Caro diario,
sono appena tornata a casa e ho finalmente un po' di tempo da dedicarti. In realtà non avevo nessuna voglia di uscire, dopo quello che è successo questa mattina, ma era una cena di parenti e di certo non potevo mancare. Alla fine però è stato meglio così, almeno mi sono distratta un po'.
Va bene, non stai capendo niente. Ti spiego cosa è successo. Questa mattina presto avevo in programma di andare a casa di Paolo; avevamo deciso di passare la giornata assieme, possibilmente in giro. Ti scrivo "avevo in programma", amico mio, perché sulla strada ho incontrato un negozio di vestiti stranamente, visto che è il 1° novembre, aperto. Mi fermo a guardare la vetrina e vedo un meraviglioso cappottino verde. Tu non puoi capire caro diario, un cappottino verde con cappuccio che sembra interamente fatto di lana cotta! Una cosa stupenda! Entro, lo provo e mi piace sempre più. Vorrei comprarlo ma non ho soldi con me. Non è carissimo eh, ma nemmeno regalato. Comunque mi ricordo di avere ancora il bancomat di Paolo con me; non ci penso due volte e pago con quello. Non so cosa mi sia preso; sarebbe bastata una telefonata a Paolo... Comunque prendo il cappottino e inconsapevolmente felice arrivo a casa di Paolo.
Ovviamente mi chiede del cappottino e io, che ancora non mi rendo conto, gli dico che è il suo regalo di Natale in anticipo. Paolo non capisce e mi chiede con che soldi l'abbia pagato, io gli dico che ho usato il suo bancomat come fosse la cosa più naturale del mondo. Ovviamente si arrabbia, mi dice che avrei dovuto avvertirlo, almeno. Che non posso usare il suo bancomat come mi pare... Insomma, nel giro di mezzo minuto passo dalle stelle alle stalle (non mi piacciono i proverbi, ma qui trovo che sia appropriato). Paolo mi prende il cappottino, lo ripone nel suo armadio e mi dice che, essendo un regalo natalizio, lo avrò a Natale.
Poi mi annuncia che sarò punita. Provo a chiedergli di non farlo, ma debolmente... senza convinzione. Infatti la mia obiezione non viene presa in considerazione. Paolo mi dice di andare in camera ad aspettarlo sdraiata sul letto, nuda e pronta per la punizione. Prima di andare gli chiedo perché mi voglia nuda. Mi risponde che, avendo io voluto un capo d'abbigliamento inutile, avrei subito la punizione senza niente addosso. Una specie di contrappasso... così ha detto. Io non ho ben capito, ma ho pensato che fosse meglio obbedire senza discutere; così sono andata in camera e mi sono sdraiata sul letto, a pancia in giù e completamente nuda.
Ho aspettato così Paolo un quarto d'ora (quando ti ho scritto); non so cosa abbia fatto in questo tempo. Conoscendolo avrà letto il giornale tranquillamente. Sa che questa attesa costituisce per me già una punizione.
Quando è entrato nella camera non sembrava però molto arrabbiato. Si è seduto sul bordo del letto e mi ha fatto sdraiare sulle sue ginocchia. E' stata una sculacciata luna e severa, ma ne ho prese di peggiori. Penso che mi abbia punita più per dovere che per vera arrabbiatura. Comunque mi ha fatto singhiozzare anche questa volta. Ha usato solo la mano, ma è andato avanti una mezz'ora a colpirmi. Io gli dico che ho capito, che può fermarsi, ma lui, dovrei saperlo ormai, smette di darmele solo quando pensa ne abbia prese abbastanza.
Dopo la sculacciata mi ha fatto rivestire e tornare subito a casa; anche questo - ha detto - è parte della punizione. E ovviamente si è tenuto il cappottino.
Per questo, amico mio, oggi ho passato il pomeriggio in camera mia ad ascoltare musica deprimente (per fortuna ero sola).
Peccato, ho sprecato una giornata che poteva essere bellissima.
Tua,
matilde
Tutto, ma non la ... "[i:1y4jcie5]musica deprimente[/i:1y4jcie5]", eh, quella merita la sculacciata a priori!
ciao,
Keith
Nel lontano 2003, quasi 2004 (semicit.), su un forum ospitato da Forumfree, iniziò a formarsi e a svilupparsi il nucleo di una comunità di amanti del genere spanking. Tra alterne vicissitudini, quella comunità crebbe, si trasferì su questo sito e divenne in breve tempo il punto di riferimento in Italia.
Il forum arrivò ad avere decine di sezioni, alcune riservate alle spankee, con esperienze, dibattiti e racconti. Parallelamente vi era una chat IRC, nella quale faceva gli onori di casa (e a volte elargiva sculaccioni) l'indimenticato bot Orbilio.
Erano gli anni dei primi incontri dal vivo, a Milano e a Bologna, tra alcuni dei partecipanti più assidui.
Poi, come per ogni cosa bella, arrivò più o meno lentamente il declino e la fine. Le tecnologie cambiavano rapidamente, i forum lasciavano il posto ai social network, che portarono, col vento della novità, alla grande e inesorabile dispersione di persone, idee e passioni.
Il nostro forum, il nostro amato forum, ormai non più aggiornato (ma ancora molto visitato), cadde vittima di un grave problema tecnico che lo portò, per sempre, offline. Fortunatamente è sopravvissuto il backup del database, con tutti i contenuti intatti, ma la versione pesantemente personalizzata di phpBB non è recuperabile, a meno di sforzi immani. Ma se anche si potesse ripristinare, sarebbe talemnte obsoleto e pieno di problematiche di sicurezza che non potrebbe sopravvivere online più di qualche minuto.
Per ridare vita almeno al prezioso materiale raccolto in tanti anni è nato il museo, versione statica e ridotta del forum. Sono ovviamente rimaste escluse le sezioni private e di servizio del forum, non essendo per il momento possibile ripristinare un controllo degli accessi.
Luca