questo è un mio racconto dove protagonista è lo spanking ma non solo, il medical fa forse la parte principale.
ma visto che di forum belli come questo solo di medical non ce ne sono.... ho deciso di postarlo qua!
spero che i moderatori lo accettino!
buona lettura!
- Ok, grazie Flo, ti aspetto.
Riattaccò il telefono, era la sua amica Floriana che gentilmente si era offerta di venirle a fare un’iniezione a casa sua. Avere la febbre in agosto non era il massimo, in più sia il suo medico curante sia l’amica infermiera erano in ferie. Si era dovuta fidare del medico sostituto, che le aveva prescritto due iniezioni, una di antibiotico e una di vitamina.
Per fortuna in quel periodo era a Bologna anche la sua amica Floriana, che avendo il pomeriggio libero si offrì volontaria per comprare il necessario, e per farle le iniezioni.
La attese sul divano, guardando la tv, col pensiero già rivolto all’idea di dover subire due iniezioni.
Passò un’oretta, poi finalmente suonarono alla porta.
Salì l’amica e dopo due chiacchiere su altri argomenti, Francesca fece caso che nella busta della farmacia non c’erano solo le iniezioni ma anche altro.
- Cos’hai comprato oltre alle iniezioni?
- Altre cose per me…
Rispose per farla breve.
Ma Francesca non poté fare a meno di sbirciare nella busta.
Oltre alle immaginate iniezioni trovò anche un’altra confezione e un lungo tubo bianco, simile a quelli usati per le lavande vaginali, ma più lungo e più largo.
- Ma è una clistere?!
- Già …
- Cosa te ne fai??
- Ogni tanto ne ho bisogno… e quello che avevo a casa ormai era vecchio!
- E te lo fai da sola?
- Dipende…
- - A volte sola, ma comunque è preferibile farselo fare da altri.
- Ma non ti fa male? È enorme!
- Nooo, sarà qualche centimetro, se sei ben lubrificata non lo senti nemmeno.
Francesca non era comunque molto convinta, ma Floriana cambiò discorso.
- Fra, iniziamo, così ci togliamo subito il dente!
- Va bene, inizia pure a preparare le iniezioni.
Così fece, mentre Francesca continuava a stare seduta sul divano, Floriana si avvicinò al tavolo della cucina e iniziò a preparare il tutto.
Scartò la prima siringa e prese la fialetta dell’antibiotico, era un bicomponente, con un semplice gesto ruppe la fialetta e iniziò ad aspirare il liquido trasparente.
- Spogliati pure Fra, io faccio presto!
L’amica, già leggermente nervosa, si alzò in piedi e con un unico movimento si calò i pantaloni corti del pigiama e il tanga lilla che portava sotto, scoprendo così il suo sedere leggermente abbondante e la sua passerina completamente depilata.
Si sdraiò così sul divano, rimanendo ferma, con le mani sotto al mento, lo sguardo rivolto fuori dalla finestra e il culo in bella vista.
Floriana aveva ormai finito. Dopo aver mischiato i due componenti e aspirato nuovamente l’abbondante quantità di medicinale, stava, come di norma togliendo l’aria dalla siringa, facendo fuoriuscire alcune gocce dall’ago.
Come le aveva insegnato l’amica Viola aveva comprato delle siringhe particolari con l’ago particolarmente lungo e spesso, per fare in modo che il liquido abbondante e leggermente viscoso penetrasse meglio.
Anche in più in farmacia alla richiesta della diaminocillina gliel’avevano proprio consigliate, essendo questo un medicinale particolarmente doloroso, un ago grande era perfetto per una migliore distribuzione del liquido.
Per fortuna Francesca non fece subito caso alle dimensioni di quell’ago.
Floriana posò la siringa chiusa col cappuccio e versò un po’di alcol su un batuffolo di cotone. L’odore fece ulteriormente irrigidire Francesca, che ancora non immaginava cosa sarebbe accaduto di lì a breve.
Floriana si avvicinò all’amica stesa sul divano. Nella mano destra la siringa e nell’altra il cotone.
- Adesso rilassa il sedere.
Disse Floriana, con voce gentile e rassicurante.
Francesca girò leggermente lo sguardo come per annuire alle parole dell’amica, ma non poté fare a meno di notare quella siringa.
- Ma perché quell’ago così grande? Mi farà malissimo!
Disse con sguardo terrorizzato.
Ma Floriana riuscì a tenere la situazione sotto controllo.
- Tranquilla!
- - Il liquido è un po’ denso e deve penetrare un po’ in profondità.
- - - Se rimani ferma e rilassata ti darà poco fastidio.
Acconsentì col capo. E tornò a stendersi con le mani incrociate sotto al mento, cercando di rilassare il più possibile i muscoli del sedere.
Floriana iniziò a massaggiarle energicamente il gluteo sinistro.
- Fai un bel respiro…
E piantò con decisione l’ago nella carne, la natica ebbe un leggero movimento.
- AAHH, fai piano, fa male!
- Stai tranquilla, ferma e rilassata, adesso inizio a iniettare il liquido.
Iniziò a premere sullo stantuffo.
Francesca sentì andare a fuoco il sedere. Provò di resistere qualche secondo, appoggiando la fronte sul bracciolo e stringendo i pugni, ma iniziarono a uscirle subito i primi lacrimoni.
- AIHA AAHHH, BASTA BASTA BRUCIA!
- Resisti ancora qualche secondo!
La incoraggiò l’amica, che pensò anche di aumentare un po’ la pressione sullo stantuffo per abbreviare la sofferenza della poverina.
Fu peggio.
- TI PREGO NON RESISTO BASTA BASTA!!
Urlò Francesa, piantando quasi le unghie nel divano, ma questo fu l’ultimo grido di dolore. Era finita. Floriana sfilò l’enorme ago e iniziò a massaggiare il sedere dell’amica, che continuava a piagnucolare, con i le lacrime che le correvano sulle guance.
- Fra, il peggio è passato.
- No! Ne devo fare anche un’altra!
Disse con tono secco e scocciato, mentre Floriana continuava a massaggiarle dolcemente il sedere.
- Ma quella di vitamina non la senti neanche!
Disse Floriana per tranquillizzarla, pur sapendo di mentire.
Ancora ricordava quel pomeriggio a casa di Viola, la loro amica infermiera, quando lei e Camilla si fecero fare quell’iniezione di vitamina B. Le bruciò parecchio.
Ma doveva tranquillizzarla un po’! Le venne una strana idea…
- Fra!
Esclamò.
- - La prossima iniezione me la faccio anch’io! Così se fa male non sarai l’unica a soffrire!
L’amica, ormai seduta sul divano, la guardò con aria incredula.
- Scherzerai??
Replicò l’amica tra il perplesso e lo scherzoso.
- No! Mai stata così seria!
- - Guarda che le vitamine fanno bene, poi devo fare pratica per imparare farmele da sola.
- Tu sei matta… Ma se ci tieni tanto, fai pure, il sedere è il tuo!
- Sono convinta!
- - Adesso preparo le due iniezioni, tu intanto torna a sdraiarti.
Francesca, che era ancora senza mutandine si distese di nuovo sul divano nella stessa posizione di prima, col sedere al vento. Ma questa volta preferì seguire ogni azione dell’amica.
La prima iniezione continuava a farle male, non riusciva a smettere di massaggiarsi il sedere e di pensare che di lì a breve ne avrebbe ricevuta una seconda.
Floriana aveva già rotto le due fialette di vitamina B12 e dopo aver scartato le due nuove siringhe, con una certa maestria ne aspirò il liquido.
Si domandava se quella fosse stata la scelta giusta, l’altra volta le bruciò parecchio. Ma senza capire il perché si sentiva comunque soddisfatta e leggermente eccitata per questa scelta.
Prese altri due batuffoli di cotone e vi versò sopra l’alcol, era tutto pronto.
Appoggiò le siringhe al tavolo sempre con gli aghi ben coperti e iniziò a slacciarsi la cintura dei pantaloni.
Francesca sempre attenta non capì.
- La fai prima tu?
- No, però inizio a spogliarmi
Le disse sorridendole.
Francesca continuava a non capire.
Floriana si tolse le scarpe col tacco che era solita portare e si sfilò i jeans, rimanendo vestita con solo un paio di mutandine leggermente trasparenti e una canottiera estiva.
A Francesca sembrò con piacere che anche l’amica fosse completamente depilata.
Ne ebbe subito la piena certezza.
- Ti da fastidio se me le tolgo Fra?
- No no… fai pure, siamo tra amiche.
Rispose Francesca gentilmente, pur continuando a domandarsi il perché l’amica si stesse spogliando per fare un’iniezione.
Floriana abbassò gli slip e li sfilò, scoprendo così il suo pube depilato.
In quel pomeriggio di agosto la situazione si stava scaldando più del dovuto probabilmente, ma nessuna delle due ragazze aveva intenzione di raffreddarla.
Si avvicinò all’amica con entrambe le siringhe in mano e i due batuffoli e li appoggiò sul bracciolo del divano, vicino ai piedi dell’amica. Tolse il cappuccio alla prima siringa e si piegò sul sedere di Francesca.
Il sedere, bello rotondo di Floriana, e la sua passerina erano piuttosto vicini al volto di Francesca, che non potè evitare di ammirare la pelle ambrata dell’amica e di percepire l’odore dei genitali. Fu una strana e allo stesso tempo nuova sensazione.
Floriana iniziò il massaggio sulla natica destra, quella opposta alla prima terribile iniezione. E come al solito rassicurò l’amica.
- Adesso tranquilla e fai la brava…
- Ci provo…
Rispose scherzosamente Francesca.
- Sarà meglio, se no ti sculaccio!!
Disse altrettanto scherzosamente Floriana.
Ma Francesca si ammutolì.
Floriana finì il massaggio, poi con un altro bel colpo infilò l’ago nel bel mezzo del sedere dell’amica. Questa volta sopportò molto meglio.
Francesca senza guardare rimase in attesa che il liquido iniziasse a entrare, ma tardava troppo! Così si voltò verso l’amica.
Vide subito la siringa piantata nel suo sedere con il liquido ancora da iniettare, ferma e dritta, e Floriana, che intenta a massaggiarsi il suo sedere con il secondo batuffolo di cotone!
- Cosa fai? Sei matta???
Disse con voce molto seria.
Ma Floriana rispose con la solita sicurezza.
- Me la faccio prima io per farti vedere che non brucia!!
- - Eravamo d’accordo così no?
- Sì … ma mi hai già infilato l’ago!!
- - Si può sapere il perché?
- Ho notato prima che sei sempre molto tesa e rigida. Questo ti aiuterà!
- - Così sei costretta a rilassare i muscoli del sedere per alcuni istanti.
Francesca, non poté ribattere ad una spiegazione così precisa. Sollecitò solo l’amica.
- Sbrigati però! Ho un po’ paura.
Floriana aveva già in mano la siringa con l’ago già in bella vista.
Era la sua prima puntura da sola e provava un certo senso di eccitazione.
Prese coraggio e si affondò l’ago nella natica sinistra.
Soffermò lo sguardo un instante sul suo sedere, abbondante da vera donna del sud, con la siringa lì sospesa. Francesca fece lo stesso.
Iniziò a pompare la vitamina e come l’altra volta il bruciore fu notevole, ma questa volta resistette. Non poteva far vedere all’amica che le aveva mentito.
Francesca assistì imperterrita alla scena. Lei semi nuda sul divano con la siringa infilata e il liquido ancora da iniettare, e la sua amica, pure lei nuda a pochi che si faceva l’iniezione da sola, dimostrando più che buone capacità.
Floriana tolse via l’ago dalla natica e con tono rassicurante si rivolse all’amica.
- visto?
Senza nemmeno rivestirsi riprese in mano la siringa lasciata nel sedere dell’amica e iniziò a iniettare il liquido.
Non era di certo come la prima, ma anche questa si bruciava parecchio.
- MMMMM…. Brucia anche questa!!
Iniziò a piagnucolare Francesca.
- Insomma basta! Resisti un po’!
La redarguì Floriana.
- Guarda che ti picchio veramente!
Tolse l’ago, lo incappucciò nuovamente prima di posarlo sul tavolo a fianco e iniziò di nuovo il massaggio.
Finito il massaggio, questa volta molto più breve, diede una piccola sculacciata sul sedere dell’amica.
- Finito! Puoi vestirti.
Francesca, col sedere ancora indolenzito si alzò, e mentre stava per infilarsi gli slip, Floriana notò una cosa.
- Sei piuttosto gonfia!
Riferendosi al ventre dell’amica.
Francesca, mettendosi in posizione eretta si accarezzò la pancia.
- Eh… lo so!
- - E’ già un paio di giorni che non vado in bagno.
- Hai preso un lassativo?
Chiese subito Floriana, ormai sempre più immersa nel ruolo di infermiera.
- No, ma di solito riesco ad andarci naturalmente.
- Guarda che potrebbe essere proprio questa l’origine della febbre!
- - Essere costipate aumenta la temperatura corporea.
- Lo so… Ma non mi succede spesso.
Disse con aria sconsolata Francesca.
- Hai mai pensato di farti un clistere?
Sbottò Floriana.
L’amica, sempre più incredula davanti a quelle parole si mise sulla difensiva.
- No assolutamente! Non sono mica come te!!
- Almeno hai provato una volta in vita tua?
- Sì. Una volta mi sono fatta una peretta, mi diede un fastidio tremendo!
Floriana dall’alto della sua esperienza in materia, provò a convincere la sua nuova paziente!
- Vedi, il clistere è totalmente diverso, è molto più naturale e ti lava completamente l’intestino e poi chiaramente vai anche di corpo…
- E dovrei infilarmi nel culo quella cosa che hai comprato oggi? Non se ne parla!
- Innanzi tutto ci penserei io! Poi fidati che non è così terribile.
Francesca, rossa in volto non sapeva cosa dire, le sembrava assurdo, ma faceva fatica a resistere ai consigli dell’amica.
- Forse ti vergogni?
- - Guarda che per me non c’è problema. Io le vivo con molta naturalezza queste cose. Siamo amiche e non mi farebbe per nulla schifo farti un clistere. Perché non provi?
- Mi toccherà accettare. Sei troppo convincente.
- - Poi ormai sei entrata nel ruolo dell’infermiera severa!
Disse Francesca con tono malizioso.
- Se rifiuto finisce che mi sculacci davvero!!
- Sì esatto! Vedo che inizi a capire!
Replicò stando al gioco.
- Guarda che a me non dispiace essere sculacciata!
Floriana che nel mentre si infilando le mutandine, non diede molto peso a quelle parole.
Prese la grande cannula e tolse la confezione.
Francesca ebbe un brivido lungo la schiena quando pensò che sarebbe stata pentrata da quell’oggetto.
- Ora cosa vuoi fare?
Chiese Francesca timidamente dopo essersi seduta.
Qua Floriana giocava in casa e iniziò subito a dare ordini all’amica.
- Hai una borsa dell’acqua calda?
- Sì certo.
- Portamela insieme a della camomilla e dell’olio di oliva.
Un po’ perplessa Francesca si alzò e raccolse il necessario dalla cucina. Poi raggiunse l’amica che si era spostata nel bagno.
Floriana iniziò a far scorrere l’acqua calda dal lavabo.
L’amica tornò con una bella borsa grande e il resto del materiale. Era curiosa.
- Come si fa?-
- Metto dell’acqua a circa 36/37 gradi nella borsa, ci lascio in ammollo 2 bustine di camomilla un minuto e per ultimo aggiungo un bel po’di olio.
Francesca la guardava perplessa.
- La camomilla serve a rilassare le pareti dell’intestino e l’olio aiuta ad andare di corpo. Spiegò Floriana con aria sicura.
- Ok! Ho capito.
Riempì la borsa per tre quarti d’acqua e come detto vi mise in ammollo due bustine di camomilla.
Francesca se ne stava appoggiata allo stipite della porta, imperterrita e silenziosa a guardare Floriana nei suoi preparativi.
Tolse le bue bustine di camomilla dopo un paio di minuti di ammollo e versò dentro la borsa un bel po’ di olio di oliva. Tappò la borsa e la agitò energicamente.
- Ottimo, è pronto!
- - Adesso torna a sdraiarti sul divano, però ti metti un paio di cuscini sotto la pancia.
Senza dire nulla ubbidì.
Floriana attaccò il tubo alla borsa e per finire innestò anche la lunga cannula.
Aprì l’armadietto del bagno per cercare della crema per lubrificare l’amica ma trovò anche un altro simpatico strumento. Un bel termometro!
Quelli di una volta, sottile la punta e subito più largo il resto. Le avrebbe fatto sicuramente comodo.
Tornò in soggiorno e Francesca era nuovamente nuda col sedere in alto, sollevato dai due cuscini, con l’ano e le grandi labbra ben in vista. Floriana ci fece subito caso, gradendo quella vista.
- Perfetto Fra.
- Prima però ti voglio misurare la temperatura per vedere se l’iniezione ha fatto un po’ effetto.
Francesca fece per rialzarsi credendo di misurarla sotto l’ascella.
- No rimani pure in questa posizione.
Girò la testa verso l’amica.
- Me la vuoi misurare nel sedere???
- Sì! Per via rettale è più precisa.
- - E poi oggi sei davvero polemica!!!
- - Scusi dottoressa Floriana!
Disse ridendo.
- Appunto! Se non mi ubbidisci sai come va a finire!
- Ha ragione dottoressa! Mi punisca!
- - Te l’ho detto che mi piace essere sculacciata!
Floriana si fece seria.
- Ma dici sul serio?
- Sì… Mi piacerebbe se un ragazzo mi sculacciasse, ma mi vergogno a chiederlo! Ma quelle volte che mi arriva una bella manata sul sedere provo una sensazione molto eccitante…
Disse rossa in volto.
- Poi sarei io quella matta? Solo perché ogni tanto mi faccio un clistere!!
- - Comunque non si preoccupi signorina, adesso iniziamo la sua punizione!
Le disse ricominciando la scenetta.
Si versò un po’ di crema sul medio e avvicinandosi all’amica le posò in mezzo al sedere. Toccando le grinze dell’orifizio dell’amica.
Francesca fece un sobbalzo.
- Tranquilla rilassati.
Sfregò esternamente l’ano per qualche secondo, poi con un gesto deciso le infilò una falange dentro.
- Cosa fai?
- È solo per lubrificarti meglio , sei tesa, ti aiuterà.
- Uff!! Mi vergogno!
Aveva già lubrificato il termometro per tutta la sua lunghezza. E dopo averlo impuntato, iniziò a premere per inserirlo nel sedere.
Francesca d’istinto strinse le natiche.
- Fra non stringere è peggio…
Disse con tono severo.
- Tieniti allargato il sedere con le mani.
Francesca eseguì. Restando appoggiata solo con le spalle al divano si afferrò entrambe le chiappe, scoprendo completamente l’ano e parte della vagina.
Diventò rossa per la vergogna ma l’amica non esitò nel continuare.
Con un po’ di pressione il cilindro di vetro si infilò per buona parte nel culo dell’amica.
Francesca inarcò leggermente la schiena, forse anche per il freddo, ma ormai non riusciva più ad opporre resistenza. Era la prima volta che si sentiva così imbarazzata ma allo stesso tempo eccitata.
- Adesso lo tieni un paio di minuti.
Floriana, leggermente ricurva sul sedere dell’amica, le teneva fermo il termometro, per non farlo scivolare fuori.
Ripensò a cosa le aveva appena confessato Francesca.
- Ma davvero ti piace essere sculacciata?
- Sì, un po’ di dolore a volte aumenta il piacere.
- - Sai, anche l’idea di sottomissione è divertente a volte…
- Ma ti è già successo?
- Purtroppo no, non ho il coraggio di chiederlo… Al massimo qualche sculaccione per scherzo mentre lo facevamo sesso.
- Quello anch’io… è normale.
La rassicurò Floriana.
- Anche se un ruolo attivo non mi dispiacerebbe!!
E in quel momento pensò ad una sorpresa per l’amica che oggi ne aveva già subite tante… Ma cambiò discorso.
- Ok, guardiamo se hai la febbre.
Le sfilò il termometro.
- Come immaginavo le iniezioni hanno già fatto un po’ effetto.Vedrai dopo il clistere… sarai nuova!
- Lo spero!
Era già tutto pronto sul tavolo. Floriana si versò altra crema sul dito e mentre si piegava sull’amica le spiegò cosa le avrebbe fatto.
- Ora ti lubrifico meglio, più a fondo.
- Cioè?
Chiese preoccupata ma immaginando cosa intendesse.
- Ti infilo un dito nel sedere, così ti lubrifico bene anche dentro in modo che la cannula non trovi nessuna resistenza.
- - Lo faccio per farti sentire meno dolore possibile.
Le disse rincuorandola.
- Ti prego,fai piano!
- Tranquilla.
- - Tu fai come prima e ti allarghi il sedere e quando senti pressione spingi un pelo in fuori. Sarò delicata.
Le aveva ben lubrificato la superficie esterna, le accarezzò il sedere e come detto iniziò a premere col medio sul buchino.
- MMMM… AIIII!!
Non badò alle lagne dell’amica e le infilò il medio nel sedere provando a spingerlo il più in fondo possibile. Si fermò lasciando il dito completamente dentro.
Francesca era incredula, ma la sensazione incredibilmente non era così brutta.
Non era la prima volta, altri ragazzi le avevano infilato un dito durante il petting ma nulla di più. Ma Floriana era davvero brava, riusciva e metterla a suo agio pur sottoponendola a pratiche davvero umilianti come questa.
L’amica aveva iniziato a muovere il dito medio con gesti che ricordavano una vera e propria masturbazione.
Pur spingendo il dito a fondo non sentì delle feci, il che le fece intuire che il blocco fosse più in alto.
Questo purtroppo per Francesca, significava che avrebbe dovuto spingere in profondità la cannula. Ma preferì non dirlo alla povera amica.
Dopo alcuni secondi di massaggio rettale sfilò il dito. Prese la cannula in mano e ci versò sopra un po’ di crema.
Sotto lo sguardo attento di Francesca cosparse completamente di crema il clistere. Fece in fretta per lasciare l’amica ben dilatata.
- Fra, ora rimani rilassata.
- Ma la infili tutta?
- Non preoccuparti, sentirai qualcosa solo all’inizio poi basta.
Appoggiò la grande punta verde all’ano ben cosparso di unguento, poi tenendola con due dita iniziò a premere. Trovò un po’ di resistenza ma senza tanti problemi i suoi due centimetri di diametro passarono agilmente.
Francesca ebbe un altro brivido, seguito da alcune contrazioni dei muscoli del retto.
La cannula avanzò per circa dieci centimetri, poi iniziò a trovare resistenza.
- AHIA!!, fai piano!
Si sentiva letteralmente impalata.
- Devo spingerla un po’ più giù.
- - Sono le prime curve dell’intestino, è normale che ti dia un po’ fastidio. Non sei abituata.
Le fece un’altra carezza sul sedere, poi applicò maggiore pressione e pian piano il tubo in gomma entrò quasi completamente nel culo dell’amica.
Francesca era veramente imbarazzata, si sentiva inerme. Con tutto in bella vista, le natiche allargate e quel tubo nel sedere, che le sembrava enorme. Uno strano calore le avvolgeva il corpo.
- Adesso inizio a far uscire il liquido.
- Ma quanto ci vorrà?
- Una decina di minuti.
Rispose con tono sicuro Floriana.
- Ma vedrai che ti piacerà.
Aprì il rubinetto al massimo e il liquido iniziò a riempire le viscere di Francesca.
Questo liquido caldo che le stava riempiendo la pancia, non era affatto male.
Floriana dopo aver sistemato alcune cose si avvicinò di nuovo all’amica.
- Come va?-
- Avevi ragione! Non è male!
- Proviamo a renderlo ancora più piacevole!
Floriana appoggiò una mano tra le cosce dell’amica, appoggiando le dita tra le labbra.
Francesca scattò.
- Cosa fai? Sei matta?
- Ti voglio far rilassare un po’!
- - E da quanto sei bagnata non mi sembra che ti dispiaccia!
- No è vero! È bello! Ma mi vergogno, siamo amiche!
- Appunto! Tranquilla, rilassati e ti piacerà.
Sapeva sempre trovare le parole giuste, e Francesca si abbandonò al massaggio della sua amica.
Le dita di Floriana iniziarono a allargarle le grandi labbra, andando a sfregare con regolarità il clitoride. Con voce tenera si rivolse a Francesca.
- Adesso ti muovo un po’ la cannula, così il liquido si distribuirà meglio.
Iniziò a muoverla avanti e indietro, compiendo anche dei movimenti circolari.
Francesca non rimase indifferente a queste nuove sensazioni e si rese conto in breve di essere eccitatissima. Iniziò ad ansimare e ad emettere i primi gemiti.
Il movimento della cannula era sempre più veloce e ogni volta la spingeva più in profondità. Le dita massaggiavano con regolarità la figa della ragazza.
Francesca ormai prossima al primo orgasmo aveva ricevuto quasi un litro di liquido e cominciava a sentirsi esplodere.
- Flo, sono pienissima, posso andare in bagno?
Le disse ansimando.
- No, hai ancora mezzo litro e devi prenderlo tutto.
- - Adesso girati.
Con non poca fatica Francesca si girò. Doveva tenere le gambe un po’ allargate per la cannula. Ma Floriana senza esitazioni gliele divaricò completamente, riempiendola ancora di più, se possibile, di vergogna.
- Vedrai che così starai meglio, e il liquido si distribuirà in maniera più uniforme.
Floriana iniziò a massaggiarle la pancia per distribuire meglio il liquido , senza dimenticarsi di continuare quel movimento invasivo della cannula appena sospeso.
La mano tornò velocemente a occuparsi del clitoride. Lasciò per qualche istante la cannula per allargare le labbra dell’amica e iniziare un lento massaggio al clitoride, che ormai era oscenamente scoperto.
Francesca cominciò ad ansimare e a contorcersi, stava provando una sensazione incredibile. Masturbata dalla sua cara amica, penetrata analmente e con l’intestino pronto a esplodere.
L’orgasmo esplose, così come la necessità di liberarsi.
Francesca, che non resistette più, iniziò ad urlare.
- BASTA BASTA! Ti prego toglimela sto impazzendo!!
- Va bene… tanto ormai è finito.
Prese un asciugamano e lo infilò sotto al sedere dell’amica per evitare perdite sul divano. Prese la cannula e la sfilò completamente, facendo sobbalzare l’amica che ancora ansimava.
Francesca appena si sentì libera da quell’intrusione corse in bagno tenendosi una mano sul sedere.
Si liberò per alcuni minuti con più scariche. Era meravigliata di quanto liquido potesse contenere l’intestino.
Si passò una mano tra le grandi labbra, era ancora molto bagnata, era eccitatissima.
Era sudata, sconvolta per questa serie di emozioni totalmente nuove.
Floriana nel mentre stava risistemando il tutto, quando vide su una mensola del soggiorno una spazzola per capelli. L’associazione mentale fu immediata. La curiosità e l’eccitazione le salirono in un istante. Sentì l’amica chiudere l’acqua del bidet, aveva quasi finito. Le preparò così una bella sorpresa.
Prese una sedia e la posizionò nel mezzo del soggiorno, appoggiò la spazzola al tavolo vicino e con addosso solo le mutandine si sedette sulla sedia in attesa dell’amica.
Francesca uscì dal bagno con aria incredibilmente rilassata, ma si trovò davanti ad una sorpresa.
L’amica seduta che la guardava con sguardo severo.
- Perchè quella faccia?
- Lo sai… sei stata insopportabile oggi! Ti meriti una bella punizione!
Francesca era incredula. Floriana che fino a cinque minuti prima era stata fantastica nel farla godere, ora aveva assunto il ruolo della dominatrice.
- Scherzerai??!!
- Assolutamente no! Adesso vieni qua e ti sdrai sulle mie ginocchia.
Non sapeva che fare.
- Vieni qua!!
Si rivolse quasi urlando.
Francesca avanzò in silenzio verso di lei. Non sorrideva più. Arrivò davanti all’amica e si fermò.
- Spogliati!
- Nuda???
- - Ma, mi vergogno!
- Mentre godevi come una troia prima non ti vergognavi?
- - Spogliati completamente e piegati sulle mie ginocchia!
La parte le calzava a pennello.
Francesca si sfilò velocemente la maglietta e i calzetti, poi esitò un attimo.
- ho detto tutto!-
Si slacciò il reggiseno nero e scoprì il suo piccolo seno, i capezzoli si inturgidirono subito.
- Abbassati!
Francesca era rossa di vergogna, era la prima volta che veniva seriamente sculacciata.
Con un movimento un po’ goffo appoggiò la pancia sulle gambe nude dell’amica, poi con mani e piedi aggiustò la posizione.
Era la prima volta anche per Floriana, ma quel ruolo le piaceva proprio. Anche per lei l’eccitazione era veramente alle porte.
Guardò il culo dell’amica. Non era bellissimo, ma era abbastanza sodo e la pelle era particolarmente liscia.
Le passò la mano prima sulla schiena poi sulle natiche, in una specie di massaggio.
- Sei stata cattiva adesso ti meriti una bella sculacciata!
Francesca finalmente stette al gioco.
- Hai ragione non lo farò più.
- Sei pronta?
- Sì.
La mano di Floriana si alzò e iniziò la lunga serie di sculacciate.
SMACK SMACK SMACK
Tre su una natica e tre sull’altra!
Il culo di Francesca divenne in pochi istanti rosso, e lei cominciò a mugugnare.
Floriana era imperterrita proseguì almeno cinque minuti a ritmo costante, finché Francesca non iniziò a dimenarsi e ad implorare di smetterla.
- FLO BASTA TI PREGO BASTA!
Ma l’amica continuò finché Francesca non cominciò ad urlare ad ogni colpo ricevuto.
- AH AH AAHH AHIA BASTA!!
La implorò piangendo.
Floriana si fermò, aveva addirittura un po’ male alla mano. Accarezzò di nuovo il sedere all’amica.
- Non sei neanche a metà quindi non lamentarti troppo o raddoppio la dose!
A queste parole Francesca cercò di impietosirla, aveva il culo in fiamme, ma se possibile l’eccitazione era aumentata ancora.
- Flo, ti prego perdonami!!
Sentì l’amica prendere qualcosa dal tavolo. Girò la testa verso di lei. Lo sguardo si riempì di terrore.
- Cosa vuoi fare con la spazzola??
- Silenzio!! Una maiala come te deve solo tacere!
E iniziarono di nuovo i colpi.
Ancora tre per natica col dorso della spazzola.
Il sedere di Francesca andò letteralmente a fuoco! Non resisteva più, provò a pararsi con le mani ma Floriana con fare sicuro le afferrò il polso con forza e le piegò il braccio dietro la schiena, immobilizzandola completamente.
- Te la sei proprio cercata!
- Adesso la punizione sarà peggiore!
- Nooo ti prego!
La implorò piagnucolando.
Ma il supplizio ricominciò.
Almeno cinquanta colpi di spazzola si abbatterono sul povero sedere dell’amica che ormai non faceva altro che strillare a ogni colpo. Ogni colpo era una scarica elettrica lungo la schiena.
Era sudata, piangeva dal dolore, ma quello che voleva si stava avverando. Non era mai stata così sottomessa e umiliata.
Finalmente i colpi si fermarono. Francesca si rilassò, sentiva il sedere esplodere. Anche Floriana era stanca, ma aveva riservato un po’ di forze per l’ultima parte.
- Ora alzati e vai davanti al divano con la faccia rivolta alla parete
Così fece, non aveva il coraggio di toccarsi tanto le bruciava. Pensava fosse finita.
Sentì l’amica armeggiare alle sue spalle, poi i passi verso di lei.
- Adesso vediamo se questa maialina è ancora eccitata.
- - Ti auguro di no, se non vuoi prenderne delle altre!
Francesca sapeva già quale sarebbe stato il risultato.
- Sdraiati a pancia in su e allarga le gambe.
Continuò con tono severo.
Francesca non credeva alle sue orecchie, non avrebbe immaginato una punizione così severa da parte dell’amica.
Ma la confessione l’aveva fatta lei e adesso non poteva tirarsi indietro.
Non voleva tirarsi indietro.
Si sedette sul divano e il contatto col tessuto le fece stringere i denti dal dolore.
Resistette ed aprì le cosce, lasciando in bella vista la sua figa.
Con entrambe le mani Floriana allargò senza fatica le gambe dell’amica.
Appena il dito si appoggiò alle labbra per schiuderle, un abbondante rivoletto di umori scese verso il sedere.
- Ecco… avevo ragione!-
- - Non ti vergogni a eccitarti per una sculacciata?
Ormai entrambe vivevano i propri ruoli come mai avrebbero immaginato.
- Perdonami ti prego, ma non mi sculacciare ancora… mi brucia troppo!
- Mi dispiace… ma la punizione non è finita!
- - Adesso ti faccio passare la voglia di eccitarti! Fai la candela con le gambe e tienile su con le mani.
Francesca ubbidì, e si mise in quella posizione scomoda. Le gambe le coprivano la visuale. Non immaginava a cosa avrebbe subito ancora.
Sentì le mani di Floriana che iniziarono a toccarla di nuovo. Era eccitatissima e l’amica peggiorò la situazione iniziando a penetrarla con un dito.
- Flo per favore…
- Zitta! Lo so che ti piace!
La stava masturbando con due dita, era fradicia, un’abbondante quantità di umori le scendeva in mezzo al sedere, lubrificandolo naturalmente.
- adesso vediamo se ti ecciti di più!
Francesca prima ancora di capire si sentì spingere qualcosa di rigido su per il culo.
- Cos’è? Mi fai male!
- Vediamo se ti piace anche dietro!
Non riusciva a vedere, ma la pressione aumentava, e anche il dolore.
- Ti infilo una bella siringa nel sedere, così impari!
- - Quella di prima, bella grossa!
Aumentò la pressione provocando non poco dolore a Francesca.
- AIHA AAAHH BASTA!
Ma ormai era entrata, grazie anche alla lubrificazione naturale.
Floriana ebbe cura di infilarla fino alle alette, lasciando fuori solo lo stantuffo, che sfilò rapidamente. Aveva creato senza volerlo un piccolo speculum rettale.
Francesca era inerme, ma ancora più eccitata se possibile.
- Altri trenta colpi di spazzola non te li toglie nessuno!
- Oddio per favore basta!
La supplico pensando al dolore che avrebbe nuovamente provato.
Ma la spazzola iniziò ad abbattersi sulle chiappe già rosse, ma Francesca in quella posizione con quel coso infilato nel sedere non riusciva nemmeno a divincolarsi.
-NO, NO! AAHIAA!!
Floriana colpiva prima a destra poi a sinistra con ritmo costante, facendo attenzione a non colpire la siringa.
Francesca era esausta, ma il colpo di grazia furono le ultime dieci che Floriana le assestò con diversa forza sulle cosce. Floriana notò come il sedere del’’amica fosse ormai ricoperto di striature viola e le sembrò sufficiente.
Questi ultimi trenta secondi di tortura fecero se possibile eccitare ancora di più Francesca.
Aveva il culo e le cosce in fiamme e quella siringa ancora infilata nel culo!
Floriana le lasciò le gambe, che caddero a peso morto sul divano. Poi si rivolse all’amica.
- Brava! Sei stata coraggiosa…
- Grazie Flo, sei stata molto brava, nessun ragazzo ne sarebbe stato capace!
Le rispose l’amica con tono quasi da confessione.
- Adesso puoi rilassarti, chiudi gli occhi.
Francesca ormai ubbidiva ciecamente alla sua amica/padrona.
Le mani esperte di Floriana tornarono al lavoro. Con due dita iniziò a penetrarla profondamente, con l’altra mano le massaggiava il clitoride.
Francesca iniziò subito a godere, ansimava e si muoveva al ritmo della penetrazione dell’amica. Floriana le fece raggiungere l’orgasmo infilandole anche il terzo dito. Era letteralmente farcita, la figa aperta il clitoride turgido e il culo profanato dai più svariati oggetti. L’orgasmo fu incredibile, e anche più lungo del dovuto a causa della siringa infilata nel sedere. L’amica si fermò e Francesca cadde sul divano esausta!
- Grazie. Ho provato sensazioni veramente incredibili.
- - Come posso sdebitarmi?
Floriana si sedette al suo fianco. Rimase in silenzio un istante.
- Dammi un po’ del piacere che hai ricevuto.
Francesca rimase senza parole. Ma in effetti non c’era ricompensa migliore.
Scese dal divano e si inginocchiò ai piedi dell’amica.
Con entrambe le mani afferrò le mutandine di Floriana, che scivolarono a terra in un attimo. Le divaricò le gambe, notando con piacere la piccola passerina dell’amica. Era proprio ben fatta, ma soprattutto era già rossa e gonfia dall’eccitazione.
Iniziò a baciarle prima il ventre per poi scendere verso l’interno coscia.
Floriana si rilassò completamente, si tolse la maglietta, scoprendo subito il suo piccolo seno e iniziò a stringersi i capezzoli.
Francesca finalmente le schiuse le labbra e affondò il viso tra le gambe, iniziando con dolcezza a leccarle il clitoride, passando regolarmente alle labbra e al buchino del sedere.
Gli umori di Floriana le riempirono la bocca, l’odore inconfondibile riempì l’aria della stanza. I sospiri di Floriana si fecero più forti e frequenti, stava godendo tantissimo.
Francesca, raccolse dal divano quella spazzola che prima le aveva inferto tutto quel dolore. Si infilò il manico affusolato in bocca e lo cosparse di saliva, poi guardò intensamente l’amica negl’occhi.
- Adesso ti rompo per bene il tuo sederino.
Floriana non fece in tempo a dire nulla, solo un grido di dolore, quando le infilò in un colpo solo tutto il manico in legno su per il culo.
Francesca non sapeva però quanto Floriana amasse il sesso anale.
Quei clisteri che era solita farsi erano spesso legati ad un imminente rapporto anale col fidanzato. Certo, forse un po’ più di delicatezza l’avrebbe gradita, ma ciò la fece comunque impazzire.
Appena Francesca iniziò a penetrarla dentro e fuori con la spazzola, Floriana iniziò ad emettere gemiti di piacere incredibili che sommati al godimento prodotto dalla lingua dell’amica sul suo clitoride, si trasformarono in un orgasmo incredibile, convulsivo, che sfociò in un getto di liquido sul viso dell’amica.
Francesca era anche lei al settimo cielo, aveva fatto squirtare l’amica, proprio come alcuni suoi amici le avevano raccontato! Estrasse dolcemente il manico dal culetto e baciò l’amica sulla pancia, sui seni e infine si un profondo bacio in bocca.
Continuarono a baciarsi sdraiate sul divano, avvinghiate l’una all’altra completamente nude. Ormai era sera, si addormentarono insieme.
Finale decisamente coi botti!!!
Davvero complimenti!!
Non sono un appassionato del genere medical, ma questo racconto mi è piaciuto davvero molto!!
Complimenti!
molto erotico...
e ben scritto...
peccato fosse F/F...
Complimenti "bolognaboy",
un racconto davvero corposo, scritto in italiano corretto, che [i:183p7stg]fila liscio[/i:183p7stg] ed eccita proprio in virtù dei dettagli e una procedura che tu sembri conoscere benissimo, le iniezioni, per arrivare a un finale [i:183p7stg]lesbo-medical[/i:183p7stg] che non lascia indifferenti ...grazie per l'esclusiva su questo forum!
ciao,
Keith
grazie ragazzi!
è una mia passione scrivere racconti medical!
ho pubblicato questo perchè aveva una parte di spanking al suo interno.
gli altri che ho scritto sono esclusivamente medical e forse un po' OT...
se volete li pubblico comunque...
chissà, casomai qualche spankee inizia a tendere l'orecchio verso il medical!!!
ciao cattiva!
la mia era una battuta, anche se ti confesso che ho conosciuto ragazze che conoscevano lo spanking e pochissimo il medical e quando si sono un po informate, gli è piaciuto tantissimo!!
comunque: proseguo coi racconti??
ps: ho aggiornato il blog!
ok, ne pubblico un altro! qua però è solo medical....
forse uno con anche una severa punizione lo scriverò più avanti...
è diviso in due parti... ecco la prima, se piacerà andrò con la seconda!
VERE AMICHE pt.1
Un pomeriggio Camilla non si sentiva proprio bene, fu così che le amiche decisero di andare a trovarla a casa, abitando tutte nel centro storico. Nell’arco di mezz’ora arrivarono tutte, Floriana, Francesca e Viola.
Una mezz’ora di chiacchiere, bevvero un caffè e fumarono una sigaretta. Francesca notò nell’amica indisposta uno sguardo piuttosto sofferente e chiese maggiori spiegazioni sul suo malessere.
- Cos’hai esattamente?
- Come al solito non riesco a liberarmi, ad andare in bagno e ho un discreto mal di pancia!
Francesca ribadì.
- Hai preso qualche cosa?
- Ho preso delle pastiglie ma non hanno fatto effetto!
La discussione incuriosì anche Viola e Floriana, che intervenne.
- Le pastiglie le ho provate anch’io… ma non fanno molto.
Camilla vuotò il sacco.
- Volendo il medico mi ha detto di provare con una supposta o un clistere. Ma sono pratiche che io amo poco, soprattutto il clistere.
Viola, sua amica d’infanzia, stava finendo proprio durante quell’estate il corso da infermiera professionale. Il gruppo di ragazze si fidava ciecamente di lei, che in effetti era molto capace delicata ed esperta, visti i tre anni di tirocinio.
Si sentì di intervenire.
- Io in casa ce l’ho quella roba, tra quello che riesco a prendere in ospedale e quello che compra mia madre!
Camilla sapeva che l’amica abitava a poche centinaia di metri da lei, ma era ben poco invogliata all’idea della supposta o peggio della peretta. Ma iniziava a stare effettivamente male.
si sentì in obbligo di accettare l'offerta.
- E va bene… Al limite se queste pastiglie continuano a non fare effetto prenderò qualcos’altro…
Le ragazze raccolsero le loro cose e Camilla si infilò solo un paio di scarpe da tennis, e rimase con la tuta che già indossava.
Uscirono di casa per andare a piedi da Viola.
Cinque minuti dopo salirono le scale del palazzo. Una volta entrate le quattro amiche si sedettero sul divano a vedere la televisione e a parlare del più o del meno, in attesa della decisione dell’amica.
Dopo qualche minuto Floriana vedendo il viso sempre un po’ sofferente di Camilla le richiese come stava.
- Sempre uguale più o meno…
Al che Viola forte anche della sua esperienza, e sapendo quanto i lassativi presi per via orale contassero ben poco, provò di convincere l’amica.
- Cami, prova con la supposta
- Se vuoi te la mette una di noi!
Questa frase oltre che lo sbigottimento di Camilla, generò una strana euforia anche sulle altre ragazze.
- Sì dai Cami te la mettiamo noi!!
Disse Francesca con entusiasmo.
Non credeva alle sue orecchie. Le sue amiche erano vogliose di metterle una supposta?
Mentre lei, provava solo imbarazzo.
- Scherzerete! Mi vergogno!!
- - Poi non ci troverei niente di bello nel vedermi nuda e di mettermi una supposta!
Floriana cercò di stemperare un po’ gli animi buttandola sullo scherzo.
- Dai è per far le stupide… Ti avremo vista nuda mille volte!!
Le fece eco Viola.
- Dai Cami! Così faccio anche un po di pratica su una persona decente anzi che su delle vecchie!!
Scoppiarono tutte a ridere.
Non ci trovava nessun senso in questa situazione. Ma ormai era evidente che le pastiglie non avrebbero fatto effetto e vista l’intimità che aveva con quelle ragazze si convinse.
- E va bene! Se proprio ci tenete tanto!!
Viola si alzò e si allontanò per prendere il necessario. Mentre si stava allontanando diede le prime istruzioni all’amica.
- Cami, sdraiati sul divano e tirati giù pantaloni e mutandine.
Con una leggera titubanza eseguì gli ordini.
Si abbassò prima i pantaloni della tuta, che scoprirono subito il sedere, portava un carinissimo perizoma color turchese. Poi con un colpo deciso si abbassò pure quello, rimanendo nuda dalla vita in giù, con solo un paio di calzini bianchi di cotone molto corti. Sfilato il perizoma dalle gambe si sdraiò sul divano, con le amiche sedute accanto a lei a guardarla.
Intanto tornò Viola con un po’ di cose, guanti in lattice, un tubetto simile a gel e una confezione di supposte di glicerolo.
Alla vista del gel Folriana rimase colpita:
- Nooo?! E’ vaselina? Non l’avevo mai vista!!
- Non è proprio vasellina, è meglio, lo chiamano KY gel, è a base d’acqua.
- - Lo fa anche la HATU per secchezze vaginali o per il sesso…. Insomma hai capito?
Le spiegò Viola in termini facili.
- Si ho capito!
- - Ma serve per lubrificare Cami?
Viola, un po’ seccata dalle continue domande di Floriana tagliò corto.
- Sì, se vuoi fallo tu mentre mi metto i guanti.
Floriana accettò subito volentieri il ruolo appena assegnatole.
- Va bene! Lo farò subito.
Camilla nel frattempo aveva ascoltato la strana conversazione spalancò gli occhi dallo stupore e le venne spontaneo fare alcune domande. Girò la testa verso le due amiche.
- Lubrificare da Flo??
- - Perché? Non sarà mica enorme questa supposta!
Viola dall’alto delle sue esperienze frenò subito le sue proteste.
- È una normalissima supposta. Ma suppongo che il tuo ano sia piuttosto secco. L’attrito potrebbe essere fastidioso, per questo preferisco lubrificarti.
Una spiegazione tanto esaustiva la convinse.
- Ok… Allora va bene!
Ma mentre lo diceva pensava però già al fatto che una sua amica la dovesse toccare in parti così intime. Tacque, per fare un po’ la parte di quella coraggiosa.
Floriana nel mentre chiese ulteriori istruzioni all’amica infermiera.
- Devo mettermi i guanti?
- Certo! È più igienico e poi non ti ungi le dita!
Ne prese un paio di guanti dalla confezione e li indossò, con aria soddisfatta, come se si sentisse una crocerossina.
Francesca, Viola e anche Camilla non poterono fare a meno di ridere.
Floriana prese il tubetto e si avvicinò a Camilla. Si sedette di fianco a lei, aprì il gel, se ne fece colare un po’ su due dita della mano destra e senza dire nulla iniziò a passare l’indice e il medio tra le natiche dell’amica sdraiata, facendosi largo.
La reazione di Camilla fu immediata
- AH!! È freddo!!
Floriana non ci diede peso. All’inizio avvertì un po’ di rigidezza, poi pian piano sentì i glutei dell’amica rilassarsi.
Eseguì l’operazione di lubrificazione con una decina di sfregamenti, muovendo le dita su e giù. Poteva, con questo profondo movimento, a volte anche leggermente rotatorio (proprio per andare a cospargere ogni parte),sentire la fessura delle labbra e le piccole grinze dell’ano.
Nel mentre si era avvicinata Viola con in dosso già i guanti e in mano una cartina argentata, la supposta appunto.
- Flo, adesso tieni leggermente allargato il sedere di Camilla, così facciamo meglio.
Acconsentì.
afferrò le belle chiappe dell’amica e le allargò, in modo da scoprire il luccicante buchino, vista l’abbondante quantità di gel.
Viola scartò velocemente la supposta di glicerina, di medie dimensioni, si piegò leggermente verso l’amica sdraiata sul divano e, prima appoggiando delicatamente la punta all’ano, poi infilandola con un colpo deciso, la fece sparire nel culo dell’amica.
Non mancò ovviamente, proprio come le avevano insegnato, di accompagnare il lassativo con la punta del dito; cosa quest’ultima che fece inarcare la schiena e contrarre i muscoli del sedere alla poverina.
L’infermiera chiese subito un parere.
- Sentito dolore?
- No. Sei stata brava! Mi brucia solo un po’.
- E’ normale, tra poco inizierai anche a sentire lo stimolo, ma cerca resistere almeno un minuto perché faccia effetto.
Camilla ancora sdraiata, iniziò a contrarre le natiche, il suo buchino iniziava a bruciarle parecchio.
- Ho paura che abbia già iniziato a fare effetto!… Oddio!!
Iniziò a contorcersi come una bambina infilando la testa tra i cuscini del divano.
- MMM non resisto!!!!
Viola le diede il benestare.
- Ok Cami, Puoi andare.
Si alzò di scatto e tutta nuda senza neanche coprirsi la passerina, corse con una goffa corsetta verso il bagno. Questo fece ridere di gusto le tre amiche rimaste in salotto.
Dopo circa cinque minuti Camilla tornò in salotto con il viso un po’ provato, ma non soddisfatto. Si chinò, prese il perizoma,lo infilò e si sedette sul divano.
Francesca fu la prima ad interrogarla.
- Allora? Ti sei liberata?
- Poco poco. Ho spinto molto ma per me ho fatto la supposta e poco più… Mi sento ancora gonfissima!
Viola disse la fatidica frase che Camilla non avrebbe voluto sentire.
- Vuoi provare con un clistere? Ho idea che sia l’unica soluzione.
Camilla rimase impietrita, era da un po’ che pensava che sarebbe finita così. Ma l’idea del clistere proprio non le andava giù. Che vergogna, e che dolore!
- No Viola, ho paura, deve essere tremendo!
- Capisco che non ti piaccia, ma fidati che è la cosa migliore. Funziona sempre.
Francesca parlò, quasi in una confessione.
- L’anno scorso me l’hanno fatto!
Lo sguardo delle ragazze si rivolse verso di lei.
- Era più di una settimana che non andavo in bagno, lo dissi a mia madre e mi consigliò di farlo.
- Chi te l’ha fatto??
Chiese Viola incuriosita.
- Ero a Roma, me l’ha fatto mia cugina Arianna, in casa aveva già tutto
- Non è stato così tremendo…
- All’inizio mi vergognavo molto, ma mia cugina riuscì a mettermi a mio agio, alla fine fu anche rilassante!
Intervenne pure Floriana, famosa per i suoi gossip.
- Si si… me l’ha detto anche Silvia che è una pratica rilassante… Credo che lei se li faccia addirittura da sola!
Viola riprese le redini della conversazione.
- Cami, decidi tu
- - Io l’occorrente ce l’ho… basta un po’ di acqua calda e un po’ di sapone neutro.
Camilla era ancora piuttosto titubante, pensava all’idea di esporsi così davanti alle amiche.
- Mi vergogno , sapete che sono pudica.
- - UFFF! Proprio a me doveva capitare!
Viola proseguì con strano interesse nell’opera di convinzione.
- Qua siamo tranquille, siamo tutte amiche da tanto tempo e abbiamo la casa libera tutto il tempo che vogliamo.
- - Sono cose che possono capitare a chiunque, tu hai anche la fortuna di avere amiche disponibili. Pensa se te lo dovesse fare un medico qualsiasi.
In effetti Camilla pensò all’ipotesi del suo medico, amico di famiglia da anni, o peggio ancora di un qualunque infermiere del pronto soccorso.
- E va bene, proviamoci!
- Però mi raccomando… Non ditelo in giro, se no i ragazzi mi prenderanno in giro per sempre!
Viola, ormai a capo della situazione consigliò di eseguire tutta la procedura in camera da letto, sia per il fatto che il clistere era meglio farlo sdraiati sia per la maggiore vicinanza al bagno.
Le ragazze si accomodarono quindi in camera da Viola, prendendo con loro il gel e la confezione di guanti in lattice. Viola prese dall’armadio due grandi asciugamani e li sistemò sul letto e con fare certo spiegò la procedura.
- Questi sono per evitare disastri!!
- - Cami intanto se vuoi toglierti di nuovo gli slip io vado a preparare il tutto in bagno.
- - - Tu Fra vieni ad aiutarmi.
Mentre Camilla iniziava a spogliarsi in compagnia di Floriana, le due uscirono dalla camera per andare nel bagno.
Viola aprì subito il rubinetto per far scaldare l’acqua, poi aprì il mobiletto e cominciò a cercare il necessario. Francesca alle sue spalle non potè non notare l’intero set di perette e cannule all’interno del mobile.
- Accidenti, quante ne hai?!
- Sai, sono tutte prese all’ospedale o da mia madre. È un po’ maniaca per queste cose!
- Le farai una peretta?
- No, userò la cannula lunga con la borsa appesa.
Francesca ripensò alla sua esperienza.
- Mia cugina mi fece una peretta… Ricordo che non era nemmeno enorme!
- Le perette e i microclismi danno meno fastidio, sono sicuramente meno invasivi, ma credo che Camilla sia molto costipata quindi dei due è meglio che soffra un pelo adesso ma che si svuoti per bene.
Si girò, in mano teneva una busta ermetica contenente una cannula verde enorme.
Francesca la guardò attentamente, sarà stata lunga 25 centimetri e larga vicino alla punta almeno 3. La punta aveva due rigonfiamenti e dei fori laterali, che immaginò servissero a distribuire meglio il liquido.
Nell’altra mano reggeva un tubo lungo circa un metro e mezzo con a metà una specie di valvola, e una borsa dell’acqua calda, di quelle arancioni di una volta.
Francesca si rivolse a Viola con grande stupore.
- Vuoi usare quella??
- Sì, so che è un po’ grande, ma credo che sia bloccata un po’ in alto, quindi questa è perfetta.
Francesca si preoccupò per la povera amica.
- Ma le farà male?
- Ci sono due momenti. L’inserimento della cannula, se lei collabora e noi la lubrifichiamo bene, non sarà tremendo.
- - Se lei non ha mai subito un clistere invece il liquido potrebbe darle fastidio.
Continuò con i preparativi. Prese il sapone neutro e ne versò un po’ dentro la borsa dell’acqua calda. Poi scartò due supposte di glicerina e le fece cadere anche queste all’interno.
Francesca che guardava attonita, voleva ormai sapere tutto di questa particolare procedura.
- Cosa servono due supposte all’interno?
- Si sciolgono col calore dell’acqua. La glicerina irrita leggermente le pareti dell’intestino e va ad aumentare lo stimolo.
- Ma le darà piuttosto fastidio!?
Questa volta Viola si rivolse a Francesca con tono seccato.
- Probabilmente sì. Ma dopo una settimana che non vai di corpo questa è l’unica soluzione. Se peggiora può anche diventare un caso chirurgico!
Aggiunse altra acqua calda, prese il tubo e lo avvitò alla borsa, infine scosse energicamente il tutto per una ventina di secondi. Prese la cannula lasciandola nella confezione e si avviò verso la camera da letto, Francesca la seguì.
Floriana e Camilla stavano chiacchierando, la prima seduta da una parte del letto e l’altra già sdraiata a pancia sotto senza mutandine, con solo maglietta e calzini.
Camilla si girò verso le amiche appena entrate, lo sguardo sì fermò subito sugli oggetti tra le mani di Viola, ma prima che potesse intervenire Viola la fermò.
“Cami, non ti preoccupare…L’aspetto può sembrare inquietante, ma fidati che non è niente.
- - Adesso dai ascolto a me e in dieci min abbiamo finito.
Le disse con tono rassicurante. Ma Camilla non era per nulla rilassata, il cuore le stava esplodendo nel petto e una strana sensazione di calore la stava avvolgendo. Ma preferì dare ascolto all’amica.
- Ok Viola, sai che mi fido di te.
Viola sorrise e ricominciò a dare ordini alle amiche.
- Flo tu prendi la borsa e la tieni sollevata, tu Fra invece mettiti i guanti così mi dai una mano.
Francesca eseguì.
- Tu invece Cami devi metterti appoggiata sulle ginocchia e sui gomiti.
L’amica si girò di scatto e con aria incredula e spaventata.
- Alla pecorina???
- È la posizione migliore, il liquido scende meglio!
Borbottando per il disappunto si mise in posizione.
Era rossa di vergogna. Esistono poche posizioni così umilianti, era completamente esposta davanti alle sue amiche.
Si vedeva completamente il buchino ancora roseo, le grandi labbra e quel filo di peluria che era solita tenere.
Viola chiese a Francesca di allargare un po’ le natiche dell’amica mentre lei avrebbe di nuovo lubrificato l’ano. Francesca obbedì senza domandare nulla.
Il contatto delle mani dell’amica la fecero imbarazzare ulteriormente, e in quella posizione dovette anche rispondere alla domanda di Viola.
- Sei vergine dietro?
Camilla quasi balbettò.
- Mah.. mah…più o meno… mai più di un dito…
- - Ma cosa cambia?
- Vedi, ungerti bene anche internamente, per far scorrere meglio la cannula.
Mentre ascoltava la spiegazione girò la testa verso l’amica e vide lo strumento in oggetto.
- E quella cos’è???
- - Non se ne parla!!! Io non faccio niente!!
Disse sbottando. Provò a tirarsi su dal letto ma Floriana all’improvviso le diede due sonori sculaccioni, stampando le cinque dita sul gluteo di Camilla.
- Smettila di far la bambina!!
Francesca scoppiò a ridere, e Viola cercò di rincuorare la poverina.
- Cami non ti preoccupare, ti infilerò un dito ben cosparso di gel in modo da lubrificarti anche le pareti del retto. Sarò molto delicata, te lo prometto.
Prese quindi il gel e ne fece cadere due grandi gocce dense proprio in mezzo al sedere dell’amica, poco sopra l’ano. Con il medio della mano destra iniziò sapientemente a sfregare il gel sull’orifizio, iniziando pian piano a fare pressione verso l’interno. La prima falange entrò senza problemi. Poi iniziò a trovare un po’ di resistenza.
- Devi rilassarti, se no è peggio.
- Ma fa male!
- Spingi un po’ in fuori come se andassi in bagno.
Così fece e in un attimo il dito scomparve all’interno.
Un dolore acuto che le fece inarcare la schiena e stringere i muscoli dell’ano, ma ormai era fatta.
Viola iniziò a muovere lentamente il dito dentro e fuori facendolo lentamente roteare.
Camilla stava lì a denti stretti con la faccia rivolta al muro, pensando che la sua migliore amica le stava facendo un ditaculo! La stava masturbando analmente o solamente lubrificando? Non seppe darsi una risposta.
Anche le altre erano come impietrite, Floriana con la borsa in mano e il tubo penzolante attendeva il suo momento, Francesca invece con le mani sul sedere dell’amica, la teneva dilatata per facilitare il lavoro a Viola.
Ma negli occhi di queste tre improvvisate infermiere vi era uno sguardo leggermente perverso. Viola ruppe il ghiaccio e il silenzio.
- Fra, puoi lasciare la presa.
- - Prendi la cannula e lubrificala completamente.
Francesca eseguì all’istante, mentre Viola tornò a spiegare la procedura all’amica paziente.
- Ora Cami, ti toglierò il dito per far posto al clistere, tu resta rilassata e come prima spingi un po’ in fuori.
- Va bene, ma ti prego di essere delicata!
Le disse con tono sottomesso.
Con un rapido gesto tolse il medio dal sedere e con la sinistra impunto la punta della cannula e iniziò a premere.
Come aveva immaginato trovò resistenza e iniziò a fare pressioni alternate ruotando la punta. Fece sempre più forza per poter penetrare completamente l’ano di Camilla, che pian piano cominciò ovviamente a lamentarsi emettendo piccoli suoni.
Floriana appoggiò la mano sui capelli dell’amica e le fece una carezza per farle un po’ di coraggio.
Viola imperterrita continuò a spingere e sul punto di massima dilatazione (3cm appunto) Camilla urlò.
- AHIA AH AH BASTA!!
Ma la cannula era dentro e il dolore si era già attenuato.
Viola la stava spingendo in profondità per tutti i possibili centimetri che alla fine risultarono essere una ventina.
Camilla col viso quasi stravolto si sentiva impalata, una sensazione per lei totalmente nuova, lì a quattro zampe con tutto in bella vista e 20cm si tubo su per il culo.
Viola disse a Francesca che poteva lasciare la presa.
- Cami scusa se ho spinto un po’, ma è meglio un po’ di dolore iniziale e basta.
- Ora come stai?
- Mah… non so! Diciamo che è una situazione un po’ strana…
- - Ora cosa mi tocca?
Disse con tono quasi polemico. Ma Viola non fece ci fece caso e le spiegò.
- Adesso Floriana tiene alta la sacca per sette otto minuti e apriamo il rubinetto così inizia a entrare l’acqua.
- - Avrai la sensazione di essere piena, è un po’ fastidiosa ma sopportabile. Io nel frattempo muoverò un po’ la cannula per distribuire meglio il liquido, questo invece ti piacerà vedrai!
Floriana alzò la sacca e Viola aprì il rubinetto, la pallina iniziò a girare e il liquido cominciò a riempire l’intestino di Camilla.
L’infermiera come annunciato iniziò subito a muovere la cannula con piccoli movimenti rotatori, estraendola leggermente per poi spingerla subito in profondità.
Passarono quasi cinque minuti in silenzio finché la povera cominciò a sentire gli effetti del sapone e delle supposte sciolte nell’acqua.
- Inizia a darmi fastidio, poi mi sento già pienissima, lo devo tenere molto ancora?
- Qualche minuto, deve vuotarsi la borsa.
- -Flo spingi un po’ sulla borsa, così facciamo prima.
Appena Floriana fece pressione sulla sacca a Camilla sembrò di esplodere, il liquido entrava più velocemente nell’intestino e sempre più in profondità. Il bruciore e il gonfiore erano ormai insopportabili.
Iniziò a piagnucolare emettendo dei piccoli urletti.
- MMMM BASTA PER FAVORE!! AHIAAA
Era in seria difficoltà, se non l’avessero liberata sarebbe esplosa. Ma Viola forte delle sue conoscenze sapeva che era arrivato il momento.
- Ok finito!
- - Cerca di alzarti, io ti tengo il clistere infilato e andiamo in bagno.
Con non poca fatica e piena di vergogna, arrivò a destinazione, con l’amica che reggeva la sacca e il tubo ancora infilato nel sedere.
Una volta in bagno Viola fece avvicinare Camilla al water standole a fianco.
- Ora sfilo la cannula e puoi sederti.
L’operazione fu semplicissima la pancia era talmente piena che il tubo si sfilò in un amen. La poverina una volta seduta sul water non riuscì ad aspettare nemmeno l’uscita dell’amica e iniziò a scaricarsi emettendo notevoli rumori.
Iniziò a liberarsi prima dell’acqua poi pian paino anche delle feci, emettendo dei rumori e odori veramente forti.
Era lì seduta e sperava che le amiche non sentissero nulla, si infilò una mano tra le cosce e si toccò la passerina. Non sapeva darsi una risposta ma le labbra erano gonfie e piene di umori. Era eccitata.
Dopo circa cinque minuti iniziò a pulirsi, prima con la carta poi si mise sul bidet e iniziò a lavarsi accuratamente massaggiandosi molto l’ano, ancora un po’ indolenzito.
Tornò finalmente in camera dalle ragazze. Francesca se n’era andata da pochi istanti per raggiungere un amico, Viola e Floriana erano sedute sul letto a chiacchierare. Nel frattempo Viola aveva già lavato la cannula nel secondo bagno e preso qualche altro oggetto.
- Allora Cami come va?
Chiese Floriana quando la vide entrare.
- Bè molto meglio!! Ma che fatica!!
- - Viola, è normale che abbia mal di pancia e mi senta stanchissima?
- Si è normalissimo.
- - Infatti se ti va io finirei la pratica.
- Che pratica?? Cosa intendi??
Chiese con un po’ di timore. Ma mentre la sua amica stava per rispondergli posò gli occhi sul comodino e vide degli oggetti per niente simpatici!
- Cos’è quella roba?
Disse riferendosi ad una serie di oggetti. Un termometro, dell’alchol, una confezione di siringhe, una bottiglia di olio di vasellina, e un piccolo cuneo di gomma!
Viola aveva previsto quella reazione e ovviamente non tardò a fornirle un’accurata spiegazione.
- Stai tranquilla! Per gli spasmi pensavo di farti un altro clistere molto più piccolo con l’olio di vasellina, che calma le pareti intestinali. Per la stanchezza e se per caso ti è venuta anche un po’ di febbre ti faccio una puntura di vitamina B per tirarti su.
Intervenne così scherzosamente Floriana
- Hai la fortuna di avere la dottoressa a domicilio!!
Camilla era lì in piedi mezza nuda che guardava le sue amiche con aria incredula.
Non avrebbe mai pensato di trovarsi in quella situazione imbarazzante.
- Basta per favore! Non vi sembra di esagerare?
Intervenne Viola, con tono severo.
- Guarda che lo facciamo per te! Dovresti essere felice di avere amiche così disponibili.
Camilla fu messa così in posizione di non rifiutare e si lasciò andare.
- E va bene. Mi fiderò di tè.
- Brava, questo è ragionare!
Ebbe inizio la seconda parte della procedura.
- Facciamo così, tu Cami ti sdrai sul letto a pancia in su col sedere vicino al bordo del letto… come se fossi dal ginecologo.
- - Tu Floriana come prima la ungi un po’.
Mentre Floriana iniziava a infilarsi l’ennesimo paio di guanti bianchi Camilla replicò stizzita.
Ma solo delle posizioni così? D’accordo che siamo amiche, ma io mi vergogno!
- Cami, purtroppo si fanno così queste cose, quindi per favore collabora.
Camilla con aria sconsolata si sedette nel mezzo del letto, quasi raggomitolata, per non scoprire ulteriormente le sue parti intime.
Viola si tornò ad allontanare, Floriana di nuovo munita di guanti prese il tubetto del gel e chiese all’amica di aprire le gambe.
Camilla, rossa in volto esitò un istante, poi appoggiò la schiena al letto e con le gambe leggermente piegate eseguì l’ordine e le aprì.
Le sue gambe lunghe in questa posizione erano veramente belle, dalla pelle bianca e liscia delle cosce si arrivava alla figa. Aveva le labbra un po’ gonfie, forse a causa di questa strana situazione, era quasi completamente depilata, fatto salvo per una strisciolina di pelo castano che era solita lasciare.
Floriana dopo essersi versata un po’ di gel sulle dita le chiese di tenersi un po’ allargato il sedere con le mani. Così fece e l’amica iniziò di nuovo a cospargerle l’ano di gel, facendo ampi passaggi, andandole praticamente a lubrificare anche tutte le labbra, quasi fino al clitoride.
Camilla iniziò a rilassarsi allentando la tensione de muscoli. Floriana memore della precedente situazione ne approfittò per infilare il dito indice nel sedere di Camilla, proprio come aveva fatto Viola, che proprio in quel momento rientrò in camera.
- Flo… ma non importava che le infilassi un dito dentro, ormai era già bella unta tra la supposta e l’altro clistere!
Floriana sorrise e si rivolse direttamente alla sua “paziente”
- Scusa Cami!! Ti ho fatto male?
In effetti non le aveva fatto male, anzi! Ma cercò comunque di non esternare queste sue strane e nuove sensazioni.
- No tranquilla, non mi hai fatto male, non iniziare a prenderci gusto però!!
Nel mentre vide che Viola aveva appoggiato sul mobile della camera una pera veramente grande con attaccato una cannula altrettanto grande, sembrava quasi più adatta ad una lavanda vaginale. Non disse nulla e appoggiò nuovamente la testa sul letto.
Viola svitò la cannula dalla pera, prese la bottiglia di olio di vasellina e versò tutto il contenuto al suo interno. Floriana, curiosa come sempre, notò questa cosa.
- Non ci metti dell’acqua?
- No, glielo inietto così, le calmerà le pareti intestinali dagli spasmi.
Prese la cannula l’avvito alla pera e si avvicinò all’amica sdraiata.
Si chinò su di lei e senza nemmeno essersi infilata i guanti, con le dita della mano sinistra allargò le natiche di Camilla, con la destra invece impuntò la cannula nel sedere.
- Fai un bel respiro.
E in un secondo infilò tutta la cannula ricurva verso l’alto tra le natiche.
Camilla, penetrata per l’ennesima volta strinse un po’ i denti, il dolore questa volta fu minimo.
- Quanto la devo tenere?
- Qualche minuto e sarà finito, solo che dopo dovrai trattenere il liquido per un po’.
Nel mentre suonò il cellulare di Viola.
- Flo, vado a rispondere, tu tieni inserito il clistere e ogni tanto fai un po’ di pressione, se vuoi puoi muovere un po’ la cannula, così il liquido si distribuisce meglio.
Uscì dalla camera per andare a rispondere.
Floriana si sedette a fianco dell’amica prese in mano la pera e fece come detto da Viola.
Non poté fare a meno di guardare le sue parti intime così da vicino e notò le grandi labbra decisamente gonfie e umide.
- Cosa ne pensi Cami?
- Di cosa?
- Di tutto questo. Che effetto ti fa? Mi sembri rilassata, per casoti piace?
Si rese conto che l’amica aveva l’occhio lungo e non poté più nascondersi.
- Bè, questa parte è molto rilassante, prima casomai ero più tesa e mi ha fatto un po’ male, ma credo sia solo una questione psicologica.
Floriana non disse nulla, con la mano destra muoveva come ordinato la pera, ma senza nemmeno sapere perché prima appoggiò la sinistra sul ventre dell’amica, poi pian piano scese verso il basso fino a toccarle la fessura.
Camilla alzò la testa quasi di scatto ma non tirò indietro il corpo.
- Cosa fai?
Floriana balbettò.
- Mah… non so… ti da fastidio?
L’amica ruppe ogni indugio. Ma sì, perché non rilassarsi un po’, alla fine era parecchio tempo che non provava un po’ di piacere. Lasciò che l’amica continuasse.
- No, non mi da per nulla fastidio, anzi, se ti va continua pure.
Tornò ad appoggiare la testa sul letto e chiuse gli occhi.
Floriana iniziò prima ad accarezzare le labbra poi pian piano con due dita iniziò leggermente a schiuderle. Fece subito capolino una discreta quantità di umori!
Le dita scorrevano su e giù e pian piano allargavano le grandi labbra. Il clitoride era ormai completamente scoperto, rosso e turgido. Floriama sempre continuando a muovere la cannula dentro e fuori, con maggiore velocità, con il medio della mano libera iniziò a massaggiare il clitoride.
I muscoli dell’addome di Camilla iniziarono a contrarsi, iniziò ad ansimare, ad inarcare la schiena e in questo turbine di emozioni si fece una domanda.
Sarò lesbica?
Ma l’orgasmo era alle porte e le sapienti mani dell’amica sapevano cosa fare. Interruppe il massaggio del clitoride e senza nessuna fatica infilò due dita dentro la figa dell’amica iniziando a muoverle prima piano poi forte, spingendole più in profondità possibile. Camilla ansimava sempre di più le mani stringevano la coperta e non pensava più a niente se non a questo fantastico orgasmo che stava per arrivare.
Viola riattaccò il telefono, neanche dieci minuti di telefonata. Quando fu davanti alla porta della camera sentì uno strano rumore ed odore.
Aprì piano la porta che stava alla spalle delle amiche e vide la scena. Camilla sdraiata che ansimava ed assecondava col corpo le penetrazioni di Floriana che con fare esperto la penetrava nel culo col clistere e con le dita aveva ripreso a massaggiare il clitoride.
- Bè, vedo che vi divertite!!
Si fermò il cuore ad entrambe.
- Non vi preoccupate è normale. Immaginavo che fosse andata così!
- Fatemi solo controllare il clistere.
Viola si avvicinò alle due amiche. Camilla rossa come mai dalla vergogna alzò un pelo la testa per controllare l’amica. In mano aveva quel cuneo in plastica che aveva notato prima.
- Quello cos’è?
Chiese Camilla sollevando solo un po’ il capo.
- Questo è un giocattolo di mia sorella, ho scoperto dove lo nasconde e ho scoperto che può essere comodo!
- Cosa intendi??
- Si chiama cuneo anale o butt plug, si dovrebbe infilare, tenerlo inserito e svolgere le cose quotidiane, il dovrebbe aumentare l’eccitazione.
- - Credo che quella porcellina di mia sorella lo usi proprio così!
Ma Camilla non capiva. Ma ormai si fidava delle intuizioni dell’amica.
- E ora Viola per cosa lo vorresti usare?
- Adesso ti levo il clistere e ti metto questo, serve a farti trattenere il liquido dentro senza che tu faccia sforzi.
- Ma è enorme!! Mi farai un gran male!!
- Tranquilla, ormai sei bella dilatata, se ti rilassi non senti nulla vedrai!
Camilla per nulla contenta di farsi infilare quell’oggetto pregò Viola di lubrificarlo accuratamente.
Viola aveva già in mano il gel, ne versò una goccia sul dildo e dopo averlo ben cosparso si avvicinò a Camilla e Floriana.
- Tu Flo continua pure con quello che stavi facendo, credo che aiuti Camilla a rilassarsi.
Non se lo fece ripetere due volte.
Schiuse di nuovo le labbra dell’amica e ricominciò a massaggiarle il clitoride, non ci volle molto per farla ricadere in uno stato di trans.
Appena Viola se ne accorse, sfilò la cannula e impuntò subito il cuneo, iniziando a premere.
Camilla ansimava ed emetteva dei piccoli gemiti di dolore che aumentarono quando il cuneo arrivò al punto più largo (circa 4 cm), era veramente dilatata in questo momento, ma Viola con l’ultimo colpo lo fece sparire completamente all’interno.
Camilla si calmò, anche Floriana rallentò con la masturbazione, pur continuando a titillare il clitoride dell’amica.
- Questo Cami lo tieni qualche minuto, poi puoi andare a scaricarti in bagno.
- - Tu Flo continua pure!
- Sì dai Flo… iniziava a piacermi!!
Disse Camilla con tono scherzoso.
Così fece. Mentre Viola massaggiava la pancia dell’amica per far distribuire bene il liquido, Floriana, questa volta con entrambe le mani libere, iniziò prima a massaggiare il clitoride, ormai completamente scoperto e turgido, con l’altra mano iniziò a penetrare l’amica.
Un dito, poi subito due e infine tre, prima più piano poi più forte. Camilla si sentiva completamente farcita, iniziò a gemere sempre di più, l’orgasmo era incredibile e quell’oggetto che le avevano infilato nel culo allungava sempre di più la durata di questo dolce supplizio.
Non resisteva più, iniziò a tremare come se avesse vere e proprie convulsioni, stava urlando di piacere! Chiuse le cosce e si raggomitolò su un fianco, aveva toccato il paradiso.
Si distese nuovamente, rimase lì completamente nuda, con le gambe larghe, la passera gonfia, tutta bagnata di umori e con quel coso ancora nel sedere. Ormai non si vergognava più.
- Brava Cami!
Esordì Viola con tono incoraggiante, passandole una scatola di salviette per pulirsi. Camilla e Floriana ne presero una a testa, si pulirono le mani e l’altra si diede una pulita veloce, si sarebbe lavata accuratamente sul bidet.
Con un po’ di fatica dovuta al cuneo, si alzò e andò al bagno.
Una volta sola, si mise a gambe divaricate in piedi sopra al water, afferrò la parte terminale del cuneo, spinse un po’ e lo fece scivolare fuori.
Un altro brivido le percorse la schiena. Questa volta si liberò molto più in fretta, il liquido era molto meno, si fece un bel bidet caldo si pulì accuratamente davanti e dietro, poi dopo pochi minuti tornò in camera, era stanca morta.
Guardò le due amiche.
- Direi di evitare commenti!!
- A noi Cami fa piacere che ti sia divertita.
Disse Floriana.
- Sì, siete state brave, ma adesso sono stanca morta…
Viola tornò a dirigere la situazione.
- infatti Cami ti consiglio di farti una puntura di vitamina B. Ti tirerebbe su!
- Ufffff… Oggi proprio non mi lasci stare!
- guarda che fa miracoli, tra mezz’ora sei come nuova!
Replicò Viola col solito tono convincente, tanto da incuriosire anche Floriana.
- Ma fa male? Cioè se me la faccio io, mi fa male?
Camilla e Viola la guardarono stupite, ma l’infermiera non perse la sua professionalità.
- La vitamina non è esattamente un medicinale. Forse Camilla con due clisteri avrà un filo di febbre e una fiala intera è meglio. Ma se vuoi Flo mezza fiala la faccio anche a te.
Floriana forse presa dall’eccitazione dovuta a questa giornata particolare, sembrava felicissima.
- Dai Cami ce la facciamo tutte e due?
Camilla ancora scettica sul comportamento della sua amica, sapeva che comunque a lei sarebbe spettata.
- Se ci tieni tu!! È il tuo il sedere!
- - Io credo di averne proprio bisogno.
Viola con già la confezione di fialette di Boetin 5000 in mano chiese conferma a Floriana.
- Allora Flo la preparo anche per te?
- Grazie Viola, sei gentilissima.
- Ma figurati, non mi costa nulla.
- - Bene, tu Flo spogliati e vi sdraiate entrambe sul letto, mentre io preparo.
... continua....
Complimentoni bolognaboy,
lunghissimo anche questo, lo definirei una maratona [i:2sl5c0fk]eroticomedical[/i:2sl5c0fk]
Un solo suggerimento: potevi postarlo in un topic nuovo, così tutti lo notano e in genere vale la regola un racconto/un topic, titolo "Vere amiche" magari, anche perché annunci che c'è una continuazione!
ciao,
Keith
C'è qualche errore tecnico medicale però nel complesso non è niente male!
@M4STRO interessante spunto di discussione! se ti va sarei curioso di sapere quali sono le pecche mediche (tieni conto che alcune cose sono forzate per aumnetare l'eroticità!)
@keith dici che dovrei spostarlo in un nuovo topic? non sono ferratissimo sull'utilizzo di questi forum...
Ammetto che il racconto è carino sarà che è ben scritto e anche per questo più gradevole. Un po' affollato però!
M4stro perchè non spieghi anche a noi le inesattezze medicali?
Nel lontano 2003, quasi 2004 (semicit.), su un forum ospitato da Forumfree, iniziò a formarsi e a svilupparsi il nucleo di una comunità di amanti del genere spanking. Tra alterne vicissitudini, quella comunità crebbe, si trasferì su questo sito e divenne in breve tempo il punto di riferimento in Italia.
Il forum arrivò ad avere decine di sezioni, alcune riservate alle spankee, con esperienze, dibattiti e racconti. Parallelamente vi era una chat IRC, nella quale faceva gli onori di casa (e a volte elargiva sculaccioni) l'indimenticato bot Orbilio.
Erano gli anni dei primi incontri dal vivo, a Milano e a Bologna, tra alcuni dei partecipanti più assidui.
Poi, come per ogni cosa bella, arrivò più o meno lentamente il declino e la fine. Le tecnologie cambiavano rapidamente, i forum lasciavano il posto ai social network, che portarono, col vento della novità, alla grande e inesorabile dispersione di persone, idee e passioni.
Il nostro forum, il nostro amato forum, ormai non più aggiornato (ma ancora molto visitato), cadde vittima di un grave problema tecnico che lo portò, per sempre, offline. Fortunatamente è sopravvissuto il backup del database, con tutti i contenuti intatti, ma la versione pesantemente personalizzata di phpBB non è recuperabile, a meno di sforzi immani. Ma se anche si potesse ripristinare, sarebbe talemnte obsoleto e pieno di problematiche di sicurezza che non potrebbe sopravvivere online più di qualche minuto.
Per ridare vita almeno al prezioso materiale raccolto in tanti anni è nato il museo, versione statica e ridotta del forum. Sono ovviamente rimaste escluse le sezioni private e di servizio del forum, non essendo per il momento possibile ripristinare un controllo degli accessi.
Luca