la seconda parte del mio racconto dal taglio decisamente medical!
buona lettura!
Camilla che era già nuda dalla vita in giù in un attimo si sdraiò sul letto, occupando una piazza.
Floriana indossava un vestito verde e scarpe aperte, se le tolse, rimanendo scalza, si tirò su il vestito arrotolando la parte bassa alla vita, sotto portava un paio di mutandine nere. Le sfilò, lasciando scoperto il suo culotto, abbondante ma sodo e rotondo. Appoggiò gli slip sul comodino e si distese a fianco dell’amica.
- Tu Cami hai paura delle punture?
- Da piccola sì, adesso non mi danno fastidio, solo se il liquido brucia!
- Sempre meglio che un clistere!
- Ma il secondo mi sembrava l’avessi gradito!
Disse Floriana riferendosi al precedente clistere accompagnato dalla sua masturbazione.
- Eh bè… lì c’era l’aiuto!!
Viola tornò subito, le due ragazze si voltarono con aria stupita, pensavano avesse già preparato le due iniezioni, invece aveva in mano due termometri!
Floriana, questa volta passata dalla parte di paziente chiese spiegazioni.
- perché due termometri?
- Flo, vi misuro a entrambe la temperatura, siccome sei un po’ spossata anche tu, potresti avere un po’ di febbre.
- - Perché non iniziate a ungervi un po’ il sedere?
Floriana sbottò con il suo modo poco raffinato.
- Nel culo ce la vuoi misurare??
Ma intervenne Camilla in modo sarcastico.
- Sai Flo che oggi Viola ce l’ha col sedere… io ne so qualcosa!
- - Poi un termometro non lo senti nemmeno.
Senza aggiungere altro prese il tubetto si mise proprio una puntina di gel sul dito e passo il tubetto a Floriana, anche lei fece uguale.
Quasi contemporaneamente, rimanendo sdraiate, si sfregarono il dito in mezzo al sedere per un paio di volte.
- Casomai allargate un po’ le gambe così facilitiamo le cose.
Comandò Viola già pronta a inserire i due termometri.
Entrambe esposero i loro buchini, quello di Camilla bello roseo con poche grinze, quello di Floriana leggermente più scuro e grinzoso.
Viola si avvicinò prima a Camilla e senza dire nulla le infilò il termometro prima la punta poi altri due tre centimetri.
- MMM è freddo!!
Non badò alle lamentele. Ma le impartì i soliti ordini.
- Tienilo fermo con la mano altrimenti scivola fuori.
Nel frattempo aveva fatto il giro del letto e si era affiancata a Floriana.
- Flo fai un bel respiro.
Appoggiò la punta e aumentò la pressione, con Floriana era più difficile, il suo sedere oggi era stato poco penetrato. Dopo un po' di lamentele e qualche pressione in più il termometro era infilato anche nel suo culetto per un paio di centimetri, lo girò anche un paio di volte come per sistemarlo meglio. Cosa che Floriana non gradì.
- AIHA!!
- Su forza! Non lamentarti, sicuramente c’è passato qualcosa di più grande!
Disse ridendo, nel frattempo si era già avvicinata alla cassettiera della camera per preparare le iniezioni.
Le due amiche rimasero lì per circa cinque minuti ferme tenendosi il termometro infilato nel sedere.
Viola non potè fare a meno di non notare questa situazione. Camilla alta, di carnagione chiara, con il tipico fondoschiena da sportiva, poco formoso ma molto sodo e Floriana più donna, dal corpo più compatto e formoso, dalla carnagione scura.
Se ne stavano lì una a fianco all'altra con i termometri infilati.
Rimasero immobili, guardandosi, finchè Viola non ebbe finito.
- Perfetto, ora li togliamo.
Si avvicinò prima a Camilla, glielo sfilò, aveva 37.5.
- Immaginavo.
Andò dall’altra amica, glielo tolse e come previsto Floriana non aveva la febbre.
- Bene, tutto come previsto, per te Floriana solo mezza fialetta e per Camilla una intera.
L due amiche annuirono insieme.
Appoggiò i due termometri sul comodino a fianco. Prese un batuffolo di cotone idrofilo, gli versò sopra un po’ di alcol, prese in mano la prima iniezione e si avvicinò al sedere di Floriana.
- Ora rilassa i muscoli.
Le fece un bel massaggio sulla natica destra, il freddo dell’alcol fece irrigidire un po’ il gluteo all’amica.
Sotto lo sguardo attento di Camilla, con un colpo secco le piantò l’ago nel mezzo della natica, un ago grande e nemmeno sottilissimo, che Floriana non accolse di buon grado.
- AHIA!!
Il peggio doveva ancora venire, aspirò leggermente ed iniziò a premere sullo stantuffo e il liquido rosso iniziò a entrare.
- MMMM BRUCIA….
Strinse forte il cuscino con le mani non poteva dimenarsi con l’ago dentro, gli scese anche una lacrimuccia, doveva proprio bruciare.
Ma Viola per fortuna aveva finito. Sfilò l’ago e le fece un bel massaggio.
- Finito Flo
- Adesso tocca a te Cami!
Nel frattempo avendo visto la reazione dell’amica, Camilla si era innervosita. Non aveva voglia di sentire altro male.
- Viola fai piano, mi sa che sia doloroso!
- La vitamina B un po’ brucia ma è Floriana che si lamenta troppo!!
L’amica, con la mano ancora sul punto dell’iniezione ribatté innervosendo ulteriormente l’amica.
Viola iniziò a farle un bel massaggio sulla natica sinistra e presa la seconda siringa, questa completamente piena di liquido, la piantò con un colpo secco in mezzo al bianco sedere di Camilla.
- AHIA!
Il lungo e grosso ago si fece sentire e la poverina strinse un po’ il sedere.
Viola iniziò comunque ad iniettare, e anche qua furono dolori.
All’inizio provò a resistere, stringendo il cuscino con le mani come l’amica, poi non resistette più.
- BASTA VIOLA BASTA BRUCIAAA!!
L’amica si fermò, aveva iniettato circa metà del liquido.
- Cami sono a metà, cerca di resistere!
- Ti prego brucia troppo!
- E va bene, mi fermerò qualche secondo, però tu mi raccomando non contrarre i muscoli del sedere, ti lascio la siringa dentro.
E rimase lì sdraiata, nuda, con una siringa infilata nel sedere.
Nel mentre Floriana non si era ancora rivestita ed era lì di fronte allo specchio a controllarsi il sedere, strizzandosi le natiche con le mani.
- Non ti sei ancora vestita??
La redarguì Viola.
L’amica rispose in tono scherzoso.
- Ho un bel culo vero?
E mentre lo diceva si diede due sonore sculacciate da sola. Viola scosse la testa ridendo, ma solo lei sapeva cosa ci avrebbe fatto con quel sedere!
Si voltò di nuovo verso la povera Camilla, che era ancora lì in quella posizione ben poco gradevole.
- Cami, cinque secondi e abbiamo finito.
Riprese in mano lo stantuffo e con più pressione di prima, forse per stringere i tempi, ricominciò a iniettare la rimanente parte del liquido.
- MMMMM BRUCIA… BASTAAAA! TI PREGOOO.
Il supplizio finì.
Le sfilò l’ago e una goccia di sangue fece capolino, al che fece anche a lei un lungo massaggio col cotone idrofilo e il sangue si fermò subito.
Nel mentre anche Floriana si era già rivestita, Camilla si alzò con il viso un po’ dolorante e iniziò a rivestirsi, perizoma pantaloni e scarpe.
- Anche se mi hai un po’ torturato ti ringrazio Viola.
- Vedrai che ora starai molto meglio, ma mi raccomando stai più controllata d’ora in poi con l’intestino.
Intervenne Floriana
- Io Cami devo andare… vieni con me?
- Sì dai andiamo.
- Grazie ancora! E mi raccomando sul mio momento di relax che resti tra noi!!
- Sarà il nostro segreto!
Le due già sulla porta salutarono l’amica infermiera e se ne andarono.
Nessuna delle quattro amiche avrebbe dimenticato quel giorno d’estate.
Fuori ormai era quasi buio e Viola non aveva voglia di uscire. Aveva tutta la casa per se.
Tornò in camera da letto per sistemare il tutto e non poté non ripensare al pomeriggio. L’aver quasi sodomizzato l’amica prima con le dita poi con quella grossa cannula, la masturbazione di Floriana e quelle due dolorose punture fatte alle ragazze, nude contemporaneamente sul suo letto.
Le stava crescendo dentro una certa eccitazione.
Iniziò a sistemare le cose lasciate in giro. Aveva sotto i suoi occhi tutti gli strumenti usati sulle amiche. La cannula da 25 cm, il plug della sorella, la scatola delle iniezioni, tutto.
Un pensierino le passò per la testa. Perché non fare anche un po’ di pratica su se stessa? Prese in mano il plug era ancora unto, non l'aveva ancora pulito, pensò a dove era stato. Nel culo della sua migliore amica Camilla, mentre era in preda ad un fantastico orgasmo provocatole proprio da Floriana. Lo appoggiò, posò la mano sulla scatola delle siringhe, l'odore dell'alcol si sentiva ancora, sentiva l'eccitazione salire sempre di più.
Non ebbe più dubbi, voleva provare su se stessa quello che aveva fatto alle amiche.
Iniziò togliendosi la maglietta, le scarpe e i jeans. Era davanti allo specchio, si guardò per un po’, davanti e dietro. Si piaceva, aveva un bel fisico, leggermente abbondante, ma con un seno bello grande e un culo tondo morbido e a mandolino. Si slacciò il reggiseno e si sfilò le mutandine. Restò così nuda qualche istante a guardarsi, sfiorandosi appena il seno, abbassando poi la mano sul pelo pubico, allargandosi leggermente il sedere quasi a scorgere il buco.
Prese dalla confezione un paio di guanti, voleva che tutto fosse fatto nel migliore dei modi. Si riempì la mano di gel lubrificante e iniziò a massaggiarsi tutto il corpo.
Partì dalle tette con ampi cerchi, poi scese tra le cosce, era già gonfia ed eccitata, si cosparse bene tutta la figa, facendo scivolare le dita tra le labbra sfregandole sul clitoride, poi risalì di nuovo al seno, stringendosi entrambi i capezzoli per qualche istante, senza smettere di guardarsi allo specchio.
Versò altro liquido sui guanti. Unti sulla pelle le facevano uno strano effetto, si sentiva ancora più trasgressiva. Con due dita cosparse di gel iniziò a lubrificarsi il sedere, piegò un po’ le gambe per ungere ogni millimetro e per vedersi meglio nelle parti intime. Si soffermò un istante sul piccolo buco e con un colpo deciso si infilò indice e medio.
Sentì una punta di dolore, ma facendo tutto da sé poteva controllare meglio le cose.
Voleva fare le cose con calma, senza tralasciare nulla.
Di solito in ospedale quando visitava le pazienti la prima cosa da fare era la temperatura, e così fece su se stessa.
Prese il termometro usato da Floriana, il più grande tra i due e dopo esserselo passato due volte tra le chiappe lo affondò al loro interno, il più in profondità possibile.
Lo mosse su e giù un paio di volte, poi strinse il sedere e cercò di mantenerlo al suo interno.
Si avvicinò al mobile basso a fianco allo specchio, sopra vi erano ancora le siringhe, l’alcol e il cotone. Prese un batuffolo, lo cosparse d’alcol e si fece un lungo massaggio sulla natica destra.
Si era già fatta iniezioni da sola… ma mai con un termometro infilato nel sedere!
Continuò a stringere i muscoli per mantenere il termometro all’interno.
Dopo aver scartato una siringa, prese una fialetta di vitamina e ne aspirò il contenuto. Si dispose con la schiena rivolta allo specchio, impugnò saldamente la siringa e con un colpo secco la piantò nel mezzo al gluteo.
Sapeva che quel liquido bruciava, ma come si era ripromessa, quello che aveva fatto alle amiche l’avrebbe fatto su di lei. Prima di iniziare a premere sullo stantuffo pensò fosse meglio sfilare il termometro, così fece, lasciando per un attimo la siringa piena di liquido infilata nel sedere lì a penzoloni.
Si fermò un istante, come per sentire il peso dell’iniezione, poi iniziò a pompare il liquido.
Camilla aveva proprio ragione poverina, bruciava moltissimo. Dovette fermarsi e ricominciare ben tre volte prima di averlo iniettato tutto. Ma questo dolore non fece altro che aumentare la sua eccitazione.
“Non mi sono mai fatta un’iniezione con la sinistra” pensò.
Prese un’altra siringa, ma questa volta non aspirò il terribile liquido, si riposizionò davanti allo specchio, cercando di continuare ad avere la miglior visuale sul suo culo.
La prima siringa era ancora piantata nel mezzo della sua bella chiappa, non la tolse, anzi la sensazione dell’ago dentro la carne iniziava a piacerle.
Con fare un po’ goffo si piantò quindi anche l’altro ago, nella natica sinistra.
Aveva due siringhe nel culo, si guardò allo specchio, questa cosa le piaceva molto, ma non seppe darsi un perché, ma visto il calore che sentiva tra le cosce e il battito del cuore, non si sarebbe fermata lì.
Fu così che il primo dito si infilò in mezzo alla peluria per scoprire quanto fosse già bagnata e gonfia, le bastò passarlo tra le labbra per avere il primo brivido.
Ma, non aveva nessuna fretta.
Si sfilò entrambe le siringhe, si tolse i guanti e si massaggiò leggermente il sedere con entrambe le mani.
Ripensò a Floriana, quando proprio davanti a quello specchio, scherzosamente, si sculacciava da sola.
SMACK SMACK SMACK
Tre colpi decisamente energici dati sulla stessa chiappa la fecero diventare subito rossa. Fu subito il momento della sinistra. Alla fine furono venti sculaccioni per natica.
Aveva il culo in fiamme, soprattutto la parte destra, forse per la maggiore forza. Le ultime due/tre sculacciate furono vere scosse elettriche che le attraversarono la schiena.
Era già fradicia, ma il bello doveva ancora venire.
Aprì il primo cassetto e prese il suo giocattolino. Un piccolo massaggiatore per il clitoride. Appoggiò sul letto tutto il necessario, il gel, ormai finito, il plug e la cannula usata in precedenza con Camilla.
Si distese al centro del letto ben comoda con la testa appoggiata al cuscino e le gambe ben divaricate.
Chiuse gli occhi e iniziò a massaggiarsi il corpo, iniziando dalle tette, aveva i capezzoli turgidi e non poté fare a meno di stringerli fino a sentire dolore, poi le mani si abbassarono fino al pelo.
A differenza delle amiche, Camilla con una leggera strisciolina e Floriana completamente depilata, Viola aveva abbastanza pelo anche attorno alle labbra.
Prese il vibratore, lo accese e lo posò sul clitoride. Con l’altra mano iniziò invece a schiudere le labbra, in modo tale che aderisse il meglio possibile.
Questo era il suo momento preferito, l’eccitazione era ormai altissima e la sua produzione di umori altrettanto. Dalla passera le colavano giù fino all’ano, lubrificandolo naturalmente.
Col dito passava dalla figa al culo, prima solo esternamente, come un massaggio, poi finalmente iniziò a penetrarsi in profondità.
Allungò la mano e prese la lunga cannula con cui aveva inflitto le prime sofferenze a Camilla. La passò tra le labbra e con molte meno smanie dell’amica se la infilò delicatamente nel sedere.
Le piaceva molto metterla e toglierla, in modo da sentire sempre i rigonfiamenti entrare e uscire dal culo. Col vibratore continuava a masturbarsi il clitoride ormai completamente scoperto e gonfissimo.
Dopo essersi stimolata con la cannula, ora voleva veramente sentirsi piena.
La sfilò e fermò un secondo anche il vibratore.
Doveva dilatarsi di più l’ano.
Si mise alla pecorina e iniziò a penetrarlo, prima un dito, poi due e infine tre.
Si masturbò per una decina di secondi in quel modo, sfilò le tre dita e l’orifizio le restò ben allargato.
Era la volta del plug anale, l’appoggiò al buco e dopo un po’ di pressione e grazie anche all’abbondante dilatazione e lubrificazione, riuscì a farlo sparire all’interno. Si sollevò un attimo sulle ginocchia col cuneo che faceva capolino tra le chiappe.
Prese il dispenser del gel lubrificante, versò il rimanente sulla mano, e unse direttamente il quest’ultimo.
Un giocattollino di almeno 22cm di lunghezza per cinque di larghezza, più duro di qualsiasi uccello preso fino a quel giorno.
Non aveva mai provato oggetti così grandi!
Si rimise a quattro zampe, stando appoggiata sulle ginocchia e sulle spalle, allargando bene le cosce iniziò a penetrarsi col dispenser.
Trovo non poca resistenza. Sentì le labbra allargarsi come non mai, la pelle le tirava fino a farle quasi male. Poi, come immaginava, il tessuto si adattò, accogliendo in profondità l’oggetto.
Iniziò a muoverlo dolcemente, dentro e fuori, si sfiorava internamente col plug anale.
Si sentiva piena come non mai, un cazzo da 5cm davanti e uno da 4 dietro. Durò pochi istanti, poi si stese di nuovo a pancia all’aria, facendo attenzione a non far uscire i due oggetti.
Stava più comoda, con la schiena appoggiata e le gambe ben divaricate. Continuò a far scorrere il tubo del gel, più piano e più veloce, spingendolo sempre più in profondità.
Fece lo stesso un paio di volte anche col plug anale, sfilandolo e infilandolo rapidamente. Aveva il culo completamente aperto.
Lasciò il plug nel sedere e riprese a masturbarsi in profondità la passera.
Non capiva più niente, le contrazioni erano fortissime, dal collo alle dita dei piedi, non riusciva a contrarre ne la passera ne il culo, gli orgasmi erano uno dietro l’altro.
Come l’amica iniziò a tremare e a contorcersi emettendo un mugolio continuo, era quasi in preda alle convulsioni. Proseguì per alcuni secondi, provò a continuare il più possibile, poi crollò.
Si abbandonò sul letto ancora ansimante, sudata, con le braccia e le gambe allargate. Con l’ultimo filo di forza si sfilò prima il dispenser, facendo uscire una gran quantità di liquido seminale, poi fu la volta del plug, che senza nessuna fatica le uscì, lasciando dilatato e rosso il suo buchino.
Rimase nella stessa posizione.
Si rilassò e si addormentò.
Ciao bolognaboy,
intanto complimenti per la seconda parte della storia, letta adesso, scritta in italiano scorrevole e corretto.
Mi è piaciuta di più la prima parte con le due amiche "pazienti" di Viola, ma capisco il fascino anche della seconda, con l'autoerotismo medical
Continua così, un lettore sicuro ce l'hai
ciao,
Keith
Il racconto è formalmente ben scritto e carino nella prima parte ma è chiarissima la "mano" maschile
Però in queste cose è bene essere precisi, nel caso qualcuno volesse emulare: le iniezioni si fanno in alto verso l'esterno e non al centro della natica perchè è una zona molto vascolarizzata ed è un attimo beccare una vena. Se va bene, ci si ritrova con un livido ma se notate una specie di rigonfiamento rivolgetevi al pronto soccorso per un'incisione.
Sono nota per il mio pragmatismo spoetizzante!
Prima di fare la prima iniezione ho studiato e osservato!
Ma tu che combini al Pronto Soccorso? Guarda che il Dr House è MIO!!!
apperò... come smontare un raccontino!!
Blue, il racconto si nota la mano maschile perchè è scritto da un maschio....
per l'iniezione, so bene come si fanno... farla nella parte più centrale della natica mi piace di più, ma so che può essere un pelo più rischioso... nulla di drammatico direi...tant'è che in molrti film medical viene fatta nel centro della natica... comunque consiglio corretto, meglio iniziare facendole dove è corretto farle!
Nel lontano 2003, quasi 2004 (semicit.), su un forum ospitato da Forumfree, iniziò a formarsi e a svilupparsi il nucleo di una comunità di amanti del genere spanking. Tra alterne vicissitudini, quella comunità crebbe, si trasferì su questo sito e divenne in breve tempo il punto di riferimento in Italia.
Il forum arrivò ad avere decine di sezioni, alcune riservate alle spankee, con esperienze, dibattiti e racconti. Parallelamente vi era una chat IRC, nella quale faceva gli onori di casa (e a volte elargiva sculaccioni) l'indimenticato bot Orbilio.
Erano gli anni dei primi incontri dal vivo, a Milano e a Bologna, tra alcuni dei partecipanti più assidui.
Poi, come per ogni cosa bella, arrivò più o meno lentamente il declino e la fine. Le tecnologie cambiavano rapidamente, i forum lasciavano il posto ai social network, che portarono, col vento della novità, alla grande e inesorabile dispersione di persone, idee e passioni.
Il nostro forum, il nostro amato forum, ormai non più aggiornato (ma ancora molto visitato), cadde vittima di un grave problema tecnico che lo portò, per sempre, offline. Fortunatamente è sopravvissuto il backup del database, con tutti i contenuti intatti, ma la versione pesantemente personalizzata di phpBB non è recuperabile, a meno di sforzi immani. Ma se anche si potesse ripristinare, sarebbe talemnte obsoleto e pieno di problematiche di sicurezza che non potrebbe sopravvivere online più di qualche minuto.
Per ridare vita almeno al prezioso materiale raccolto in tanti anni è nato il museo, versione statica e ridotta del forum. Sono ovviamente rimaste escluse le sezioni private e di servizio del forum, non essendo per il momento possibile ripristinare un controllo degli accessi.
Luca