Se non fossi tornata, non avrei di che lamentarmi…
Le mie terga sarebbero calde lo stesso, ma per via di un ampio maglione di lana, che mi segna i fianchi, che lascia intravedere il fossato che conduce ai seni rotondi, dune di sabbia soffice e bianca, che mi copre fino all’attaccatura delle cosce, lunghe colonne arrotondate di pallido avorio, frontiera del tuo mondo conosciuto… quelle stesse che sembrano non sorreggermi ora, quelle stesse denudate con dolcezza e punite con mano sapiente…
Una mano sul ventre mi spinge ad aprirmi, a mostrare ciò che in genere ti regalo solo nelle notti di sesso sfrenato, l’imbarazzo è tale da non farmi ragionare, nuda, nuda, nuda…
Una sola parola nella testa, “nuda”!
Non riesco nemmeno a pensare a come mi punirai… so solo che tutto il mio corpo, nudo, ora ti appartiene… sono in piedi, le gambe divaricate, il sedere esposto, la vulva male si nasconde sotto i pochi peli, i seni spogliati anche del più piccolo pezzo di stoffa.
Non riesco a ponderare la situazione sapendo che puoi vedermi in tutta la mia nudità, fragile, delicata, lattea, ma testarda e oscura nei meandri incavati nelle viscere dei muscoli tesi, che piano si rilassano per meglio godere del dolore così gradevole e piacevolmente intenso che m’imponi durante le nostre sessioni.
Il corpo di avorio, figlio ancora del candido gelo, rigido nella posizione imposta, si lascia ammirare dai tuoi avidi occhi senza volerlo…
L’aria quasi fredda della stanza accentua le ciliegie che coronano i miei seni color panna; la linea della schiena, sinuosa e liscia, nel incavo delle sue piccole vertebre, bene indirizza il tuo sguardo in un senso unico, il luogo di congiunzione delle mie natiche, il luogo dove si sfiorano e piano si baciano come riflesse allo specchio.
La tua mano calde si posa su di me, tracci il contorno dei miei lobi, in lungo ed in largo, e valicandone i confini mi imponi il tuo volere! Le tue aride dita s’insinuano fino a schiudermi, il piacere scuote, il dolore anche, a fatica ti introduci dentro di me, ansimo, i miei muscoli non riescono a fermarti, e per non aumentare il dolore ti lasciano fare, e quando sei ancora dentro di me, l’altra mano stringendo una cintura rigida mi accarezza, fino a quando lasciando l’antro di colpo mi sferzi, trattengo il respiro per non gridare, le tue dita m’impalano ancora mentre resto aperta e con la cintura risali l’interno coscia e mi accarezzi le labbra e la clitoride…
Il piacere mi fa piegare in avanti, e poi di nuovo indietro, a cercare qualcosa che non sarà concesso, non ora…
Ma il momento dell’oblio finisce e cominci a colpirmi con forza gli ancora eburnei emisferi, su cui si disegnano nitidi paralleli rosso vivo, che poi percorri con le dita, il sollievo è breve, mi lasci divorare il dolore, mentre lui annienta me, ma ancora per poco…
Con noncuranza lasci cadere la cintura sul tavolo, e le tue mani continuano il loro lavoro fino a quando il dolore diventa insopportabile, sussulto, sudo, respiro ansimando sommessamente, ondeggio al ritmo dei colpi saggiamente cadenzati, il calore aumenta, il colore si uniforma e dimentico di essere totalmente nuda…
La tua mano va a cercare la risposta del mio piacere e ti delizi del mio succo sorridendo compiaciuto…
Se non fossi tornata il mio piacere non sarebbe stato il tuo… Se non fossi tornata non ne avremmo goduto entrambi…
p.s.
[i:1jiizy42]grazie per la pazienza...[/i:1jiizy42]
e spero possa piacervi...
A me è piaciuto
Complimenti per come descrivi le pose del tuo corpo e le sensazioni con un linguaggio di immagini non banale, ma che rende l'idea, un po' di poesia non guasta!, e poi ho notato l'eros dell'[i:1mqd80r7]inserimento[/i:1mqd80r7], l'esplorativa tra le belle natiche...
ciao,
Keith
Complimenti...una descrizione davvero ricca di passione
Nel lontano 2003, quasi 2004 (semicit.), su un forum ospitato da Forumfree, iniziò a formarsi e a svilupparsi il nucleo di una comunità di amanti del genere spanking. Tra alterne vicissitudini, quella comunità crebbe, si trasferì su questo sito e divenne in breve tempo il punto di riferimento in Italia.
Il forum arrivò ad avere decine di sezioni, alcune riservate alle spankee, con esperienze, dibattiti e racconti. Parallelamente vi era una chat IRC, nella quale faceva gli onori di casa (e a volte elargiva sculaccioni) l'indimenticato bot Orbilio.
Erano gli anni dei primi incontri dal vivo, a Milano e a Bologna, tra alcuni dei partecipanti più assidui.
Poi, come per ogni cosa bella, arrivò più o meno lentamente il declino e la fine. Le tecnologie cambiavano rapidamente, i forum lasciavano il posto ai social network, che portarono, col vento della novità, alla grande e inesorabile dispersione di persone, idee e passioni.
Il nostro forum, il nostro amato forum, ormai non più aggiornato (ma ancora molto visitato), cadde vittima di un grave problema tecnico che lo portò, per sempre, offline. Fortunatamente è sopravvissuto il backup del database, con tutti i contenuti intatti, ma la versione pesantemente personalizzata di phpBB non è recuperabile, a meno di sforzi immani. Ma se anche si potesse ripristinare, sarebbe talemnte obsoleto e pieno di problematiche di sicurezza che non potrebbe sopravvivere online più di qualche minuto.
Per ridare vita almeno al prezioso materiale raccolto in tanti anni è nato il museo, versione statica e ridotta del forum. Sono ovviamente rimaste escluse le sezioni private e di servizio del forum, non essendo per il momento possibile ripristinare un controllo degli accessi.
Luca