A volte capita che quando sono agitata comincio a parlare troppo... non riesco proprio a stare zitta... Non era proprio il caso di dirtelo, eppure ho agito d’impulso. Ed eccomi qui. Ora devo cercare di distarmi, devo pensare ad altro... Ho un ronzio nella testa... i gomiti appoggiati alla parete cominciano a farmi male...
Avete mai letto “Le leggi fondamentali della Stupidità Umana”?
Cito: “In ognuno di noi c’è un fattore di stupidità, che è sempre più grande di quanto supponiamo.”
Mi considero una persona abbastanza intelligente. Una razionale, logica, non propriamente sagace, ma introspettiva di certo.
Come un po’ tutte le persone intelligenti riesco a valutare razionalmente i pro e i contro di una situazione per fare la scelta che presumo sia la più corretta.
Quasi sempre.
Poi ci sono quelle volte in cui faccio qualcosa di [b:9anvwnk5]incredibilmente, inspiegabilmente, irrimediabilmente stupido[/b:9anvwnk5].
Nel volumetto che ho citato sopra si elencano i tratti comuni delle azioni stupide, tra cui:[b:9anvwnk5] la stima errata del rischio[/b:9anvwnk5], basata su quello che ci è successo in passato e sul fatto che spesso l’abbiamo fatta franca.
Il pensiero “desiderante”, cioè la tendenza a scambiare i desideri con la realtà.
La sottovalutazione delle conseguenze.
E infine l’eccessiva fiducia in se stessi.
Come chiamava Aristotele l’impulsività e la mancanza di auto controllo? Akrasia mi pare…
Ecco, così si potrebbero definire quei momenti della mia vita.
“Mi spiace per averti raccontato una balla…”
La tua mano morbida mi accarezza la pelle bollente, inspessita da tutti quei colpi.
“Lo so. Ora è passato, ti ho punita, e ti ho perdonata”.
Mi percorri il solco e il calore si sposta assieme al tuo tocco.
“Ma….”
“Cosa?”
Ti fermi. Deglutisco. Inspiro.
“Sai quella cosa che mi dici spesso… che… io sono… il più severo giudice di me stessa?”
E’ fatta. L’ho detto. Non pensavo di averne il coraggio. Che poi è coraggio?
“Torna contro il muro. Appoggia le mani. Spingi bene fuori il sedere, te ne darò altre cinquanta, perchè tu possa perdonarti”.
CAZZO!!!!
Mi consolo con le parole di Jean Cocteau: "una certa stupidità è indispensabile".
eh eh eh .. che casin!
Riuscire a dire in maniera abbastanza esplicita un tuo bisogno al tuo spanker (anche se poi cavolo se fa male!).. sarà una cosa stupida ma di certo è molto bella!
Grazie per i commenti, e per il bacino! (è vero ci vuole un'emoticon!!)
Questo post racconta il mio ultimo incontro con il mio spanker.
E' stato un momento importante, per entrambi credo, io ne avevo di certo bisogno.. Sapevo che mi aveva perdonata, anzi, lo aveva fatto prima ancora di punirmi. La punizione era più necessaria a me in questo caso.
E comunque con questo post ho voluto fare dell'autoironia, penso si capisca
Cara Indomabile, la differenza tra la genialità e la stupidità è talmente sottile che quasi sempre ci si confonde e si fa fatica a distinguere
Bel resoconto della tua esperienza indomabile, filosofico e introspettivo sopra ogni altro aspetto.
ciao,
Keith
Non pensavo,indomabile,che le prendessi in piedi contro il muro. Dev'essere psicologicamente diverso dallo stare sulle ginocchia.Piu' distanza cioè,forse senti di più la valenza punitiva.
È stato proprio cosí, in effetti, Castigamatte, e devo ammettere che in quella circostanza era proprio ciò di cui sentivo bisogno.
Il senso di "controllo" nella sua valenza più positiva, che normalmente sento esercitato su di me in otk, cioè con un contatto fisico diretto, non avrei pensato di sentirlo a distanza... Contenitivo, addirittura.. E sentirmi contenuta è la cosa più rassicurante per me.
La sensazione di essere "contenuta", che normalmente penserei sia fisica, mi è passata anche a distanza. Ed è questo che mi ha sorpreso.
Sono stata bene, qualunque cosa sia stato ha funzionato. Ho fatto pace con il mio Universo. Sono felice. Tutto qui.
Nel lontano 2003, quasi 2004 (semicit.), su un forum ospitato da Forumfree, iniziò a formarsi e a svilupparsi il nucleo di una comunità di amanti del genere spanking. Tra alterne vicissitudini, quella comunità crebbe, si trasferì su questo sito e divenne in breve tempo il punto di riferimento in Italia.
Il forum arrivò ad avere decine di sezioni, alcune riservate alle spankee, con esperienze, dibattiti e racconti. Parallelamente vi era una chat IRC, nella quale faceva gli onori di casa (e a volte elargiva sculaccioni) l'indimenticato bot Orbilio.
Erano gli anni dei primi incontri dal vivo, a Milano e a Bologna, tra alcuni dei partecipanti più assidui.
Poi, come per ogni cosa bella, arrivò più o meno lentamente il declino e la fine. Le tecnologie cambiavano rapidamente, i forum lasciavano il posto ai social network, che portarono, col vento della novità, alla grande e inesorabile dispersione di persone, idee e passioni.
Il nostro forum, il nostro amato forum, ormai non più aggiornato (ma ancora molto visitato), cadde vittima di un grave problema tecnico che lo portò, per sempre, offline. Fortunatamente è sopravvissuto il backup del database, con tutti i contenuti intatti, ma la versione pesantemente personalizzata di phpBB non è recuperabile, a meno di sforzi immani. Ma se anche si potesse ripristinare, sarebbe talemnte obsoleto e pieno di problematiche di sicurezza che non potrebbe sopravvivere online più di qualche minuto.
Per ridare vita almeno al prezioso materiale raccolto in tanti anni è nato il museo, versione statica e ridotta del forum. Sono ovviamente rimaste escluse le sezioni private e di servizio del forum, non essendo per il momento possibile ripristinare un controllo degli accessi.
Luca