guarda, non mi sente. Fruga, ravana, solleva. Io mi volto e mi allontano in punta di piedi ma non riesco a fare più di due passi perché il suo pugno è serrato sul mio polso. Con l’altra mano ha preso un grosso cucchiaio di plastica nera e mi colpisce forte, [i:3g39zo3j]lì[/i:3g39zo3j]. Sento un dolore acuto ma non ho tempo di assorbirlo perché ne arriva un altro, e un altro ancora. Strillo ma non si ferma. Allora provo a scappare di nuovo, invano, perché la sua mano è incollata al mio polso. Mi sposto e mi riporta indietro. Così ancora, e ancora. Sembra una danza, un’onda che si allunga e ritorna sempre verso il mare. Solo che tutte le volte il bruciore aumenta perché ogni tentativo di fuga alimenta la forza dei colpi. Ne prendo anche uno sulla mano, che per un attimo cerca di proteggere la parte più martoriata. Quando inizio a non poterne più mi stringo a lui. Ma il braccio del cucchiaio non si ferma, mi colpisce in pieno altre volte. Finché io non imploro di smettere perché il mio didietro è in fiamme. Fa malissimo. E lui non ha nemmeno sollevato il vestito, un abito rosso leggero senza spalline.
Ma non è ancora finita. C’è la spazzola di legno, nuova, da inaugurare. Profuma ancora di negozio e di capelli di bambola. Dalla cucina, in piedi, mi ritrovo sul suo letto, sdraiata a pancia in giù. Lui è steso al mio fianco e io non posso muovermi perché dall’altra parte c’è il muro. E la spazzola si abbatte quasi subito sulle mie natiche già doloranti; a un certo punto sento la gonna sollevarsi. Mi dimeno ma i colpi arrivano a raffica, uno dopo l’altro, sempre più veloci. Il mio sedere diventa un concentrato di strati di dolore. Ma se lui smettesse adesso mi dispiacerebbe. E’ strano: nel momento della sferzata rovente penso di non poterne sopportare più. E un secondo dopo inarco la schiena in attesa della successiva. Quando lui abbassa le mutandine forse capisce che è il caso di non continuare. Almeno con la spazzola. “E’ calda anche questa”, dice. La posa e inizia il concerto con la mano. Non infierisce però più di tanto. Mi rendo conto del perché solo cinque minuti dopo, quando mi guardo allo specchio: ho una macchia rosso scarlatto sulla chiappa sinistra che spicca su uno sfondo della stessa tinta, leggermente più chiaro. Diventerà un livido grosso come quattro bollini Chiquita, anzi cinque. Seguito a ruota da altri cerchiolini viola. Altro che domenica di relax. Alla fine è diventata più che movimentata. Risultato: ho il sedere maculato
E io che ingenuamente pensavo che "pomeriggio di fuoco" fosse dovuto alla situazione meteo
Scherzi a parte, bel racconto, se esperienza reale tanto più, certo che hai un bel caratterino anche tu, per quell'osservazione - non carina - subito alle... mani? Eh eh, lui poi ti ha restituito pan per focaccia!
ciao,
Keith
Che bello che hai condiviso con noi la tua prima reale esperienza! Grazie!
Fighissimo anche il cartone che gli hai mollato!! Anche io ci ho provato con il mio spanker, ma mi sono pentita ogni volta...
Bellissima esperienza, e l'hai espressa nella maniera giusta, con tutti i sentimenti e i pensieri di quei momenti. Eh si, mi sa che questa è stata davvero una sculacciata, non te l'aspettavi e sei giustamente rimasta sorpresa, e lui ha fatto esattamente quello che desideravi
Mi pare di capire che finalmente ti sei sentita nelle sue mani, e non solo in senso "che usa le mani"
Lo leggo adesso. Bello, sono felice per te pian-piano il vostro rapporto spanking si sta "evolvendo"
Bel racconto Rosaspina
Anche io appoggio in pieno il ceffone...pensa che prenderle dopo avergli mollato una pizza o un pugno è una delle mie fantasie più ricorrenti
Concordo, deve essere una cosa spontanea...è bello se ti viene dal cuore, le scenette predefinite in realtà non mi piacciono
Comunque Rosaspina mi sembra che da questa esperienza che racconti il vostro non sia uno spanking prettamente erotico, ma anche disciplinare. A me non è ancora successo di prenderle come punizione per qualcosa, ma solo come preliminare
PS
Non ti sto stalkerando eh, sono solo in carenza di sculacciate e mi consolo leggendo della tua storia che ha alcune similitudini con la mia
[quote:3b1nwtbn]
Mi era sfuggito... Mi fa piacere Indisciplinata
[quote:1j27s4yi]Mi era sfuggito... Mi fa piacere Indisciplinata [/quote:1j27s4yi]
Secondo me è ancora in lunghe, luuunghe ferie
Mi era sfuggito il racconto 8reale) di[b:3pz8n24u] Rosaspina[/b:3pz8n24u].. direi che la sberla era meritatissima, ci avrei aggiunto anche qualche parolina!
La sua reazione (s'è svegliato finalmente!) è stata da manuale ma penso che d'ora in poi ci penserà bene prima di dirtelo di nuovo!
Non ce la vedo [b:3pz8n24u]Rosaspina[/b:3pz8n24u] come schiaffeggiatrice seriale e comunque se la cosa si ripetesse costantemente perderebbe mordente.
Non ricordo di aver mai schiaffeggiato uno spanker, solo una volta una tiratina di capelli
Ci vorrebbe una Bomba d'acqua...pomeridiana!!!!
Ma che bella questa esperienza, Rosaspina! Dalle tue parole traspare molta emozione, e soprattutto una meravigliosa complicità con il tuo partner. Hai usato le parole giuste per descrivere quello che hai provato, e in molte cose mi sono ritrovata anch'io. Mi piace anche il tuo nick, dà l'idea di una "bellezza pungente", il riassunto perfetto di una sculacciata. Brava
Grazie Selina!
Ho scelto questo nick proprio per il motivo che hai intuito, a suo tempo l'avevo anche scritto nella mia presentazione
Nel lontano 2003, quasi 2004 (semicit.), su un forum ospitato da Forumfree, iniziò a formarsi e a svilupparsi il nucleo di una comunità di amanti del genere spanking. Tra alterne vicissitudini, quella comunità crebbe, si trasferì su questo sito e divenne in breve tempo il punto di riferimento in Italia.
Il forum arrivò ad avere decine di sezioni, alcune riservate alle spankee, con esperienze, dibattiti e racconti. Parallelamente vi era una chat IRC, nella quale faceva gli onori di casa (e a volte elargiva sculaccioni) l'indimenticato bot Orbilio.
Erano gli anni dei primi incontri dal vivo, a Milano e a Bologna, tra alcuni dei partecipanti più assidui.
Poi, come per ogni cosa bella, arrivò più o meno lentamente il declino e la fine. Le tecnologie cambiavano rapidamente, i forum lasciavano il posto ai social network, che portarono, col vento della novità, alla grande e inesorabile dispersione di persone, idee e passioni.
Il nostro forum, il nostro amato forum, ormai non più aggiornato (ma ancora molto visitato), cadde vittima di un grave problema tecnico che lo portò, per sempre, offline. Fortunatamente è sopravvissuto il backup del database, con tutti i contenuti intatti, ma la versione pesantemente personalizzata di phpBB non è recuperabile, a meno di sforzi immani. Ma se anche si potesse ripristinare, sarebbe talemnte obsoleto e pieno di problematiche di sicurezza che non potrebbe sopravvivere online più di qualche minuto.
Per ridare vita almeno al prezioso materiale raccolto in tanti anni è nato il museo, versione statica e ridotta del forum. Sono ovviamente rimaste escluse le sezioni private e di servizio del forum, non essendo per il momento possibile ripristinare un controllo degli accessi.
Luca