Devo assolutamente controbilanciare l’eccesso di pathos della mia storia precedente, quindi eccone una decisamente diversa, più zozzona
Sammy era una ragazza disinvolta, una che “sa quello che vuole”, e che lavora sodo per ottenerlo.
Come per il suo ragazzo. Si erano conosciuti in un pub in occasione della finale di rugby, lui aveva disperato bisogno di una birra e lei essendo per metà inglese adorava il rugby.
Era rimasto subito colpito dalla spontaneità della ragazza. Si scambiarono i numeri e nel giro di un paio di mesi lei si era trasferita da lui.
La prima sera che inauguravano la convivenza lei gli aveva parlato della sua “fissa”, come la definiva.
- sai... a me piace “essere suonata”
Gli aveva spiegato cosa intendesse, che essere sculacciata aveva la doppia funzione di “mandarla su di giri” (cosa che peraltro lui aveva già sperimentato in qualche occasione, in cui mentre facevano l’amore lei gli aveva chiesto di sculacciarla) e di aiutarla a comportarsi come si deve.
Diego si era informato profusamente su internet sull’argomento, e aveva dedotto che la sua fidanzata non fosse tanto tipo da sculacciatine erotiche.
Aveva tuttavia il timore di non riuscire a tenere la parte, di comportarsi in modo da suscitare ilarità.. che lei potesse scoppiare a ridere era possibile, ma se non fosse riuscito a riprendere in mano la situazione sarebbe stato avvilente per entrambi.
Era determinato a prepararsi mentalmente e aspettare l’occasione propizia.
Diego era un uomo attivo, a 35 anni faceva ancora due sport con regolarità. Fisicamente avrebbe potuto sollevare Samantha con un braccio solo, ma era la grinta ciò che lo rendeva titubante. Sapeva di essere un uomo grintoso, aveva fatto a botte da ragazzo, praticava il kick boxing oltre che la pallanuoto (sport molto aggressivo nonostante ciò che si pensa), ma prendere su di peso, in tutti i sensi, una ragazza? Non era certo di riuscire a farcela..
Sammy non tardò a metterlo alla prova.
Una sera uscì con delle amiche e colleghe e al ritorno era chiaro che avesse bevuto parecchio.
Che bevesse non era un problema, ma lui le aveva chiesto di chiamarlo se avesse esagerato, che sarebbe andato a prenderla ovunque fosse, a qualunque ora.
Non le disse niente, sapeva che era inutile in quello stato. L’aiutò a mettersi a letto e si coricò accanto a lei.
La mattina seguente era domenica, nessuno dei due doveva lavorare. Sammy si trascinò per casa, tra doccia e cucina cercando di farsi passare la sbornia. Prese un paio di aspirine e si buttò sul divano.
Diego si sedette sulla poltrona di fronte a lei, le tolse il telecomando di mano e spense la televisione.
- Sammy, ti avevo chiesto di chiamarmi se bevevi troppo
- Scusa Diego, c’hai ragione, ma guarda mi ha riportata Federica
- Federica è una spugna, beve peggio di te, immagino in che stato fosse...
- Ma no, dai, lei regge bene...
- Cos’è quello?
- Il timbro? Boh... oddio.. sai che nemmeno mi ricordo dove me l’hanno fatto...
- Eddai Sam! Ti sembra una cosa matura??? Io capisco divertirsi, ma non puoi fare queste stronzate!
- Diego proprio tu che settimana scorsa sei stato fuori fino alle 5?
- Ma non sono tornato sbronzo!
A quel punto Sammy appariva chiaramente infastidita dai rimproveri di Diego, e determinata a tenergli testa.
- Ascolta Sam, ora non sei proprio nello stato giusto, ma quando ti sarai ripresa ti darò una bella lezione, così ti ricorderai di non farmi stare in pensiero come la notte scorsa.
Sammy non sapeva cosa dire, un brivido d’eccitazione percorse il suo corpo, ma al contempo temeva che la cosa si trasformasse in una ridicola farsa. Decise di non rovinare il gioco del suo ragazzo e fece di sì col capo.
I due continuarono per tutta la mattinata come se niente fosse. Nel pomeriggio Sammy fece un sonnellino e quando si svegliò chiese a Diego se gli andava di andare in centro, alle 7 degli amici si trovavano per una pizza.
- non so se ti sarà molto comodo sederti a quel punto, Sammy.
Samantha lo fissò sbigottita, cominciò a sentire una strana ansia e la buttò sul ridere
- si certo, dai amore, preparati!
- dico sul serio Sam, stavi per farti una doccia? Quando hai finito vieni in camera che ti aspetto. Fa presto.
Di nuovo Sammy rimase ammutolita. Fece la doccia toccandosi fino quasi a farsi venire, un pensiero le martellava la mente: Diego vuole sculacciarmi!
Non si portò all’orgasmo per lasciare montare più forte il desiderio mentre lui l’avesse colpita come aveva già fatto, per poi prenderla magari da dietro.
Si asciugò e entrò in camera.
Diego era seduto su una sedia posta accanto al letto, sul quale aveva appoggiato un tagliere non molto grande, una paletta tipo sexy shop e una! Oddio! Che ci voleva fare con quella? Sam soffocò una risatina.
- vieni Sammy, ricordi quello che mi hai detto quando sei venuta a vivere qui? Beh, credo che tu abbia ragione, sebbene normalmente sei responsabile e matura, penso che questa volta ti ci voglia proprio una bella ripassata!
Sammy si avvicinò a lui, lasciò cadere a terra l’asciugamano e si mise sulle sue ginocchia, il torso appoggiato sul letto.
Lui le accarezzò lievemente le natiche, adorava il suo culo! Una forma perfetta, la pelle liscia, la carnagione lattea.
Il primo colpo la prese alla sprovvista, Sam aveva immaginato che lui le accarezzasse il solco del sedere fin giù.. fino a sentire quanto già si stava eccitando..
Le scappò un “AO!” ma lui non se ne curò.
I colpi si susseguirono in successione senza quasi lasciarle il tempo di riprendersi, Diego aveva certamente studiato per bene!
Dopo una decina di minuti Sam si aspettava che la potenza e la frequenza diminuissero e che Diego cominciasse a sentire la mano indolenzita e le braccia stanche.
Diminuirono, certo, e si fermarono. Ma non a lungo. Lui allungò la mano verso la palettina da sexy shop e sul viso di Sammy si disegnò un sorriso malizioso e nervoso.
Cominciò a colpirla piano, tant’è che Sammy pensò che di li a poco lui l’avrebbe cominciata a toccare, ma una volta presa confidenza con l’oggetto Diego ci diede sotto in un crescendo di colpi ritmici.
Samantha cominciò a divincolarsi e scalciare, al che Diego pensò di mettere in atto una mossa studiata nei video di spanking, circondò le sue gambe con la sua gamba destra sollevando ancor di più il sedere di Sammy.
Dopo parecchi colpi passò al tagliere, di nuovo cominciò piano crescendo di potenza.
A questo punto Sammy sentiva di non poterne proprio più, iniziò a pregarlo di smetterla,
- okay Diego, ti sei divertito, dai basta! Basta ho detto, dai smettila! Diego il gioco è bello quando dura poco! Piantala! Ao!!! Basta ho detto! Basta!
Ma Diego non smise, non rispose nemmeno.
- dai! Allora ma che ti è preso!!??
- ascoltami bene Sam! Ti avevo fatto una semplice richiesta, che non sei riuscita a rispettare, ora ti becchi le conseguenze!
- Ma piantala! Mica sei il mio papino! Ora basta, mi sta pure passando la voglia di fare l’amore, smettila!!
Diego smise. Rimase così per un istante, poi posò il tagliere e impugnò quell’oggettucolo che aveva tanto divertito Sammy.
- e quello?
- Carino eh? L’ho trovato al negozio dei cinesi, sembra una cavolata ma voglio scommettere che sarà ottimo nell’imprimerti sul culo la lezione di oggi!
- Ma che dici???
Diego aveva in mano una di quelle matite lunghe e flessibili che usano le ragazzine, anima di matita ricoperta da una guaina di gomma.
Il primo colpo bastò a far sparire la risatina beffarda dalle labbra di Sammy.
- AO!!! Fa un male cane!!!!
- Eggià, avevo immaginato! Ehehe
- Okay davvero mo’ basta!
- Sam! Decido io quando basta, quindi rilassati che così puoi solo peggiorare la situazione.
Il corpo di Sammy prese a agitarsi violentemente sotto quei colpi all’apparenza innocui ma che le stavano lasciando strisce rosso vive sul sedere.
Aveva un’ultima carta in mano, e tutte le migliori motivazioni per giocarsela.
Allungò una mano sotto il proprio sterno, tra le gambe di Diego, fino al suo pene, lo prese in mano attraverso i pantaloni e disse con quanto più compostezza potesse:
- hai ragione Diego, ho capito, e se smetti farò qualsiasi cosa... qualsiasi...
Con la mano riuscì ad aprire la zip e intrufolarsi trai suoi boxer.. Stava chiaramente appellandosi al debole di Diego per le sue labbra carnose attorno al suo pene... sapeva di aver colpito nel segno.
- non ancora dolcezza! Dopo, se vorrai, per ora devo finire di punirti!
- Cosa????? Fucking asshole! Lasciami, ho detto lasciami!!
Samantha prese a divincolarsi con quanta forza aveva in corpo, era oltraggiata per il rifiuto di Diego, l’avrebbe picchiato lei stessa se fosse stata nelle condizioni di farlo!
Diego continuò senza sosta, tanto più forte quanto più lei si agitava, non lasciò mai andare la presa, soltanto quando lei si fu placata e si lasciò abbandonare a ciò che le spettava, ciò che era stato deciso per lei, lui posò la matita e prese a sculacciarla di nuovo con la mano.
- brava amore. Lascia che ti punisca, non ti sei comportata bene, ma io ti amo e così sistemeremo tutto. Ti ricordi vero cosa ti avevo chiesto di fare?
- Si, di chiamarti se bevevo troppo
- Giusto. E questa lezione cosa ti insegna?
- Che mi ami. E che avrei dovuto fare come mi avevi chiesto.
- Esatto
Diego smise di colpirla. Il suo culo lo faceva impazzire, ora che era rosso fuoco, caldo e indelebilmente suo.
La sollevò e appoggiò nel letto. Le accarezzò il viso e lasciò che si riposasse un po’.
Solo più tardi fecero l’amore, con un trasporto che nessuno dei due aveva mai avvertito prima.
Ciao indomabile ribelle,
noto che ti sei data da fare nel weekend con l'attività letteraria
All'inizio leggendo i titoli dei due topic pensavo fosse la stessa storia raccontata in maniera diversa, un esperimento diciamo... invece, le protagoniste sono due tipine diverse direi!
Be' i racconti sono scorrevoli e si leggono con piacere, io preferisco la "melensa"
ciao,
Keith
[quote:p38j2upm]Sarò mica affetta da disturbo della doppia personalità??!![/quote:p38j2upm]
E' un dubbio che ho avuto pure io all'epoca
[quote="Cattivello":39smnv22][quote:39smnv22]Sarò mica affetta da disturbo della doppia personalità??!![/quote:39smnv22]
E' un dubbio che ho avuto pure io all'epoca[/quote:39smnv22]
non melensa , ma ancora più noiosa dell'altra. puoi perder tempo in modo migliore
mi sembra troppo lunga rispetto ai contenuti.si sa come va a finire . sequenza scontata, mani , paddle, e stavolta ci voleva pure l'odioso matitone che ti avrà messo lo stomaco in subbuglio curiosando nel negozio del cinese . si potrebbe riassumere in due righe .
che una ragazza una sera beve troppo e il suo compagno che, in un modo o nell'altro, ha fatto a botte tutta la vita , ma che si fa prendere da dubbi esistenziali quando si tratta di suonare lei spankee dichiarata, dopo un lungo periodo di approfondito studio internettiano di spanking, coglie la palla al balzo e finalmente riesce a conciarle il sedere.
" I colpi si susseguirono in successione senza quasi lasciarle il tempo di riprendersi, Diego aveva certamente studiato per bene!"
et voilà ! ecco la dimostrazione che su internet c'è la soluzione a tutti i vs. problemi! ma ne saprà risolvere altri il rude diego se deve documentarsi fin su come si sculaccia la propria ragazza?
eh ai miei tempi si studiava altro,........ ma va' a quel paese vecchio saccente!
Può darsi che fosse scontata.. che dire, magari ho fantasie un tantino banali
gentile indomabile,
ho comunque apprezzato che tu abbia voluto scrivere delle le tue fantasie anche esponendoti a critiche, prendo atto che forse è una tua esigenza che denota il bisogno di essere compresa.
se hai un bel sedere non occorre che il tuo compagno studi su internet, basterà il suo amore e magari che gli spieghi che hai un rapporto conflittuale col matitone del cinese, chissà che ti ci possa riconciliare.
lasciamo lo studio dello spanking al volenteroso ragazzone vitaminizzato della tua storia che mi sembra di indovinare abbia capacità intellettuali piuttosto limitate.
ma sono solo idee di un vecchio saccente ,mi rendo conto che voi giovani potete pensarla in modo diverso
best regards
principe di livadia
se il tuo rapporto ideale di spanking è , come mi auguro, quello che vivi, trovo strano che ti fai passare per la testa delle fantasie meno soddisfacenti e tanto più che ti concentri a metterle per iscritto per pubblicarle.
e naturalmente è implicito l'auspicio che, chiunque sia quello che te le suona, lo faccia sempre per affetto verso di te più che per lo spettacolo che offre il tuo sedere.
un caro saluto
principe di livadia
Nel lontano 2003, quasi 2004 (semicit.), su un forum ospitato da Forumfree, iniziò a formarsi e a svilupparsi il nucleo di una comunità di amanti del genere spanking. Tra alterne vicissitudini, quella comunità crebbe, si trasferì su questo sito e divenne in breve tempo il punto di riferimento in Italia.
Il forum arrivò ad avere decine di sezioni, alcune riservate alle spankee, con esperienze, dibattiti e racconti. Parallelamente vi era una chat IRC, nella quale faceva gli onori di casa (e a volte elargiva sculaccioni) l'indimenticato bot Orbilio.
Erano gli anni dei primi incontri dal vivo, a Milano e a Bologna, tra alcuni dei partecipanti più assidui.
Poi, come per ogni cosa bella, arrivò più o meno lentamente il declino e la fine. Le tecnologie cambiavano rapidamente, i forum lasciavano il posto ai social network, che portarono, col vento della novità, alla grande e inesorabile dispersione di persone, idee e passioni.
Il nostro forum, il nostro amato forum, ormai non più aggiornato (ma ancora molto visitato), cadde vittima di un grave problema tecnico che lo portò, per sempre, offline. Fortunatamente è sopravvissuto il backup del database, con tutti i contenuti intatti, ma la versione pesantemente personalizzata di phpBB non è recuperabile, a meno di sforzi immani. Ma se anche si potesse ripristinare, sarebbe talemnte obsoleto e pieno di problematiche di sicurezza che non potrebbe sopravvivere online più di qualche minuto.
Per ridare vita almeno al prezioso materiale raccolto in tanti anni è nato il museo, versione statica e ridotta del forum. Sono ovviamente rimaste escluse le sezioni private e di servizio del forum, non essendo per il momento possibile ripristinare un controllo degli accessi.
Luca