Caro diario,
finalmente questa sera ho un po' di tempo da dedicarti.
E' stato come ti dicevo un periodo complesso. Non è stato semplice adattarmi alla nuova vita con Paolo. Mi riferisco alla disciplina ovviamente. All'inizio sono partita piena di entusiasmo, mi piaceva l'idea di essere punita, di ricevere una vera educazione.Visto che, come ben sai, quella che ho ricevuto è stata troppo blanda. Però, amico mio, quanti dubbi e ripensamenti ho avuto! Sono arrivata ad avere paura del mio amore, e non mi è piaciuto per niente. Io amo Paolo, non posso avere paura di lui! E' una cosa che non posso accettare. Così ne ho parlato con lui. Tutto questo, caro diario, è successo nelle settimane di silenzio. Non scrivevo perché non sapevo cosa scrivere. Volevo Paolo, il suo amore, le sue coccole, la sua dolcezza, la sua disciplina e contemporaneamente non volevo essere sculacciata.
Però non volevo nemmeno passare per quella che si ritira alla prima difficoltà; la solita vecchia e viziata Matilde. Per fortuna è stato Paolo a capire che qualcosa non andava e una volta, invece di punirmi, mi ha parlato. E' stato un momento stupendo. Io sono riuscita a dirgli quello che volevo e quello di cui avevo paura. E lui capiva! Mi capiva! Annuiva sorridendo mentre gli dicevo che odiavo l'incertezza e la paura; che mi andava bene la disciplina, ma che non volevo essere completamente nelle sue mani. Ma solo dopo un po' sono riuscita a confessargli la mia paura peggiore: che lui potesse prenderci gusto ed approfittarne. Quella che ho scelto non è una vita di violenza familiare! Avevo paura che, col tempo, potesse diventarlo. Paolo un po' si è stupito, ma ha capito.
Così abbiamo fatto un patto: vengo sculacciata solo se anche io ammetto di aver sbagliato. Mi spiego meglio. Io e Paolo abbiamo un appuntamento e io ritardo mezz'ora. Se la causa è il traffico, l'auto rotta, ecc. lui non mi può dire: "Dovevi organizzarti meglio" e sculacciarmi. Se invece ritardo perché mi sono fermata mezz'ora a guardare una vetrina le prendo. Mi rendo conto che è un esempio stupido, ma spero tu abbia capito amico mio. Mi sono solo ritagliata un piccolo spazio nella decisione. Paolo dice che questa cosa mi aiuterà ad essere più responsabile, spero abbia ragione. Per ora non è servito a molto. Un'ora fa le ho prese; non moltissime e solo con la mano. Ma il sedere mi fa ancora male.
Oh mamma mia! E' tardissimo. Ora vado amico amico mio, tornerò presto a trovarti.
Tua,
matilde

Un bentornata a Matilde e alle pagine del suo [i:37x7waf2]caro vecchio amico diario[/i:37x7waf2]
ciao,
Keith

A me interesserebbe capire cosa ne pensino le spankee del forum che vivono la DD..
Mi piace la svolta, l'essere responsabilizzata di Matilde.. non si possono realmente recuperare anni di mancata disciplina una volta che si è adulti, quindi trovo giusto che sia lei ad ammettere quando lo merita.
La DD continua a non essere materia per me, tuttavia mi piace leggere i tuoi racconti, dd81b, mostrano un modo di essere spankee che non vivendo non conosco bene.