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L'avvento di Pan...

Avviato da astaronne il 31/08/2012 alle 15:24

L'avvento di Pan...

astaronne (69 post, compleanno non disponibile)

Lisbeth Morrigan ha 26 anni.
Vive a Pitigliano, un piccolo e magico borghetto della maremma Toscana.
Un luogo da cartolina dove non succede mai niente. Ma a Lis va bene così, lei adora la solitudine. E' una fotografa
di un certo successo, specializzata in paesaggi ma anche in nudi artistici.
In effetti Lis non ricorda più esattamente da quanto tempi non scatti più con qualche modello
ormai le riviste si sono abituate e le richiedono sempre spaccati naturali. E Lis adora esplorare,
immergersi nel silenzio di un bosco, nell'immensità appisolata di un deserto... e tuttavia capisce
che anche l'umano le manca... un'altra forma di esplorazione, più profonda e diretta.
Afferra il cellulare e chiama sua madre, la sua italianità.... il padre Mike è morto da anni: lui
era un dublinese doc, alcool compreso. Pancreatite cronica e via! Lis aveva 14 anni, grande abbastanza
per capire che l'autodistruzione è un elemento presentissimo dell'animo umano. Il papà non le manca.
Nemmeno la madre... la chiama per senso del dovere. I suoi sono sempre stati genitori anaffetivi ma
presenti. Lis è una persona ben educata ma in realtà non ha mai sviluppato capacità empatiche
dignitose per favorire i rapporti umani. Sembra una donna fredda. E lo è. Ma lei sa bene che nel suo cuore,
nella sua pancia, esiste un magma incandescente pronto ad esplodere: lo sa con chiarezza, sebbene se lo
nasconda con perizia e faccia finta che non esista.
Fatto sta che ha scelto un lavoro solitario, in un paesino animato da un pugno di persone per lo più
anziane con le quali non scambia che due parole ogni tanto. Niente amici. Niente fidanzato o figli.
Nemmeno un cane. Lis non sente il bisogno di avere compagnia, non NECESSARIAMENTE. Ogni tanto si sveglia la notte
soavemente eccitata per un sogno erotico ma non riesce a portare a termine il proprio parossismo... non ha mai
avuto un uomo, non si è mai sfiorata, non conosce i segreti di Venere... il suo ventre pulsa e chiede, CHIEDE...
Lis però controlla, è il guardiano feroce della propria soglia. Non permette che le ombre dell'inconscio scardinino
quella porta blindata. nemmeno un soffio può farsi largo... di solito! Perchè quel giorno - il 17 luglio 2012 - Lis si
è svegliata con una strana sensazione addosso, con una singolare e poco familiare ansia... quella mattina per la prima
volta si è masturbata, ma non sapendo come fare si è solo innervosita e quasi ferita con le unghie. Ha schiavizzato un
cuscino strusciandoselo sul monte di venere e così qualche idea di cosa sia un orgasmo se l'è fatta. E ora è curiosa.
Sebbene non sia quello che realmente prova... è diverso... mentre riflette su quella inedita situazione, assiste a una scena
antica e curiosa: una madre sculaccia una bimba capricciosa sul cortile di casa. Nessuno ci fa caso, tranne Lis. Resta ipnotizzata
dalla dinamica e senza pensarci scatta alcune pose al volo. La madre interrompe la punizione e fissa Lis con occhi colmi di
rimprovero. Lis abbassa la macchina fotografica. La donna manda via la bimba (circa otto anni) e cammina verso Lis che dal
canto suo non riesce ad andarsene. Dovrebbe, ma non lo fa. Abbassa solo lo sguardo e intravede lampi di ricordi... lei, come la
bimba di otto anni che è appena fuggita... lei nella stessa situazione... non con sua madre, non con il padre,... non vede chi
fosse il carnefice, capisce solo che è lei da piccola, sulle ginocchia di un ... estraneo?? Perplessa non si avvede che la donna
ha il volto a una palmo dal suo.
_"E' una specie di depravata??"
Lis è sopresa
"scusi?"
"Scusi un accidente! Mi dia il rullino!"
"Io... non ho il rullino... è una macchina digitale.."
"Guardi che ora chiamo mio marito, brutta perversa di merda!"
"Davvero, non è una macchina col rullino, io..."
"FRANCO... FRANCO, CORRI!"
Lis spalanca gli occhi mentre un uomo sui 45 anni, secco e rifinito, corre verso le due donne.
Lis non regge oltre e corre via. E corre via come una pazza, rapida, instancabile. Le urla della madre
e del compagno la seguono... ma solo le urla. Lei è più rapida (e più motivata).
Gira un angolo e si nasconde in una bottega. Pochi secondi dopo i due coniugi passano senza fermarsi.
Lis si sente al sicuro e osserva il locale dove è entrata così scompostamente. Un vecchio dall'aria serafica la
osserva taciturno ma con un sorrisetto benevolo sul viso. Lei sorride imbarazzata.
"Mi scusi... io.."
"Stavi scappando, lo so"
Lis tace, in difficoltà.
"Scappano tutti... e finiscono qui"
"come?"
"Come non lo so... so solo il perchè..."
"Ah,,, (Lis credo si tratti di un povero arteriosclerotico)"
"Vieni, dai... ti mostro il mio laboratorio..."
Solo ora Lis vede dove si trova in realtà: è un negozio di materassi artigianali... fatti a mano, di lana,
vecchia scuola. Il vecchio è già scomparso dietro una porta. Lei, non sa bene perchè, lo segue.
Scende delle scale crepate di legno e arriva in un seminterrato pieno di lana, bozze di materassi
sfasciati.. il tetto è ad archi e volte, segno che l'antichità in quel luogno si trova anche nella architettura.
Il vecchio le è accanto di colpo, Lis quasi sussulta.
"Un bel negozietto, no? Molto antico, un palazzo del 1300... restaurato in parte, certo... ma se fai attenzione
puoi ancora sentire il respiro degli antichi... di tutti quelli che l'hanno abitato..."
"E che ora lo infestano.." Lis quasi non si capacita delle proprie parole. MA le ha dette davvero? E' forse
impazzita?
Il vecchietto la osserva col solito sorriso benevolo: lui SA. E le mostra delle stampe (santo dio, è tutto così
vecchio qui??? pensa Lis): le stampe riproducono un rito di iniziazione e di fertilità. Lis arrossisce istantaneamente.
Il vecchio le fa cenno di osservare meglio. Lei lo fa. Satiri, ninfe, ma anche umani... sesso, dolce e felice, vino, danze...
Lis sorride. E' come se sapesse esattamente di cosa si parlasse. Una delle ninfe le somiglia in modo incredibile.
Anche lei lo nota, si turba un attimo. Il vecchietto le appare diverso.. come se.... non può essere ma... cavolo se
sembra un... satiro... ma solo per un batter di ciglia.
Lis torna a osservare la stampa... un'orgia, ma gioiosa... eppoi, qualcos'altro... un satiro che NON fa sesso, che NON
beve, che NON danza... ha in mano un mazzetto di verghe e sta... beh, sta... fustigando una ragazza... una ninfa...
QUELLA NINFA... lei... Lis è perplessa e osserva la se stessa di allora prendere sonore frustate sul di dietro... e piangere
QUalcosa nella pancia di Lis si spezza, si scioglie.. un piccolo sospiro le esce dalle labbra. Il vecchio è pronto, lo percepisce
come un falco può vedere un topino da 300 metri di altezza.
"E' cos', Lisbeth..."
Lis si volta di scatto.
"Come sa il..."
"Lisbeth? Era il tuo nome già allora... una ninfa ribelle.. la preferita di Dioniso..."
"Okay... ora devo andare..."
il vecchio la prende per un polso. dolcemente ma con una strana fermezza. Lis non riesce a liberarsi e lo fissa spaventata...
non troppo, ma un po' sì.
"Mi lasci.."
Il vecchio (oddio, non sembra più tanto vecchio...) sorride.. ma ora il sorriso è STRANO.
"Non posso... ti aspettavo da tempo..."
Nella stanza arrivano i due genitori della punizione e Lis si terrorizza.
"Amici miei... vecchi anche loro... come me... come te..."
LA donna sistema su un tavolo delle... cose... Lis fatica a metterle a fuoco, già qualche lacrima le oscura
gli occhi. Sono... verghe?? un... un pezzo di legno piatto... con un manico... a cosa serve, non ha senso... e poi...
oddio, una frusta... nodosa... corta e corposa... Lis respira con fatica...
"No... io... vi prego.."
Ormai i tre non hanno più il loro aspetto comune... somigliano in modo inquietante al Dioniso della stampa e dei satiri.
Ma non lo sono. Forse...
"Accogliamo la tua preghiera... siamo qui per questo... dopo starai meglio"
"dopo cosa...? voglio andarmene..." un impeto improvviso, il guardiano della soglia reagisce improvvisamente e colpisce il
vecchio, scalcia gli altri due e si dà alla fuga. Inutilmente perchè il vecchio (che ormai vecchio non è) la afferra saldamente, un fazzoletto
in bocca.
"Scusaci Lisbeth... è necessario..." la luce se ne và, assieme alla coscienza di Lis
Ombre e luci... nebbia... voci lontane, vorticose immagini confuse, spezzoni di coscienza, l'universo tumultuoso..
Lis riapre gli occhi. Non può muoversi. NOn capisce perchè. ci vuole qualhce secondo. E'... legata?? Saldamente, mani e piedi, sul
tavolaccio da lavoro del materassio /(di Dioniso...). E poi... è nuda... completamente, assurdamente nuda. Non c'è nessuno.
Lis grida. Grida ancora. Solo la eco delle sue urla. Poi un rumore strano... zoccoli forse. Arrivano due satiri e con loro il Pan...
Terrore, terrore puro e intenso. Lis suda, trema.
"andrà bene... dopo sarai libera. Quanto tempo ci hai messo..."
Lis grida frasi spezzate, del tipo"bastardi, vi ammazzo, come osate, lasciatemi!" e altre amenità similari. I tre sorridono, musica per le loro orecchie.
Il Pan la accarezza sulla schiena sui capelli, sulle natiche, sui piedi, sul viso. Lei stranamente si rilassa, il suo stesso sesso si schiude. Pan se ne
accorge.
"NOn è il momento... non sei pronta... ma lo sarai" Pan schiocca le dita. I satiri impugnano la paletta di legno e il fascio di verghe. si sistemano alla
destra e alla sinistra di Lis, immmobile. Lei li osserva appena, nuovamente terrorizzata... non oseranno... ma tace.
Pan dà un piccolo bacio a Lis, sulla guancia e poi si siede e fa un cenno ai due satiri. Che non perdono un attimo e colpiscono.
Per prima la terribile paletta. Un colpo secco, violento, TROPPO violento... al punto che Lis non riesce letteramente a proferire un suono
dalla propria bocca. DOlore intenso sulle chiappe, bruciore... sta assimilando quella assurda novità che arriva l'altro colpo, il fascio di verghe. Nell'aria
producono un suono diverso, più minaccioso.. l'effetto è altrettanto prepotente, anche se diverso. Fa un male cane e stavolta Lis lancia un grido breve ma
alto. Ora il dolore ha trovato la sua dimensione, Lis comincia a capirlo... e sa che continuerà, per cui si spaventa. Pan sorride:"Bene... ora fate sul serio!"
Lis guarda con disperazione Pan ma poi deve concentrarsi su altro: i due satiri la colpiscono senza sosta, prima uno poi l'altro, due impatti diversi,
estremamente dolorosi entrambi, le tagliano il fiato. Non sa come fare, vorrebbe difendersi ma non può, è immobilizzata completamente.
E ben presto il dolore è intollerabile: Lis grida, grida e poi piange, poi si dispera, chiede pietà, aiuto, comprensione. Ottiene solo più colpi.
Lis non regge, crede di essere infine giunta alla sua ora. Morirà, lo sa con certezza. E si arrende, si abbandona. E' questa la sua vittoria:
i colpi bruciano sempre più ma lei è ABBANDONATA e curiosamente quel dolore si canalizza in qualcos'altro di più profondo. Nella strana estasi
del dolore, Lis rivive il suo passato da ninfa e la punizione assume connotati... amorosi... persino dolci... sicuramente sfrangiati di erotismo...
il sesso di Lis è umido... Pan è un segugio, lo sente all'istante. Interrompe i due satiri e li congeda. Non tocca Lis che respira male, affannata.
"Brava.. brava! Quasi ci siamo... ora tocca a me..."
Lis quasi non lo sente, mentre il Pan afferra quella corta e nodosa frusta di pelle.
Il Pan sussurra nell'orecchio di Lis:"Ce la farai... te lo prometto..." Lei torna in sè e anche la paura la invade di nuovo. No! non di nuovo. NNOOOOO....
Pan si sistema per bene e frusta il sedere di Lis con una precisione e violenza assoluta. Ogni colpo lascia una nitida striscia infuocata sulle natiche
della ragazza. E il dolore è così intenso che Lis non grida, non piange, quasi sviene. Rimane in uno stato di semiincoscienza (eppure Dio quanto dolore
sul sedere, quanto... troppo... ). Non conta i colpi, non ci riesce. Pan interrompe dopo un tempo infinito. Il sedere di Lis è una mappa della sofferenza.
Pan lo accarezza e strappa un gemito a Lis. Ora il suo sesso non è più umido ma gocciolante umori abbondanti. SUlla faccia lacrime altrettanto abbondanti.
Pan bacia Lis e le deterge le lacrime con le labbra. LA accarezza, le bacia la schiena, il sedere dolorante. Lis (cosa faccio, cosa sto FACENDO??) inarca
il bacino, esponde di più il sedere e il sesso. Un bisogno irrefrenabile... che non controlla (oh si che lo controllo!! lo voglio!!)
Pan sa cosa fare, è il suo lavoro quello e LO AMA. Insinua due dita nel suo sesso e la porta a un piacere stordente: e lei urla perchè il suo orgasmo è troppo intenso... potrebbe
morirne, lo sa.. ma lo accetta... una bella morte!
Ma non muore. Pan si solleva, sorride, la slega e se ne và... Lis cade in un sonno profondo.
Voci, sagome, ombre... felicità... Lis bambina che corre, dove non è dato saperlo... poi il nero risucchia tutto.
Lis si sveglia, in casa sua, da sola. Tutto un sogno?? Ma no... come può essere.. sembrava vero... voglio che sia vero!
Ma la ragazza deve arrendersi all'evidenza. Si alza dal letto (nuda... sono nuda??? non dormo nuda...) e guarda dalla finestra. QUalcosa la
lascia stranita, un dolore sordo. Si sfiora il sedere... è rosso fuoco, livido, pieno di segni... Lis è sorpresa. Si sfiora il sesso... ancora caldo,
umido, FELICE. Non c'e nessuno... ma ora sa che qualcuno C'E' STATO... non è più sola...

Inviato il 31/08/2012 alle 15:24

Re: L'avvento di Pan...

Keith (9219 post, compleanno non disponibile)

Complimenti astaronne,
racconto originale e curioso fin dal titolo, a tratti sognante e onirico, come la stampa descritta nel testo e quel vecchino eh... ma, una che si chiama [i:lkwkhy42]Lisbeth Morrigan[/i:lkwkhy42] che ci fa a Pitigliano??!
ciao,
Keith

Inviato il 01/09/2012 alle 00:36

Re: L'avvento di Pan...

Cattivello (620 post, compleanno non disponibile)

Complimenti davvero intrigante, inusuale, 'bollente'. Ottima l'idea della doppia sculacciata con oggetti ben diversi come impatto.

Inviato il 01/09/2012 alle 13:18

Re: L'avvento di Pan...

astaronne (69 post, compleanno non disponibile)

grazie ai due spanker pieni di complimenti... credo che per gente della nostra "razza" il racconto sia ben digeribile... ma non vedo interventi di spankee... temo che per loro sia un filino troppo violento o troppo erotico o tutte e due le cose insieme... sbaglierò, ma sembra così.
Per Keith... Una Lisbeth Morrigan vive nel cuore di ogni spanker, che sia Pitigliano o Canberra oppure Hanoi non fa molta differenza...

Inviato il 01/09/2012 alle 19:49

Re: L'avvento di Pan...

Cattiva (4817 post, compleanno 9-1996)

singolare e originale
bello e intrigante!
complimenti astoronne!

Inviato il 03/09/2012 alle 16:59

Re: L'avvento di Pan...

astaronne (69 post, compleanno non disponibile)

singolare e originale
bello e intrigante!
complimenti astoronne!
Troppo buona! (contrasto netto col tuo nick... )
Ma io mi chiamo Astaronne,... non Astoronne... 50 spazzolate per te!!

Inviato il 04/09/2012 alle 23:52

Re: L'avvento di Pan...

danhang (711 post, compleanno 1-5)

dico la mia.
Il racconto è molto originale e bello.
ho due piccole critiche da fare sulla forma.
avresti dovuto riguardare la formattazione del testo. Capisco che hai fatto una faticaccia a scriverlo così lungo ma, meritava una formattazione migliore avresti facilitato molto la lettura.
ci sono righe di una sola parola e chiaramente appartengono alla riga sopra.
Va bene per i dialoghi ma non va bene spezzare le frasi.
inoltre l'uso della parola " sedere" ripetuto troppe volte. e quella specie di pudore (del tutto fuori luogo in un racconto erotico) che adopera parole "policamente corrette" come sesso ... sedere...
toglie la veridicità al racconto lo fa sembrare scritto da una collegiale,
oltre a creare una cacofonia nella ripetizione.
Avresti dovuto avere meno scrupoli e adoperare più sinonimi.
comunque rimane un bel racconto.

Inviato il 05/09/2012 alle 09:54

Re: L'avvento di Pan...

M4STR0 (1042 post, compleanno non disponibile)

Perché hai ambientato il racconto a Pitigliano?

Inviato il 05/09/2012 alle 11:54

Re: L'avvento di Pan...

astaronne (69 post, compleanno non disponibile)

beh, il racconto l'ho scritto su un altro pc e lo copiato e incollato... sicuramente è per questo che ha perso la formattazione; ammetto che avrei potuto controllare che NON l'avesse persa. Tuttavia non l'ho fatto. Invece la questione politicamente corretta... un minimo di autocensura l'ho decisamente attuata e non solo riguardo alla terminologia... posso solo dire che anche nei contenuti (in particolare smaccatamente sessuali) ho applicato delle "foglie di acanto" sulle parte intime, un costume tardo medievale aggiornato ad oggi! Ummh.. non avrei dovuto? Mi influenza non poco l'andazzo assai poco discreto dell'attuale sistema censorio con il quale combatto quotidianamente... ma sul forum potevo evitarlo, ammetto pure questo. Sono ancora indeciso riguardo a ciò che possa essere consono e ciò che potrebbe non esserlo... sperimenterò...

Inviato il 05/09/2012 alle 11:57

Re: L'avvento di Pan...

astaronne (69 post, compleanno non disponibile)

Perché hai ambientato il racconto a Pitigliano?
Pitigliano è un borgo straordinario, da favola... ed è questo elemento favolistico che me lo ha reso preferibile... ci sono decine di borghetti meravigliosi, tuttavia Pitigliano ha "risuonato" nella mia testa, io non mi sono posto domande e l'ho usato...

Inviato il 05/09/2012 alle 12:00

Re: L'avvento di Pan...

danhang (711 post, compleanno 1-5)

astaronne ha scritto:
beh, il racconto l'ho scritto su un altro pc e lo copiato e incollato... sicuramente è per questo che ha perso la formattazione; ammetto che avrei potuto controllare che NON l'avesse persa. Tuttavia non l'ho fatto. Invece la questione politicamente corretta... un minimo di autocensura l'ho decisamente attuata e non solo riguardo alla terminologia... posso solo dire che anche nei contenuti (in particolare smaccatamente sessuali) ho applicato delle "foglie di acanto" sulle parte intime, un costume tardo medievale aggiornato ad oggi! Ummh.. non avrei dovuto? Mi influenza non poco l'andazzo assai poco discreto dell'attuale sistema censorio con il quale combatto quotidianamente... ma sul forum potevo evitarlo, ammetto pure questo. Sono ancora indeciso riguardo a ciò che possa essere consono e ciò che potrebbe non esserlo... sperimenterò...

a parte la volonta della autocensura, secondo me quì fuoriluogo, resta comunque il fatto delle ripetizioni . In qualche maniera avresti dovuto risolverlo perché il racconto è bello e meritava un pò più di tecnica.

Inviato il 06/09/2012 alle 01:49

Re: L'avvento di Pan...

honey (24 post, compleanno 4-11-1991)

che dire bello molto bello, veramente particolare, ti faccio un sacco di complimenti...in più la collocazione a Pitigliano ,che conosco abbastanza bene è stata una sorpresa veramente piacevole

Inviato il 08/09/2012 alle 22:46

Re: L'avvento di Pan...

astaronne (69 post, compleanno non disponibile)

Ciao Honey e grazie mille della "recensione" positiva|
Le apprezzo soprattutto quando arrivano dalle spankee, per ovvi motivi.
A presto

Inviato il 09/09/2012 alle 11:11

Re: L'avvento di Pan...

Cattiva (4817 post, compleanno 9-1996)

astaronne ha scritto:
Cattiva ha scritto:
singolare e originale
bello e intrigante!
complimenti astoronne!

Troppo buona! (contrasto netto col tuo nick... )
Ma io mi chiamo Astaronne,... non Astoronne... 50 spazzolate per te!!

ero sicura di averci messo la A
n.b. non eliminare i quote si crea confusione

Inviato il 10/09/2012 alle 16:36

Chi eravamo

Nel lontano 2003, quasi 2004 (semicit.), su un forum ospitato da Forumfree, iniziò a formarsi e a svilupparsi il nucleo di una comunità di amanti del genere spanking. Tra alterne vicissitudini, quella comunità crebbe, si trasferì su questo sito e divenne in breve tempo il punto di riferimento in Italia.

Il forum arrivò ad avere decine di sezioni, alcune riservate alle spankee, con esperienze, dibattiti e racconti. Parallelamente vi era una chat IRC, nella quale faceva gli onori di casa (e a volte elargiva sculaccioni) l'indimenticato bot Orbilio.

Erano gli anni dei primi incontri dal vivo, a Milano e a Bologna, tra alcuni dei partecipanti più assidui.

Poi, come per ogni cosa bella, arrivò più o meno lentamente il declino e la fine. Le tecnologie cambiavano rapidamente, i forum lasciavano il posto ai social network, che portarono, col vento della novità, alla grande e inesorabile dispersione di persone, idee e passioni.

Il nostro forum, il nostro amato forum, ormai non più aggiornato (ma ancora molto visitato), cadde vittima di un grave problema tecnico che lo portò, per sempre, offline. Fortunatamente è sopravvissuto il backup del database, con tutti i contenuti intatti, ma la versione pesantemente personalizzata di phpBB non è recuperabile, a meno di sforzi immani. Ma se anche si potesse ripristinare, sarebbe talemnte obsoleto e pieno di problematiche di sicurezza che non potrebbe sopravvivere online più di qualche minuto.

Per ridare vita almeno al prezioso materiale raccolto in tanti anni è nato il museo, versione statica e ridotta del forum. Sono ovviamente rimaste escluse le sezioni private e di servizio del forum, non essendo per il momento possibile ripristinare un controllo degli accessi.

Luca