Salve a tutti ragazzi !! avrei dei consigli da chiedervi!! Personalmente credo che le parole le frasi e il linguaggio usato durante una punizione o come avvertimento pre-punizione sia molto importante in un rapporto spanking /spankee perchè serve a forttificare il carattere dello spanker ed a aumentare il rispetto che la spankee ha nei suoi confronti!!!cioe' sono dell'idea che lo spanker si debba fare rispettare anche con le parole ( E NON SOLO).Ora siccome mi sto rendendo conto che questa cosa del rispetto a me manca un po' e molto spesso non riesco a mettere fine a un discorso con la spankee che cerca sempre di fare l'innocente e la santa e io non riesco a usare discorsi forti /atteggiamenti che la facciano in un certo senzo "zittire" mi potete dare dei consigli per migliorare???

Per quanto mi riguarda, devi avere fermezza ed essere deciso, parlare e spiegare i motivi di una punizione va bene, ma non puoi lasciare alla spankee l'ultima parola. E' ovvio che lei cercherà sempre di controbattere e magari sottrarsi, ma la tua autorità si vede anche nella capacità, a un certo punto, di dare un taglio alle lamentele e passare alla punizione. Magari con uno sguardo severo e la promessa che ogni ulteriore lamentela peggiorerà la situazione. Però attenzione, devi anche essere stato convincente prima nell'esporre i motivi (e per fare questo devi innanzitutto crederci tu stesso). Solo se hai avuto una buona capacità dialettica, e sufficiente autorevolezza, nel far capire alla spankee perché viene punita, allora hai il diritto di prendere in mano la situazione di fronte a eventuali ribellioni.

Ciao Marte89,

interessante questione quella che poni del linguaggio, anzi fondamentale nella premessa alla punizione, di solito alle parole seguono i fatti, e se "mancano" le parole o non sono convincenti...
Intanto Marco ti ha dato ottimi consigli che mi sento di sottoscrivere, aggiungendo la mia versione: ricorda autorevolezza e non autoritarietà, ma senza esagerare, altrimenti la monella ti ride in faccia
Più che altro ci vuole capacità dialettica nel dimostrare chiaramente il suo sbaglio senza possibilità di fuga, di nessun tipo
Un po' come fa un buon detective alla fine di un giallo che si rispetti: incastra il colpevole senza scampo!

ciao,
Keith

Vorreste zittire la spankee? Auguri!
Comunque[b:a1jnnil3] Marco[/b:a1jnnil3] ha ragione, certe volte l'unico modo per interrompere il flusso di lamentele e dopo che lo spanker ha già dimostrato che le tesi della spankee sono insostenibili, è il momento di passare all'azione con decisione.
Ha ragione anche[b:a1jnnil3] Keith[/b:a1jnnil3], non bisogna esagerare con il frasario da racconto di spanking perchè si rischia il ridicolo e addio pathos...

Sono daccordo. Va bene l'autorevolezza, la fermezza...ma deve essere una cosa sentita, ti deve venire naturale...e attento a non forzare troppo i discorsi.
Perché penso che sia più facile di quanto si creda cadere nel ridicolo se non si è convinti di ciò che si dice o se si esagera oltre misura.
E una spankee che ti ride in faccia non sarebbe il massimo per il tuo orgoglio di spanker

Se partiamo dal presupposto che nessuno è perfetto, dobbiamo convenire che ognuno commette degli sbagli, siano essi volontari o involontari. Lo sbaglio, dunque, l'errore (o, in altro contesto, la trasgressione alle regole) sono il punto di partenza. Lo sbaglio, naturalmente, può anche derivare da una valutazione soggettiva dello spanker
Potrei sostenere che se hai girato il caffè che mi hai offerto in senso antiorario anzichè in senso orario hai commesso un errore, sebbene involontario. Potrei, sorridendo, farti notare che in quel modo la fragranza del nettare nero si disperde più facilmente. Potrei citare studi scientifici in tal senso, o altro. E che, dunque, un richiamo disciplinare ti servirà e ti sarà utile per non commettere lo stesso errore in futuro.
E' solo un esempio.
Ovvio che l'argomentazione è fondamentale. A differenza di un master, che non ne ha bisogno, uno spanker deve avere alte capacità argomentative. Sono queste, essenzialmente, che gli conferiscono la necessaria autorevolezza (non autoritarismo, convengo)...
Ma se, nonostante tutto, le rimostranze e le riluttanze proseguono... quella autorevolezza potrà anche servire per mettere fine alla querelle...
e procedere.

Zittire una spankee prima di sculacciarla!
Come si può pretendere di punire una spankee se prima non le si fa capire che ha sbagliato e che quindi è lo spanker ad avere ragione?
Poi sta alla spankee smettere di arrampicarsi sugli specchi il più tardi possibile;) ma questo è un altro discorso
Prima viene il gioco mentale, poi quello fisico. Se non tieni testa ad una spankee vuol dire che è lei che ti ha messo sotto.
Il mio discorso è in generale Marte, non mi riferisco al tuo caso in particolare.