Era una giornata estiva come le altre, si parla di 2 anni fa circa, avevo appena finito gli esami e nonostante l'emozione del momento mi resi subito conto che era tardi e dovevo tornare a casa col mio uomo..ancora non avevo la patente, però almeno il foglio rosa l'avevo ricevuto. Gli chiesi di farmi guidare a me ma rispose che ancora era presto e preferiva aspettare che mi prendessi la patente..anche perchè la macchina era nuova nuova. Io iniziai a fare i capricci e allora cominciammo a discutere pure ad alta voce; continuammo così fino al rientro a casa nostra (eravamo appena andati a vivere insieme) dove lui infine mi vietò di usare la macchina fino a tempo indeterminato. Io per tutta risposta appena lui si andò a stendere presi le chiavi e feci un giro con una mia amica..appena se ne accorse tentò di chiamarmi mille volte ma nn gli risposi mai. Tornai a casa verso mezzanotte.. tutto era andato bene, non avevo fatto incidenti ne niente e non vedevo l'ora di sbattergli in faccia che la macchina non aveva un graffio e che doveva chiedermi scusa per aver dubitato di me. Neanche feci in tempo a pensare ciò che nel momento in cui entrai con la macchina dentro il garage il mio corpo fu pervaso da una sensazione agghiacciante, dettato dal rumore che ascoltai in quel preciso momento.
Di volata mi precipitai fuori dalla macchina sulla fiancata destra, dove quella sensazione precedente si fece più concreta e mille volte più intensa. Mi lasciai cadere la borsa e le chiavi e mi portai le mani davanti alla bocca; i miei occhi erano sbarrati e spaventati nel vedere quelle belle tre righe profonde che squarciavano il colore blu intenso della macchina le quali sembravano dire "l'hai fatta grossa stavolta". Il mio corpo era paralizzato e la mia mente si era catapultata in una specie di zona parallela, dove non riuscivo a capacitarmi di ciò che era appena avvenuto, e nonostante i miei tentativi di prendere di nuovo animo e trovare una soluzione non riuscivo a fare altro che pensare alla faccia di Roberto, a cosa avrebbe detto, a cosa avrei detto io, alla durata del tempo nel quale sarebbe stato arrabbiato e non mi avrebbe rivolto la parola.. la mia mente non si aspettava neanche minimamente ciò che sarebbe successo dopo ma la mia anima lo sentiva e il mio cuore ne era felice inconsciamente. In quello stato poco mi accorsi che la luce improvvisamente si accese; però sentii dei passi, dei passi lenti ma decisi, di chi ti scruta e ti sentenzia..Ad un certo punto ecco che rinvengo, le mie mani riprendono vitalità e le mie gambe pure.. In una frazione di secondo mi giro e vedo Roberto in piedi dietro di me, con sguardo calmo ma severo..feci per indietreggiare ma mi blocco solo guardandomi. Senza darmi il tempo di spiegare mi disse di salire in camera da letto e di aspettarlo li.
Obbedii.. per quanto il mio desiderio di spiegargli e di chiedergli di non arrabbiarsi fosse grande non riuscii a ribadir parola..lo aspettai con ansia e paura.. ero molto preoccupata perchè mi aspettavo una sgridata lunghissima e un indifferenza interminabile da parte sua.. ma non fu così e questo mi fece salire un brivido lungo la spina dorsale.
Mi stendetti.. tentavo di rasserenarmi ma era impossibile.. e intanto quella sensazione di disagio saliva sempre di più fino a trasformarsi in vero terrore nel momento in cui Roberto aprì la porta ed entrò in camera.
Come lo vidi mi rizzai in piedi e tentai di spiegargli ma subito mi azzittii..si avvicino alla finestra e poi si sedette sul letto dandomi le spalle. Iniziai a capire che la questione era più grave del previsto..i sensi di colpa mi pervasero tutto il corpo.. avevo tanta voglia di fare pace ma lui a quanto pare era troppo arrabbiato per perdonarmi subito..Iniziò a parlare lentamente scandendo bene le parole, dicendo che ero un'immatura, che potevo farmi male o addirittura uccidermi, che non mi importava niente di lui se mi comportavo in quel modo, e che questa volta non avrebbe lasciato passare come le altre volte.
Le sue parole mi colpirono il cuore..i miei occhi si allagarono e la mia gola si chiuse nonostante i miei tentativi di scuse rotti dal singhiozzo..Si alzò e si avvicinò a me.. in quel momento ebbi paura e istintivamente mi allontanai subito, come se il mio subconscio avesse capito, e forse era proprio così.. allora mi ordinò di avvicinarmi ma io non mi mossi; questo lo fece arrabbiare ancora di più e il suo passo ora era veloce e spedito. Capì che se mi avesse preso non sarebbè successo nulla di buono e allora tentai di scappare ancora ma, ahimè, fu più veloce di me.. Quando riuscì ad acchiapparmi mi sollevò per i fianchi (tipo "sacco di patate") e iniziò a sculacciarmi.. non ci potevo credere, non pensavo facesse sul serio.. me ne diede 50 e si fermò. Io ero sconvolta, pensavo fosse finita lì ma in cuor mio speravo di no..mi aveva dato un assaggio della mia punizione..e mi era piaciuto molto.. anche se non volevo ammetterlo. Mi lasciò ed io mi accasciai a terra piangendo; lui mi sollevò, mi afferrò per un braccio e mi riportò in camera da letto. Mi intimò a non scappare più altrimenti sarebbe stato peggio per me, dopo di che mi disse di aspettarmi e chiuse la porta scomparendo dietro di essa .. io deglutii e attesi con ansia il suo ritorno.
Quando lo vidi rientrare aveva in mano un battipanni, una ciabatta, un cucchiaio di legno, una spazzola e una riga.
Appoggiò tutto sul comodino per poi prendermi e mettermi sulle sue ginocchia; in un primo momento rimasi immobile ma poi quando iniziò a sollevarmi il vestito e ad abbassarmi le mutande cercai di divincolarmi ma senza successo, e più facevo così più si arrabbiava e mi gridava. Perciò decisi di arrendermi e accettare la mia punizione, tanto non c'erano vie d'uscita. Dopo avermi scoperto il culetto notò che era già bello rosso, anche perchè il vestitino era molto leggero e sottile, come un velo, quindi aveva parato ben poco..io intanto tentai di sfiorarmi la parte dolorante con la mano ma lui mi prese il braccio e me lo bloccò; subito dopo mi girai e notai la sua mano alta e pronta a ricadere sulle mie natiche.. non ebbi neanche il tempo di pensare cosa mi stesse succedendo che il primo colpo non si fece attendere.. poi il secondo, e il terzo e così via, con una cadenza molto veloce e una forza non indifferente.. già da subito inizia a lamentarmi e a supplicarlo di smettere:
...Ciaff ciaff ciaff
C: ahiiiiiii
ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff
C: ti prego basta fa maleeeeeeeeeeee
ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff
R: A ti fa male? Così la prossima ci pensi due volte prima di disobbedirmi!
ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff
C: ti scongiuro basta, ho capito non lo faccio più, ti prometto che da ora in poi ti ascolteròòòò, ti prego bruciaaaaaaaaa!!
ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff
R: ne sono sicuro, ma comunque basta lo dico io, chiaro??
Così dicendo iniziò a darmi ancora più forte e veloce
ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff
C: ahiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ti pregooooooooo
ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff
R: Se fai i capricci e ti comporti come una bambina è così che ti tratto
ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff ciaff
Finalmente si fermò.. non mi sembrava vero, credevo che non si sarebbe fermato mai. Io ormai ero tutta scomposta, già dai primi colpi avevo rinunciato alla mia dignità.. avevo il viso tutto rigato dalle lacrime e il vestito tutto sgualcito che a momenti mi cadeva.. Rimasi così per qualche minuto continuando a piangere ma infine feci per alzarmi però mi blocco
dicendo che ancora nn aveva finito con me.. ed ecco il brivido ricomparirmi lungo la schiena.
Vedo lui allungarsi per prendere il cucchiaio di legno e ricominciare a battermi con quello senza sosta, trascurando le mie grida e miei "mi dispiace, non lo farò più ma per favore bastaaaaaa!!"
Ad un certo punto si fermò e mi fece alzare. Si sfilò la cinta e la mise accanto agli altri oggetti dicendomi di scegliere l'ultimo.. io non risposi, ero troppo costernata e imbarazzata.. allora contò fino a 3, dopo di che scelse lui lo strumento. Mi fece chinare sul letto a 90° avvertendomi di stare ferma, prese la cinta e la piegò in 2.
R: Abbiamo quasi finito.. ora riceverai solo 50 cinghiate, dopo di che mi risponderai a delle domande.. se le risposte mi andranno bene non te ne darò altre.. altrimenti..
Disse facendo capire le sue intenzioni..
R: Contale..
Io deglutii e mi preparai stringendo con le mani le coperte sotto di me
...CIAFF
C: u..uno..
...CIAFF
C: dueee..
...CIAFF
C: ahiaaaa.. ti prego bastaaa
R: ti ho detto di fermarti? ricomincia!
...CIAFF
C: unooo
...CIAFF
C:..... due
...CIAFF
C: ahiii.. treeee..
Così continuando fino a 50.. il mio culetto sembrava in fiamme, non riuscivo neanche a immaginare di che colore fosse diventato..
R: Lo sai perchè ti sto punendo?
C: Perchè ho rigato la macchina.. e non ti ho risposto al cellulare..
R: E poi?
C: Perchè ti ho disobbedito..
R: E poi?
C:......
...CIAFF CIAFF CIAFF
C: ahiiiiiiiiiii.. perchè ho fatto i capricci come una bambinaaaaaaa
R: giusto, e cosa si merita una bambina?
C:....
No, questo non avevo la minima intenzione di dirlo, avevo già perso la mia dignità, non volevo sprofondare oltre ma capii subito di nn avere altra scelta..
...CIAFF CIAFF CIAFF CIAFF CIAFF CIAFF CIAFF CIAFF CIAFF CIAFF
C: ahiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii va bene va bene basta peròòòòòòòòò..
R: allora?
Disse lui pronto a darmene ancora
C: merito una..
R: come? nn ho sentito..
...CIAFF
C: merito una sculacciataaaaaaa
R:giusto.. quindi è stata una punizione giusta?
C: si..
R: sarà necessario che si ripeta ancora?
C: nono non sarà necessario, ho capito..
R: bene
Disse Roberto sorridendo e avvicinandosi a me.. dolcemente si sedette sul letto e fece sedere me accanto a lui, ma appena il mio culetto tocco le coperte balzai in piedi per il dolore, allora mi preso e mi fece stendere accanto a lui massaggiandomi la zona in fiamme.. In quel momento lo abbracciai e in lacrime gli chiesi di perdonarmi e di non essere arrabbiato con me. Lui rimase stupito dalla mia reazione.. pensava che io fossi in collera con lui invece ero serena e volevo abbracciarlo e baciarlo.. Quando il suo sguardo incrociò il mio capì subito che nei miei occhi in quel momento c'era amore e comprensione.. mi baciò e finimmo per fare l'amore.. Infine ci addormentammo abbracciati.. io sognando già la mia prossima sculacciata..
bel racconto...e mi consola il fatto che non solo io le prendo per questioni di guida e manovre....
ihih nono è una cosa abbastanza comune.. comunque grazie..
Complimenti Lya/ Cecilia,
bell'esordio anche nelle vesti di scrittrice, e neanche a farlo apposta la prima a farti i complimenti è stata pippi... avrai sicuramente letto delle sue "gomme vs muretto"
Scherzi a parte, le macchine non vanno proprio d'accordo con le spankee, o mi sbaglio?!?
ciao,
Keith
Ti ringrazio per i complimenti.. no infatti neanche a farla apposta guarda..
ahahahah siiiiiii anche da me succede sempre cosìììì si in quel momento ero paralizzata.. sapevo di averla combinata grossa quella volta..
beata me che non ho la patente (o no )
bell'esperienza sicuramente
beh non male come racconto, l'ho letto con piacere
complimenti
Nel lontano 2003, quasi 2004 (semicit.), su un forum ospitato da Forumfree, iniziò a formarsi e a svilupparsi il nucleo di una comunità di amanti del genere spanking. Tra alterne vicissitudini, quella comunità crebbe, si trasferì su questo sito e divenne in breve tempo il punto di riferimento in Italia.
Il forum arrivò ad avere decine di sezioni, alcune riservate alle spankee, con esperienze, dibattiti e racconti. Parallelamente vi era una chat IRC, nella quale faceva gli onori di casa (e a volte elargiva sculaccioni) l'indimenticato bot Orbilio.
Erano gli anni dei primi incontri dal vivo, a Milano e a Bologna, tra alcuni dei partecipanti più assidui.
Poi, come per ogni cosa bella, arrivò più o meno lentamente il declino e la fine. Le tecnologie cambiavano rapidamente, i forum lasciavano il posto ai social network, che portarono, col vento della novità, alla grande e inesorabile dispersione di persone, idee e passioni.
Il nostro forum, il nostro amato forum, ormai non più aggiornato (ma ancora molto visitato), cadde vittima di un grave problema tecnico che lo portò, per sempre, offline. Fortunatamente è sopravvissuto il backup del database, con tutti i contenuti intatti, ma la versione pesantemente personalizzata di phpBB non è recuperabile, a meno di sforzi immani. Ma se anche si potesse ripristinare, sarebbe talemnte obsoleto e pieno di problematiche di sicurezza che non potrebbe sopravvivere online più di qualche minuto.
Per ridare vita almeno al prezioso materiale raccolto in tanti anni è nato il museo, versione statica e ridotta del forum. Sono ovviamente rimaste escluse le sezioni private e di servizio del forum, non essendo per il momento possibile ripristinare un controllo degli accessi.
Luca