Parlavo con miria e riflettevo su alcune cose. C'è un argomento in particolare sul quale vorrei chiedervi delle opinioni: secondo voi per quale motivo si piange durante o dopo la sculacciata? Vi è mai capitato? Io non riesco a concepire una reazione del genere, onestamente. Scherzando con il mio spanker gli dico spesso "non mi farai piangere mai" e ne sono sinceramente convinta.
Ok, ero convinta anche che uno sculaccione non potesse far poi così male e che la spazzola non fosse una gran tragedia, ma tant'è
Forse non ho mai sentito davvero un senso di impotenza così forte da giustificare tale reazione, o non sono mai stata convinta di aver davvero meritato la punizione che stavo ricevendo. Posso solo supporre che la sfera emotiva sia importantissima in tal senso.
Per gli/le [b:2ycwmey6]spankee[/b:2ycwmey6]: in quali casi piangete e perchè?
Per gli/le [b:2ycwmey6]spanker[/b:2ycwmey6]: cosa provate quando riuscite a far piangere il/la vostro/a spankee? Ma soprattutto vi siete mai prefissi questo fine ultimo come obiettivo?
Certo non è l'ideale svegliarsi di domenica mattina con domande del genere...prima o poi comunque dovevo farla
ehmm è la prima volta che metto un link...
cmq la questione è già stata in passato ampliamente trattata in questo post:
viewtopic.php?f=9&t=441
io delle volte piango, ma non per il dolore o perchè mi sento profondamente in colpa xl a punizione subita.
piango a volte per altri motivi, però di parlarne qui (luogo free a tutti) non mi sento...
è un argomento un po' delicato
Zoe, ne parli nel tuo diario o ne hai già parlato magari?
è una cosa abbastanza personale, ma non preoccuparti, ne parlo volentieri.
lo scriverò sul diario, in modo che resti visibile ai soli iscritti. non oggi, però prometto che lo scriverò
Io ho scritto un po' riguardo il pianto qui: viewtopic.php?f=7&t=2098
Con il mio spanker di tanto in tanto se ne parla... non del pianto di dolore fisico, chiaramente, (ho partorito tre volte senza droghe ) ma di quello emotivo. Lui sa che io piango rarissimamente e comunque da sola, non in presenza d'altri.
Parlandone mi ha chiesto come mai non riesca a lasciarmi andare, e ecco... per me piangere è l'apice della vulnerabilità.. e io solitamente detesto sentirmi vulnerabile.. lo spanking in questo mi aiuta, proprio perchè mi permette di rendermi vulnerabile per quel breve tempo e con una persona che so mi può "contenere"... ma qualcosa dentro di me ancora mi impedisce di essere completamente fragile e, di conseguenza, libera.
Penso che bisogna fare chiarezza sui termini
PIANTO
LACRIME
PIAGNUCOLARE
per come li intendo io (che uso spesso PIANTO al posto di LACRIME) potrebbero essere corrette queste definizioni
PIANTO abbando totale ad un dolore (spesso morale)
LACRIME tracimazione di un dolore momentaneo
PIAGNUCOLARE mostrarsi più sofferenti e o addolorati di quanto non lo si sia in realtà con gemiti
Dunque il PIANTO non e venuto mai, nella mia esperienza, solo per il dolore fisico. Qualche volta un po' di spanking ha aiutato a farlo emergere.
Nella mia esperienza non voglio a contare le volte che lei ha pianto nell'incavo della mia spalla o io "in grembo" a lei. Visto che sono due giorni che trattengo il pianto perché non c'è lei.
Posizioni dettate della differenza d'altezza (lei notevolmente più bassa) e dal fatto che il PIANTO sega le gambe e quindi a qualcosa bisogna appoggiarsi. Lei a me e noi due al divano/letto/tavolo.
Il pianto può essere associato a singhiozzi, quando il dolore è fortissimo.
LACRIME... io ho i dotti lacrimali prolifici però a me le lacrime vengono sempre per il dolore continuato. E paradossalmente non mi vengono se è intenso e breve.
Può essere associato ad esclamazioni di dolore, o gemiti.
La faccia dell'ortopedico che mi ha ricomposto una frattura multipla e mi ha sentito imprecare moderatamente con tono più stupito che sofferente... era da fotografare.
Devo essere l'unica persona che non ha lanciato un urlo di dolore e non si è nemmeno fatta venire gli occhi lucidi.
In compenso quando facevo la ceretta (ho smesso) lacrimavo come una fontanella.
PIAGNUCOLARE io uso questo termine per "fare la scena" di piangere, generalmente esclamazioni e gemiti hanno una sfumatura acida e un sapore finto.
Questo io non lo faccio mai e non conviene farlo a nessuno che voglia passare con me del tempo... NON LO SOPPORTO.
E voi in che accezione usate i termini in questione?
Ah dovevo rispondere alla domanda... cosa prova lo spanker?
Dipende se è PIANTO, LACRIME o PIAGNUCOLARE
PIAGNUCOLARE - stizza, giramento di palle e gran voglia di arrivare alle vere LACRIME
LACRIME - segno che il punto di "cottura" è stato raggiunto e urge variazione (coccole / altra forma di punizione / riduzione di intensità / ...) lo confesso c'è una gran soddisfazione, come quando riesce un soufflé !!!
PIANTO - idem e urge abbraccio + comprensione + empatia + calore + carezze, ma in alcuni rarissimi casi è necessario sopportare il dolore che si sta condividendo e andare avanti assorbendone un po' ... sono gli unici casi in cui è più facile (e fa meno male) essere spankee
[i:3p5llry8]PIANTO abbando totale ad un dolore (spesso morale)[/i:3p5llry8]
- per me spesso c'è dell'altro SOTTO, forse, ma non sempre.
nella mia esperienza il dolore può essere morale (nel gioco)ma nel senso che ha "scosso" qualcosa dentro di PERSONALE. non per forza dovuto ad altro.
[i:3p5llry8][i]LACRIME tracimazione di un dolore momentaneo[/i:3p5llry8][/i]
- questo non lo so... potrei essere d'accordo. mi è capitato però di piangere DOPO. o lacrimare.
tipo nervi scossi, poi ti rilassi e zak
[i:3p5llry8]PIAGNUCOLARE mostrarsi più sofferenti e o addolorati di quanto non lo si sia in realtà con gemiti[/i:3p5llry8]
- no questo non l'ho mai fatto, perchè il mio spanker se ne accorge e ho sempre saputo che si indispettisce un sacco, non ho mai voluto sperimentare questo frangente onestamente.
c'è però una quarta condizione per me
singhiozzare senza lacrime
mi viene quando sono al limite e sono proprio esausta, affranta e ne ho prese proprio tante che non so più come fare e vorrei scappare dalla finestra XD
ho limiti bassini, mi succede.
ma non escono le lacrime, perchè sono troppo tesa, perchè sono impegnata a stare preoccupata e gridare in genere ahahah
Ognuno di noi è proprio diverso.
Ho riletto il mio post e c'è un errore: è rimasto un IDEM di troppo
Ovviamente quando la persona che ami e che stai battendo arriva al PIANTO per una sua infelicità NON SEI FELICE PER NIENTE anzi sei addolorata quanto lei.
E continuare a picchiarla per farle "spurgare" con il dolore fisico il suo dolore morale è molto peggio che sopportare il doppio di dolore fisico.
Di piangere mi è capitato solo due volte, ansi una, l'altra avevo solo i lucciconi.
Un tale sconvolgimento emotivo può essere mostrato solo ad una persona con cui si è intimi... se non c'è intimità piangere sarebbe estremamente umiliante.
In genere quando ho pianto è successo perchè avevo altri motivi per farlo, e a dire la verità è stata un'esperienza piacevolmente catartica. A volte è proprio quello che ci vuole, è il piacere di lasciarsi andare, di perdere il controllo, che, per una persona dominante come me, è cosa dura da ottenere.
Il piagnucolare per me è solo un modo per ottenere una punizione più dura, lo faccio per stizzire il mio compagno, per provocarlo, per farlo spingere oltre. Mi trovo perfettamente daccordo con voi, in sintesi.
interessante sta cosa di definire i termini: pianto, lacrime e piagnucolare.
Diciamo che a me è capitato di frignare e per frignare intendo un misto tra lacrime e pianto..
cioè nn mi è capitato di piangere come ad es. quando vedo un film o quando reagisco ad un dolore emotivo... in quel caso il mio pianto è a fontana ma molto silenzioso.
Durante una sessione invece il pianto è scomposto.. e nn mi vengono i lacrimoni.. è un pianto con lamenti .. ma è diverso dalla lacrimazione per via della ceretta.
Nn saprei bene definirlo.. si tratta di un pianto più infantile e che viene naturale per la situzione in sè nn è liberatorio.. è solo una reazione istintiva... mah! chissà poi se ho mai pianto davvero visto che ho dei ricordi confusi al riguardo..
Ciao Lydia,
dai un'occhiata qui :
viewtopic.php?f=9&t=441
ciao,
Keith
No, dopo che ti ho ricordato che sono già 6 anni che godi della mia straordinaria presenza!
E' proprio vero che state diventando più vanitosi delle donne riguardo l'età! Ma che io, invece, sono ringiovanita? Beh un po' sì, per certi versi...
Il pianto è una cosa molto personale, troppo perchè uno spanker possa usarla nelle sculacciate. Dipende da molte cose, e in ogni persona è diverso, dipende molto dall'emotività e da tante cose.
Non si può pianificare la cosa o porsela come un obiettivo,
ciao...sai che qualche volta ci ho pensato pure io alla questione pianto? secondo me lo spanking è un gioco, si gioca con complicità e per il piacere di entrambi, se la spankee arriva a piangere solo uno è il motivo: aveva voglia di sfogarsi e tramite lo spanking e il suo spanker è riuscita a lasciarsi andare, cosa non facile...la vedo come una cosa liberatoria, ma chi veramente ha voglia e la possibilità di farlo?
Io sono una dalla lacrima facile. Ma non mi sento debole, semplicemente ci sono troppe cose che mi commuovono o che mi fanno provare rabbia. E come capita a Lucilla (se non sbaglio), che lo ha scritto tempo fa, il pianto arriva anche dopo l'amore. Non vorrei mai piangere in presenza di altri ma talvolta le lacrime scendono da sole... e comunque sono sempre silenziosa. Piango se il mio fidanzato parte, se parto io, per una frase sgarbata, per un pensiero... per troppi pensieri. Non so se avete mai letto "La città e i cani" di Vargas Llosa. C'è una certa scena in cui a una cagnolina buonissima viene fatto del male e poi questa bestiolina rimane per sempre con una zampina offesa, ma non prova rancore verso la persona che glielo ha fatto. Anzi va sempre a scodinzolarle vicino. Ecco io lì non reggo, sto piangendo anche adesso. E' soprattutto il male verso gli indifesi che non tollero, il sentirmi impotente.
Per lo spanking non so rispondere perché non sono mai stata sculacciata seriamente. La penso come [b:1buz8ajh]Indomabile[/b:1buz8ajh]: mi aiuterebbe molto a lasciarmi andare. Io forse penso troppo, osservo tutto, tendo ad avere il controllo su ogni cosa, soprattutto su me stessa, anche perché sono sempre stata "quella giudiziosa", "quella responsabile".
Faccio fatica a immedesimarmi in uno/a spanker. Io non riuscirei mai a "fare del bene facendo del male", e ammiro molto [b:1buz8ajh]DP[/b:1buz8ajh] quando scrive che
Io non mi sento di definire una persona che piange, almeno, in ambito spanking, come debole. In queste situazioni quando le lacrime arrivano, non si possono fermare, arrivano e basta, indipendentemente dal comportamento della persona. Come ho detto prima non si possono certo programmare e quando arrivano sono frutto di tutte le emozioni che si concentrano in quelle situazioni.
Belle le parole di rosaspina sul rapporto spanker/spankee, i ruoli sono diversi ma è un rapporto alla pari. La spankee sembra "sottomessa" ma in realtà comanda tanto quanto lo spanker, solo in un modo diverso
Il pianto e' catarsi. Le lacrime lavano. C'e' una certa spiritualita' nell'accettare la punizione.
Debole? Piangere significa (come ridere del resto) che un sentimento non puo' piu' essere contenuto. Si piange per qualunque cosa che ci spiazza che ci trasporta emotivamente.
Vorrei piangere pis' spesso!
Ciao
Tra piangere e ridere in condizioni forzate come può esserlo quella della sculacciata non c'è poi così tanta differenza
Non credo sei una donna debole Julia, mi sembri piena di energia , con una grande carica sensuale, come in una vera donna russa!
Io sono una dalla lacrima facile, anzi facilissima. Ma per questioni emotive. Mi basta vedere un pezzetto di un documentare sul maltrattamento sugli animali e inizio a piangere come una deficiente , sento una storia triste e mi commuovo immediatamente. Ho pianto per un'infinità di libri, film... insomma, una tragedia (non per questo mi reputo debole, semplicemente so di essere sensibile ed empatica).
Difficilmente, anzi, mi sa che non mi è mai capitato, piango per il dolore.
Per questi motivi per me sarebbe assolutamente incomprensibile piangere durante una sculacciata.
Se fosse per il dolore vorrebbe dire che il mio spanker mi starebbe staccando la carne a morsi, quindi vista la mia soglia di sopportazione decisamente bassa, vorrebbe dire che non ci siamo proprio capiti
Se fosse un pianto emotivo ancora peggio, perché per me una sculacciata deve essere una cosa che fa star bene (entrambi), eccita e rende felici e appagati... se mi facesse piangere sicuramente vorrebbe dire che qualcosa è andato storto.
Possono essere diversi i motivi per cui si piange. Io anche sono una persona dalla lacrima facile (molto facile), però non ho mai pianto durante la sculacciata e non penso mi piacerebbe arrivare a farlo per il dolore fisico. Però mi è capitato di piangere dopo, non so spiegare perché. Forse perché mi sentivo appagata e il pianto aveva una valenza positiva, di liberazione...
Anche a me è capitato solo dopo, nel mio caso perchè il senso di colpa per essermi comportata in un certo modo e la conseguente punizione veniva " liberato ", così mi sfogavo e dopo cercavo di migliorare. Forse è una cosa un po' stupida
Diciamo che c'è un po di rabbia, un po di vergogna, del dolore, tutto mischiato in una situazione che può essere bellissima, naturalmente per chi sente e vive determinate sensazioni, e le desidera nella propria fantasia.
Può essere anche uno sfogo liberatorio, un rilasciarsi per la spanker salutare ed intenso.
Una summa delle tante istanze che si concretizzano...per alcune spankee nel pianto, per altre nei gemiti, per alcune in un silenzio che vale più di mille parole.
Il risvolto psicologico della punizione....la componente del castigo che contribuisce a formare, in quel mix di cui parlavo prima, quella meravigliosa sensazione che dá la sculacciata, sia in chi la somministra che in chi la riceve.
Ovviamente sempre per chi, come noi, ha sempre provato e desiderato una determinata forma di intimità.
A me è capitato di piangere e spesso di frignare. Quasi sempre per la verga ma se la sculacciata e molto forte anche la componente del dolore da il suo.
Per quanto mi riguarda, io sono riuscita a piangere (e quindi a dare libero sfogo a tutte le mie emozioni) solo in un particolare contesto con uno spanker per me molto importante, con il quale avevo un coinvolgimento sentimentale. Nelle altre occasioni quando la punizione era molto dura magari frignavo un pò, ma non sono mai arrivata al pianto...
Nel lontano 2003, quasi 2004 (semicit.), su un forum ospitato da Forumfree, iniziò a formarsi e a svilupparsi il nucleo di una comunità di amanti del genere spanking. Tra alterne vicissitudini, quella comunità crebbe, si trasferì su questo sito e divenne in breve tempo il punto di riferimento in Italia.
Il forum arrivò ad avere decine di sezioni, alcune riservate alle spankee, con esperienze, dibattiti e racconti. Parallelamente vi era una chat IRC, nella quale faceva gli onori di casa (e a volte elargiva sculaccioni) l'indimenticato bot Orbilio.
Erano gli anni dei primi incontri dal vivo, a Milano e a Bologna, tra alcuni dei partecipanti più assidui.
Poi, come per ogni cosa bella, arrivò più o meno lentamente il declino e la fine. Le tecnologie cambiavano rapidamente, i forum lasciavano il posto ai social network, che portarono, col vento della novità, alla grande e inesorabile dispersione di persone, idee e passioni.
Il nostro forum, il nostro amato forum, ormai non più aggiornato (ma ancora molto visitato), cadde vittima di un grave problema tecnico che lo portò, per sempre, offline. Fortunatamente è sopravvissuto il backup del database, con tutti i contenuti intatti, ma la versione pesantemente personalizzata di phpBB non è recuperabile, a meno di sforzi immani. Ma se anche si potesse ripristinare, sarebbe talemnte obsoleto e pieno di problematiche di sicurezza che non potrebbe sopravvivere online più di qualche minuto.
Per ridare vita almeno al prezioso materiale raccolto in tanti anni è nato il museo, versione statica e ridotta del forum. Sono ovviamente rimaste escluse le sezioni private e di servizio del forum, non essendo per il momento possibile ripristinare un controllo degli accessi.
Luca