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Una sera come tante

Avviato da Baluina il 11/05/2006 alle 15:47

Una sera come tante

Baluina (160 post, compleanno non disponibile)

Quando quella sera ci incontrammo, tu eri strano…sorridevi appena, pochi gesti.. molto precisi, poche parole..quelle che conoscevo, mi dicesti che avevi mal di testa, non era vero… ti dissi: non importa ..non ho fame, andiamo a casa mia.
Ricordo perfettamente i giorni in cui stavi bene, quelli in cui bastava uno sguardo per intendersi, un sorriso per volare insieme con la fantasia…non erano cosi’ lontani quei tempi, ma avevo cominciato a conoscerti meglio per sapere che sarebbero stati miei solo se accettavo anche gli altri…quelli in cui ti trovavi ora.
Salimmo le scale, io davanti..tu dietro, avrei preferito il contrario…non ho mai sopportato di stare davanti a qualcuno…neppure a te..non posso vedere i tuoi occhi, non posso capire cosa pensi.
Ti sistemi sul divano con un lamento di stanchezza…sempre fatto ..anche quando sei allegro, come allora sorridi …solita scena..vuoi un massaggio? No questa volta ti lascio per un po’ ..e con un sorriso birichino mi dirigo alla cucina, prendo il vino..formaggio, salumi gia’ affettati…perdo un po’ di tempo nel guarnire il tutto, torno in sala, mi siedo accanto a te, ti do un bacio ..ti offro il vino.
Ci guardiamo per tre o quattro minuti, uno strano disagio si impossessa di me, non capisco … stiamo gia’ giocando?
Mi accarezzi una gamba…sento i brividi, non mi guardi in faccia e resti serio, intuisco e tolgo una calza….poi l’altra…per farlo devo alzarmi, tirare un po’ su la gonna ed improvvisare il piccolo show, non mi riesce molto bene stavolta…non ho il tuo appoggio, la tua complicita’.
Mi avvicino al divano…davanti a te, mi circondi le gambe con le mani e sali carezzando…appoggi la guancia sul mio ventre…chiudi gli occhi, che gesto tenero…ma non è da te. Li chiudo anch’io e stiamo cosi’ per tanto.. tanto tempo…devi dirmi qualcosa?
Reagisco …prendo i tuoi capelli tra le mani e comincio a tirare…voglio che tu mi guardi..che tu dica…sei bellissima, mi squadri minaccioso, ironico e stupito, mi dai uno sculaccione improvviso…io uno schiaffetto in faccia…è una carezza a dire il vero…ma il tono è da battaglia.
Fingo un colpo alla tua spalla…tu schivi il tocco prendi il mio braccio, mi fai fare una giravolta….mi ritrovo sdraiata sulle tue ginocchia….dici le tue prime parole ..vuoi questo ?
Ti rispondo…si voglio questo.
Carezze, piccoli colpi cadenzati… la tua mano sfiora e scappa…io attendo ad occhi chiusi.
Il ritmo diventa piu’ intenso, sembri quasi arrabbiato…non sento dolore fisico…un misto di eccitazione e timore, ma ti vengo a cercare con la mano…e capisco che sei con me…sento il tuo respiro affannato, è in sintonia col mio …ti fermi, mi carezzi e dici - avevo bisogno solo di te stasera, niente ristorante, gente, luci..solo di te.
Mi aiuti a sedermi sulle tue ginocchia …e sorridi …. Continuamo la lotta? Ok .

Inviato il 11/05/2006 alle 15:47

Anonymous (741 post, compleanno non disponibile)

l'esordio letterario della Balu....

Inviato il 11/05/2006 alle 16:38

lallanera (58 post, compleanno non disponibile)

Il tuo racconto è bello e intenso, balu, ma ancora non capisco...perchè la sculacciata?

Inviato il 11/05/2006 alle 21:47

Baluina (160 post, compleanno non disponibile)

lallanera ha scritto:
Il tuo racconto è bello e intenso, balu, ma ancora non capisco...perchè la sculacciata?

Grazie Lallina ...perchè la sculacciata?...vediamo.....spero non sia una domanda a trabocchetto..
perchè no? ..é come io immagino una situazione ..è come io forse desidererei avvenisse..non necessariamente l'unica modalita'...ma il senso si..complicita' totale..un minimo di dubbio, sospensione..senso di appartenenza reciproca, gioco...passione.
Se tu per immaginare l'evocazione della sculacciata hai bisogno di pensare alla punizione od a un certo senso di sottomissione, forse io ho bisogno dell'idea della lotta.
..Quanto vera? Quanto giocosa? .... forse non ha importanza
Kiss
Ps. Forse non c'è tanta differenza? Abbiamo comunque bisogno di un minimo pretesto?
Ri PS....Ma perchè faccio sempre tante domande?????

Inviato il 12/05/2006 alle 00:27

lallanera (58 post, compleanno non disponibile)

Anch'io faccio sempre tante domande
La mia è: perchè la punizione dovrebbe essere il pretesto e la sculacciata il "piatto forte" e non, invece, la punizione il piatto forte e la sculacciata il mezzo?
Comunque ho espresso le mie curiosità nel topic "spankee".

Nessuna domanda trabocchetto solo disquisizioni altamente filosofiche .
L'ho già detto, non penso affatto che ci sia un modo giusto o uno sbagliato di vivere le sculacciate, solo una fantasia che conosco bene e altre che non conosco affatto.
Se tu mi dicessi che condisci le carote grattugiate con l'aceto e non col limone e io non avessi la possibilità di provare, cercherei di capire che differenza c'è...se c'è. E perchè non ti va il limone. Tutto qui, mi piace capire.

Inviato il 12/05/2006 alle 23:33

Baluina (160 post, compleanno non disponibile)

lallanera ha scritto:
Anch'io faccio sempre tante domande
La mia è: perchè la punizione dovrebbe essere il pretesto e la sculacciata il "piatto forte" e non, invece, la punizione il piatto forte e la sculacciata il mezzo? .

Bel quesitooo
Allora se poni questa domanda puo' voler dire che la sculacciata fine a se stessa è meno importante della sensazione con le sue personali eventuali sfaccettature che puo' darti la punizione?
Sai...quando ero sul vecchio forum..spesso chiedevo questo..ma senza ricevere risposte...forse perchè non c'è? O è troppo intima? Analizziamo insieme questo sentimento?
Io l'idea della punizione la vivo in modo discordante...ovvero nonostante non sia molto religiosa...forse qualche condizionamento ce l'ho, oppure è un qualcosa di recondito e atavico che mi porta a volte ad essere rigida con me stessa e pretendere cose che agli altri perdono piu' facilmente..quindi se penso alla "punizione" mi viene in mente un qualcosa di auto imposto.
MI autopunisco mentalmente...cosa c'èntra questo con lo spanking? Mi sa proprio niente forse è proprio l'antitesi. Ma una forma di grande orgoglio fa si' che una punizione da me stessa la possa accettare .. dagli altri no. Non trovo sollievo al pensiero che dopo l'eventuale punizione ci sarebbe' il perdono o le coccole...l'idea della punizione mi farebbe vivere con la rabbia tutto il dopo..quindi altro che coccole.
Come la vivi tu questa cosa?

Inviato il 15/05/2006 alle 00:37

Apala (36 post, compleanno non disponibile)

Bello baluuuuuuuuu!
bravaaaaaaaaaaaaaaaa!
non avevo quasi mai letto dei tuoi racconti!

Inviato il 15/05/2006 alle 14:58

Lucilla (138 post, compleanno non disponibile)

La tua domanda mi pare fosse rivolta a Lalla...ma nell'attesa posso rispondere io?
E' una domanda complessa e ho poco tempo, ma se non rispondo orapoi mi scordo .
Per quanto mi riguarda, la punizione è più importante, proprio dal punto di vista erotico. Ed è il fatto di essere una persona orgogliosa che la rende tale. La sensazione di dover mettere da parte l'orgoglio, la sottomissione del gesto di tirar giù le mutandine e sdraiarmi sulle sue ginocchia, senza lotta, solo obbedendo alla forza delle sue parole, trovo che sia una delle cose più erotiche che esistano. da togliere il fiato.
Le sensazioni fisiche che la sculacciata mi dà sono importanti, certo...ma credo sia il fatto di sentire, di accettare quel bruciore e quel male perchè lui mi sta punendo che le rende tali...se ad esempio mi sculacciassi tu oltre al fatto che troverei quei gesti che con lui mi sembrano bellissimi sommamente ridicoli (e comunque per il mio orgoglio sarebbe intollerabile essere punita da una persona diversa da lui, anche se a volte fantasie in tal senso ne ho fatte), non penso che riuscirei a trovare nessun piacere nella pura sensazione fisica, che pure dovrebbe essere tecnicamente molto simile.
Secondo me (per me) è la mente che rende la sculacciata erotica, non la pelle del culetto.
Per te invece com'è? Com'è la sensazione della sculacciata "fine a sè stessa"? Pensi che sia il contatto un pò forte della pelle con la mano a provocare il piacere? Senza nessun tipo di fantasia che serva da "detonatore"?
Lo chiedo perchè anch'io sono molto curiosa di esperienze diverse dalle mie...che non comprendo non solo perchè per me sculaciata e punizione sono un binomio indissolubile, ma anche perchè in genere si dà tuttp per scontato (anche io), immaginando che gli altri provimo le stesse cose.

Inviato il 31/05/2006 alle 14:18

Baluina (160 post, compleanno non disponibile)

premetto Lucilla...le mie fantasie sulle sculacciate son troppo recenti per poterci fare uno studio psicologico e capire da cosa derivino...pero' alcune cose credo siano certe.
1) La sculacciata fine a se stessa non mi darebbe nulla, certo la mano dell'uomo che ami su di te è fonte di possibile eccitazione (non sopporterei mai strumenti), ma non è certo la pesantezza anzi...dovrebbe essere leggera, se percepissi una sua eccitazione sadica nel darmi dolore..non lo sopporterei.
2) è la mente, la fantasia creata che fa eccitare
3) ho provato ad immaginare sulla base dei vs discorsi ...il desiderio di essere sculacciata: penso sia piu' la situazione che si viene a creare, il gioco delle menti..degli sguardi..anche di forza mentale (soprattutto)...(e si ritorna alla lotta )

Un insieme di tante cose quindi...ma sviluppiamo il discorso punizione..

mi ha fatto pensare una cosa che hai detto: -
La sensazione di dover mettere da parte l'orgoglio, la sottomissione del gesto di tirar giù le mutandine e sdraiarmi sulle sue ginocchia, senza lotta, solo obbedendo alla forza delle sue parole, trovo che sia una delle cose più erotiche che esistano. da togliere il fiato.
L'idea che ho io della lotta deriva anche dalla convinzione forse errata che se sei cosi' arrendevole con un uomo o se ne approfittera' o perdera' interesse...anche se è il partner...mi riusulta difficile quindi essere cosi' arrendevole (anche se ogni tanto potrebbe essere...liberatorio e
piacevole )
Poi i miei partner anche passati avevano con me un rapporto di massimo equilibrio, io lo cercavo..e lo trovavo.
Forse non erano partner adatti?? eheh

Inviato il 31/05/2006 alle 17:46

Lucilla (138 post, compleanno non disponibile)

Le mie fantasie sulle sculacciate hanno più di 35 anni In effetti credo di averci riflettuto tantissimo. Però sulle mie (e in parte anche del mio partner) non su quelle altrui, che per me sono un terreno nuovo.

[i:3vwfu3y9]Se percepissi una sua eccitazione sadica nel darmi dolore...non lo sopporterei[/i:3vwfu3y9]

In questi termini, nemmeno io...eccitazione, senz'altro, ma non per il fatto in sè di darmi dolore. E' la situazione ad essere eccitante e poi lui sa le emozioni che mi provoca.

La mano leggera, no, non mi piace (e adoro gli strumenti, anche se non tutti). Voglio sentire, voglio magari i segni, voglio essere portata al punto in cui resistere è una sfida con me stessa. Vera. Con questo però non intendo nulla di estremo, è che non sono per niente stoica
Invece, non mi piacciono gli schiaffi sul viso. Non me ne ha mai dati e non voglio che me ne dia. Non li trovo per nulla erotici e provo un' avversione esagerata , verso gli schiaffi.
La lotta o no, dipende dai gusti di entrambi (come tutto il resto, in fondo).


[i:3vwfu3y9]L'idea che ho io della lotta deriva anche dalla convinzione forse errata che se sei cosi' arrendevole con un uomo o se ne approfittera' o perdera' interesse...anche se è il partner...mi riusulta difficile quindi essere cosi' arrendevole (anche se ogni tanto potrebbe essere...liberatorio e
piacevole ) [/i:3vwfu3y9]
Per me è molto liberatorio e piacevole. In fondo la "lotta" è una cosa che facciamo tutti i giorni. Non si sta parlando di essere docili o arrendevoli sempre, io non lo sono per niente (sono dell'Ariete e mi ci riconosco molto), quello è un momento di stop, in cui lui dice "Adesso, basta. Stai zitta, ti metti qui e le prendi" (più o meno). Al solo sentire frasi del genere io mi sciolgo, il cuore e le gambe di gelatina.

Che cosa intendi esattamente per equilibrio?[/i]

Inviato il 31/05/2006 alle 23:38

Baluina (160 post, compleanno non disponibile)

" voglio essere portata al punto in cui resistere è una sfida con me stessa."
si questa l'ho gia' sentita da tante ragazze..e un po' la capisco..ma come si interseca il bisogno di sfidare se stesse con il rapporto amoroso?
Mi spiego meglio...se io sentissi questo bisogno..non riuscirei in quel momento a pensare al partner e a tutto il contesto che puo' generare eccitazione etc ...sfida dici...quindi torni pure tu al concetto lotta (anche se con te stessa).
l' equilibrio lo intendo ...nel rapporto di forza e debolezza che si instaura sempre in ogni relazione d'amore o amicizia o altro e che fa si che i due si alternino senza sbalzi. Non sopporterei in una relazione duratura e stabile di essere molto piu' forte o molto piu' debole del mio partner.
Nelle storie di sesso o appena cominciate, capita eccome lo squilibrio, forse anche il bisogno o di dominare e sentirsi dominati ma è per pura eccitazione personale no?? Che c'entra l'amore in questo?
Lo chiedo perchè in una discussione recente con altre persone si parlava proprio di questo:
"Per amore di....io mi faccio fare questo o quello.."
a me sembrava strano...forse in amore voglio e capisco solo l'equilibrio mentre in una situazione generica di eros dove l'eccitazione personale o reciproca è l'unico aspetto importante..posso andare molto oltre (sia nella comprensione delle fantasie altrui sia nelle mie.)
Ci stiamo incartando?

Inviato il 01/06/2006 alle 12:44

Lucilla (138 post, compleanno non disponibile)

Forse mi sono espressa male...avrei dovuto dire "mi piace essere portata al mio limite", a volte mi piace scoprire che posso superarlo. Ma deve essere lui a rendersi conto i qual'è questo limite, non voglio essere io a condurre il gioco.
La sfida con me stessa, comunque, c'è in un certo senso...come un maratoneta che continua a correre anhe se gli fanno male tutti i muscoli e il suo dolore, che non è cattivo o invasivo, impara a superarlo, poi è sodisfatto.
Quando mi sculaccia forse io non penso a lui...mi concentro su di me. E' il mio momento, semmai è lui che deve pensare a me. L'eccitazione all'interno di tutto questo è una cosa strana, in genere è presente, ma non è cercata, direi che è un effetto naturale del fatto che mi piace essere punita. In fondo, anche se è erotica, per me la sculacciata [b:edu133cb]non è [/b:edu133cb] un preliminare erotico. Non è finalizzata al fatto di raggiungere un eccitazione tale da avere poi un rapporto sessuale, che può non esserci subito dopo o potrebbe esserci a prescindere. E' un discorso che più ne parlo e più mi sembra complicato . In ogni caso un rapporto che segue una sculacciata non è un rapporto come gli altri, come quando si fa l'amore per passione o tenerezza. E' un rapporto in cui io continuo ad essere passiva (o anche molto attiva, se LUI vuole così) e dominata.
Quello che so è che le sculacciate rendono erotici momenti che in genere non lo sarebbero. Dopo una litigata (vera, perchè noi, come tutti credo, a volte litighiamo, anche magari più spesso di altri perchè siamo tutti e due piutosto testardi)ad esempio, in cui magari io ho alzato la voce, invece di tenerci i musi o le emozioni negative lui mi punisce. E' bellissimo per me dopo aver avuto impennate di orgoglio e determinazione ritrovarmi col culetto all'aria e lui che me lo fa bruciare. Ci riporta ad un immediata complicità.
Non vedo una mancanza di equilibrio in un rapporto DD. Mancanza di equilibrio per me sarebbe se, aldilà del fatto di praticare o no lo spanking, lui fosse dominante in ogni aspetto della nostra vita, ma non è così. Non sono la Bella Addormentata che crede che lui sia perfetto e io una povera citrulla che gli deve cieca obbedienza. Però mi piace che abbiamo ruoli diversi, in fondo lui è un uomo-maschio e io una donna-femmina. Non è detto che essere "sottomessi" non abbia grandi vantaggi. Dipende molto dalle persone.

Inviato il 02/06/2006 alle 14:01

Baluina (160 post, compleanno non disponibile)

Lucilla, no..non dico che nel tuo rapporto non ci sia equilibrio
è solo che la mia idea di equilibrio forse è diversa dalla tua..tutto qui.
Dico anche che a far la differenza puo' essere l'esperienza in questo tipo di fantasie. ..come gia' detto ..la mia è alquanto recente

" In ogni caso un rapporto che segue una sculacciata non è un rapporto come gli altri, come quando si fa l'amore per passione o tenerezza.E' un rapporto in cui io continuo ad essere passiva (o anche molto attiva, se LUI vuole così) e dominata. "

Questo è anche bdsm no?
Il rapporto ( intendi sessuale) ? che segue la sculacciata non è come gli altri perchè sempre in contesto punitivo? di ruolo ? o altrimenti ..perchè no?

Inviato il 02/06/2006 alle 23:58

Lucilla (138 post, compleanno non disponibile)

Sicuramente l'equilibrio all'interno di una coppia è una cosa molto soggettiva. Io conosco coppie no-spanking (o almeno, è la mia sensazione, ma chi può dirlo? ) in cui secondo me non c'è equilibrio...nel senso che uno dei due ha una "forza contrattuale" (termine orrendo per un rapporto, ma non me ne viene altro) molto maggiore e non sempre è l'uomo ad averla. Però io giudico dal mio punto di vista, se queste coppie reggono vuol dire che un equilibrio che soddisfa i loro bisogni l'hanno trovato.
A me piace, in una certa misura, sentirmi dipendente da lui. Psicologicamente e materialmente. Se un uomo non mi dà questa sensazione io non posso amarlo. Mi piace anche fare l'ochetta che non sa cambiare una gomma o che si perde se va in città in auto o non riesce a portare il sacco di mangime da 15 Kg per il cane su per le scale. Il "sesso debole" insomma. Trovo questa sensazione molto erotica. L'importante, per me, è crederci fino ad un certo punto. Cioè, che quando si tratta di momenti e cose importanti, serie, o addirittura gravi, lui sappia bene (e io pure) che non ha a che fare con un oca, che le decisioni si prendono insieme, che posso anche cavarmela da sola. Sarei bugiarda se ti dicessi che tutto è sempre filato liscissimo. Non è così, perchè ci siamo messi insieme molto giovani e lui ha un effettiva tendenza caratteriale alla "dominanza". Io però non ho una tendenza caratteriale alla sottomissione. Mi piace esserlo, a volte, mi piace tantissimo anche la fatica che questo mi costa.
E'stato rischioso secondo te vivere un rapporto di questo genere? Io non credo. Non è neppure che quando abbiamo iniziato (nè ora) io abbia un'autostima alle stelle. Secondo me basta pensare che nessuno merita di essere vittima di ingiustizie, nemmeno all'inerno del nucleo familiare, tutti meritano il massimo rispetto. Se una persona ti vuole manipolare in cattiva fede secondo me te ne accorgi subito.
Ma sono andata OT

Il rapporto sessuale dopo una sculacciata in genere per noi è che...si fa quello che vuole lui. Io non prendo iniziative, sono passiva se è quello che vuole, attiva se è quello che desidera. E' anche l'atmosfera che è diversa, lo stato d'animo.
Ma questo tipo di rapporto (sessuale) io lo trovo bellissimo anche al di fuori del momento spanking. Per esempio, essere svegliata nel cuore della notte, messa in una determinata posizione, "usata" e poi tornare a dormire. E' BDSM?
L'importante, certo, è che non sia l'unico modo, dipende dagli stati d'animo, però per un rapporto di questo genere sono quasi sempre dello stato d'animo giusto

Inviato il 03/06/2006 alle 16:24

Baluina (160 post, compleanno non disponibile)

devo dire che per essere "Una dell'altra parte" ...mi sto divertendo tantissimo a chiaccherare con te
Allora..
Ammetto...non mi sono mai permessa (attenta alla frase..nasconde molte verita' forse sconosciute anche a me stessa) di vivere molte situazioni come quelle da te descritte..:
"A me piace, in una certa misura, sentirmi dipendente da lui. Psicologicamente e materialmente. Se un uomo non mi dà questa sensazione io non posso amarlo. Mi piace anche fare l'ochetta che non sa cambiare una gomma o che si perde se va in città in auto o non riesce a portare il sacco di mangime da 15 Kg per il cane su per le scale. Il "sesso debole" insomma. Trovo questa sensazione molto erotica."
Forse per l'educazione ricevuta dai miei...contesto familiare o locale o orgoglio personale...io sono una di quelle donne estremamente libere ed indipendenti...talmente libere che spesso arrivano alla solitudine (ringraziandola o maledicendola allo stesso tempo) ...chiaro è che quando ho una relazione...questa prenda immancabilmente certi connotati..gia' descritti in altri post.
Ricordo che quando entrai nel primo forum...per motivi che non sto a dire ..la prima cosa che notai in me fu uno sdoppiamento di sensazioni, quelle che tu descrivi..mi lasciarono subito un certo intorpidimento generale...e forse pensai...interessante!!
Sentirsi ogni tanto debole e passiva...sottomessa..mmm... senza che nessuno se ne approfitti troppo...esiste? è possibile? Lo proverei volentieri ...
pensa a quanta energia emotiva, psicologica risparmierei...mica male
D'altro canto...tutto cio'..se non in un contesto delimitato al gioco preventivato ed esauribile scatenerebbe tutta una serie di domande importanti...nelle mani di chi mi sto mettendo? è giusto questo? ...E la mia natura ribelle e bastian contraria prenderebbe il sopravvento

Inviato il 03/06/2006 alle 19:00

lallanera (58 post, compleanno non disponibile)

Ragazze, le vostre discussioni sono molto interessanti e se non intervengo, a parte il poco tempo, è perchè non avendo esperienze non so molto cosa dire...preferisco "documentarmi".
Diciamo che finora ho vissuto un pò stile Baluina, con la voglia segreta di essere come Lucilla

Inviato il 04/06/2006 alle 02:39

Lucilla (138 post, compleanno non disponibile)

Cara Balu, anch'io mi diverto.
Il termine "permessa" che tu usi lo comprendo benissimo, perchè secondo me sta alla base della possibilità o no di vivere non solo lo spanking in un certo modo (come lo voglio io) ma anche una relazione.

Hai presente quel gioco che si faceva da bambini, in cui ci si lascia andare all'indietro con qualcuno alle spalle pronto a prenderti? Ecco, per me è così. C'è sempre un attimo di brivido nel lasciarsi andare, in fondo sai che il tuo compagno ti prenderà...Se ti lascia dare una botta per terra anche una sola volte, fine del gioco...fine della fiducia. Questo lo sanno tutti e due.
Forse il più è lasciarsi andare la prima volta.
La fiducia non è solo in lui, ma anche in te stessa. E soprattutto la convinzione profonda che se qualcosa veramente non ti andasse bene non ci penseresti molto a prendere la tua valigia ad andartene. Io sono dell'opinione che certe cose si sentono anche senza dirle e se hai rispetto di te stessa poi ne hanno anche gli altri. Poi. qualche colpetto di timone ogni tanto ci vuole, per aggiustare la rotta
Essere forti, libere e indipendenti...in concreto, che vuol dire? Cosa significa ad esempio per te?
Per me significa soprattutto libertà di essere come sono, con le mie fragilità, ma anche con le mie qualità, diverse dalle sue, ma non meno importanti.

Inviato il 06/06/2006 alle 21:55

Margot (20 post, compleanno non disponibile)

allora... vorrei dire qualcosa a questo proposito. Io per certi versi vivo una situazione simile a quella di Lucilla, anche se più incasinata, condivido pienamente il suo punto di vista e francamente capisco fino a un certo punto tutte queste elucubrazioni mentali su libertà, indipendenza e rapporto di spanking. Per me tra le due cose c'é la stessa relazione che tra un trattato di teologia e una bicicletta. Certamente alla base della possibilità stessa di un gioco di questo genere c'é un enorme rispetto reciproco, senza il quale non potrebbe esserci nulla di simile. Il che non significa che sia una farsa, un teatrino ridicolo dove ognuno recita una parte. E' difficile da spiegare a chi non c'é dentro, ma comunque la considerazione dell'altro è un elemento portante di questo gioco. Non è un caso che donne intelligenti, indipendenti, colte e realizzate possano benissimo vivere questo tipo di rapporto con gioia e piacere, senza sentirsi in alcun modo "depauperate" di alcunché, né mettendo in alcun modo in discussione il proprio ruolo all'interno della coppia. E' solo un modo di vivere la propria sessualità, una scelta che - come qualsiasi altra scelta in campo sessuale che rechi piacere senza recare danno ad altrui - è una scelta di libertà. Quell'elemento di soppraffazione, che tanto può mettere in crisi un modo bigotto di considerare i rapporti e troppo improntato al "political correct", è uno strumento scelto che ci porta al piacere, ed è scelto, non imposto.
In quanto agli uomini che condividono questo gioco, credo che necessariamente debbano "amare profondamente" le donne e rispettarle; è un prerequisito per cominciare il gioco, qualsiasi gioco. E poi noi mica ci innamoriamo degli stolti....
Margot

Inviato il 21/06/2006 alle 19:25

Anonymous (741 post, compleanno non disponibile)

Margot ha scritto:
allora... vorrei dire qualcosa a questo proposito. Io per certi versi vivo una situazione simile a quella di Lucilla, anche se più incasinata, condivido pienamente il suo punto di vista e francamente capisco fino a un certo punto tutte queste elucubrazioni mentali su libertà, indipendenza e rapporto di spanking. Per me tra le due cose c'é la stessa relazione che tra un trattato di teologia e una bicicletta. Certamente alla base della possibilità stessa di un gioco di questo genere c'é un enorme rispetto reciproco, senza il quale non potrebbe esserci nulla di simile. Il che non significa che sia una farsa, un teatrino ridicolo dove ognuno recita una parte. E' difficile da spiegare a chi non c'é dentro, ma comunque la considerazione dell'altro è un elemento portante di questo gioco. Non è un caso che donne intelligenti, indipendenti, colte e realizzate possano benissimo vivere questo tipo di rapporto con gioia e piacere, senza sentirsi in alcun modo "depauperate" di alcunché, né mettendo in alcun modo in discussione il proprio ruolo all'interno della coppia. E' solo un modo di vivere la propria sessualità, una scelta che - come qualsiasi altra scelta in campo sessuale che rechi piacere senza recare danno ad altrui - è una scelta di libertà. Quell'elemento di soppraffazione, che tanto può mettere in crisi un modo bigotto di considerare i rapporti e troppo improntato al "political correct", è uno strumento scelto che ci porta al piacere, ed è scelto, non imposto.
In quanto agli uomini che condividono questo gioco, credo che necessariamente debbano "amare profondamente" le donne e rispettarle; è un prerequisito per cominciare il gioco, qualsiasi gioco. E poi noi mica ci innamoriamo degli stolti....
Margot


Quello che io non capisco è un gioco che continua a tempo indeterminato e che si basa su fatti concreti e reali. Io capisco il gioco, capisco anche lo scenario di punizione, non capisco il sentimento di colpa, non capisco un gioco che può iniziare in qualsiasi momento anche quando io non ne ho voglia. In un rapporto dd la punizione, da quello che io ho capito, scatta sia se per te è il momento opportuno sia se non lo è. Ecco questo io non lo capisco. E non è nemmeno una questione di libertà o indipendenza, penso sia proprio un mio modo di vedere la vita. Mi spiego. Quando gioco a questo gioco entro in una fase di irrazionalità, quella che puoi avere quando fai l'amore, quando fai sesso, ma il passaggio da irrazionalità a razionalità ha, almeno nel mio caso, confini molto labili. Basta pochissimo per rientrare in me, per riprendere il controllo della situazione. Io posso sembrare una molto aggressiva quindi portata alla perdita di controllo, in verità non è così. Io sono estremamente controllata, sono una di quelle che ha bisogno di organizzare tutto nei minimi dettagli, devo sapere in qualsiasi momento cosa potrebbe succedere. Ora cosa succede che davanti ad una vera punizione io riacquisterei il mio controllo e sarebbe impossibile per chi mi sta davanti riprenderselo. Ritornerei quella che prende le redini della situazione, io posso cederlo questo controllo ma devo sapere che è per un tempo limitatissimo, devo sapere che lui sa che è un tempo limitatissimo, devo sapere che non mi sta trattando da bambina, se inizia con frasi di questo tipo io ritorno in me, subito, immediatamente. Io posso fare la bambina ma se io faccio la bambina pretendo che anche lui regredisca all'età di infanzia altrimenti mi sento scema. Detto ciò capisco anche che i contorni erotici di qualsiasi gioco sono molto personali ed ognuno ha il suo. Solo che un gioco che perdura nel tempo, un gioco senza fine per me non è più un gioco. Un gioco deve avere un inizio e pure una fine, altrimenti che gioco è?

Spero di non essere stata troppo contorta, ho scritto di getto, mi capita di incartarmi quando faccio cosi...

Inviato il 22/06/2006 alle 11:14

Lucilla (138 post, compleanno non disponibile)

Bè...io penso che su questo non si possa discutere. E' questione di gusti e di personalità.
Io sono organizzata l'indispensabile, anche per quel che riguarda la vita quotidiana. E' ovvio che in una famiglia di 4 persone un pò di organizzazione ci deve essere, altrimenti è il caos completo. Però mi piace lasciarmi il più possibile "spazio di manovra". Ad esempio non mi piace organizzare il week end in anticipo, se proprio non c'è qualcosa di particolare che qualcuno desidera fare o vedere, la cosa più bella è svegliarsi al mattino e decidere secondo l'umore. Se decido in anticipo, a meno che non sia una cosa che davvero mi interessa, quando arriva il momento mi è già passato un pò l'entusiasmo
Per me, i vantaggi che offre il fatto di basarsi su fatti reali sono molti:
- il tutto mi sembra, appunto, più realistico e più me lo sembra più mi piace
- la realtà spesso supera la fantasia
- i motivi "accadono" quando meno te lo aspetti

Io scivolo facilmente nell'irrazionalità ( e ne esco a volte con fastidio) forse semplicemente perchè...sono poco razionale? O meglio, mi piace poco essere razionale. La razionalità per me (nel senso: come la vivo io) è molto legata all'essere sempre responsabile, fare la cosa giusta, anche al senso di colpa. Tutte cose un pò pesanti, anche se indispensabili. Amo assai di più la mia parte emotiva, emozionale, istintiva.
Il controllo, trovo bellissimo perderlo, lo trovo emozionante, eccitante, intrigante. Non sono psicotica e non perdo l'aggancio con la realtà, ma mi piace dimenticarmela, per un pò.
Prenderle anche se in quel momento non è esattamente quello che vorrei, come forse ho già detto, mi piace perchè rende la cosa più reale e perchè in fondo, trovo anche questo intrigante. Basta un pò di comunicazione e che il partner non sia uno stupido per evitare situazioni sgradevoli.
E il gioco...non è che una stia a prenderle notte e giorno. Anzi, visto che i momenti in cui siamo soli non sono tantissimi, io le prendo anche troppo poco
Il momento in cui la cosa avviene è per forza circoscritto. (segue)

Inviato il 23/06/2006 alle 23:15

Lucilla (138 post, compleanno non disponibile)

(scusate, ma sono dovuta uscire e non volevo cancellare tutto.)
Però il brivido di sapere che potrebbe accadere in qualunque momento c'è sempre.

Ieri. giornata molto calda, primo pomeriggio, mentre sono in auto per una strada di collina a tornanti e piuttosto ripida incontro un gruppo di ciclisti che arrancano sbuffando. Dal mio punto di vista di pigra cronica sono dei pazzi, ma so bene che non è così. So che per quanto per come sono io mi appaia incomprensibile, a loro PIACE. Si divertono e quando arriveranno in cima saranno senz'altro soddisfatti.
Secondo voi lo sport è una forma di masochismo?

Inviato il 24/06/2006 alle 00:15

Baluina (160 post, compleanno non disponibile)

Sport = masochismo? eheh bella domanda...nel caso dei tuoi ciclisti che arrancano per arrivare alla cima...(visti dall'auto comoda che li sorpassa) si, ci ho pensato anch'io (da pigrotta)
Qualche sera fa chiaccherando con una amica del forum sul masochismo...avevo fatto notare come a volte, alcune donne soffrano di masochismo psico-sentimentale..e lei aveva detto:- Allora è sicuramente meglio una bella sculacciata ...lascera' segni visibili, ma si riassorbono prima

Inviato il 24/06/2006 alle 09:18

Anonymous (741 post, compleanno non disponibile)

Baluina ha scritto:
masochismo psico-sentimentale..e lei aveva detto:- Allora è sicuramente meglio una bella sculacciata ...lascera' segni visibili, ma si riassorbono prima


Masochismo psico-sentimentale ed istinto da crocerossina... un mix esplosivo direi.....

Inviato il 24/06/2006 alle 19:00

Baluina (160 post, compleanno non disponibile)

...poi passa pero'

Inviato il 25/06/2006 alle 23:49

Anonymous (741 post, compleanno non disponibile)

Baluina ha scritto:
...poi passa pero'

ne sei sicura????

Inviato il 26/06/2006 alle 09:46

Baluina (160 post, compleanno non disponibile)

Luna ha scritto:
Baluina ha scritto:
...poi passa pero'

ne sei sicura????

in genere passa sempre alle piu'..almeno quando vedono che i cerotti da cambiare sono piu' su se stesse che non su quelli da salvare

Inviato il 26/06/2006 alle 12:23

ivafratt (24 post, compleanno non disponibile)

vi posso fare una domanda..secondo voi..quelle tipe che avete chiamato ..buffamente masochiste psico-sentimentale..o crocerossine..ne conosco tante..si lascerebbero secondo voi..farsi sculacciare?..o chi invece si fa sculacciare forse non ha la propensione a far la crocerossina? è una domanda..cosa ne pensate?

Inviato il 28/06/2006 alle 04:40

Anonymous (741 post, compleanno non disponibile)

ivafratt ha scritto:
vi posso fare una domanda..secondo voi..quelle tipe che avete chiamato ..buffamente masochiste psico-sentimentale..o crocerossine..ne conosco tante..si lascerebbero secondo voi..farsi sculacciare?..o chi invece si fa sculacciare forse non ha la propensione a far la crocerossina? è una domanda..cosa ne pensate?


E' una bella domanda. Non so darti una risposta precisa, ogni donna è diversa. Penso che l'istinto di crocerossina sia presente un pò in tutte, chi lo è di più e chi lo è di meno. Sia nelle spankee che nelle non spankee. Il problema non è l'istinto di crocerossina ma quanto questo sia sviluppato e quanto tenda al masochismo sentimentale. Di mio, mi ricordo giornate intere a cercare di capire gente che non voleva essere capita o a cercare di cambiare gente che non voleva essere cambiata. Poi crescendo le cose sono mutate. Ho capito che io non volevo essere cambiata e che quindi non era giusto cercar di cambiare chi mi stava accanto. Ho iniziato a cercare qualcuno con cui voler stare. Oggi penso semplicemente quello che ho già scritto se ami qualcuno ti va bene come è, ti piacciono i suoi pregi ed i suoi difetti. Forse per questo la variante "io ti punirò" non mi piace molto mi sembra quasi la versione maschile dell'"io ti salverò" detto al femminile

Inviato il 28/06/2006 alle 12:41

Baluina (160 post, compleanno non disponibile)

Luna ha scritto:
ivafratt ha scritto:
vi posso fare una domanda..secondo voi..quelle tipe che avete chiamato ..buffamente masochiste psico-sentimentale..o crocerossine..ne conosco tante..si lascerebbero secondo voi..farsi sculacciare?..o chi invece si fa sculacciare forse non ha la propensione a far la crocerossina? è una domanda..cosa ne pensate?

E' una bella domanda. Non so darti una risposta precisa, ogni donna è diversa. Penso che l'istinto di crocerossina sia presente un pò in tutte, chi lo è di più e chi lo è di meno. Sia nelle spankee che nelle non spankee. Il problema non è l'istinto di crocerossina ma quanto questo sia sviluppato e quanto tenda al masochismo sentimentale. Di mio, mi ricordo giornate intere a cercare di capire gente che non voleva essere capita o a cercare di cambiare gente che non voleva essere cambiata. Poi crescendo le cose sono mutate. Ho capito che io non volevo essere cambiata e che quindi non era giusto cercar di cambiare chi mi stava accanto. Ho iniziato a cercare qualcuno con cui voler stare. Oggi penso semplicemente quello che ho già scritto se ami qualcuno ti va bene come è, ti piacciono i suoi pregi ed i suoi difetti. Forse per questo la variante "io ti punirò" non mi piace molto mi sembra quasi la versione maschile dell'"io ti salverò" detto al femminile

Hem condivido in parte quello che dici Luna...premetto io sono o meglio ..credo e spero di poter dire ERO una di quelle ...chissa' forse l'indole è tale che magari..ritorni in futuro...ma ad una certa eta' si preferisce salvare se stesse ovvero vivere bene con se stesse e di conseguenza trovare persone con le quali star bene senza troppe seghe mentali...perchè poi in fondo..forse son solo quelle.
Una crocerossina si farebbe sculacciare? anni fa...o mesi fa' avrei detto no...assolutamente no!...Ora direi...dipende da chi, come e quanto puo' far piacere a Me e il mio partner un gioco del genere
Riguardo al Io ti salvero'= io ti puniro' ....ma no daiiiii ...povere crocerossineee !!

Inviato il 28/06/2006 alle 20:54

Anonymous (741 post, compleanno non disponibile)

Baluina ha scritto:
Hem condivido in parte quello che dici Luna...premetto io sono o meglio ..credo e spero di poter dire ERO una di quelle ...chissa' forse l'indole è tale che magari..ritorni in futuro...ma ad una certa eta' si preferisce salvare se stesse ovvero vivere bene con se stesse e di conseguenza trovare persone con le quali star bene senza troppe seghe mentali...perchè poi in fondo..forse son solo quelle.
Una crocerossina si farebbe sculacciare? anni fa...o mesi fa' avrei detto no...assolutamente no!...Ora direi...dipende da chi, come e quanto puo' far piacere a Me e il mio partner un gioco del genere
Riguardo al Io ti salvero'= io ti puniro' ....ma no daiiiii ...povere crocerossineee !!



Il paragone è estremo, Balu, ma penso ci stia. Cerco di spiegarmi meglio. La croce-rossina di base cerca sempre di esserci, ritiene suo preciso dovere capire il suo partner, giustificarlo, alleviargli qualsiasi tipo di sofferenza, è attratta da uomini che hanno mille e più problemi. E cerca in ogni modo di risolverli. Pensa suo preciso dovere. Non si rende conto che facendo così comincia a gestire la vita di questo eventuale lui. Tendenzialmente, questo eventuale lui si lascia trascinare in una storia. La tratta male, consapevole che può permetterselo, tanto lei non solo non se ne andrà ma anzi lo giustificherà e si sentirà in colpa per non aver intuito prima una sua eventuale esigenza. Andiamo all'uomo tutor, che a specchio io paragono alla crocerossina. L'uomo maestro-padre-tutor o chiamalo come meglio vuoi, a mio avviso, ritiene di dover correggere quelle che definisce abitudini insane della sua lei. Interviene nella vita di questa lei, cerca di modificare quegli atteggiamenti che a lui non piacciono. Come nel caso della crocerossina, il suo obiettivo ultimo è il cambiamento. Cambiare quello che secondo lui è sbagliato nei modi di fare della sua lei. L'unica differenza è che la crocerossina usa come arma la giustificazione e la compresione totale, l'uomo tutor usa come arma la punizione ma che viene percepita dal soggetto che l'accetta come qualcosa di utile, giusto, necessario. Anzi, se è possibile le fa anche comodo perchè a lungo andare può fare tutto quello che meglio crede sapendo che male che dovrebbe andare lui interviene e la punisce. L'uomo della donna crocerossina fa tutto quello che vuole sapendo che tanto lei lo giustificherà. Da questo punto di vista sono due tipologie a specchio secondo me. Ma è la mia personalissima opinione

Inviato il 29/06/2006 alle 13:46

ivafratt (24 post, compleanno non disponibile)

PERO'...meno male che ti stava antipatica la psicologia ehh..un'analisi attenta e dettagliata..che condivido..anche se non sempre succede così..ma le storie possono essere anche diverse..ma in genere penso che..quello che hai detto il più delle volte succede..rispondo qui..per l'altro post..che dirti..ti sta antipatico Freud..bhe solo per questo io ti sculaccerei tutti i giorni..ahhh scherzo eh..che visto l'aria che gira nei forum si rischia anche di essere denunciati....comunque il pensiero di Freud è molto complesso è va studiato e capito a fondo senno si rischia come fanno in molti di travisarlo..comunque rispondo con la tua filosofia..non può essere che ti stia antipatico punto e basta?..bene ti sta antipatico punto e basta. per quanto riguarda la domanda di baluina..bhe baluina se sei la baluina che conosco..dovresti sapere come la penso..io sulle sculacciate e sulle donne che si fanno sculacciare..non voglio fare una mia esamina sulla loro personalità..che poi possono essere molte le personalità di chi ama farsi sculacciare..sai che potrei creare scompiglio..e risposte..maligne se dovessi scrivere tutto quello che penso..ed io voglio stare tranquillo..però ti posso dire che a parere mio..a volte può essere vero quella tipologia di donna che riesce a sentirsi ancora piu donna se riesce ad uscire vincente anche in una situazione umiliante..certo..la situazione umiliante se la cerca lei..e la gestisce lei..è questo secondo me potrebbe rafforzare il suo narcisismo..

Inviato il 29/06/2006 alle 15:17

Baluina (160 post, compleanno non disponibile)

spiegata cosi'...si puo' andare... sono esattamente speculari

Inviato il 29/06/2006 alle 15:17

Anonymous (741 post, compleanno non disponibile)

ivafratt ha scritto:
:wink: PERO'...meno male che ti stava antipatica la psicologia ehh..un'analisi attenta e dettagliata..che condivido..anche se non sempre succede così..ma le storie possono essere anche diverse..ma in genere penso che..quello che hai detto il più delle volte succede..rispondo qui..per l'altro post..che dirti..ti sta antipatico Freud..bhe solo per questo io ti sculaccerei tutti i giorni..ahhh scherzo eh..che visto l'aria che gira nei forum si rischia anche di essere denunciati....comunque il pensiero di Freud è molto complesso è va studiato e capito a fondo senno si rischia come fanno in molti di travisarlo..comunque rispondo con la tua filosofia..non può essere che ti stia antipatico punto e basta?..bene ti sta antipatico punto e basta. per quanto riguarda la domanda di baluina..bhe baluina se sei la baluina che conosco..dovresti sapere come la penso..io sulle sculacciate e sulle donne che si fanno sculacciare..non voglio fare una mia esamina sulla loro personalità..che poi possono essere molte le personalità di chi ama farsi sculacciare..sai che potrei creare scompiglio..e risposte..maligne se dovessi scrivere tutto quello che penso..ed io voglio stare tranquillo..però ti posso dire che a parere mio..a volte può essere vero quella tipologia di donna che riesce a sentirsi ancora piu donna se riesce ad uscire vincente anche in una situazione umiliante..certo..la situazione umiliante se la cerca lei..e la gestisce lei..è questo secondo me potrebbe rafforzare il suo narcisismo..


Ivan,
se hai studiato psicologia forse ti sarai imbattuto anche in qualche testo di sociologia e magari hai sentito parlare della critica a Freud scritta da Karl Popper. Ecco io condivido parola per parola di quel saggio. La psicologia è individualismo, parte dal microcosmo individuale per arrivare al macrocosmo ma di questo macrocosmo di occupa pochissimo se non solo esclusivamente per capire che rapporto abbia con l'individuo. La sociologia studia il collettivo, l'ambiente, studia il macrocosmo per arrivare al microcosmo. E' più vicina alla filosofia o almeno a quella parte di filosofia che tiene conto delle dinamiche sociali più che di quelle individuali, per capirci è più vicina a quella filosofia di stampo post marxiano dove il metafisico ha pochissimo spazio. Se dovessi definire le due correnti a livello filosofico, la psicologia è metafisica, la sociologia è fisica o meglio ancora empirismo realistico. Io non ho mai amato molto il metafisico, ho profondamente odiato Kant.

La mia analisi può in effetti sembrare molto psicologica ma in effetti parte da contesti. Alcuni sanno che appena arrivata sul vecchio forum il mio era un purissimo interesse di dinamiche sociali. Bene, Ivan, potrei dire che di materiale sociologico nel forum ce ne sta parecchio. Ci sono alcune categorie che non solo si ripetono ma parlando con loro scopri che spesso hanno stesso humus sociale, culturale. Sono prodotti di una porzione sociale spesso simile. La cosa vale anche per le donne crocerossine, ovviamente. Ma evito di dilungarmi che poi vi annoio.

Per quanto riguarda le donne che si sentono più donne se si fanno sculacciare, provo a rispondere. Se fosse un film, nello spanking l'attrice principale sarebbe la spankee, lo spanker sarebbe attore non protagonista. Questo ci tengo a sottolinearlo. In un rapporto spanking, secondo me, è la spankee che ha la scena, non lo spanker. La tua teoria sul narcisismo quindi per me è abbastanza valida. Meno valida penso sia la storia della donna che si sente più donna se gioca allo spanking, lì penso si tratti di pulsioni sessuali e basta. Nell'eros c'è poca psicologia a mio avviso ed ancora meno sociologia. La sociologia potrebbe invece rientrare a pieno diritto nell'analisi di un rapporto dd, anche se tu di sicuro mi dirai che ci rientra di più la psicologia punti di vista di studio differenti. Nel senso io non mi sento di affermare la mia indipendenza o la mia forza quando gioco con il mio compagno. Affermo forse il mio diritto a godere come e quanto mi piace ma non la mia indipendenza o il mio essere donna. Quello lo affermo nella quotidianità

Inviato il 29/06/2006 alle 15:31

ivafratt (24 post, compleanno non disponibile)

cara luna, quando si affronta un tema o la psiche di un individuo..è sempre restrittivo vedere la cosa solo da un punto di vista..la psicologia non puo fare a meno della sociologia e viceversa..i fenomeni sono ora visti su un ottica della complessità certo Freud si è limitato ad escludere il contesto ambientale e relazionale della psicologia ma non poteva fare questo passo ai suoi tempi..io per esempio sono quasi specializzando in gruppoanalisi..e ti assicuro che il contesto ambientale e sociologico dell'aindividuo è la cosa principale..e viene chiamata la matrice gruppale dell'individuo..che sarebbe il suo contesto ambientale..che influenzerà perchè è la parte piu profonda della sua mente la sua psiche individuale e dovrà sempre farci i conti..per esempio per per me le terapie piu efficaci sono quelle di gruppo..quindi ti posso assicurare che chi non fa i conti con il sociale e l'ambiente fa un errore grave..sia che esso sia psicologo o psicoanalista..spero di essermi spiegato bene..perchè scrivo di fretta e non sono un campione nello scrivere..e poi una sola cosa ti contesto se mi permetti..l'eros è tutto psichico e sociale..senno sarebbe solo solo istinto biologico..e scoperemo dappertutto senza problemi..ma l'uomo a diffreen<za dell'animale ha l'erotismo che è una costruzione mentale e ambientale..poi Freud per esempio non ha mai parlato di sesso come qualcuno gli accredita ma di sessualità che è la ricerca del piacere..che vive l'uomo per la propria sopravvivenza è che gli dà la spinta verso la vita e si scontra con le sue pulsioni che invece lo porterebbero a distruggersi e quindi verso la morte..e serve sopratutto per dare la speranza e l'alleviamento contro la sua principale angoscia esistenziale.l'angoscia di morte..poi non ho detto che una donna ha bisogno di farsi sculacciare per sentirsi donna..ho fatto un esempio di una donna che puo amare questo giochetto così ingenuo..ma così complicato al tempo stesso ciao luna

Inviato il 29/06/2006 alle 21:45

Baluina (160 post, compleanno non disponibile)

ivafratt ha scritto:
poi Freud per esempio non ha mai parlato di sesso come qualcuno gli accredita ma di sessualità che è la ricerca del piacere..che vive l'uomo per la propria sopravvivenza è che gli dà la spinta verso la vita e si scontra con le sue pulsioni che invece lo porterebbero a distruggersi e quindi verso la morte..e serve sopratutto per dare la speranza e l'alleviamento contro la sua principale angoscia esistenziale.l'angoscia di morte..

....QUINDI....O SI FA SESSO O CI SI AMMAZZA?

Inviato il 30/06/2006 alle 19:54

ivafratt (24 post, compleanno non disponibile)

ahahah bella..bhe non è proprio così ..però non è nemmeno sbagliato...no ho detto che non parlava di sesso ma della ricerca del piacere..che sopratutto i bambini ricercano in modo vorace..attraverso la bocca..è il contatto con la pelle della madre..è il succhiare il latte..questo crea il primo abbozzo della mente nel bambino..in quanto visto che la madre non è sempre disponibile..crea iin lui il primo ricordo del piacere..quindi è attraverso una mancanza che avviene la prima forma mentale..che via via si trasforma in desiderio..è il desiderio fa una parte da leone nella sessualità dell'uomo.ed è questo che ci differenzia dalla semplice pulsione biologica dell'animale.. è il desiderio ha bisogno per mantenersi sia della mancanza del suo soddifacimento..ma anche del suo soddisfacimento...tornando al tema del forum..per esempio per voi una persona che è stata sculacciata da piccola avrà di più questa passione di chi invece non lo è stata mai ?o al contrario chi non lo è stata mai avrà potuto sviluppare un desiderio che gli rimane sin da adulta..o è più sollecitata a questa passione chi ha il ricordo di vere sculacciate?

Inviato il 01/07/2006 alle 03:37

Baluina (160 post, compleanno non disponibile)

ivafratt ha scritto:
...tornando al tema del forum..per esempio per voi una persona che è stata sculacciata da piccola avrà di più questa passione di chi invece non lo è stata mai ?o al contrario chi non lo è stata mai avrà potuto sviluppare un desiderio che gli rimane sin da adulta..o è più sollecitata a questa passione chi ha il ricordo di vere sculacciate?

Secondo me è piu' probabile la prima ...se non hai ricordo o esperienza di una cosa non è tanto facile sentirne il desiderio o "bisogno"
Ho letto troppi post di persone che rimanevano condizionate dall'esperienza infantile.
Per le fantasie è tutt'altra cosa...spiegare come nascono ...beh non credo ci si possa far molte teorie..e poi un po' di mistero rende la vita piu' frizzante no?

Inviato il 01/07/2006 alle 10:48

Lucilla (138 post, compleanno non disponibile)

ivafratt ha scritto:
per esempio per voi una persona che è stata sculacciata da piccola avrà di più questa passione di chi invece non lo è stata mai ?o al contrario chi non lo è stata mai avrà potuto sviluppare un desiderio che gli rimane sin da adulta..o è più sollecitata a questa passione chi ha il ricordo di vere sculacciate?


E' una domanda molto interessante...sarebbe carino un sondaggio...a occhio però direi che almeno nei forum che finora ho frequentato le persone che nell'infanzia nn le avevano mai prese (come me) sono più numerose di quelle che invece sono state sculacciate.
Poi direi che si pone un'altra questione: ok per le spankee, ma per lo spanker come la mettiamo? La pulsione dello spanker è uguale a quella della spankee e viene poi trasformata oppure nasce diversamente?
Come mai la maggior parte delle spankee sono donne e la maggior parte degli spanker uomini? E' un fatto culturale (la stessa fantasia di sculacciata viene interpretata diversamente dai due sessi in base a stereotipi culturali) o psico-biologico ? (non so come definirlo, spero che capiate ).

Mi interesserebbe sapere cosa ne pensa Ivan, ho sempre nutrito molta curiosità sulle motivazioni del desiderio di essere sculacciata quando questo nasce nell'infanzia e diventa poi pulsione erotica da adulti. Ho un caro amico che fa l'analista (psichiatra, però) ma non ho mai avuto il coraggio di fargli questa domanda.

Inviato il 04/07/2006 alle 01:57

Lucilla (138 post, compleanno non disponibile)

Il paragone è estremo, Balu, ma penso ci stia. Cerco di spiegarmi meglio. La croce-rossina di base cerca sempre di esserci, ritiene suo preciso dovere capire il suo partner, giustificarlo, alleviargli qualsiasi tipo di sofferenza, è attratta da uomini che hanno mille e più problemi. E cerca in ogni modo di risolverli. Pensa suo preciso dovere. Non si rende conto che facendo così comincia a gestire la vita di questo eventuale lui. Tendenzialmente, questo eventuale lui si lascia trascinare in una storia. La tratta male, consapevole che può permetterselo, tanto lei non solo non se ne andrà ma anzi lo giustificherà e si sentirà in colpa per non aver intuito prima una sua eventuale esigenza. Andiamo all'uomo tutor, che a specchio io paragono alla crocerossina. L'uomo maestro-padre-tutor o chiamalo come meglio vuoi, a mio avviso, ritiene di dover correggere quelle che definisce abitudini insane della sua lei. Interviene nella vita di questa lei, cerca di modificare quegli atteggiamenti che a lui non piacciono. Come nel caso della crocerossina, il suo obiettivo ultimo è il cambiamento. Cambiare quello che secondo lui è sbagliato nei modi di fare della sua lei. L'unica differenza è che la crocerossina usa come arma la giustificazione e la compresione totale, l'uomo tutor usa come arma la punizione ma che viene percepita dal soggetto che l'accetta come qualcosa di utile, giusto, necessario. Anzi, se è possibile le fa anche comodo perchè a lungo andare può fare tutto quello che meglio crede sapendo che male che dovrebbe andare lui interviene e la punisce. L'uomo della donna crocerossina fa tutto quello che vuole sapendo che tanto lei lo giustificherà. Da questo punto di vista sono due tipologie a specchio secondo me. Ma è la mia personalissima opinione[/quote]

Questa non l'avevo letta. Mi piacerebbe capire se per uomo tutor si intende uno spanker o un "dd".
Secondo me, questo uomo che descrivi (pericolosissimo ) non è uno che sculaccia la sua donna. E' un personaggio giudicante che non ama o almeno non stima affatto la sua compagna, che vorrebbe plasmarla o peggio ancora farla sentire sbagliata, una nullità. La punisce psicologicamente e magari nei casi estremi può arrivare a picchiarla, ma mai a vivere la sculacciata come gioco cosciente, consapevole e consensuale. E neppure lei è una spankee, una a cui piace essere sculacciata, ma una persona che ha deciso di pagare il proprio debito col mondo mettendosi con un uomo che la farà sempre sentire inadeguata o peggio. Ma due persone così secondo me non hanno nulla a che vedere con lo spanking, anzi, ne sono la totale negazione.
E con questo non voglio semplicemente dire che il MIO caso sia diverso da questo (si dovrebbe già esser capito, se no mi sparo ) ma che secondo me le premesse su cui si basa OGNI rapporto spanking, più o meno orientato verso l'erotico o la DD, sono diverse.
Prima di tutto la tipologia di persone che descrivi si comporta così in modo quasi inconsapevole, direi perfino "coatto", mentre le persone che vogliono vivere lo spanking (sia prendendole che dandole) quasi sempre hanno vissuto un lungo percorso di scoperta delle fantasie, negazione, accettazione, a volte anche ricerca non proprio facile della persona giusta con cui condividerle.
Poi l'uomo "DD" non vuole affatto cambiare la sua spankee (se diventasse tutta perfettina come farebbe a sculacciarla con un buon motivo ? ), al limite può assecondare la voglia di cambiare della spankee.
Poi, quando mai la spankee può scaricare la propria responsabilità sul partner? A volte mi piacerebbe che fosse così, davvero, ma putroppo...no.
Se vado a sbattere con la macchina contro il guard rail o lascio la chiave nella toppa dall'interno e ci tocca forzare la serratura, il fatto di essere sculacciata non è che mi evita di pagare i danni, magari!!! Se mi sento in colpa o arrabbiata con me stessa, non è che la sculacciata mi serve come una specie di oppiaceo per addormentare il tutto, però mi rilassa e mi fa stare meglio. C'è chi si fa una risata o una scopata, ad altri piace farsi sculacciare (non sempre in alternativa ).

Leggere questi pseudo-ritratti psicologici di spankee o spanker a volte mi irrita perfino un pò. Possibile che davvero pensi che gli uomini che sculacciano, anche in un gioco come la DD, siano così? E le spankee, queste mammolette alla ricerca di un uomo padre che le preservi dalla durezza della vita?
In un altro thread scrivi questo:
[i:1kbsq30v]Lui sa che io non le prendo per cose veramente commesse, per il semplice fatto che penso che la vita ti punisca già abbastanza e che non ci bisogno lo faccia qualcun altro. I miei errori li ho sempre pagati in prima persona, come tutti, ed il prezzo è stato diverso a secondo degli errori. Ma mai in nessuno caso a pagarli è stato il mio fondoschiena. Sono stata io, come è giusto che sia. E non è stato mica lui ad infliggermi la punizione, è stata la vita, lui ha cercato solamente di rendermela più lieve. [/i:1kbsq30v]

che sono parole molto belle e anche vere, ma partono dal presupposto che la punizione sia una cosa sgradevole e subita, imposta. Ma con la parola "punizione" intendi sculacciata? Se è così, non pensi che siamo su un forum in cui per alcune persone la sculacciata è sì una punizione, ma molto particolare, fantasticata, voluta, erotica, quindi tutto meno che sgradevole e subita? Che non rende la vita pesante, ma appunto più lieve?
Sei allergica alla parola punizione e l'ho capito. Ti dà fastidio solo sentirla pronunciare. Non riesci a pensare però che questo è un luogo "protetto" dove questa parola non ha esattamente lo stesso significato che ha in generale?
Non mi sembra di aver mai fatto ritratti in cui chi ama lo spanking come preliminare erotico sia connotato in un modo particolare (=negativo). Perchè invece chi ama la DD deve essere dipinto come un minorato mentale (lei) o un insopportabile autoritatio presuntuoso (lui) ?
Non è una cosa gradevole, potrei aspettarmelo su AL Femminile, ma non in un forum che si chiama " Il forum italiano sulle sculacciate".
Nè io nè tu dobbiamo aver bisogno di difendere il nosto diverso modo di vivere la cosa, ma solo di parlarne con piacevolezza.

[i:1kbsq30v]Mi ha insegnato a rialzarmi quando cado ma ha sempre [b:1kbsq30v]preteso [/b:1kbsq30v]che le decisioni fossero le mie, anche quando erano sbagliate. Ha sempre [b:1kbsq30v]preteso[/b:1kbsq30v] che sbattessi la faccia contro perchè una persona non deve cercare di non cadere deve solo imparare a rialzarsi.[/i:1kbsq30v]

Questo ovviamente non ha niente a che vedere con le sculacciate o la DD. Che c'entrano le decisioni? (Intendo le decisioni vere, non un gioco quale può essere "oggi usciamo e ti metti la gonna senza mutandine sotto"). A parte che non riesco a capire quale sia l'alternativa (una persona può ascoltare un consiglio, ma alla fine un adulto decide sempre per sè stesso, no? Perfino lasciar decidere un'altro può essere una TUA decisione), mi colpisce la parola "preteso". se lui non avesse preteso, tu che avresti fatto?


_________________
"Le Brave Ragazze vanno in Paradiso. Le Cattive... dovunque!" Ute Ehrhardt

Inviato il 04/07/2006 alle 03:07

Baluina (160 post, compleanno non disponibile)

Lucilla ha scritto:
ivafratt ha scritto:
per esempio per voi una persona che è stata sculacciata da piccola avrà di più questa passione di chi invece non lo è stata mai ?o al contrario chi non lo è stata mai avrà potuto sviluppare un desiderio che gli rimane sin da adulta..o è più sollecitata a questa passione chi ha il ricordo di vere sculacciate?

E' una domanda molto interessante...sarebbe carino un sondaggio...a occhio però direi che almeno nei forum che finora ho frequentato le persone che nell'infanzia nn le avevano mai prese (come me) sono più numerose di quelle che invece sono state sculacciate.
Poi direi che si pone un'altra questione: ok per le spankee, ma per lo spanker come la mettiamo? La pulsione dello spanker è uguale a quella della spankee e viene poi trasformata oppure nasce diversamente?
Come mai la maggior parte delle spankee sono donne e la maggior parte degli spanker uomini? E' un fatto culturale (la stessa fantasia di sculacciata viene interpretata diversamente dai due sessi in base a stereotipi culturali) o psico-biologico ? (non so come definirlo, spero che capiate ).
Mi interesserebbe sapere cosa ne pensa Ivan, ho sempre nutrito molta curiosità sulle motivazioni del desiderio di essere sculacciata quando questo nasce nell'infanzia e diventa poi pulsione erotica da adulti. Ho un caro amico che fa l'analista (psichiatra, però) ma non ho mai avuto il coraggio di fargli questa domanda.

lascio la risposta ad Ivan...troppo complicato Solo una cosa...mica son convinta che ci siano molte piu' spankee donne ...e poi....ti ho trasmesso la domandite vedo eh smack

Inviato il 04/07/2006 alle 11:20

Anonymous (741 post, compleanno non disponibile)

Lucilla ha scritto:
Questa non l'avevo letta. Mi piacerebbe capire se per uomo tutor si intende uno spanker o un "dd".
Secondo me, questo uomo che descrivi (pericolosissimo ) non è uno che sculaccia la sua donna. E' un personaggio giudicante che non ama o almeno non stima affatto la sua compagna, che vorrebbe plasmarla o peggio ancora farla sentire sbagliata, una nullità. La punisce psicologicamente e magari nei casi estremi può arrivare a picchiarla, ma mai a vivere la sculacciata come gioco cosciente, consapevole e consensuale. E neppure lei è una spankee, una a cui piace essere sculacciata, ma una persona che ha deciso di pagare il proprio debito col mondo mettendosi con un uomo che la farà sempre sentire inadeguata o peggio. Ma due persone così secondo me non hanno nulla a che vedere con lo spanking, anzi, ne sono la totale negazione.
E con questo non voglio semplicemente dire che il MIO caso sia diverso da questo (si dovrebbe già esser capito, se no mi sparo ) ma che secondo me le premesse su cui si basa OGNI rapporto spanking, più o meno orientato verso l'erotico o la DD, sono diverse.
Prima di tutto la tipologia di persone che descrivi si comporta così in modo quasi inconsapevole, direi perfino "coatto", mentre le persone che vogliono vivere lo spanking (sia prendendole che dandole) quasi sempre hanno vissuto un lungo percorso di scoperta delle fantasie, negazione, accettazione, a volte anche ricerca non proprio facile della persona giusta con cui condividerle.
Poi l'uomo "DD" non vuole affatto cambiare la sua spankee (se diventasse tutta perfettina come farebbe a sculacciarla con un buon motivo ? ), al limite può assecondare la voglia di cambiare della spankee.
Poi, quando mai la spankee può scaricare la propria responsabilità sul partner? A volte mi piacerebbe che fosse così, davvero, ma putroppo...no.
Se vado a sbattere con la macchina contro il guard rail o lascio la chiave nella toppa dall'interno e ci tocca forzare la serratura, il fatto di essere sculacciata non è che mi evita di pagare i danni, magari!!! Se mi sento in colpa o arrabbiata con me stessa, non è che la sculacciata mi serve come una specie di oppiaceo per addormentare il tutto, però mi rilassa e mi fa stare meglio. C'è chi si fa una risata o una scopata, ad altri piace farsi sculacciare (non sempre in alternativa ).

Leggere questi pseudo-ritratti psicologici di spankee o spanker a volte mi irrita perfino un pò. Possibile che davvero pensi che gli uomini che sculacciano, anche in un gioco come la DD, siano così? E le spankee, queste mammolette alla ricerca di un uomo padre che le preservi dalla durezza della vita?
In un altro thread scrivi questo:
[i:3hah6nes]Lui sa che io non le prendo per cose veramente commesse, per il semplice fatto che penso che la vita ti punisca già abbastanza e che non ci bisogno lo faccia qualcun altro. I miei errori li ho sempre pagati in prima persona, come tutti, ed il prezzo è stato diverso a secondo degli errori. Ma mai in nessuno caso a pagarli è stato il mio fondoschiena. Sono stata io, come è giusto che sia. E non è stato mica lui ad infliggermi la punizione, è stata la vita, lui ha cercato solamente di rendermela più lieve. [/i:3hah6nes]
che sono parole molto belle e anche vere, ma partono dal presupposto che la punizione sia una cosa sgradevole e subita, imposta. Ma con la parola "punizione" intendi sculacciata? Se è così, non pensi che siamo su un forum in cui per alcune persone la sculacciata è sì una punizione, ma molto particolare, fantasticata, voluta, erotica, quindi tutto meno che sgradevole e subita? Che non rende la vita pesante, ma appunto più lieve?
Sei allergica alla parola punizione e l'ho capito. Ti dà fastidio solo sentirla pronunciare. Non riesci a pensare però che questo è un luogo "protetto" dove questa parola non ha esattamente lo stesso significato che ha in generale?
Non mi sembra di aver mai fatto ritratti in cui chi ama lo spanking come preliminare erotico sia connotato in un modo particolare (=negativo). Perchè invece chi ama la DD deve essere dipinto come un minorato mentale (lei) o un insopportabile autoritatio presuntuoso (lui) ?
Non è una cosa gradevole, potrei aspettarmelo su AL Femminile, ma non in un forum che si chiama " Il forum italiano sulle sculacciate".
Nè io nè tu dobbiamo aver bisogno di difendere il nosto diverso modo di vivere la cosa, ma solo di parlarne con piacevolezza.
[i:3hah6nes]Mi ha insegnato a rialzarmi quando cado ma ha sempre [b:3hah6nes]preteso [/b:3hah6nes]che le decisioni fossero le mie, anche quando erano sbagliate. Ha sempre [b:3hah6nes]preteso[/b:3hah6nes] che sbattessi la faccia contro perchè una persona non deve cercare di non cadere deve solo imparare a rialzarsi.[/i:3hah6nes]
Questo ovviamente non ha niente a che vedere con le sculacciate o la DD. Che c'entrano le decisioni? (Intendo le decisioni vere, non un gioco quale può essere "oggi usciamo e ti metti la gonna senza mutandine sotto"). A parte che non riesco a capire quale sia l'alternativa (una persona può ascoltare un consiglio, ma alla fine un adulto decide sempre per sè stesso, no? Perfino lasciar decidere un'altro può essere una TUA decisione), mi colpisce la parola "preteso". se lui non avesse preteso, tu che avresti fatto?




Cerchiamo di capirci, ho già detto ad Ivan che a me la psicologia non piace, preferisco la sociologia che trovo leggermente più completa. La sociologia non vuole mai darti un quadro individuale analizza il contesto, l'ambiente e così via. Tendenzialmente traccia un quadro analizzando le similutidini. Parla di come si diventa vivendo un determinato contesto. Non giudica il contesto - quello lo fanno forse un pò di più gli psicologi (lo so Ivan che non sarai d'accordo - semplicemente ne prende atto. Somma le varie variabili comuni ed alla fine traccia un risultato. Da' un quadro collettivo, dove capisco che tu possa dire ma io non sono questa. Ad onor del vero, può arrivare la donna crocerossina per eccellenza e dirti ma nemmeno io mi sento così come sono stata descritta. Ci sta ovvio non ho mai parlato di individuo ho parlato di mucchio, nel mucchio le differenze contano pochissimo. Fatta questa premessa, posso lanciarmi nella risposta.

Quando descrivo la tipologia maschile parlo esattamente di tutor. Cosa sarebbe un tutor? Cerchiamo di definirlo secondo lo strumento più congeniale: il dizionario. Leggasi nella voce tutor (sinonimo estensivo anche maestro) si dice tutor chi ha avuto l'incarico di tutelare un minorenne, non in grado di amministrarne i beni e di rappresentarlo negli atti civili. Nell'incarico di tutor o maestro, se preferisci, la politica che sta alla base è l'insegnamento. Se lo estendiamo al contesto spanking, dicasi tutor o maestro colui che deve insegnare ad un soggetto x a modificare i propri atteggiamenti o a migliorare in determinati settore e/o discipline. Nel gioco degli specchi per me quello che sta alla base è la politica di cambiamento, che lei poi sia o no d'accordo non è preso in esame nel commento da me scritto. Può tranquillamente esserlo anzi nel 99.9 per cento dei casi è d'accordo. Ritiene valida una politica di cambiamento che io, al contrario, ritengo non valida. Mi spiego meglio, io non penso che le persono cambino. Penso che le persone sono quello che sono e che devi accettarle per quello che sono con i loro pregi e con i loro difetti. Esempio pratico, io sono il caos fatto persona, la persona più disordinata che esista, si potrebbe dire potresti cercare di modificare questo difetto. Si potrebbe dire, lui potrebbe aiutarti a modificare questo difetto, la risposta che io ti darei lui mi ha conosciuta già disordinatissima nonchè allergica a qualsiasi tipo di scadenza (mi scordo sempre di pagare le bollette 9 su 10 le pago con la mora) ma mi ha scelto anche per questo. Ama il mio disordine perchè fa parte di me, se cercasse di modificarmi io, leggasi io Luna, me ne andrei. Andiamo alla seconda parte che tu evidenzi in rosso: il preteso. Il preteso nasce dal fatto che capita in situazioni molto particolari che una persona, uomo o donna fa poca differenza, diventi vulnerabile, diventi insicura ecc. In un periodo molto particolare della mia vita, in un periodo in cui pensavo di non potercela fare da sola, mi veniva naturale appoggiarmi, lui si è spostato sempre. Ha preteso (lo riscrivo) che mi invetassi ogni giorno la mia vita, ha preteso che facessi da me. E lo ha fatto per fiducia nei miei confronti, tanta fiducia è quella che mi ha fatto prima reagire e poi mi ha fatto smettere di temere: se cadi una volta e ti rialzi, puoi permetterti di cadere altre mille volte hai imparato la tecnica sai come rialzarti. Se cadi una volta ed io ti aiuto ad alzarti, crederai che non ti sai alzare se io non ti aituo e non ci crederai mai che ce la fai tranquillamente da sola. Il succo del discorso è questo.

Andiamo al capitolo disciplina. La mia deformazione professionale mi porta ad usare i termini attribuendogli un valore. Se scrivo una cosa voglio dire quella cosa. Questo vale per non creare difficoltà nella comprensione altrui. Se scrivo amo la pasta con i ricci, io intendo che quel piatto mi piace davvero. Dici, siamo in un forum di un certo tipo. Verissimo. Ma proprio perchè siamo in un forum di un certo tipo le parole dovrebbero avere un peso. Io così la vedo. Allora, se qualcuno parla di corriggenda (quante volte l'ho letta questa parola) io capisco donna/ragazza da correggere. Se parlo di punizione, intendo punizione ovvero castigo inflitto per un eventuale errore commesso. L'esigenza di punizione - ma qui lascio la parola ad Ivan non sono un'esperta - nasce probabilmente da risvolti psicologici che io in questo momento non sto volutamente prendendo in considerazione. Ora se io mi concentro un attimo e penso alla mia vita, giuro io non vedo nulla che avrei commesso e che potrebbe essere punito. Forse qualche minchiata (scusa per il termine) stile i pantaloni che ho distrutto mentre li stiravo ma poi penso che in effetti non è certo questo granchè che andrebbe punito e penso pure che probabilmente mi arrabbierei se lui lo facesse. Questo ribadisco per l'ennessima volta: [b:3hah6nes]IO[/b:3hah6nes], io Luna, io il soggetto Luna, io il soggetto Luna proveniente dall'humus sociale x, io il soggetto Luna proveniente dal contesto sociologico y, io il soggetto Luna nata e cresciuta in un ambiente di un determinato tipo. Probabilmente - e qui torniamo di sociologia - Lucilla proveniente da un humus sociale differente da quello di Luna, Lucilla che ha un contesto sociologico diverso da Luna, Lucilla nata e cresciuta in un determinato ambiente diverso da quello di Luna, ma non per questo meno degno di nota rispetto a quello di Luna, lo trova eccitante, consono alla sua persona e soprattutto al suo io. Se leggevi anche un altro commento, spiegavo ad Ivan che ero arrivata da queste parti (leggasi vecchio forum) per un purissimo interesse sociologico e che di elementi ce ne sono moltissimi, ad esempio parlando con alcuni in chat ho notato diverse similitudini sociali (si legga contesto geografico, sociale, culturale e di interessi) in gruppi che poi accettavano o erano più vicini ad un modo di intendere anche lo spanking rispetto ad un altro modo o un altro ancora.

Inviato il 04/07/2006 alle 13:00

Anonymous (741 post, compleanno non disponibile)

Aggiungo una parte di risposta che mi è venuta rileggendo i post, all'inizio ho risposto leggendo sommariamente. I'm very sorry.

Parole, contesto, fantasie. Secondo me, le parole non si usano mai a caso nemmeno quando le si usano incosapevolmente. Mi spiego meglio. Se uno si definisce tutor, anche in un contesto di questo tipo, in effetti ha l'attinenza a voler essere mentore e non è un caso che cerchi allieve. Magari nella realtà si descrive come Pigmalione e magari cerca sempre ragazze più giovani di lui, in modo da essere quello più colto, quello più vissuto, quello che ha tante cose da dire e da insegnare. Dici ma fuori da qui non lo direbbe mai, ma qui lo dice Lucilla, tu non ti fai chiamare mai allieva e secondo me ti sembrebbe anche un pò strano se tuo marito ti chiamasse allieva o corrigenda. Le parole servono per proiettare al mondo esterno quello che vuoi dire. Se devo andare ad analizzarle, devo dire che secondo me la sindrome del cambiamento unita spesso a quella della non accettazione personale nelle corrigende (riuso la parola) è fortissima. Non ti so dire se lo è in chi pratica la dd nel suo rapporto di coppia. Un pò lo sospetto sinceramente ma non lo so. Dovrei aver parlato con qualcuno che lo fa e sinceramente non mi è mai capitato nella realtà e nemmeno in chat. Si sul forum forse si ma sul forum spesso i commenti si perdono. Ad una domanda non è detto che segua una risposta, in chat lo scambio di opinioni è un pò più veloce.

Sempre sulle parole e sulla corretta interpretazione. In un rapporto DD, una punizione non è una cosa bella. Questo fra l'altro, sul vecchio forum, era un concetto su cui molti puntavano i riflettori. In un rapporto DD le prendi se ti va e pure se non ti va. Le prendi se commetti un errore, restando salvo il fatto che magari puoi usare lo spanking anche come preliminare, a volte se per caso ti andasse. Capita magari che ti ecciti ma l'eccitazione (questo ribadisco l'ho letto dai disciplinari del vecchio forum) non è il fine della DD e lo spanking non è il mezzo per darti piacere. Il fine della DD è la correzione di atteggiamenti sbagliati o il pagare pegno per eventuali errori commessi. Se c'è davvero una differenza fra le due varianti è tutta qui. Nella cosiddetta variante erotica, la sculacciata è si mezzo per dare piacere ed il fine è generalmente l'orgasmo. Quindi se parlo di punizione, di sculacciata per punizione, intesa in un rapporto dd e non in un role play allora si Lucilla per me è un castigo. Ed un castigo non è divertente.

Se ti diverte perdonami che cavolo di punizione sarebbe? E dove sarebbe il tuo un rapporto di disciplina? Non ci sarebbe più nè un soggetto dispensatore di disciplina e nemmeno un soggetto disciplinato. Bada, Lucilla, io sono convinta che non ci sia, sono convinta che quel tipo di rapporto di cui ho letto tantissimo in passato sia inesistente.

Se ti diverte allora stai semplicemente giocando, non hai un rapporto DD ma ti divertono i giochi di ruolo. Bhe scusami allora cambia tutto......

Inviato il 04/07/2006 alle 15:02

ivafratt (24 post, compleanno non disponibile)

Vi dico subito..che veramente..per la prima volta in un forum sto avendo voglia..di scrivere..vi faccio i miei complimenti..perchè con voi si riesce a discutere..e a confrontarci anche con posizioni diverse. Io sono un tipo abbastanza diretto ed esplicito..e tutte le smancierie che si fanno in altri posti..bhe almeno a me mi irritano..ma ripeto per come sono fatto io..Ma torniamo a noi mi avete rifilato la patata bollente..tutte e tre..forse vi aspettate una risposta complicata e lunga bhe vi deluderò..non credo che si ha bisogno di una risposta complessa..per queste domande. Vi siete chieste tutte delle cose molto interessanti ma forse la cosa un pò è stata complicata..per quanto riguarda la mia domanda bhe la risposta è secca dove il desiderio non viene soddisfatto..ci sarà più possibilità che cresca è diventi sempre più potente..quindi io sono del parere che chi non è stat mai sculacciata avrà senz'altro più possibilità che sfrutti questa pratica da adulti per eccitarsi..voglio riscrivervi come io penso che sia la sculacciata non so se l'avete letta ma da quei quattri righi si possono capire tante cose se le si legge attentamente...LA SCULACCIATA è possibile definirla"una punizione erotica". é una pratica dove ci sono questi due elementi la punizione il dolore e l'erotismo, mescolati, e a seconda di quale aspetto le persone che lo fanno, vogliono far prevalere.. possiamo dire che si può avvicinare di più ad una punizione vera o all'erotismo più assoluto, quindi ad un vero preliminare. Ma essendo sempre un gioco non sarà mai una punizione vera e mai un semplice atto sessuale è questo il bello... la sculacciata è paradossale è e non è nello stesso momento.. Questo presuppone che ci sono dei limiti, è se parliamo di limiti parliamo di un gioco, dove ognuno riesce per quel momento che dura ha mettere le sue fantasie all'interno di esso è trsformarle in una specie di pseudorealtà..la punizione sara vera all'interno del gioco ma sarà falsa perchè è un gioco..questa è una differenza importante con la crocerrossina ..essa non gioca..essa vive il suo compito..è costretta a cambiare la sua vita..perchè quello che fa fa parte della sua vita..non puo giocare..poi per rispondere per gli spanker bhe credo che avvenga la stessa cosa anche loro sono piu predisposti a sviluppare queste fantasie.perchè non le hanno mai ricevute..ed aggiungo che lo spanker anche se può sembrare diverso dalla spankee..al suo stesso desiderio che è quello di farsi punire..ma proiettando la cosa all'esterno..sono come le due faccie di una stessa moneta..adesso non chiedetemi come mai una sviluppa il dessiderio di darle ed un altro quelle di riceverle..per chè qui ci vorrebbe un trattato e bisognerebbe conoscere a fondo la varie personalità..perchè sono piu le donne che si fanno sculacciare..bhe mia cara lucilla questo non mi risulta gli uomini scusate se scendo nei particolari hanno tendenze passive piu delle donne.nei giochi erotici e sono a volte anche tendenze veramente eccessive.come farsi sputare..farsi legare dentro glia armadi..ecc ecc..poi volevo continuare con le mie domande..se prendiamo una donna che si taglia le braccie..per esmpio come atto autodistruttivo..io ne conoscevo una tanti anni fa..non facevo questo lavoro..eravamo studenti ed io gli dissi senti..ma se hai bisogno di tagliarti..perchè non provi a giocare con me ed io ti do una bella sculacciata così forse la smetti di farti così del male..indovinate cosa mi ha risposto....,per concludere quando si esce dal momdo del gioco in qualsiasi forma di aspetto sessuale si entra nel mondo delle perversioni psichiche dove non c'è più il rispetto dei desideri e dei bisogni dell'altro ciao

Inviato il 04/07/2006 alle 18:32

Lucilla (138 post, compleanno non disponibile)

Bè, la penso diversamente da te quasi su tutto e probabilmente non potrebbe essere altrimenti. E questo mi sta benissimo, però secondo me c’è una questione “a prescindere” da te e da me e sono i ritrattini.
Ci torno su l’ultima volta: mi sembrano deleteri per il forum. Una persona, dd, corrigenda o tutor che entra e si vede ritratta in quel modo, che può pensare del forum italiano sulle sculacciate? Che qui chi ama la sculacciata viene preso in giro e giudicato?In base, oltretutto ad un’idea preconcetta che ti sei fatta come? Frequentando un bel numero di tutor, corrigende e coppie dd? Vedendo come vivono, come sono i loro rapporti? Non credo proprio e penso che sia un pochino presuntuoso cercare di tracciare un profilo di personalità partendo da quello che uno scrive su un singolo forum. Trovo anche molto arroganti i più o meno velati “sei sicura di non essere così”? (e non intendo solo rivolti a me specificatamente, ma in generale) Cavolo Luna, sono sicura, perché presumo di sapermi analizzare meglio io, che mi conosco personalmente da 41 anni, di quanto non possa fare tu od altri che mi conoscono da pochi mesi attraverso un forum.
Ora, non so se hai notato che ho usato le parole presuntuoso e arrogante riferite a cose che hai scritto tu. Da questo dovrei dedurre che tu sei così, una persona presuntuosa e arrogante ? Ma non lo faccio, non per politically correct, ma semplicemente perché non ho mai sentito il tuo tono di voce, mai visto l’espressione del tuo viso o come sei con gli amici, con il tuo compagno, quando piangi, quando ridi. Non ti ho mai nemmeno letto su altri forum e quindi proprio non mi sento di attribuirti, oltretutto in presenza di molte altre persone, caratteristiche che non so se ti appartengono. Mi sembra il modo corretto di agire
e mi piacerebbe che questo valesse per tutti. Mi sembra che il rispetto parta proprio da qui e io rispetto tutti finchè non mi danno prova evidente e certa che non se lo meritano.

Io di sociologia so poco o nulla. La psicologia mi interessa infinitamente di più, l’Universo individuo, quello che c’è nella sua mente, mi incuriosisce moltissimo, non solo ovviamente per quel che riguarda il sesso o lo spanking. Da ignorante assoluta non so quanto peso possano avere il contesto o l’ambiente (non familiare, ma sociale) sulla psiche di una persona. Mi sembra però che certe cose siano pressoché universali, anche nei contesti che più diversi non si può. A questo punto però mi incuriosisce molto sapere come il contesto potrebbe influire sulle fantasie di sculacciata. Io ad esempio non sono mai stata sculacciata, non ho mai visto sculacciare nessuno nel modo che immaginavo io (sulle ginocchia, ecc.), non ho avuto una famiglia con un padre dominante…credo di aver visto la prima sculacciata in un film di Jhon Wayne (che tra l’altro mi è sempre stato pure antipatico.) Mi piacerebbe sapere in che modo il contesto potrebbe avermi indirizzato verso la DD.
Per quanto riguarda la crocerossina, forse non hai letto bene qui:
[quote:2o9hiyx8]Prima di tutto la tipologia di persone che descrivi si comporta così in modo quasi inconsapevole, direi perfino "coatto", mentre le persone che vogliono vivere lo spanking (sia prendendole che dandole) quasi sempre hanno vissuto un lungo percorso di scoperta delle fantasie, negazione, accettazione, a volte anche ricerca non proprio facile della persona giusta con cui condividerle. [/quote:2o9hiyx8]
Mi sembra che un concetto simile lo esprima anche Ivan.
Non ho nessuna esperienza di amiche crocerossine, mai avuta una, invece conosco bene la masochista sentimentale nel senso di donna che si sceglie sempre uomini sbagliati che la fanno soffrire. Inconsapevolmente, cioè si ritiene una sfigata che di più non si può e non si rende conto di essere attratta sempre da uno stesso tipo d’uomo, o di mettere in atto comportamenti che gli uomini li fanno scappare. Però soffre, sta male. Invece la spankee non soffre (a parte il culetto) e non sta male per il fatto di farsi sculacciare. Anzi. La prima ha un problema, la seconda no (relativo a questo, ovvio).
La spankee, secondo me, ha indirizzato quello che la porta a desiderare di essere punita verso un ambito erotico che le dà piacere, magari è la stessa pulsione che spinge invece un altro, che questo desiderio lo nega, all’autolesionismo? Qui probabilmente ivan potrebbe dire la sua .
Le parole.
Non sarei così rigida sulle parole. Capisco la deformazione professionale. Però ho la sensazione che non ci sia nulla di , come dire…meno fermo, certo, costante delle parole. Hanno mille sfumature, sono spesso piccole e restrittive per esprimere concetti grandi. Prendi la parola “amore”. Cos’è l’amore lo sappiamo tutti, ma questa parola quanti modi diversi d’amare può esprimere? A parte quelli più comuni, ho passato una volta un paio d’ore a discutere nella sala d’aspetto di un veterinario sull’amore per gli animali con un cacciatore. Io amo gli animali, lui pure (in particolare il suo cane che era lì perché seriamente ferito da un cinghiale), però il nostro modo d’intendere questa parola o concetto era molto diverso.
Navigare è sempre la stessa parola, ma è diverso farlo sul mare o su Internet eppure tutti capiamo entrambi i significati.
Poi, ci sono i gerghi, che credo rientrino tra le cose che la sociologia studia (a proposito, senza ironia, ma cosa fa un sociologo?). Mio figlio era uno Zelig-dipendente, per cui è successo diverse volte io distratta lui: “Mamma, ci sei? Sei connessa?” Comunemente riferiamo la parola connessione ad Internet, ma che avei dovuto rispondergli, no, non sono al pc, sto pelando le patate? Capisco e non mi formalizzo su un modo di dire che nel giro di pochi mesi avrà già scordato.
I gerghi sono comuni tra gli studenti, gli sportivi, credo quasi all’interno di ogni gruppo ci siano parole che in quel contesto ha un significato particolare. Qui, ci sono quelle, disciplina, punizione ecc. che QUI e all’interno di una coppia spanking hanno delle implicazioni un po’ diverse da quelle dell’uso comune.
Se lui mi dice “ti meriti una punizione”, quella parola, in quel contesto, ha un effetto eccitante, pure se non ho voglia di prenderle. Se mi fermasse un vigile per una multa e mi dicesse “Signora, al posto della multa si merita una punizione” e cercasse di sculacciarmi per quanto come fantasia possa pure trovarla carina nella realtà cercherei di dargli un calcio nelle palle.
Quindi credo che lo spankee o spanker che approda qui dopo magari essersi sentito dare della casalinga squallida e frustrata o del maniaco sessuale pedofilo (a me è successo sul ALF e nota che non parlavo di sculacciate ai bambini, ma tra adulti, mi hanno detto che probabilmente ero un uomo pervertito e magari pure pedofilo) abbia voglia di parlare in santa pace senza doversi chiarire ogni volta sulle parole. Non so, facciamo un vocabolarietto all’inizio in cui si specifica cosa si intende e poi stop. Parlare di me e delle mie fantasie senza parlare di punizione è come parlare della pasta ai ricci senza poter nominare i ricci.
E se non mi sbaglio alla grande, lo stesso vale per le parole tutor, allieva, corrigenda e simili. Che io non uso, perché non fanno parte delle mie fantasie. Anche nelle mie fantasie infantili ho sempre preferito un contesto più familiare. Però le interpreto nello stesso senso di punizione ecc. Cioè qualcosa che riguarda lo spanking, le fantasie sessuali (una fantasia può essere sessuale anche senza fare sesso), ma non la vita intera della persona. Dubito davvero fortemente che qualsiasi corrigenda di qualsiasi forum accetterebbe un tutor che non rispetti profondamente i suoi bisogni ed esigenze, che si ponga nei suoi confronti con un atteggiamento davvero autoritario.
Dalla mia esperienza, personale e di forum, non penso affatto che le spankee siano persone caratterialmente sottomesse. Direi il contrario, in fondo chi è che fantastica di essere qualcosa che è già? Hai mai visto un bambino che gioca a fare il bambino? No, gioca a fare il pompiere, l’astronauta, Zorro, Superman, qualcosa che non è. Che vorrebbe essere? Non è detto. Gli piace la possibilità di esserlo in quel momento e di non esserlo più quando vuol diventare altro. I bambini non giocano “di ruolo”. In quel preciso momento si sentono e sono (Zorro, Sailor Moon) ma allo stesso tempo non perdono il contatto con la realtà. Credo che la DD come la vedo io assomigli più a questa modalità infantile di gioco piuttosto che ad un role play.
Così lo spanker, non è per nulla detto che sia davvero dominante nella vita. Magari ha un atteggiamento così, ma è solo una difesa. Può essere molto più dolce e malleabile di altri in apparenza più “tranquilli”.
La disciplina e il gioco.
Ricordo una discussione molto bella sul vecchio forum con Bibi e Girasole proprio su questo. Mi sembra che ci fossimo chiarite alla perfezione.
Comunque. La DD, la mia passione.
Nel senso in cui la intendi tu, cioè VERO RAPPORTO DI DISCIPLINA sono convinta anche io che non esista. Però mi chiedo dov’è che nel vecchio i disciplinari (tra i quali dovrei esserci anch’io, no?) la spacciavano per tale? Io non li ho letti quei post. Può essere che quella sia la loro fantasia. E’ pure la mia, cioè io quando me le dà ho bisogno di pensare che è per un motivo reale (e lo è, cioè, il motivo è reale ma non è la CAUSA non so se riesco a spiegare), che può darmele anche se io non voglio ecc.ecc.
Ma la realtà è che facciamo tutto questo solo perché piace a tutti e due. Che la cosa mi ecciti prima, durante o dopo, che sia seguita o no da un rapporto sessuale immediatamente, alla sera o il giorno dopo per me non ha grande importanza. E’ bello e basta. Voglio che faccia abbastanza male per cui se sto per rifare la cosa per cui le ho prese la mia mente richiami la sensazione del culetto che brucia ma non tanto da desiderare di non prenderle mai più. Non mi interessa che sia logico o coerente, non lo è affatto, serve solo a dare piacere. Fisico, psicologico.
Probabilmente è per ognuno diverso, visto che diverso è l’immaginario.
Però non credo di aver mai letto di nessuna coppia spanking o dd in cui anche uno solo dei due dicesse di non trovare la situazione eccitante, erotica. Mai incontrato nessuno che dicesse di darle o prenderle
unicamente come mezzo disciplinare, senza fantasie, senza piacere.
La definizione di “punizione erotica” a me sembra perfetta. Una miscela in cui ci sono due ingredienti, in proporzioni diverse. Le due (mille) varianti non sarebbero in questo caso due cose contrapposte, cambia soltanto la percentuale degli ingredienti.
Il cambiamento.
Sono profondamente convinta che le persone cambino, eccome. Non i fondamenti della personalità, ma le idee, gli atteggiamenti, anche i difetti, quelli si possono cambiare. Restando all’esempio che fai tu, io da ragazza ero disordinatissima. Quando mi sono sposata lo sono diventata meno e non perché me ne abbia date tante da farmi cambiare, semplicemente perché visto che toccava a me riordinare e pulire trovavo più comodo riordinare man mano piuttosto che districarmi ogni tanto in un caos. Da madre, lo sono diventata ancora di più, quando riuscire a trovare una determinata macchinina in tempi brevi, quella soltanto e non un’altra, faceva la differenza tra un sorriso e un pianto.
Magari adesso le prendo perché rompo troppo con l’ordine, un motivo si trova sempre.
Se la metti sul “le sculacciate possono aiutare a cambiare una persona?” direi si e no. Si se la persona vuole cambiare e sente le sculacciate come un rinforzo positivo. Altrimenti, no.
Il cambiamento non lo trovo affatto una cosa negativa, se è fatto per te, nella direzione che vuoi e non per cercare di piacere di più agli altri. Non vedo una persona come qualcosa di statico, immobile, sempre uguale a sé stesso, ma come un fiume che scorrendo diventa sempre più grande, gli affluenti le nostre esperienze, i nostri errori.
Infine, non capisco quando parli del tuo partner. Non capisco nel senso che probabilmente fraintendo quello che vuoi dire. A me uno che quando hai bisogno di lui si fa più in là mi sembra un menefreghista da cui stare alla larga. Se chiedo aiuto è perché in quel momento ne ho bisogno, se uno mi dice “ciao, sbrigatela da sola” non mi vede neanche più in fotografia. Ma non credo che tu volessi intendere questo.[quote:2o9hiyx8][/quote:2o9hiyx8]

Inviato il 05/07/2006 alle 00:36

danet (8 post, compleanno non disponibile)

Mà... secondo me, a parte sul corretto modo di interpretare determinati termini in funzione del particolare contesto in essere, sul resto Luna ha di gran lunga più ragione di Lucilla. La DD è, secondo me, proprio una gigantesca e farsesca cavolata...

Dunque tu hai 41 anni (io 19 e tre quarti) ma francamente mi sembra che...

bè... non me ne vorrai (spero) se mi permetto di pensare a te secondo i seguenti versi...anche se miei non sono, ovviamente...

...che la tua storia di donna si fermi al primo capitolo di prigioniera donna libera... con i fili ingarbugliati dal destino...

Forse perchè amare senza limiti è dove sbagli tu... eppure dici "devo amarti amore mio"...

Ciao da Daniele

Inviato il 05/07/2006 alle 11:44

Lucilla (138 post, compleanno non disponibile)

Caro Daniele, è molto difficile che me l'abbia a male in un forum.
Penso proprio che ognuno abbia il diritto sacrosanto di pensare della DD, come di qualsiasi altro gioco, quello che vuole. Io, ad esempio, potrei pensare che è una gigantesca farsesca cavolata che 11 uomini adulti passino 90 minuti a rincorrere una palla a volte menandosi pure e facendola sembrare questione di vita o di morte. Ma mi guarderei bene dall'esprimere un giudizio sulla loro personalità basandomi su questa loro passione. L'uomo che torna un pò bambino scalmanandosi davanti alla tv durante la partita non è detto che sia una personalità infantile e immatura. Per come sono fatta io, penserei che si ritaglia un proprio spazio dove lasciasi andare.
I versi che citi e che non conosco sono molto belli, però non mi ci riconosco affatto. Come non mi riconosco nell'abitudine, a quanto pare così diffusa, di giudicare qualcuno in base ad un singolo aspetto della personalità.

Inviato il 05/07/2006 alle 14:45

Anonymous (741 post, compleanno non disponibile)

Rispondo velocemente e quindi probabilmente non a tutto. Nel caso in cui saltassi qualche domanda cercherò di tornarci sopra in seguito.

Linguaggio:
Le parole hanno varie sfumature, verissimo Lucilla. Per questo secondo me si usano sapendo cosa si vuole dire e cercando di spiegare cosa si vuol dire. In un contesto. Se le prendi avulse da un contesto non significano nulla, se le usi in maniera sbagliata in un contesto generalmente scaturisce l'incomprensione. Sul web, fra l'altro non ci sono nè visi e nè toni quindi la frase scritta è tutto. Per questo ti dicevo su un forum ancora più che nella realtà bisogna stare attenti alle parole che usi. E siccome di fraintendimenti ce ne sono stati a centinaia se si usa un termine a sfavore di un altro si vuole, secondo me, puntare i riflettori su una cosa anzichè un'altra.

Fra l'altro, ribadisco nuovamente e chiedo anche io l'opinione di ivan, penso che le parole non siano usate a caso nemmeno quando sono usate inconsapevolmente. Anzi se usate inconsapevolmente tendenzialmente vogliono dire di più di quella persona rispetto a frasi soppesate prime. Una battuta buttata lì d'improvviso a secondo me più valore di una pensata.

Disciplinari:
No, Lucilla, non penso proprio che fossi stata tu a darmi l'idea di cui sopra. Te l'ho detto più volte io il tuo rapporto riesco anche a capirlo, quello di allieva tutor mi sembra meno comprensibile. Ma sarà un mio limite che devo dirti? Sul concetto di punizione, io il tuo l'ho capito perfettamente in questo forum, non nego che nell'altro forum mi hai dato un'altra impressione. Ma ripeto io come vivi tu lo spanking l'ho capito perfettamente e spesso e volentieri non mi riferisco a te, anche se tu ti senti spessissimo tirata in mezzo (questo lo capisco meno). Tu sei una adulta con una relazione stabile, sessualmente matura. Nel vecchio forum di sessualmente immature, magari con esperienze zero (non sto parlando di spanking) ce n'erano molte. Ecco quelle non le capisco davvero. Non capisco come puoi pensare che lo spanking venga prima dell'essere maturata sessualmente. Anche in questo caso è un mio limite. Perchè se lo sleghi del tutto, ed in una persona ch enon sa cosa sia il sesso è naturale slegare i due ambiti, allora la disciplina è fine a se stessa. Del resto, ricordo moltissimi commenti di spankee o di aspiranti tali che credevano di ritrovare se stesse attraverso questo gioco erotico. Io tutto ciò lo trovo strano. Ma ribadisco sarà un mio limite personale

Sociologia vs Psicologia
Se vuoi la metodologia di base posso spiegarla ma è un discorso lungo. Generalmente ti fai una tabella mentale con diversi fattori e metti x ogni volta che più persone ne hanno uno uguale poi vedi che profilo ti esce fuori. Fatto molto superficialmente posso dirti che ci sono fattori comuni nelle persone che si identificano in un gruppo o in un altro


Cambiamento
Ribadisco quanto sopra ma non c'è molto da discutere sono solamente due visioni differenti della vita. Io ho amato ho i suoi difetti prima ancora dei suoi pregi, idem per lui. Tutto qui. Sono fatta così e non ci credo veramente che le persone cambino è uno dei motivi di scontro continuo con la mia più cara amica. Sai quante volte le ho detto lascialo perdere lui è fatto cosi, in relazione alla sua ultima fiamma? Migliaia. Ma anche lei è fatta così, lei è convinta che puoi modificare una persona, io sono convinta che le persone facciano sempre del loro meglio per stare bene, spesso non ci riescono o peggio ancora per star bene senza nemmeno capirlo fanno star male a te. Ma alle tipologie buono - cattivo o alla persona che cambia d'improvviso non ci credo. Credo semplicemente che in alcuni istanti della propria vita una parte sia più predominante di un'altra. E che quelli che alcuni percepiscono cambiamenti sono solo istinti naturali che stanno avendo il sopravvento in quel determinato momento. Ma è la mia idea, Lucilla. E non ho la pretesa di convincere nè te nè nessun altro. E' la mia visione della vita, ti ribadisco la visione della vita di una donna nata e cresciuta in un determinato humus, di una donna che divide la sua vita con un determinato uomo, di una donna che ha avuto una determinata educazione, che aderisce ad una certa identità culturale e così via. E' la mia visione della vita che può anche farti arrabbiare ma è la mia. Punto.

Amore-tesoro
Questo ci credo che non lo capisci. I due rapporti - il mio ed il tuo - sono modulati in maniera molto diversa. Fra l'essere presente e l'esserci senza esserci io preferisco la seconda modalità. Poi quello di cui parlavo qui è il mio cosiddetto periodo buio, motivi strettamente personali, la perdita di una delle persone a me più care in assoluto mi avevano indotto a non giocare più, a stare in panchina. Per rimettermi in gioco dovevo ricrederci, lui è stato bravo a costringermi a giocare di nuovo. C'è stato senza esserci. Sapeva perfettamente che altrimenti avrei finito per non lanciarmi più, per non volare più. Ma entriamo in un discorso estremamente personale, in una vicenda estremamente intima, in un passato nemmeno molto passato che sinceramente non ho voglio di condividere con il forum. Non è questione di arroganza ma di difesa personale. Io so che lui c'è ma so che non prenderà mai una decisione per me, nemmeno se a chiederglielo fossi io e non lo farà mai perchè sa che è la mia vita e nella mia vita io devo avere il diritto-dovere di sbagliare, cadere, rialzarmi, scappare, partire, tornare. Ma questo con voi non c'entra nulla, siamo io e lui

Inviato il 05/07/2006 alle 17:21

Lucilla (138 post, compleanno non disponibile)

Sono convintissima che le parole non si dicano a caso e che quelle "sfuggite" spesso siano meno casuali di altre. Non ho mai letto Freud non posso dirne bene o male, sicuramente il contesto in cui scriveva era molto diverso da quello attuale, però l'amico psichiatra di cui parlavo in un altro post, analista freudiano arciconvinto, lo tira spesso in ballo (un altro con la deformazione professionale)...per cui mi sembra quasi di conoscerlo un pò...credo che il famoso "lapsus freudiano" abbia un qualche fondamento.

Però...non so come spiegarmi, perchè ho la sensazione che ancora non ci siamo capite...a me dispiace non farmi capire. Forse sono troppo logorroica, nei riassunti sono sempre stata una frana .
Dunque...penso che le persone che in un forum di sculacciate usano la parola "punizione", "disciplina" e compagnia bella non la usino a caso. La usano perchè è il lessico delle loro fantasie.
Se io dico "mio marito mi ha punito perchè ho fatto questo" è perchè nel mio modo di vivere il momento è davvero successo questo. Tutto il resto, che è una cosa assolutamente consensuale, che è erotica ecc. in un forum di questo tipo lo do per scontato. Uso il linguaggio delle mie fantasie perchè suppongo che le persone, almeno la maggior parte, che lo frequentano usino lo stesso linguaggio o almeno lo capiscano nel modo giusto. Presumo abbiano fantasie simili alle mie e anche se le hanno diverse comprendano comunque che queste possono rientrare nel ventaglio delle fantasie di chi ama lo spanking.
Se dovessi dire la stessa cosa in un forum di diverso tipo, non userei una frase del genere, darebbe adito a troppi fraintendimenti. Magari la prenderei più alla lontana, direi oggi abbiamo giocato, lui mi ha sculacciato e solo pian piano arriverei a spiegare il mio modo di vedere lo spanking o la DD.
Però in un forum di sculacciate penso non si possa pretendere che le persone usino il linguaggio della realtà e rinuncino a quello della fantasia, altrimenti sai che noia...allora uno se li scrive e legge da solo i racconti. Poi ci può essere una discussione seria in cui si mettono i puntini sulle i, in cui ci si chiarisce, però, almeno secondo me in forum dedicato ad un argomento tanto particolare ci deve essere la possibilità di scrivere senza esser giudicati, ovviamente nel rispetto degli altri. Se questo non avviene, finisce che non ci scrive più nessuno o che si parla di tutto tranne che di sculacciate.
So bene che quella di punizione non è la tua fantasia, ma non puoi pretendere che non sia quella di altri o che la mettano in pratica nel modo che preferiscono, role play, DD, più o meno realisticamente. Uno qui può aprirsi e parlarne provando la gioia di essere tra "amici", la sensazione di essere in un luogo dove potersi sbizzarrire a raccontare realtà o sogni che in genere ha sentito di dover tenere nascosti, oppure provare la sgradevole sensazione di sentirsi giudicato, incompreso e andarsene.
Cos'è meglio, secondo te?
E' vero che qui non ci sono i visi, i toni della voce. Proprio per questo le domande, le parole, possono essere più pesanti di quanto lo siano nelle intenzioni.

Su quanto dici nel paragrafetto "disciplinari"...purtroppo non ho salvato nulla delle discussioni del vecchio. Non posso rileggere quello che ho scritto e in gran parte non lo ricordo (l'età... ) però posso ipotizzare che molte delle cose che poi sono state chiarite potessero esser state fraintese perchè date (da me) per scontate. Sicuramente non posso aver scritto di aver affidato decisioni e gestione della mia vita al mio partner, perchè non sarebbe vero...ma senz'altro posso aver usato espressioni tipo "me le ha date perchè ho fatto questo...mi ha punito perchè ho dimenticato questo" e simili, appunto per quanto scritto sopra sulle parole.

Non è che mi sento così spesso chiamata in causa...è che molto presuntuosamente parto per le crociate per "difendere" chi non ha voglia, tempo, magari capacità dialettica di spiegarsi bene. Forse perchè in me c'è ancora la spankee ragazzina che viveva solo di fantasie, fantasie forti ed importanti che non avrebbe saputo spiegare, forse perché ho scoperto la pratica (le fantasie le avevo dall’età di 4/5 anni) dello spanking quasi contemporaneamente al sesso, mi riesce difficile immaginare l’aspirante spankee sessualmente immatura come una totale sprovveduta pronta a cadere nelle grinfie del primo venuto. Ci sarà, indubbio, come può esserci la ragazzina ingenua e credulona anche tra chi allo spanking non ci ha proprio mai pensato, ma non credo sia il profilo psicologico tipo della spankee. Credo piuttosto invece (opinione personalissima) che certe fantasie, come probabilmente tutte le cose che ci fanno sentire “diversi” fin da bambini o adolescenti accrescano la sensibilità delle persone, le spingano a farsi domande prima di altri. Come ho detto nel post di prima, poi, non credo assolutamente che la maggior parte delle spankee abbiano, nella vita, una reale tendenza alla sottomissione, direi proprio il contrario.
Così, quando leggo certe cose mi immagino di essere io 18/20enne, ancora con molte questioni irrisolte, a leggere un ritrattino del genere e non mi fa piacere.
La questione tutor- allieva la conosco poco. Non credo che si possa scindere lo spanking dalla fantasia sessuale, forse però dalla pratica del sesso comunemente intesa si. Ammettiamo una ragazza che, sognando di esser sculacciata, cerca e trova un tutor, magari con parecchi anni più di lei. Io posso anche pensare che non necessariamente arrivino ad un rapporto sessuale tra loro: in un certo senso fanno sesso attraverso lo spanking, soddisfacendo ognuno la propria fantasia sessuale l’uno attraverso l’altra e viceversa. Però non è comunque VERA DISCIPLINA.
Sono convinta che la vera disciplina tra adulti attraverso le punizioni corporali esista solo in quei paesi (pochi fortunatamente) in cui è prevista dalla legge o magari in qualche setta pseudo religiosa. Quando puoi scegliere se restare o andartene, la disciplina non esiste più.

Sulla questione del cambiamento, continuiamo a parlare di cose diverse. Non ho mai detto che una persona possa cambiarne un’altra, cercare di plasmarla a proprio piacimento (quindi, così com’è, non gli piace): non sarebbe nemmeno amore. Credo che le persone cambino per conto loro, che siano le esperienze, i dolori, la vita a renderci con gli anni più tolleranti oppure più incattiviti e arrabbiati, a trasformare, smussare o affilare. Credo ci siano lati del carattere o atteggiamenti che possono rendere la vita difficile e uno cerca di modificarli almeno un po’ per vivere meglio. Una persona timida ed insicura, ad esempio, può cambiare almeno un po’, acquistare sicurezza e un modo più rilassato di porsi agli altri. Crescere per me vuol dire cambiare, a 20 anni non sei come a 30 e a 40 ancora diverso, l’idea di un essere umano come un cristallo, immobile nei suoi pregi e nei difetti, mi dà un senso di freddezza. Non penso nemmeno che cambiare o no sia del tutto una scelta, in certe cose magari si, in altre un processo naturale.
Penso che le relazioni con gli altri ci cambino, quella col partner ma soprattutto quella con i figli.

Domanda: mi incuriosirebbe molto sapere qual è il contesto socio-cultural geografico in cui nascono prevalentemente le fantasie “disciplinari” e quello invece che predispone all’ “erotico” (uso questi termini nel senso che abbiamo ad essi attribuito nel corso delle discussioni anche sul vecchio forum).

Inviato il 06/07/2006 alle 14:45

ivafratt (24 post, compleanno non disponibile)

penso che alla fine la risposta sarà rivolta solo a te lucilla visto che le altre sono andate via..che dire..a me piace il tuo modo di intendere la sculacciata..la metti come un gioco..e le parole punizioni sono attinenti a questa pratica..è le descrivi molto bene ..come se..fosse..una punizione ..perchè nel nostro immaginario..è una punizione..che trasformiamo a livello cosciente in un gioco erotico..ma queste cose penso di averle scritte molte volte..è poi la mia descrizione della sculaccita credo che faccia intendere chiaramente la mia opinione al riguardo..d'altronte non capisco perchè fa cosi scandalo la parola punizione..che poi è falsa ..io credo che qui si voglia negare i propri desideri..e ci si difenda con le unghia..poi è concludo..senza attivare inutili polemiche ..per me è impossibile pensare ad una vita di una persona..o alla vita stessa senza sperare che questa cambi..fa parte delle nostre speranze e dei nostri desideeri..e se pensassi che una persona non possa cambiare dovrei cambiare di corsa il mio mestiere..è questo vale anche per chiunque si occupi di scienza e non solo di psicologia.

Inviato il 09/07/2006 alle 17:11

Baluina (160 post, compleanno non disponibile)

leggi bene Ivan...non ho mai scritto che me ne sarei andata.

Inviato il 09/07/2006 alle 17:18

ivafratt (24 post, compleanno non disponibile)

si scusa ho letto male..ho scritto anche nell'altro post..sono contento..che rimani..ciao balu

Inviato il 09/07/2006 alle 17:59

Baluina (160 post, compleanno non disponibile)

Di niente.........

Inviato il 09/07/2006 alle 18:53

Margot (20 post, compleanno non disponibile)

Lucilla.... sei davvero fantastica, hai una grandissima capacità di esprimere il tuo punto di vista, non inquietandoti mai e tenendo il punto. Mi piace molto la forza delle donne come te... anche se sotto la panna e il marzapane si intuisce l'acciaio...un bacio,
Margot

Inviato il 09/07/2006 alle 19:31

sarò in ritardo ma.....

tweety (260 post, compleanno non disponibile)

[quote:mymn7l9g]Se mi fermasse un vigile per una multa e mi dicesse “Signora, al posto della multa si merita una punizione” e cercasse di sculacciarmi per quanto come fantasia possa pure trovarla carina nella realtà cercherei di dargli un calcio nelle palle[/quote:mymn7l9g]

Lucilla, questa tua frase -tocco solo quelle un pò ironiche o provocatorie- rappresenta molto più il tuo essere rispetto alle vostre lunghissimeeeeeeeee "discussioni".
Pensaci... non sei distante dal mio modo di vedere lo spanking (che è ancora tutto da capire, da parte mia in primis), perchè hai esattamente spiegato l'ideale di te: donna che commette un errore---->punizione? no grazie!.
Ma il "no grazie" è riferito al poliziotto, non a tuo marito. Vero?
Se tornassi a casa con una multa (parlo di multa da distrazione, evitabile insomma) son sicura che dentro di te questo ideale di "punizione" con tuo marito ci sarebbe invece.... (poi ti prego, correggimi se sbaglio!).
Ma questo non perchè tuo marito è un uomo-orco-pazzo-maschilista etc etc ma perchè entrambi vivete una SENSAZIONE... che secondo me è quella e solo quella che vi fa mettere entrambi, allo stesso tempo, nei rispettivi ruoli.

Lo so sono in ritardo, ma durante il periodo scolastico leggere i vostri trattati era impensabile, già di mio non studiavo una fava.. eheh...

Cmq quello che cerco di chiederti è se la cosa per te (la DD) è uno stile di vita, una fantasia che poi può diventare realtà (riferito anche a Lalla) o, come la vedo, io una [u:mymn7l9g]sensazione[/u:mymn7l9g] reciproca?

Inviato il 16/08/2006 alle 14:44

Re: sarò in ritardo ma.....

Luca (1701 post, compleanno non disponibile)

tweety ha scritto:
come la vedo, io una [u:20nrt0wv]sensazione[/u:20nrt0wv] reciproca?


Potresti spiegare meglio questo tuo punto di vista?

Inviato il 16/08/2006 alle 15:03

Re: sarò in ritardo ma.....

tweety (260 post, compleanno non disponibile)

Luca ha scritto:
tweety ha scritto:
come la vedo, io una [u:76frg9mw]sensazione[/u:76frg9mw] reciproca?

Potresti spiegare meglio questo tuo punto di vista?


Sgrunt... te lo spiego in una riga: la DD cos'è per Lucilla (e per le altre ovviamente) uno stile di vita (che puà nascere dentro di noi fin dal primo giorno o durante la nostra vita), o una sensazione. ovvero sentimenti reciproci, stessa complicità, stesso bisogno (espress nei modi opposti ma uguali).... capisci ora????????

Inviato il 16/08/2006 alle 15:25

Re: sarò in ritardo ma.....

Luca (1701 post, compleanno non disponibile)

tweety ha scritto:
Luca ha scritto:
tweety ha scritto:
come la vedo, io una [u:2oe8t66y]sensazione[/u:2oe8t66y] reciproca?

Potresti spiegare meglio questo tuo punto di vista?

Sgrunt... te lo spiego in una riga: la DD cos'è per Lucilla (e per le altre ovviamente) uno stile di vita (che puà nascere dentro di noi fin dal primo giorno o durante la nostra vita), o una sensazione. ovvero sentimenti reciproci, stessa complicità, stesso bisogno (espress nei modi opposti ma uguali).... capisci ora????????


Si, era come pensavo di aver capito.
Grazie per averci reso tutti partecipi.

Inviato il 16/08/2006 alle 15:29

Lucilla (138 post, compleanno non disponibile)

Anch'io in ritardo...per fortuna sono stata in vacanza .
Sarà che il mio cervello è ancora là...non sono sicura di saper rispondere alla tua domanda tweety.
Come giustamente supponi, prenderei la giusta punizione da mio marito per la multa.
La DD è uno stile di vita? Se me lo avessi chiesto un anno fa probabilmente ti avrei risposto di si. Adesso non lo so più con certezza. Nelle mie fantasie probabilmente lo è, nella realtà forse si avvicina a quello che intendi tu per "sensazione". Quello che è certo è che non potrei mai accettare una punizione da una persona, fosse pure il mio partner, che non vivesse la situazione come espressione di una fantasia, un desiderio, un bisogno, ma pensasse solo freddamente di punirmi. Dietro al gesto della mano che sculaccia ci sono tantissime cose dette e molte di più taciute ed intuite.
A volte forse ho difeso il concetto di stile di vita, contrapposto a quello di gioco, perchè ho avuto la sensazione che con questa parola si intendesse qualcosa di troppo...leggero e superficiale, scherzoso, mentre le mie emozioni riguardo allo spanking, emozioni non solo erotiche, sono molto intense. Sono una forza primitiva che spezza la razionalità e mi porta al mio essere più profondo.
Infine per me lo spanking è qualcosa che ha a che vedere con il mio modo di essere donna.

Inviato il 28/08/2006 alle 01:48

tweety (260 post, compleanno non disponibile)

cavoli appena tornata e già in perfetta forma, grazie per la risposta... vedi Luca, Lucilla aveva più o meno capitissimo la mia domanda (no ma diciamoglielo pureeeeee eheheh)...

Ecco secondo me vissuto come lo vivi tu è una tranquilla via di mezzo... un eretico-erotico-disciplinare.. ovvero sì, esiste la punizione ma sempre e cmq intesa come un profilo della fantasia.. anche se quelle che prendi non sono fantasia, ihihih.

E a questo punto la mia (spera per te) ultimissima domanda.. se tu un giorno non volessi prenderle... cioè, combini qualcosa (usiamo la scusa della multa) e il tuo lui vuole "punirti", ma tu proprio non vuoi.. che succede?? (non ti sto parlando di violenza, sono sicura che non l farebbe mai, mi riferisco al fatto se sei tu o lui a fare lo sforzo)

Bacionzoli!!

Inviato il 28/08/2006 alle 10:47

Lucilla (138 post, compleanno non disponibile)

La tua domanda in effetti non è che l'avessi proprio capita (e neanche adesso ) diciamo che l'ho interpretata.
Quest'ultima invece si capisce benissimo perchè è molto più "concreta" (in apparenza. )
Mi è successo pochissime volte di non volere assolutamente.
A volte mi sembra sul momento di non averne voglia, magari tergiverso un pò ma poi alla fine le prendo, per coerenza col mio "gioco". Spesso sono state le volte che si sono rivelate poi più ricche di emozione, forse perchè mettono in atto nel modo più realistico possibile le mie fantasie (molto severe, in cui io davvero le prendo non perchè voglio ma perchè devo).
Ci sono state occasioni in cui proprio NO, sentivo che non avrei potuto giocare con i miei sentimenti per trasformare rifiuto e sottomissione in un'emozione positiva, erotica o comunque eccitante o appagante.
In questo caso, no, non me le dà, non c'è bisogno di grandi spiegazioni, perchè non si crea nemmeno quell'atmosfera, quella tensione preliminare. Credo che ogni coppia un pò affiatata abbia il proprio "lessico familiare (spanking in questo caso), un insieme di parole, di atteggamenti, di sguardi. La DD non è la sculacciata occasionale, è qualcosa che si inteccia così strettamente alla vita di una coppia che non è pensabile manchi l'affiatamento e la capacità di comprendersi.
Poi, sai, io ho iniziato con lo spanking più o meno all'età che hai adesso tu (la metà della mia, credo ) e certi passaggi, aggiustamenti, quasi non li ricordo più.
E anche adesso non è tutte le volte siano uguali, dipende tanto dallo stato d'animo di entrambi. Ci può essere la "seduta" ( forse non è proprio il termine esatto) più giocosa, quella più stretamente erotica, quella piena di pathos...questo gioco ancora mi sembra una cosa bellissima.
Entrare in forum, parlarne, è stato anche questo un modo per vivere emozioni nuove. A volte parlarne mi sembra intrigante quasi quanto farlo (anche perchè causa motivi familiari da qualche anno lo facciamo meno di quanto vorrei ). Il lato esibizionista della mia personalità, o forse il completamento di una mia fantasia, forse ho sempre desiderato che qualcuno sapesse che io vengo punita e adesso...o

Inviato il 28/08/2006 alle 16:11

bilba (1 post, compleanno non disponibile)

Il cuore e le gambe di gelatina.
Ecco.Questo è bellissimo.
Quale forza invincibile piega la nostra invincibilità.
Anch'io sono dell'ariete.
Non posso che assoggetarmi,però la cosa(dopo) mi fà incaz..
Avrete capito che vivo la cosa con senso di colpa.
Vorrei guarire o sono troppo rigida e dovrei lasciarmo andare di più?
Ho bisogno di una amica vera che mi dica cose vere e non morbose come is usually mi è capitato.

Inviato il 20/09/2006 alle 22:51

Lucilla (138 post, compleanno non disponibile)

Ciao bilba. Qual'è il senso di colpa che provi?

Inviato il 20/09/2006 alle 23:25

Chi eravamo

Nel lontano 2003, quasi 2004 (semicit.), su un forum ospitato da Forumfree, iniziò a formarsi e a svilupparsi il nucleo di una comunità di amanti del genere spanking. Tra alterne vicissitudini, quella comunità crebbe, si trasferì su questo sito e divenne in breve tempo il punto di riferimento in Italia.

Il forum arrivò ad avere decine di sezioni, alcune riservate alle spankee, con esperienze, dibattiti e racconti. Parallelamente vi era una chat IRC, nella quale faceva gli onori di casa (e a volte elargiva sculaccioni) l'indimenticato bot Orbilio.

Erano gli anni dei primi incontri dal vivo, a Milano e a Bologna, tra alcuni dei partecipanti più assidui.

Poi, come per ogni cosa bella, arrivò più o meno lentamente il declino e la fine. Le tecnologie cambiavano rapidamente, i forum lasciavano il posto ai social network, che portarono, col vento della novità, alla grande e inesorabile dispersione di persone, idee e passioni.

Il nostro forum, il nostro amato forum, ormai non più aggiornato (ma ancora molto visitato), cadde vittima di un grave problema tecnico che lo portò, per sempre, offline. Fortunatamente è sopravvissuto il backup del database, con tutti i contenuti intatti, ma la versione pesantemente personalizzata di phpBB non è recuperabile, a meno di sforzi immani. Ma se anche si potesse ripristinare, sarebbe talemnte obsoleto e pieno di problematiche di sicurezza che non potrebbe sopravvivere online più di qualche minuto.

Per ridare vita almeno al prezioso materiale raccolto in tanti anni è nato il museo, versione statica e ridotta del forum. Sono ovviamente rimaste escluse le sezioni private e di servizio del forum, non essendo per il momento possibile ripristinare un controllo degli accessi.

Luca