Il sito italiano sulle sculacciate.

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Lost (and found) in translation

Avviato da Marco_75 il 18/06/2011 alle 22:29

Lost (and found) in translation

Marco_75 (1154 post, compleanno 9-1-1975)

Questo sabato sera sono a casa, quindi ne approfitto per scrivere un po' tutti i post che avevo in mente, e che per un motivo o per l'altro erano rimasti nella mia testa
Per definire la sculacciata, noi normalmente usiamo il termine inglese "spanking". E' un termine utilizzatissimo, direi maggioritario nell'uso, che si porta dietro tutti i derivati come spanker, spankee, ecc. Immagino che anche negli altri paesi sia così: si usa dire "da quanto ti interessa lo spanking?", "sei uno spanker?" o persino "pensi ci possa essere dello spanking tra me e te?"
Il mio quesito è questo: questo termine non rappresenta un po' un comodo paravento, utile a nascondere l'imbarazzo nel dover parlare di [i:1d38hane]sculacciate[/i:1d38hane]? Perché, è bene ricordarlo, la traduzione letterale del termine è quella. Pensate per un attimo se al posto di spanker e spankee dovessimo dire "sculacciatore" o "sculaccianda/o". La semplice frase "ti piacciono le sculacciate?" suonerebbe già un po' diversa da "ti piace lo spanking?", no? Il termine inglese, che ci appare più neutro, fa superare un po' l'imbarazzo nel parlare dell'argomento, specie tra due persone che si sono appena conosciute.
In questo, però, c'è un'ovvia eccezione: i paesi di lingua inglese. Loro un termine di comodo non ce l'hanno, loro parlano proprio di sculacciate, con l'unica parola che conoscono. La domanda che mi pongo è questa: se è vero, come dicono alcuni studi linguistici, che la lingua struttura le categorie mentali (e di conseguenza il modo di pensare) non potrebbe essere questa una spiegazione alla generale, maggiore diffusione di questa pratica nei paesi anglosassoni? Al fatto che nei paesi di lingua inglese si è in genere più disinibiti nei confronti delle sculacciate? Il non disporre di un termine "di comodo" obbligherebbe i madrelingua inglesi a prendere contatto più velocemente (e totalmente) con la cosa, e quindi genererebbe in loro una consapevolezza, e una tranquillità nell'accettare questa parte di sé, molto maggiore.
Non lo so, magari queste sono solo mie elucubrazioni destituite di fondamento Però siccome mi girano in testa da un po', ho pensato fosse il momento di proporle qui

Inviato il 18/06/2011 alle 22:29

Keith (9219 post, compleanno non disponibile)

Ciao Marco,

confesso che dal titolo del tuo topic non avevo intuito minimamente l'argomento

il quesito è diviso in due parti se ho ben capito, e sulla prima non ho molti dubbi: sì, da noi, in Italia, usare il termine "spanking" piuttosto che sculacciate fa comodo anche come "paravento", per facilitare il dialogo sull'argomento e approcciarlo meglio, esterofilia a parte.
Detto ciò, io nel forum scrivo spesso "sculacciate" invece di "spanking" perché mi piace il termine nostrano - siamo in Italia no? - però è anche vero che uso spanker e spankee per indicare i ruoli...

Riguardo la seconda parte, in Inghilterra non hanno un termine "estero" per mascherare eventuali imbarazzi, almeno che non usino quello spagnolo o francese!
Che siano più disinibiti nei confronti delle sculacciate può essere (e non solo verso quelle, ma è una mentalità diversa verso l'eros in genere), ma forse perché tutto è partito da lì originariamente, almeno per come la conosciamo noi oggi l'arte della sculacciata, ma è solo una mia ipotesi.

ciao,
Keith

Inviato il 18/06/2011 alle 23:37

mik77 (34 post, compleanno non disponibile)

Io penso che il sostantivo "sculacciate" o il verbo "sculacciare" siano bellissimi.
E mi sembra che vengano anche abbastanza utilizzati all'interno del forum.
Per quanto riguarda invece i termini spanker e spankee ovviamente italianizzati non si possono sentire, ma questo capita per moltissimi termini inglesi.
Comunque non credo che per noi italiani sia un modo, anche inconscio, per mascherare...in realtà se andiamo a vedere la traduzione letterale di moltissimi termini inglesi, visti dal punto degli anglossassoni che parlano la loro lingua madre sono effettivamente tantissimi quelli estremamente banali e poco eleganti.

Qualche esempio che mi viene al volo di termini che usiamo anche noi ma che visti dal punto di vista di un inglese e tradotti "letteralmente" sono molto meno "cool" :

homepage (paginacasa?)
fiction (finzione?)
autostop (fermamacchina?)
autogrill (grigliamacchina?)
bug (cimice?)
mouse (topo?)
hotdog (canecaldo?)

Inviato il 19/06/2011 alle 18:14

dany89 (125 post, compleanno non disponibile)

Questo sabato sera sono a casa, quindi ne approfitto per scrivere un po' tutti i post che avevo in mente, e che per un motivo o per l'altro erano rimasti nella mia testa Very Happy
Per definire la sculacciata, noi normalmente usiamo il termine inglese "spanking". E' un termine utilizzatissimo, direi maggioritario nell'uso, che si porta dietro tutti i derivati come spanker, spankee, ecc. Immagino che anche negli altri paesi sia così: si usa dire "da quanto ti interessa lo spanking?", "sei uno spanker?" o persino "pensi ci possa essere dello spanking tra me e te?"
Il mio quesito è questo: questo termine non rappresenta un po' un comodo paravento, utile a nascondere l'imbarazzo nel dover parlare di sculacciate? Perché, è bene ricordarlo, la traduzione letterale del termine è quella. Pensate per un attimo se al posto di spanker e spankee dovessimo dire "sculacciatore" o "sculaccianda/o". La semplice frase "ti piacciono le sculacciate?" suonerebbe già un po' diversa da "ti piace lo spanking?", no? Il termine inglese, che ci appare più neutro, fa superare un po' l'imbarazzo nel parlare dell'argomento, specie tra due persone che si sono appena conosciute.
In questo, però, c'è un'ovvia eccezione: i paesi di lingua inglese. Loro un termine di comodo non ce l'hanno, loro parlano proprio di sculacciate, con l'unica parola che conoscono. La domanda che mi pongo è questa: se è vero, come dicono alcuni studi linguistici, che la lingua struttura le categorie mentali (e di conseguenza il modo di pensare) non potrebbe essere questa una spiegazione alla generale, maggiore diffusione di questa pratica nei paesi anglosassoni? Al fatto che nei paesi di lingua inglese si è in genere più disinibiti nei confronti delle sculacciate? Il non disporre di un termine "di comodo" obbligherebbe i madrelingua inglesi a prendere contatto più velocemente (e totalmente) con la cosa, e quindi genererebbe in loro una consapevolezza, e una tranquillità nell'accettare questa parte di sé, molto maggiore.
Non lo so, magari queste sono solo mie elucubrazioni destituite di fondamento Very Happy Però siccome mi girano in testa da un po', ho pensato fosse il momento di proporle qui Wink


Personalmente adoro il termine SCULACCIATA, ha un qualcosa di unico questa parola! Concordo nel ritenere che il termine spanking sia più netro, riesce a togliere un pò di "imbarazzo"! Ma, personalmente, nel sentir pronunciare il termine sculacciata mi vengono in mente sensazioni particolari e uniche, non le stesse a sentire il termine spanking.
Non credo che il termine abbia comportato una maggiore o minore diffusione dello spanking, perchè comunque il mondo anglosassone c'è l' ha dentro di se questo genere di pratica!

Inviato il 19/06/2011 alle 21:38

Luca (1701 post, compleanno non disponibile)

dany89 ha scritto:
Questo sabato sera sono a casa


Ho il triste compito di informarti che oggi è domenica...

Inviato il 19/06/2011 alle 22:50

Marco_75 (1154 post, compleanno 9-1-1975)

Luca ha scritto:
dany89 ha scritto:
Questo sabato sera sono a casa

Ho il triste compito di informarti che oggi è domenica...


Infatti questo l'avevo scritto io ieri, lui ha solo quotato male

Inviato il 19/06/2011 alle 23:08

dany89 (125 post, compleanno non disponibile)

Marco_75 ha scritto:
Luca ha scritto:
dany89 ha scritto:
Questo sabato sera sono a casa

Ho il triste compito di informarti che oggi è domenica...

Infatti questo l'avevo scritto io ieri, lui ha solo quotato male


Si ho sbagliato a quotare...pardon

Inviato il 19/06/2011 alle 23:10

Keith (9219 post, compleanno non disponibile)

dany89 ha scritto:
Personalmente adoro il termine SCULACCIATA, ha un qualcosa di unico questa parola! Concordo nel ritenere che il termine spanking sia più netro, riesce a togliere un pò di "imbarazzo"! Ma, personalmente, nel sentir pronunciare il termine sculacciata mi vengono in mente sensazioni particolari e uniche, non le stesse a sentire il termine spanking.



Esatto: se da un lato il termine anglosassone "spanking" più tecnico e freddo toglie tanti imbarazzi e favorisce il dialogo, dall'altro il nostro sculacciata - sarà il fatto che è la madrelingua alla fin fine - è più evocativo, stimola le fantasie e le emozioni, ti fa correre quel brivido...

ciao,
Keith

Inviato il 19/06/2011 alle 23:14

dany89 (125 post, compleanno non disponibile)

Keith ha scritto:
ti fa correre quel brivido...

Inviato il 19/06/2011 alle 23:30

Sabine (54 post, compleanno 20-10-1987)

Provo a darti la mia opinione come studentessa di lingue e quindi con qualche concetto di linguistica in più..

Per quanto riguarda il termine spanking è vero che a noi torna più comodo dirlo in una lingua straniera, e questo vale per qualsiasi lingua. Non è tanto una questione legata allo spanking e magari all'imbarazzo che può creare una pratica magari più insolita di altre, ma è una regola che vale in generale. Linguisticamente parlando (per una teoria che non ricordo ) ci torna più facile esprimere i nostri sentimenti in altre lingue piuttosto che con la nostra perché credo non si producono quella serie di associazioni mentali che invece si hanno all'interno dell'area semantica della propria lingua madre. Non so se è chiaro.. è come dire "ti amo" o "i love you", nel dire ti amo un madrelingua italiano prova maggior coinvolgimento, mentre "I love you" viene ripetuto come una sorta di etichetta.

Mentre, per quanto riguarda il rapporto con l'inglese la questione è più complessa. Uno dei primi concetti della linguistica è che ogni lingua ha un campo semantico diverso, ritaglia differentemente la realtà. Con l'inglese ad esempio se prendiamo la parola "butter" per loro non ha il nostro significato, ma porta con se associazioni legate anche alla richezza e al benessere. Dunque il sistema culturale nel quale si vive ha un impatto diretto sulla lingua. Quindi, rispetto a quel che hai detto tu, è la lingua che si plasma in maniera differente in base alla realtà, non il contrario. La diffusione dello spanking in territorio anglosassone può essere sia una motivazione per la quale esistono tante parole derivate rispetto a noi, sia un motivo in più per il quale noi preferiamo la parola spanking.
Ma non ricollegherei a ciò il fatto che loro utilizzino la parola "Spanking" e non il corrispettivo tedesco o spagnolo. Senza dubbio il loro rapporto è più aperto rispetto a ciò, ma credo che il motivo reale sia dovuto alla pigrizia dell'inglese che considerando la propria lingua quella globale non cerca di nascondersi dietro termini sconosciuti ai più.
Per fare un esempio banale, non per essere volgare ma lo stesso potrebbe valere per termini tipo "anal sex" conosciuti pressochè da tutti e che intendono una pratica molto più diffusa e accettata.

Inviato il 12/12/2011 alle 23:40

pstoves (508 post, compleanno non disponibile)

Gentilissima Sabine,

ritengo che il termine "sculacciata", in Italia, sia il vocabolo da usarsi nel parlato e nello scritto. Vuoi per definire la singola "pacca", vuoi per il castigo stesso. Così, come tutti i suoi derivati, da sculaccianda/o al più ostico sculacciatore/ice.
Imbarazzo? Può durare l'attimo della prima volta, ma poi...
Per non parlare del fascino dato dall'uso del termine stesso nel contesto del racconto erotico e non.
Ovviamente, in Francia si usi "fessée", in Spagna "zurra" e nella bella Albione "spanking" (riferito all'azione).

Relativamente al concetto, condivido pienamente l'interpretazione chiara ed esaustiva data da Sabine con la sola precisazione, quando scrive: "La diffusione dello spanking in territorio anglosassone può essere sia una motivazione..." che ella si riferisca - così interpreto - al solo termine "spanking"

Un cordiale saluto,

Inviato il 13/12/2011 alle 09:01

StellaGemella (220 post, compleanno non disponibile)

Concordo pienamente con il senso del discorso, trovo anch'io che il termine spanking sia un termine di comodo, che suscita meno imbarazzo rispetto al nostro "sculacciata", io stessa, nelle mie prime corrispondenze con spanker conosciuti in internet, usavo il termine inglese perchè mi sembrava più neutro e mi creava meno imbarazzo nell'affrontare l'argomento. Adesso che ne parlo e la pratico da un pò sto imparando a parlare di "sculacciata" con molta più tranquillità, anzi, una volta superato l'imbarazzo iniziale, devo dire che dà molta più soddisfazione, è più eccitante e dà maggior significato al contesto, ovviamente per noi italiani, credo che per gli inglesi valga il discorso inverso.

Inviato il 13/12/2011 alle 12:21

Sabine (54 post, compleanno 20-10-1987)

pstoves ha scritto:
Gentilissima Sabine,
ritengo che il termine "sculacciata", in Italia, sia il vocabolo da usarsi nel parlato e nello scritto. Vuoi per definire la singola "pacca", vuoi per il castigo stesso. Così, come tutti i suoi derivati, da sculaccianda/o al più ostico sculacciatore/ice.
Imbarazzo? Può durare l'attimo della prima volta, ma poi...
Per non parlare del fascino dato dall'uso del termine stesso nel contesto del racconto erotico e non.
Ovviamente, in Francia si usi "fessée", in Spagna "zurra" e nella bella Albione "spanking" (riferito all'azione).
Relativamente al concetto, condivido pienamente l'interpretazione chiara ed esaustiva data da Sabine con la sola precisazione, quando scrive: "La diffusione dello spanking in territorio anglosassone può essere sia una motivazione..." che ella si riferisca - così interpreto - al solo termine "spanking"
Un cordiale saluto,


sì certo anche il rapporto che si ha rispetto a ciò che si sta dicendo è essenziale. Ricollegandomi a prima, è molto più facile mentire dicendo i love you che ti amo, il senso di imbarazzo lo attutisci con l'etichetta. Se non provi nessun senso si imbarazzo non provi nessuna differenza nel dire entrambi i termini. Lo stesso vale per lo spanking.

Nella parte sotto volevo dire che una diffusione più alta a livello culturale ha portato alla creazione di parole che a noi paiono più forzate e inusuali rispetto a loro, che magari invece le considerano parte del linguaggio. Però non saprei esattamente, non sono inserita a tal modo nella cultura inglese per dirlo.

Inviato il 13/12/2011 alle 13:07

pstoves (508 post, compleanno non disponibile)

Compreso, grazie.

Inviato il 13/12/2011 alle 14:05

Re: Lost (and found) in translation

valentino62 (3300 post, compleanno non disponibile)

Marco_75 ha scritto:
Questo sabato sera sono a casa, quindi ne approfitto per scrivere un po' tutti i post che avevo in mente, e che per un motivo o per l'altro erano rimasti nella mia testa
Per definire la sculacciata, noi normalmente usiamo il termine inglese "spanking". E' un termine utilizzatissimo, direi maggioritario nell'uso, che si porta dietro tutti i derivati come spanker, spankee, ecc. Immagino che anche negli altri paesi sia così: si usa dire "da quanto ti interessa lo spanking?", "sei uno spanker?" o persino "pensi ci possa essere dello spanking tra me e te?"
Il mio quesito è questo: questo termine non rappresenta un po' un comodo paravento, utile a nascondere l'imbarazzo nel dover parlare di [i:1sva8q7t]sculacciate[/i:1sva8q7t]? Perché, è bene ricordarlo, la traduzione letterale del termine è quella. Pensate per un attimo se al posto di spanker e spankee dovessimo dire "sculacciatore" o "sculaccianda/o". La semplice frase "ti piacciono le sculacciate?" suonerebbe già un po' diversa da "ti piace lo spanking?", no? Il termine inglese, che ci appare più neutro, fa superare un po' l'imbarazzo nel parlare dell'argomento, specie tra due persone che si sono appena conosciute.
In questo, però, c'è un'ovvia eccezione: i paesi di lingua inglese. Loro un termine di comodo non ce l'hanno, loro parlano proprio di sculacciate, con l'unica parola che conoscono. La domanda che mi pongo è questa: se è vero, come dicono alcuni studi linguistici, che la lingua struttura le categorie mentali (e di conseguenza il modo di pensare) non potrebbe essere questa una spiegazione alla generale, maggiore diffusione di questa pratica nei paesi anglosassoni? Al fatto che nei paesi di lingua inglese si è in genere più disinibiti nei confronti delle sculacciate? Il non disporre di un termine "di comodo" obbligherebbe i madrelingua inglesi a prendere contatto più velocemente (e totalmente) con la cosa, e quindi genererebbe in loro una consapevolezza, e una tranquillità nell'accettare questa parte di sé, molto maggiore.
Non lo so, magari queste sono solo mie elucubrazioni destituite di fondamento Però siccome mi girano in testa da un po', ho pensato fosse il momento di proporle qui

Ciao Marco.
Io sono poco propenso ad usare gli anglicismi,dato che sono un purista della lingua italiana,che è una delle poche cose che salverei dell'Italia,insieme alla cucina.
é vero che la lingua inglese ha dei termini più immediati,oserei dire "giornalistici"ma non per questo mi piace
Il termine sculacciata non credo non sia da preferire a spanking e per quanto riguarda spankee/sculaccianda il secondo mi pare più intrigante.
Per spanker/sculacciatore effettivamente il problema si pone in modo maggiore.
Comunque non credo che la maggior diffusine dell nostro argomento preferito in area anglosassone sia da imputare alla lingua, penso che la diffusione della sculacciata,sia legata a fattori culturali.
Ho notato che le aree dove la sculacciata ludica è più diffusa sono quelle dove guarda caso era più diffusa tale pratica in senso disciplinare.
Le scuole inglesi sono ancora famose oggi per tali pratiche, anche in Francia pare facessero largo uso di tali pratiche, in Giappone c'è un notevole interesse per lo spanking e non solo.
In liea di massima tali aree mi pare siano quelle che hanno avuto i maggiori imperi per quanto riguarda il passato.
Per creare un impero c'è bisogno di disciplina ferrea e già da piccoli gli inglesi, i francesi ecc venivano edicati duramente.
Anche da noi ovviamnte le punizioni erano all'ordine del giorno,ma forse non erano così strutturate come altrove,dalla caduta dell'impero romano abbiamo perso la guida del mondo e tra i fattori che possono aver causato tale situazione ci potrebbe anche essere una educazione meno rigida.
Poi per tornare a noi per un meccanismo che potremmo analizzare in un altro post mi pare che più certe pratiche vengono subite per forza più esse diventano un piacere, quindi in quelle aree dove l'educazione è stata più dura ora vi sono più appassionati di sculacciate.
Ci sarebbe da fare una tesi di laurea su questo tema, quasi quasi mi iscrivo a sociologia e presento una tesi dal titolo,l"e sculacciate queste sconosciute"....

Inviato il 13/12/2011 alle 18:09

Keith (9219 post, compleanno non disponibile)

Sabine ha scritto:
Provo a darti la mia opinione come studentessa di lingue e quindi con qualche concetto di linguistica in più..
Per quanto riguarda il termine spanking è vero che a noi torna più comodo dirlo in una lingua straniera, e questo vale per qualsiasi lingua. Non è tanto una questione legata allo spanking e magari all'imbarazzo che può creare una pratica magari più insolita di altre, ma è una regola che vale in generale. Linguisticamente parlando (per una teoria che non ricordo ) ci torna più facile esprimere i nostri sentimenti in altre lingue piuttosto che con la nostra perché credo non si producono quella serie di associazioni mentali che invece si hanno all'interno dell'area semantica della propria lingua madre. Non so se è chiaro.. è come dire "ti amo" o "i love you", nel dire ti amo un madrelingua italiano prova maggior coinvolgimento, mentre "I love you" viene ripetuto come una sorta di etichetta.
Mentre, per quanto riguarda il rapporto con l'inglese la questione è più complessa. Uno dei primi concetti della linguistica è che ogni lingua ha un campo semantico diverso, ritaglia differentemente la realtà. Con l'inglese ad esempio se prendiamo la parola "butter" per loro non ha il nostro significato, ma porta con se associazioni legate anche alla richezza e al benessere. Dunque il sistema culturale nel quale si vive ha un impatto diretto sulla lingua. Quindi, rispetto a quel che hai detto tu, è la lingua che si plasma in maniera differente in base alla realtà, non il contrario. La diffusione dello spanking in territorio anglosassone può essere sia una motivazione per la quale esistono tante parole derivate rispetto a noi, sia un motivo in più per il quale noi preferiamo la parola spanking.
Ma non ricollegherei a ciò il fatto che loro utilizzino la parola "Spanking" e non il corrispettivo tedesco o spagnolo. Senza dubbio il loro rapporto è più aperto rispetto a ciò, ma credo che il motivo reale sia dovuto alla pigrizia dell'inglese che considerando la propria lingua quella globale non cerca di nascondersi dietro termini sconosciuti ai più.
Per fare un esempio banale, non per essere volgare ma lo stesso potrebbe valere per termini tipo "anal sex" conosciuti pressochè da tutti e che intendono una pratica molto più diffusa e accettata.


Grazie Sabine, davvero interessante la tua spiegazione, e, anche se non sono studente di lingue, a rigor di logica mi pare filare

ciao,
Keith

Inviato il 13/12/2011 alle 22:48

Marco_75 (1154 post, compleanno 9-1-1975)

Sabine ha scritto:
Mentre, per quanto riguarda il rapporto con l'inglese la questione è più complessa. Uno dei primi concetti della linguistica è che ogni lingua ha un campo semantico diverso, ritaglia differentemente la realtà. Con l'inglese ad esempio se prendiamo la parola "butter" per loro non ha il nostro significato, ma porta con se associazioni legate anche alla richezza e al benessere. Dunque il sistema culturale nel quale si vive ha un impatto diretto sulla lingua. Quindi, rispetto a quel che hai detto tu, è la lingua che si plasma in maniera differente in base alla realtà, non il contrario.


Intato mi fa piacere che si sia riaccesa una discussione di qualche mese fa, e che avevo proposto perché trovavo l'argomento interessante. Al resto (e alle considerazioni degli altri utenti) risponderò con calma, ma riguardo la parte che ho quotato, ricordo bene che ci sono anche teorie che dicono l'opposto (relativismo linguistico o determinismo), e cioè che sono le diverse lingue, e le categorie che strutturano, a determinare una cultura e in ultima analisi il nostro modo di vedere la realtà. La questione è abbastanza dibattutta, e non mi pare gli studiosi abbiano ancora detto una parola definitiva... questo, almeno dalle mie reminescenze di un paio di esami universitari dati sull'argomento

Inviato il 14/12/2011 alle 00:21

Sabine (54 post, compleanno 20-10-1987)

Marco_75 ha scritto:
Sabine ha scritto:
Mentre, per quanto riguarda il rapporto con l'inglese la questione è più complessa. Uno dei primi concetti della linguistica è che ogni lingua ha un campo semantico diverso, ritaglia differentemente la realtà. Con l'inglese ad esempio se prendiamo la parola "butter" per loro non ha il nostro significato, ma porta con se associazioni legate anche alla richezza e al benessere. Dunque il sistema culturale nel quale si vive ha un impatto diretto sulla lingua. Quindi, rispetto a quel che hai detto tu, è la lingua che si plasma in maniera differente in base alla realtà, non il contrario.

Intato mi fa piacere che si sia riaccesa una discussione di qualche mese fa, e che avevo proposto perché trovavo l'argomento interessante. Al resto (e alle considerazioni degli altri utenti) risponderò con calma, ma riguardo la parte che ho quotato, ricordo bene che ci sono anche teorie che dicono l'opposto (relativismo linguistico o determinismo), e cioè che sono le diverse lingue, e le categorie che strutturano, a determinare una cultura e in ultima analisi il nostro modo di vedere la realtà. La questione è abbastanza dibattutta, e non mi pare gli studiosi abbiano ancora detto una parola definitiva... questo, almeno dalle mie reminescenze di un paio di esami universitari dati sull'argomento


Guarda questo è quello che ho studiato io ma è possibile benissimo che abbia ragione tu io sono ai primi concetti che magari tu hai avuto modo di approfondire poi meglio. Però mi spettano ancora 3 anni di studi di linguistica quindi forse un giorno saprò dare una risposta del tutto completa comunque mi ha fatto piacere scoprire che esiste anche questo punto di vista, del quale non ero a conoscenza.

Inviato il 14/12/2011 alle 13:52

pstoves (508 post, compleanno non disponibile)

Oggi ho posto il dilemma a tre colleghi: una semiologa, una filologa e un glottologo.
Tutt* e tre mi hanno fornito la stessa semplice risposta:

"l'uso del termine "spanking" anziché "sculacciata" è determinato solo dall'uso comune, come "peace keeping" o "computer".

Inviato il 14/12/2011 alle 14:01

Chi eravamo

Nel lontano 2003, quasi 2004 (semicit.), su un forum ospitato da Forumfree, iniziò a formarsi e a svilupparsi il nucleo di una comunità di amanti del genere spanking. Tra alterne vicissitudini, quella comunità crebbe, si trasferì su questo sito e divenne in breve tempo il punto di riferimento in Italia.

Il forum arrivò ad avere decine di sezioni, alcune riservate alle spankee, con esperienze, dibattiti e racconti. Parallelamente vi era una chat IRC, nella quale faceva gli onori di casa (e a volte elargiva sculaccioni) l'indimenticato bot Orbilio.

Erano gli anni dei primi incontri dal vivo, a Milano e a Bologna, tra alcuni dei partecipanti più assidui.

Poi, come per ogni cosa bella, arrivò più o meno lentamente il declino e la fine. Le tecnologie cambiavano rapidamente, i forum lasciavano il posto ai social network, che portarono, col vento della novità, alla grande e inesorabile dispersione di persone, idee e passioni.

Il nostro forum, il nostro amato forum, ormai non più aggiornato (ma ancora molto visitato), cadde vittima di un grave problema tecnico che lo portò, per sempre, offline. Fortunatamente è sopravvissuto il backup del database, con tutti i contenuti intatti, ma la versione pesantemente personalizzata di phpBB non è recuperabile, a meno di sforzi immani. Ma se anche si potesse ripristinare, sarebbe talemnte obsoleto e pieno di problematiche di sicurezza che non potrebbe sopravvivere online più di qualche minuto.

Per ridare vita almeno al prezioso materiale raccolto in tanti anni è nato il museo, versione statica e ridotta del forum. Sono ovviamente rimaste escluse le sezioni private e di servizio del forum, non essendo per il momento possibile ripristinare un controllo degli accessi.

Luca