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La questione del pianto.

Avviato da Lydia il 27/01/2013 alle 11:26

La questione del pianto.

Lydia (164 post, compleanno 11-4-1980)

Parlavo con miria e riflettevo su alcune cose. C'è un argomento in particolare sul quale vorrei chiedervi delle opinioni: secondo voi per quale motivo si piange durante o dopo la sculacciata? Vi è mai capitato? Io non riesco a concepire una reazione del genere, onestamente. Scherzando con il mio spanker gli dico spesso "non mi farai piangere mai" e ne sono sinceramente convinta.
Ok, ero convinta anche che uno sculaccione non potesse far poi così male e che la spazzola non fosse una gran tragedia, ma tant'è
Forse non ho mai sentito davvero un senso di impotenza così forte da giustificare tale reazione, o non sono mai stata convinta di aver davvero meritato la punizione che stavo ricevendo. Posso solo supporre che la sfera emotiva sia importantissima in tal senso.
Per gli/le [b:2ycwmey6]spankee[/b:2ycwmey6]: in quali casi piangete e perchè?
Per gli/le [b:2ycwmey6]spanker[/b:2ycwmey6]: cosa provate quando riuscite a far piangere il/la vostro/a spankee? Ma soprattutto vi siete mai prefissi questo fine ultimo come obiettivo?
Certo non è l'ideale svegliarsi di domenica mattina con domande del genere...prima o poi comunque dovevo farla

Inviato il 27/01/2013 alle 11:26

Re: La questione del pianto.

patty (637 post, compleanno non disponibile)

ehmm è la prima volta che metto un link...
cmq la questione è già stata in passato ampliamente trattata in questo post:
viewtopic.php?f=9&t=441

Lydia ha scritto:
Per gli/le spankee: in quali casi piangete e perchè?

Mai successo.. di frignare sì, ma piangere-piangere mai.

Inviato il 27/01/2013 alle 11:36

Re: La questione del pianto.

Lydia (164 post, compleanno 11-4-1980)

patty ha scritto:
ehmm è la prima volta che metto un link...
cmq la questione è già stata in passato ampliamente trattata in questo post:
viewtopic.php?f=9&t=441

Grazie! Ho cercato un topic del genere ma non lo avevo trovato da sola, che pirla
Comunque risale al 2007, sono curiosa di sapere se in cinque anni per qualcuno è cambiato qualcosa....
patty ha scritto:
Mai successo.. di frignare sì, ma piangere-piangere mai.

Ecco, quello lo capisco di più, capita anche a me

Inviato il 27/01/2013 alle 11:40

Re: La questione del pianto.

PrettyZoe (898 post, compleanno non disponibile)

io delle volte piango, ma non per il dolore o perchè mi sento profondamente in colpa xl a punizione subita.
piango a volte per altri motivi, però di parlarne qui (luogo free a tutti) non mi sento...
è un argomento un po' delicato

Inviato il 27/01/2013 alle 12:16

Re: La questione del pianto.

miria (239 post, compleanno non disponibile)

Zoe, ne parli nel tuo diario o ne hai già parlato magari?

Inviato il 27/01/2013 alle 13:20

Re: La questione del pianto.

PrettyZoe (898 post, compleanno non disponibile)

miria ha scritto:
Zoe, ne parli nel tuo diario o ne hai già parlato magari?

non ne ho ancora parlato, ne parlerò di là.... per me è un tasto un po' dolente

Inviato il 27/01/2013 alle 13:23

Re: La questione del pianto.

Lydia (164 post, compleanno 11-4-1980)

PrettyZoe ha scritto:
io delle volte piango, ma non per il dolore o perchè mi sento profondamente in colpa xl a punizione subita.

Ecco....si può piangere per il dolore? Non riesco a figurarmi la situazione, e nemmeno riesco a concepirlo. Quando vengo punita, nel mentre piuttosto mi arrabbio perchè vorrei fermare i colpi ma ogni mio tentativo è vano. Posso emettere lamenti, gemiti, frignare anche, ma non piango, anche dovesse fare male come l'inferno.
PrettyZoe ha scritto:
piango a volte per altri motivi, però di parlarne qui (luogo free a tutti) non mi sento...
è un argomento un po' delicato

Se non ne vuoi parlare non c'è problema, non è quello il mio scopo, ho chiesto un parere anche sintetico Anche io sospetto che debba esserci qualcos'altro e so anche cosa nel mio caso, ma per orgoglio credo di non voler sondare quel terreno.

Inviato il 27/01/2013 alle 14:50

Re: La questione del pianto.

miria (239 post, compleanno non disponibile)

PrettyZoe ha scritto:
non ne ho ancora parlato, ne parlerò di là.... per me è un tasto un po' dolente

LUNGI da me forzare qualcuno, Zoe, spero che tu abbia mai sentito insistenza, la mia è pura curiosità umana. Quando sono inopportuna dimmi serenamente "Qui no" e io annuirò con rispetto.
Sicuramente questa particolare sfumatura di sessualità nasconde spesso altro che la mera soddisfazione fisica.

Inviato il 27/01/2013 alle 15:39

Re: La questione del pianto.

miria (239 post, compleanno non disponibile)

Lydia ha scritto:
Ecco....si può piangere per il dolore? Non riesco a figurarmi la situazione, e nemmeno riesco a concepirlo.

da quel che ho letto nel link vecchio dato da patty, per alcuni è possibile.
io non lo so. mi do l'idea che piuttosto svengo ma non piango sospetto che il pianto derivi per molti da altro di interno. Da uno scuotimento più mentale, psicologico, da parole dette con assieme colpi inferti. suppongo. personalmente mi è venuto più da piangere per cose dette e in un certo modo che per colpi dati, fino ad ora, ma non ho esperienze complete a riguardo, è presto.
insomma, è come parlare di idee astratte per ora.
sono anch'io interessata a sapere altri pareri ed esperienze attuali.
e sono curiosa anche del punto di vista degli spanker.

Inviato il 27/01/2013 alle 15:45

Re: La questione del pianto.

PrettyZoe (898 post, compleanno non disponibile)

è una cosa abbastanza personale, ma non preoccuparti, ne parlo volentieri.
lo scriverò sul diario, in modo che resti visibile ai soli iscritti. non oggi, però prometto che lo scriverò

Inviato il 27/01/2013 alle 19:07

Re: La questione del pianto.

indomabile ribelle (633 post, compleanno 1982)

Io ho scritto un po' riguardo il pianto qui: viewtopic.php?f=7&t=2098
Con il mio spanker di tanto in tanto se ne parla... non del pianto di dolore fisico, chiaramente, (ho partorito tre volte senza droghe ) ma di quello emotivo. Lui sa che io piango rarissimamente e comunque da sola, non in presenza d'altri.
Parlandone mi ha chiesto come mai non riesca a lasciarmi andare, e ecco... per me piangere è l'apice della vulnerabilità.. e io solitamente detesto sentirmi vulnerabile.. lo spanking in questo mi aiuta, proprio perchè mi permette di rendermi vulnerabile per quel breve tempo e con una persona che so mi può "contenere"... ma qualcosa dentro di me ancora mi impedisce di essere completamente fragile e, di conseguenza, libera.

Inviato il 27/01/2013 alle 21:31

Re: La questione del pianto.

Lydia (164 post, compleanno 11-4-1980)

indomabile ribelle ha scritto:
Io ho scritto un po' riguardo il pianto qui: viewtopic.php?f=7&t=2098
Con il mio spanker di tanto in tanto se ne parla... non del pianto di dolore fisico, chiaramente, (ho partorito tre volte senza droghe ) ma di quello emotivo. Lui sa che io piango rarissimamente e comunque da sola, non in presenza d'altri.
Parlandone mi ha chiesto come mai non riesca a lasciarmi andare, e ecco... per me piangere è l'apice della vulnerabilità.. e io solitamente detesto sentirmi vulnerabile.. lo spanking in questo mi aiuta, proprio perchè mi permette di rendermi vulnerabile per quel breve tempo e con una persona che so mi può "contenere"... ma qualcosa dentro di me ancora mi impedisce di essere completamente fragile e, di conseguenza, libera.

Ecco....la vulnerabilità. Io odio essere vulnerabile. Sto iniziando a pensare che lo spanking non faccia per me

Inviato il 30/01/2013 alle 03:25

Re: La questione del pianto.

indomabile ribelle (633 post, compleanno 1982)

Lydia ha scritto:
Ecco....la vulnerabilità. Io odio essere vulnerabile. Sto iniziando a pensare che lo spanking non faccia per me

Certo, sentirci vulnerabili significa avere paura che i nostri sentimenti vengano feriti, o peggio derisi da chi non capisce. Paura di non sentirci adeguati. Paura di vacillare e poi cadere. Ma questo che significa?
Chi è realmente forte, e sicuro di esserlo, riesce ad ammettere le proprie vulnerabilità senza timori.
Chi invece si mostra forte, inaccessibile persino, forse ha solo una grande paura di mostrarsi nelle proprie fragilità. Perchè che succede se queste fragilità vengono viste da qualcuno che non saprà essere delicato con i tuoi sentimenti?
Forse sto ricamandoci sopra un po' troppo... ma per me è sempre stato così.
E questo è il motivo per cui lo spanking mi permette di essere me stessa, quella me che tengo solitamente ben nascosta e al riparo dal mondo perchè troppo delicata, troppo debole per certi versi.
La fortuna sta nel trovare le mani giuste che sappiano farti sentire al sicuro, libera di essere fragile, di esporti senza paura. E di sentirti finalmente davvero forte.

Inviato il 30/01/2013 alle 09:33

Re: La questione del pianto.

patty (637 post, compleanno non disponibile)

indomabile ribelle ha scritto:
E questo è il motivo per cui lo spanking mi permette di essere me stessa, quella me che tengo solitamente ben nascosta e al riparo dal mondo perchè troppo delicata, troppo debole per certi versi.
La fortuna sta nel trovare le mani giuste che sappiano farti sentire al sicuro, libera di essere fragile, di esporti senza paura. E di sentirti finalmente davvero forte.

bello!
Già anche per me era così!
Tuttavia il pianto è difficile e come tutte le cose complicate ci vuole molto tempo .. bisogna costruire una fiducia molto profonda .. come dici tu bisogna arrivare al punto di sentire di essere compresa e protetta anche dalle tue stesse paure.. al momento in cui nn dovrai più nasconderti perchè sai che le tue fragilità saranno rispettate e condivise, saranno curate e amate..

Inviato il 30/01/2013 alle 10:26

Re: La questione del pianto.

Lydia (164 post, compleanno 11-4-1980)

indomabile ribelle ha scritto:
Forse sto ricamandoci sopra un po' troppo... ma per me è sempre stato così.

No penso che tu abbia ragione....anche per me è sempre stato così, essere vulnerabile non mi ha mai portato grandi vantaggi. Lo sono stata per tanto tempo, poi mi sono chiusa. Quando ho abbassato la guardia di nuovo è andata male. Attualmente faccio fatica a rilassarmi del tutto, quando sono in una situazione di svantaggio. Le mie difese cadono solo tra le coccole del "dopo".
Chiedo delle lacrime perchè non ne capisco il meccanismo. Ho ricevuto punizioni severe, ma non ho mai pianto, nonostante fossi anche veramente arrabbiata.
indomabile ribelle ha scritto:
E questo è il motivo per cui lo spanking mi permette di essere me stessa, quella me che tengo solitamente ben nascosta e al riparo dal mondo perchè troppo delicata, troppo debole per certi versi.

Ti invidio....spero di arrivarci anche io prima o poi.
indomabile ribelle ha scritto:
La fortuna sta nel trovare le mani giuste che sappiano farti sentire al sicuro, libera di essere fragile, di esporti senza paura. E di sentirti finalmente davvero forte.

Quello si...

Inviato il 30/01/2013 alle 20:32

Re: La questione del pianto.

Dolce Punizione (797 post, compleanno non disponibile)

Penso che bisogna fare chiarezza sui termini
PIANTO
LACRIME
PIAGNUCOLARE
per come li intendo io (che uso spesso PIANTO al posto di LACRIME) potrebbero essere corrette queste definizioni
PIANTO abbando totale ad un dolore (spesso morale)
LACRIME tracimazione di un dolore momentaneo
PIAGNUCOLARE mostrarsi più sofferenti e o addolorati di quanto non lo si sia in realtà con gemiti
Dunque il PIANTO non e venuto mai, nella mia esperienza, solo per il dolore fisico. Qualche volta un po' di spanking ha aiutato a farlo emergere.
Nella mia esperienza non voglio a contare le volte che lei ha pianto nell'incavo della mia spalla o io "in grembo" a lei. Visto che sono due giorni che trattengo il pianto perché non c'è lei.
Posizioni dettate della differenza d'altezza (lei notevolmente più bassa) e dal fatto che il PIANTO sega le gambe e quindi a qualcosa bisogna appoggiarsi. Lei a me e noi due al divano/letto/tavolo.
Il pianto può essere associato a singhiozzi, quando il dolore è fortissimo.
LACRIME... io ho i dotti lacrimali prolifici però a me le lacrime vengono sempre per il dolore continuato. E paradossalmente non mi vengono se è intenso e breve.
Può essere associato ad esclamazioni di dolore, o gemiti.
La faccia dell'ortopedico che mi ha ricomposto una frattura multipla e mi ha sentito imprecare moderatamente con tono più stupito che sofferente... era da fotografare.
Devo essere l'unica persona che non ha lanciato un urlo di dolore e non si è nemmeno fatta venire gli occhi lucidi.
In compenso quando facevo la ceretta (ho smesso) lacrimavo come una fontanella.
PIAGNUCOLARE io uso questo termine per "fare la scena" di piangere, generalmente esclamazioni e gemiti hanno una sfumatura acida e un sapore finto.
Questo io non lo faccio mai e non conviene farlo a nessuno che voglia passare con me del tempo... NON LO SOPPORTO.
E voi in che accezione usate i termini in questione?
Ah dovevo rispondere alla domanda... cosa prova lo spanker?
Dipende se è PIANTO, LACRIME o PIAGNUCOLARE
PIAGNUCOLARE - stizza, giramento di palle e gran voglia di arrivare alle vere LACRIME
LACRIME - segno che il punto di "cottura" è stato raggiunto e urge variazione (coccole / altra forma di punizione / riduzione di intensità / ...) lo confesso c'è una gran soddisfazione, come quando riesce un soufflé !!!
PIANTO - idem e urge abbraccio + comprensione + empatia + calore + carezze, ma in alcuni rarissimi casi è necessario sopportare il dolore che si sta condividendo e andare avanti assorbendone un po' ... sono gli unici casi in cui è più facile (e fa meno male) essere spankee

Inviato il 08/02/2013 alle 14:17

Re: La questione del pianto.

miria (239 post, compleanno non disponibile)

[i:3p5llry8]PIANTO abbando totale ad un dolore (spesso morale)[/i:3p5llry8]
- per me spesso c'è dell'altro SOTTO, forse, ma non sempre.
nella mia esperienza il dolore può essere morale (nel gioco)ma nel senso che ha "scosso" qualcosa dentro di PERSONALE. non per forza dovuto ad altro.
[i:3p5llry8][i]LACRIME tracimazione di un dolore momentaneo[/i:3p5llry8][/i]
- questo non lo so... potrei essere d'accordo. mi è capitato però di piangere DOPO. o lacrimare.
tipo nervi scossi, poi ti rilassi e zak
[i:3p5llry8]PIAGNUCOLARE mostrarsi più sofferenti e o addolorati di quanto non lo si sia in realtà con gemiti[/i:3p5llry8]
- no questo non l'ho mai fatto, perchè il mio spanker se ne accorge e ho sempre saputo che si indispettisce un sacco, non ho mai voluto sperimentare questo frangente onestamente.
c'è però una quarta condizione per me
singhiozzare senza lacrime
mi viene quando sono al limite e sono proprio esausta, affranta e ne ho prese proprio tante che non so più come fare e vorrei scappare dalla finestra XD
ho limiti bassini, mi succede.
ma non escono le lacrime, perchè sono troppo tesa, perchè sono impegnata a stare preoccupata e gridare in genere ahahah

Inviato il 08/02/2013 alle 17:20

Re: La questione del pianto.

Dolce Punizione (797 post, compleanno non disponibile)

Ognuno di noi è proprio diverso.
Ho riletto il mio post e c'è un errore: è rimasto un IDEM di troppo
Ovviamente quando la persona che ami e che stai battendo arriva al PIANTO per una sua infelicità NON SEI FELICE PER NIENTE anzi sei addolorata quanto lei.
E continuare a picchiarla per farle "spurgare" con il dolore fisico il suo dolore morale è molto peggio che sopportare il doppio di dolore fisico.

Inviato il 08/02/2013 alle 18:45

Re: La questione del pianto.

JuliaB (176 post, compleanno non disponibile)

Di piangere mi è capitato solo due volte, ansi una, l'altra avevo solo i lucciconi.
Un tale sconvolgimento emotivo può essere mostrato solo ad una persona con cui si è intimi... se non c'è intimità piangere sarebbe estremamente umiliante.
In genere quando ho pianto è successo perchè avevo altri motivi per farlo, e a dire la verità è stata un'esperienza piacevolmente catartica. A volte è proprio quello che ci vuole, è il piacere di lasciarsi andare, di perdere il controllo, che, per una persona dominante come me, è cosa dura da ottenere.
Il piagnucolare per me è solo un modo per ottenere una punizione più dura, lo faccio per stizzire il mio compagno, per provocarlo, per farlo spingere oltre. Mi trovo perfettamente daccordo con voi, in sintesi.

Inviato il 08/02/2013 alle 20:24

Re: La questione del pianto.

patty (637 post, compleanno non disponibile)

interessante sta cosa di definire i termini: pianto, lacrime e piagnucolare.
Diciamo che a me è capitato di frignare e per frignare intendo un misto tra lacrime e pianto..
cioè nn mi è capitato di piangere come ad es. quando vedo un film o quando reagisco ad un dolore emotivo... in quel caso il mio pianto è a fontana ma molto silenzioso.
Durante una sessione invece il pianto è scomposto.. e nn mi vengono i lacrimoni.. è un pianto con lamenti .. ma è diverso dalla lacrimazione per via della ceretta.
Nn saprei bene definirlo.. si tratta di un pianto più infantile e che viene naturale per la situzione in sè nn è liberatorio.. è solo una reazione istintiva... mah! chissà poi se ho mai pianto davvero visto che ho dei ricordi confusi al riguardo..

Inviato il 08/02/2013 alle 21:17

Re: La questione del pianto.

indomabile ribelle (633 post, compleanno 1982)

Dolce Punizione ha scritto:
Ognuno di noi è proprio diverso.
Ho riletto il mio post e c'è un errore: è rimasto un IDEM di troppo
Ovviamente quando la persona che ami e che stai battendo arriva al PIANTO per una sua infelicità NON SEI FELICE PER NIENTE anzi sei addolorata quanto lei.
E continuare a picchiarla per farle "spurgare" con il dolore fisico il suo dolore morale è molto peggio che sopportare il doppio di dolore fisico.

A me è capitato che il mio spanker premesse un po' sui miei tasti emotivi che solitamente tengo sotto una campana di vetro.. In quel momento avrei potuto lasciare cadere tutte le mie difese. Invece non ce l'ho fatta... sono stata codarda e mi sono estraniata...
Ci vuole molta più forza a lasciarsi andare che a mantenere sempre alta la guardia...
Lo spanking mi aiuta molto a lasciare andare tutto il controllo che sono abituata ad esercitare su di me, ma ancora non totalmente..
Il fatto è che per quanto io desideri lasciarmi andare completamente, sono talmente tanti anni che quando il mio malessere preme per uscire io o lo reprimo ulteriormente o lo lascio sfogare quanto basta perchè i livelli si abbassino un pochino, ma in completa solitudine, che per quanto mi fidi del mio spanker, per quanto voglia lasciare che lui mi contenga anche in quel momento, non ce la faccio ancora.
Ho troppa paura, credo. Lui non è il mio compagno. Lo vedo, stiamo bene insieme, e poi ci dobbiamo lasciare. E allora poi io che faccio? E se mi lascio andare e poi non riesco più a rimettere insieme i pezzi da sola?
E' un percorso.. e io sono una lumachina...

Inviato il 08/02/2013 alle 21:18

Re: La questione del pianto.

Lydia (164 post, compleanno 11-4-1980)

indomabile ribelle ha scritto:
Ho troppa paura, credo. Lui non è il mio compagno. Lo vedo, stiamo bene insieme, e poi ci dobbiamo lasciare. E allora poi io che faccio? E se mi lascio andare e poi non riesco più a rimettere insieme i pezzi da sola?

Mh...penso di avere anche io lo stesso problema, tra gli altri. In generale non mi lascio comunque andare facilmente ma comunque, nonostante mi fidi di lui, quello che eventualmente tirerei fuori di profondo rimarrebbe comunque sulle mie spalle. Bisogna scendere a patti comunque, credo, e andare per gradi.

Inviato il 09/02/2013 alle 18:46

Re: La questione del pianto.

Keith (9219 post, compleanno non disponibile)

Ciao Lydia,
dai un'occhiata qui :
viewtopic.php?f=9&t=441
ciao,
Keith

Inviato il 10/02/2013 alle 00:25

Re: La questione del pianto.

Blue (4456 post, compleanno non disponibile)

indomabile ribelle ha scritto:
io piango rarissimamente e comunque da sola, non in presenza d'altri.
... per me piangere è l'apice della vulnerabilità.. e io solitamente detesto sentirmi vulnerabile.. lo spanking in questo mi aiuta, proprio perchè mi permette di rendermi vulnerabile per quel breve tempo e con una persona che so mi può "contenere"... ma qualcosa dentro di me ancora mi impedisce di essere completamente fragile e, di conseguenza, libera.

La mia posizione nei confronti delle lacrime è rimasta la stessa di quasi 6 anni fa ( [b:2ummhixl]Luca[/b:2ummhixl] ad aprile, che mi regali per il sesto compleforum?).
Una posizione molto simile a quella di Indomabile e di Lydia. Il pianto, le lacrime sono un tabù.
Detesto chi piange facilmente davanti ad altri perchè lo trovo un modo per attirare l'attenzione.
D'altra parte mi indigna chi fa del male portando alle lacrime.
Sono retaggi d'infanzia, i miei, la pensavo così anche a 5 anni.
Piangere per il dolore fisico della sculacciata, mai, nonostante io non sia famosa per la mia resistenza
Il pianto potrebbe essere solo emotivo ma a maggior ragione mi sembra impensabile. Non riesco a immaginare l'uomo con cui potrebbe accadere.

Inviato il 11/02/2013 alle 00:13

Re: La questione del pianto.

Luca (1701 post, compleanno non disponibile)

Blue ha scritto:
[b:3r7n20sc]Luca[/b:3r7n20sc] ad aprile, che mi regali per il sesto compleforum?

Dopo che mi hi ricordato che sono più vecchio di sei anni?

Inviato il 11/02/2013 alle 01:14

Re: La questione del pianto.

Blue (4456 post, compleanno non disponibile)

No, dopo che ti ho ricordato che sono già 6 anni che godi della mia straordinaria presenza!
E' proprio vero che state diventando più vanitosi delle donne riguardo l'età! Ma che io, invece, sono ringiovanita? Beh un po' sì, per certi versi...

Inviato il 11/02/2013 alle 08:51

Re: La questione del pianto.

Roby (829 post, compleanno non disponibile)

Il pianto è una cosa molto personale, troppo perchè uno spanker possa usarla nelle sculacciate. Dipende da molte cose, e in ogni persona è diverso, dipende molto dall'emotività e da tante cose.
Non si può pianificare la cosa o porsela come un obiettivo,

Inviato il 11/02/2013 alle 20:22

Re: La questione del pianto.

Keith (9219 post, compleanno non disponibile)

Roby ha scritto:
Non si può pianificare la cosa o porsela come un obiettivo,

Su questo non ci piove, almeno per me.
ciao,
Keith

Inviato il 13/02/2013 alle 00:11

Re: La questione del pianto.

LeFantasieDiLiu (249 post, compleanno non disponibile)

ciao...sai che qualche volta ci ho pensato pure io alla questione pianto? secondo me lo spanking è un gioco, si gioca con complicità e per il piacere di entrambi, se la spankee arriva a piangere solo uno è il motivo: aveva voglia di sfogarsi e tramite lo spanking e il suo spanker è riuscita a lasciarsi andare, cosa non facile...la vedo come una cosa liberatoria, ma chi veramente ha voglia e la possibilità di farlo?

Inviato il 03/05/2013 alle 15:40

Re: La questione del pianto.

Rosaspina (3111 post, compleanno 29-11-1983)

Io sono una dalla lacrima facile. Ma non mi sento debole, semplicemente ci sono troppe cose che mi commuovono o che mi fanno provare rabbia. E come capita a Lucilla (se non sbaglio), che lo ha scritto tempo fa, il pianto arriva anche dopo l'amore. Non vorrei mai piangere in presenza di altri ma talvolta le lacrime scendono da sole... e comunque sono sempre silenziosa. Piango se il mio fidanzato parte, se parto io, per una frase sgarbata, per un pensiero... per troppi pensieri. Non so se avete mai letto "La città e i cani" di Vargas Llosa. C'è una certa scena in cui a una cagnolina buonissima viene fatto del male e poi questa bestiolina rimane per sempre con una zampina offesa, ma non prova rancore verso la persona che glielo ha fatto. Anzi va sempre a scodinzolarle vicino. Ecco io lì non reggo, sto piangendo anche adesso. E' soprattutto il male verso gli indifesi che non tollero, il sentirmi impotente.
Per lo spanking non so rispondere perché non sono mai stata sculacciata seriamente. La penso come [b:1buz8ajh]Indomabile[/b:1buz8ajh]: mi aiuterebbe molto a lasciarmi andare. Io forse penso troppo, osservo tutto, tendo ad avere il controllo su ogni cosa, soprattutto su me stessa, anche perché sono sempre stata "quella giudiziosa", "quella responsabile".
Faccio fatica a immedesimarmi in uno/a spanker. Io non riuscirei mai a "fare del bene facendo del male", e ammiro molto [b:1buz8ajh]DP[/b:1buz8ajh] quando scrive che

Dolce Punizione ha scritto:
in alcuni rarissimi casi è necessario sopportare il dolore che si sta condividendo e andare avanti assorbendone un po'... sono gli unici casi in cui è più facile (e fa meno male) essere spankee

Sono convinta che nello spanking il dolore si condivida. Fermo restando che i due sono "pari", che le difficoltà che si incontrano sono le stesse, seppur opposte, per me in quanto Rosaspina è "più comodo" essere spankee perché delego allo spanker anche la mia parte di responsabilità. Io mi lascio andare e lui prende le decisioni per me, prende il controllo. Analizzando in superficie il rapporto si vede che chi è sculacciato è l'indifeso, il buono, non compie il male. Invece chi sculaccia è il cattivo, compie il male. E' la figura negativa. In realtà, chi sculaccia sta agendo per il bene dell'altro, quei colpi (che fanno male anche a lui) l'altro/a li desidera, sono la sua salvezza. In un certo senso è l'altro/a a chiederglieli. In fondo, lo/a spenkee è egoista (non fraintendetemi...), eppure ne esce fuori come figura positiva. Nella coppia, lo/a spanker è l'eroe.

Inviato il 04/05/2013 alle 01:59

Re: La questione del pianto.

patty (637 post, compleanno non disponibile)

Rosaspina ha scritto:
Analizzando in superficie il rapporto si vede che chi è sculacciato è l'indifeso, il buono, non compie il male. Invece chi sculaccia è il cattivo, compie il male. E' la figura negativa. In realtà, chi sculaccia sta agendo per il bene dell'altro, quei colpi (che fanno male anche a lui) l'altro/a li desidera, sono la sua salvezza. In un certo senso è l'altro/a a chiederglieli. In fondo, lo/a spenkee è egoista (non fraintendetemi...), eppure ne esce fuori come figura positiva. Nella coppia, lo/a spanker è l'eroe.

in realtà nn è proprio così.. cioè nn ci sono buoni o egoisti nè in superficie e nè in profondità. Sono 2 bisogni che si incontrano. Ovvio che da fuori un vanilla dice: ma che è??
Ma l'egoismo sta da tutte e 2 le parti come in ogni rapporto.
(Mamma mia che cinica che sono diventata! ma è solo apparenza quando c'è sintonia io sono molto love-love con lo spanker .. pure troppo ! )
La responsabiltà è maggiore per lo spanker ma lui ha anche più potere e poi se è bravo ha la gratitudine della spankee..
Per le lacrime io nn ho ancora capito cosa si intende.. e spero di nn capirlo mai
cioè io frigno e strillo ... ma sinceramente mi piace di più il momento in cui riesco ad accettare il dolore, perchè secondo me è un passaggio successivo .. poi se dopo averlo accettato si piange nn lo so perchè nn mi è mai successo di arrivare a quel punto.

Inviato il 05/05/2013 alle 18:54

Re: La questione del pianto.

Rosaspina (3111 post, compleanno 29-11-1983)

patty ha scritto:
nn ci sono buoni o egoisti nè in superficie e nè in profondità. Sono 2 bisogni che si incontrano.

La penso così anch'io. Spanker e spankee sono uguali, nella loro complementarietà. I bisogni si incontrano e si soddisfano a vicenda. Il mio discorso era riferito più a "cosa vedo io", cioè non riuscirei mai a essere spanker, a "fare del male" (anche se solo apparentemente, perché in realtà lo spanker fa del bene. E' per questo che l'ho definito eroe). Forse non mi riesco a spiegare...
patty ha scritto:
Per le lacrime io nn ho ancora capito cosa si intende.. e spero di nn capirlo mai

Idem!

Inviato il 05/05/2013 alle 19:30

Re: La questione del pianto.

Roby (829 post, compleanno non disponibile)

Io non mi sento di definire una persona che piange, almeno, in ambito spanking, come debole. In queste situazioni quando le lacrime arrivano, non si possono fermare, arrivano e basta, indipendentemente dal comportamento della persona. Come ho detto prima non si possono certo programmare e quando arrivano sono frutto di tutte le emozioni che si concentrano in quelle situazioni.
Belle le parole di rosaspina sul rapporto spanker/spankee, i ruoli sono diversi ma è un rapporto alla pari. La spankee sembra "sottomessa" ma in realtà comanda tanto quanto lo spanker, solo in un modo diverso

Inviato il 05/05/2013 alle 20:18

Re: La questione del pianto.

Rosaspina (3111 post, compleanno 29-11-1983)

Roby ha scritto:
Io non mi sento di definire una persona che piange, almeno, in ambito spanking, come debole. In queste situazioni quando le lacrime arrivano, non si possono fermare, arrivano e basta, indipendentemente dal comportamento della persona. Come ho detto prima non si possono certo programmare e quando arrivano sono frutto di tutte le emozioni che si concentrano in quelle situazioni.

La lacrima infatti non è debolezza, nello spanking come in tutto il resto. E' segno che gli argini del cuore si sono spezzati, quindi fuoriescono tutte le emozioni come un'alta marea incontrollabile. Gli occhi bruciano però la lacrima purifica, a furia di sgorgare lava via un dolore e porta conforto. In fondo è come la sculacciata, anche questa brucia ma nello stesso tempo porta beneficio.
Roby ha scritto:
Belle le parole di rosaspina sul rapporto spanker/spankee, i ruoli sono diversi ma è un rapporto alla pari. La spankee sembra "sottomessa" ma in realtà comanda tanto quanto lo spanker, solo in un modo diverso

Grazie

Inviato il 06/05/2013 alle 00:45

Re: La questione del pianto.

Alice92 (60 post, compleanno non disponibile)

Lydia ha scritto:
Parlavo con miria e riflettevo su alcune cose. C'è un argomento in particolare sul quale vorrei chiedervi delle opinioni: secondo voi per quale motivo si piange durante o dopo la sculacciata? Vi è mai capitato? Io non riesco a concepire una reazione del genere, onestamente. Scherzando con il mio spanker gli dico spesso "non mi farai piangere mai" e ne sono sinceramente convinta.
Ok, ero convinta anche che uno sculaccione non potesse far poi così male e che la spazzola non fosse una gran tragedia, ma tant'è
Forse non ho mai sentito davvero un senso di impotenza così forte da giustificare tale reazione, o non sono mai stata convinta di aver davvero meritato la punizione che stavo ricevendo. Posso solo supporre che la sfera emotiva sia importantissima in tal senso.
Per gli/le [b:3ss0yccd]spankee[/b:3ss0yccd]: in quali casi piangete e perchè?
Per gli/le [b:3ss0yccd]spanker[/b:3ss0yccd]: cosa provate quando riuscite a far piangere il/la vostro/a spankee? Ma soprattutto vi siete mai prefissi questo fine ultimo come obiettivo?
Certo non è l'ideale svegliarsi di domenica mattina con domande del genere...prima o poi comunque dovevo farla

Io mi sento a disagio al solo pensiero del pianto come reazione a una sculacciata. Voglio dire, non mi piace pensare che sia il fine ultimo e nemmeno che sia uno degli elementi a cui si aspira.. Non lo vedo positivamente.. Per quanto la sculacciata debba far riflettere, mi riferisco a quella disciplinare, il portare la spankee al pianto mi sembra qualcosa di eccessivo forse.. o che sconfina nella spiacevolezza. Per quanto mi riguarda non vorrei mai arrivare al punto di piangere e se mai capitasse, immagino possa essere per la delusione verso me stessa, perchè la sculacciata accompagnata da ramanzina mi ha fatto sentire in colpa magari, ma vorrei che la riflessione a cui si giunge attraverso lo spanking non sia così " prepotente " e tempestosa da portare al pianto.. Vorrei fosse più positiva e graduale..

Inviato il 06/07/2015 alle 19:48

Re: La questione del pianto.

JuliaB (176 post, compleanno non disponibile)

Il pianto e' catarsi. Le lacrime lavano. C'e' una certa spiritualita' nell'accettare la punizione.
Debole? Piangere significa (come ridere del resto) che un sentimento non puo' piu' essere contenuto. Si piange per qualunque cosa che ci spiazza che ci trasporta emotivamente.
Vorrei piangere pis' spesso!
Ciao

Inviato il 13/07/2015 alle 19:45

Re: La questione del pianto.

principe di livadia (29 post, compleanno non disponibile)

Tra piangere e ridere in condizioni forzate come può esserlo quella della sculacciata non c'è poi così tanta differenza

Inviato il 15/07/2015 alle 23:34

Re: La questione del pianto.

JuliaB (176 post, compleanno non disponibile)

principe di livadia ha scritto:
Tra piangere e ridere in condizioni forzate come può esserlo quella della sculacciata non c'è poi così tanta differenza

Tranne appunto il vecchio tabu' del pianto, associato a dfebolezza! BaH

Inviato il 17/07/2015 alle 21:13

Re: La questione del pianto.

principe di livadia (29 post, compleanno non disponibile)

Non credo sei una donna debole Julia, mi sembri piena di energia , con una grande carica sensuale, come in una vera donna russa!

Inviato il 18/07/2015 alle 14:17

Re: La questione del pianto.

Eroise (400 post, compleanno non disponibile)

Io sono una dalla lacrima facile, anzi facilissima. Ma per questioni emotive. Mi basta vedere un pezzetto di un documentare sul maltrattamento sugli animali e inizio a piangere come una deficiente , sento una storia triste e mi commuovo immediatamente. Ho pianto per un'infinità di libri, film... insomma, una tragedia (non per questo mi reputo debole, semplicemente so di essere sensibile ed empatica).
Difficilmente, anzi, mi sa che non mi è mai capitato, piango per il dolore.
Per questi motivi per me sarebbe assolutamente incomprensibile piangere durante una sculacciata.
Se fosse per il dolore vorrebbe dire che il mio spanker mi starebbe staccando la carne a morsi, quindi vista la mia soglia di sopportazione decisamente bassa, vorrebbe dire che non ci siamo proprio capiti
Se fosse un pianto emotivo ancora peggio, perché per me una sculacciata deve essere una cosa che fa star bene (entrambi), eccita e rende felici e appagati... se mi facesse piangere sicuramente vorrebbe dire che qualcosa è andato storto.

Inviato il 24/07/2015 alle 17:07

Re: La questione del pianto.

Keith (9219 post, compleanno non disponibile)

Eroise ha scritto:
Mi basta vedere un pezzetto di un documentare sul maltrattamento sugli animali e inizio a piangere come una deficiente

Io per quelle cose mi incxxxo altro che piangere!
Scherzi a parte - ma ero serio... - la questione è proprio la distinzione che hai notato anche tu, tra pianto emotivo e quello dovuto al dolore insopportabile della punizione, tra i due, meglio il primo, nel senso lì vincono le emozioni.... anche se non è il mio obiettivo.
ciao,
Keith

Inviato il 30/07/2015 alle 22:37

Re: La questione del pianto.

Rosaspina (3111 post, compleanno 29-11-1983)

Possono essere diversi i motivi per cui si piange. Io anche sono una persona dalla lacrima facile (molto facile), però non ho mai pianto durante la sculacciata e non penso mi piacerebbe arrivare a farlo per il dolore fisico. Però mi è capitato di piangere dopo, non so spiegare perché. Forse perché mi sentivo appagata e il pianto aveva una valenza positiva, di liberazione...

Inviato il 07/09/2015 alle 01:53

Re: La questione del pianto.

Alice92 (60 post, compleanno non disponibile)

Anche a me è capitato solo dopo, nel mio caso perchè il senso di colpa per essermi comportata in un certo modo e la conseguente punizione veniva " liberato ", così mi sfogavo e dopo cercavo di migliorare. Forse è una cosa un po' stupida

Inviato il 10/09/2015 alle 11:44

Re: La questione del pianto.

taribo (437 post, compleanno 18-5-1970)

Diciamo che c'è un po di rabbia, un po di vergogna, del dolore, tutto mischiato in una situazione che può essere bellissima, naturalmente per chi sente e vive determinate sensazioni, e le desidera nella propria fantasia.
Può essere anche uno sfogo liberatorio, un rilasciarsi per la spanker salutare ed intenso.
Una summa delle tante istanze che si concretizzano...per alcune spankee nel pianto, per altre nei gemiti, per alcune in un silenzio che vale più di mille parole.

Inviato il 10/09/2015 alle 22:00

Re: La questione del pianto.

Rosaspina (3111 post, compleanno 29-11-1983)

Alice92 ha scritto:
Anche a me è capitato solo dopo, nel mio caso perchè il senso di colpa per essermi comportata in un certo modo e la conseguente punizione veniva " liberato ", così mi sfogavo e dopo cercavo di migliorare. Forse è una cosa un po' stupida

Ti capisco. Non è affatto una cosa [i:2g6f3q09]stupida[/i:2g6f3q09] :*

Inviato il 11/09/2015 alle 01:14

Re: La questione del pianto.

Alice92 (60 post, compleanno non disponibile)

Inviato il 11/09/2015 alle 14:53

Re: La questione del pianto.

taribo (437 post, compleanno 18-5-1970)

Il risvolto psicologico della punizione....la componente del castigo che contribuisce a formare, in quel mix di cui parlavo prima, quella meravigliosa sensazione che dá la sculacciata, sia in chi la somministra che in chi la riceve.
Ovviamente sempre per chi, come noi, ha sempre provato e desiderato una determinata forma di intimità.

Inviato il 12/09/2015 alle 16:50

Re: La questione del pianto.

Monichetta (13 post, compleanno 5-4-1986)

A me è capitato di piangere e spesso di frignare. Quasi sempre per la verga ma se la sculacciata e molto forte anche la componente del dolore da il suo.

Inviato il 27/02/2016 alle 18:14

Re: La questione del pianto.

Mary80 (44 post, compleanno 30-8-1980)

Per quanto mi riguarda, io sono riuscita a piangere (e quindi a dare libero sfogo a tutte le mie emozioni) solo in un particolare contesto con uno spanker per me molto importante, con il quale avevo un coinvolgimento sentimentale. Nelle altre occasioni quando la punizione era molto dura magari frignavo un pò, ma non sono mai arrivata al pianto...

Inviato il 27/02/2016 alle 22:55

Chi eravamo

Nel lontano 2003, quasi 2004 (semicit.), su un forum ospitato da Forumfree, iniziò a formarsi e a svilupparsi il nucleo di una comunità di amanti del genere spanking. Tra alterne vicissitudini, quella comunità crebbe, si trasferì su questo sito e divenne in breve tempo il punto di riferimento in Italia.

Il forum arrivò ad avere decine di sezioni, alcune riservate alle spankee, con esperienze, dibattiti e racconti. Parallelamente vi era una chat IRC, nella quale faceva gli onori di casa (e a volte elargiva sculaccioni) l'indimenticato bot Orbilio.

Erano gli anni dei primi incontri dal vivo, a Milano e a Bologna, tra alcuni dei partecipanti più assidui.

Poi, come per ogni cosa bella, arrivò più o meno lentamente il declino e la fine. Le tecnologie cambiavano rapidamente, i forum lasciavano il posto ai social network, che portarono, col vento della novità, alla grande e inesorabile dispersione di persone, idee e passioni.

Il nostro forum, il nostro amato forum, ormai non più aggiornato (ma ancora molto visitato), cadde vittima di un grave problema tecnico che lo portò, per sempre, offline. Fortunatamente è sopravvissuto il backup del database, con tutti i contenuti intatti, ma la versione pesantemente personalizzata di phpBB non è recuperabile, a meno di sforzi immani. Ma se anche si potesse ripristinare, sarebbe talemnte obsoleto e pieno di problematiche di sicurezza che non potrebbe sopravvivere online più di qualche minuto.

Per ridare vita almeno al prezioso materiale raccolto in tanti anni è nato il museo, versione statica e ridotta del forum. Sono ovviamente rimaste escluse le sezioni private e di servizio del forum, non essendo per il momento possibile ripristinare un controllo degli accessi.

Luca