Questo sabato sera sono a casa, quindi ne approfitto per scrivere un po' tutti i post che avevo in mente, e che per un motivo o per l'altro erano rimasti nella mia testa
Per definire la sculacciata, noi normalmente usiamo il termine inglese "spanking". E' un termine utilizzatissimo, direi maggioritario nell'uso, che si porta dietro tutti i derivati come spanker, spankee, ecc. Immagino che anche negli altri paesi sia così: si usa dire "da quanto ti interessa lo spanking?", "sei uno spanker?" o persino "pensi ci possa essere dello spanking tra me e te?"
Il mio quesito è questo: questo termine non rappresenta un po' un comodo paravento, utile a nascondere l'imbarazzo nel dover parlare di [i:1d38hane]sculacciate[/i:1d38hane]? Perché, è bene ricordarlo, la traduzione letterale del termine è quella. Pensate per un attimo se al posto di spanker e spankee dovessimo dire "sculacciatore" o "sculaccianda/o". La semplice frase "ti piacciono le sculacciate?" suonerebbe già un po' diversa da "ti piace lo spanking?", no? Il termine inglese, che ci appare più neutro, fa superare un po' l'imbarazzo nel parlare dell'argomento, specie tra due persone che si sono appena conosciute.
In questo, però, c'è un'ovvia eccezione: i paesi di lingua inglese. Loro un termine di comodo non ce l'hanno, loro parlano proprio di sculacciate, con l'unica parola che conoscono. La domanda che mi pongo è questa: se è vero, come dicono alcuni studi linguistici, che la lingua struttura le categorie mentali (e di conseguenza il modo di pensare) non potrebbe essere questa una spiegazione alla generale, maggiore diffusione di questa pratica nei paesi anglosassoni? Al fatto che nei paesi di lingua inglese si è in genere più disinibiti nei confronti delle sculacciate? Il non disporre di un termine "di comodo" obbligherebbe i madrelingua inglesi a prendere contatto più velocemente (e totalmente) con la cosa, e quindi genererebbe in loro una consapevolezza, e una tranquillità nell'accettare questa parte di sé, molto maggiore.
Non lo so, magari queste sono solo mie elucubrazioni destituite di fondamento Però siccome mi girano in testa da un po', ho pensato fosse il momento di proporle qui
Ciao Marco,
confesso che dal titolo del tuo topic non avevo intuito minimamente l'argomento
il quesito è diviso in due parti se ho ben capito, e sulla prima non ho molti dubbi: sì, da noi, in Italia, usare il termine "spanking" piuttosto che sculacciate fa comodo anche come "paravento", per facilitare il dialogo sull'argomento e approcciarlo meglio, esterofilia a parte.
Detto ciò, io nel forum scrivo spesso "sculacciate" invece di "spanking" perché mi piace il termine nostrano - siamo in Italia no? - però è anche vero che uso spanker e spankee per indicare i ruoli...
Riguardo la seconda parte, in Inghilterra non hanno un termine "estero" per mascherare eventuali imbarazzi, almeno che non usino quello spagnolo o francese!
Che siano più disinibiti nei confronti delle sculacciate può essere (e non solo verso quelle, ma è una mentalità diversa verso l'eros in genere), ma forse perché tutto è partito da lì originariamente, almeno per come la conosciamo noi oggi l'arte della sculacciata, ma è solo una mia ipotesi.
ciao,
Keith
Io penso che il sostantivo "sculacciate" o il verbo "sculacciare" siano bellissimi.
E mi sembra che vengano anche abbastanza utilizzati all'interno del forum.
Per quanto riguarda invece i termini spanker e spankee ovviamente italianizzati non si possono sentire, ma questo capita per moltissimi termini inglesi.
Comunque non credo che per noi italiani sia un modo, anche inconscio, per mascherare...in realtà se andiamo a vedere la traduzione letterale di moltissimi termini inglesi, visti dal punto degli anglossassoni che parlano la loro lingua madre sono effettivamente tantissimi quelli estremamente banali e poco eleganti.
Qualche esempio che mi viene al volo di termini che usiamo anche noi ma che visti dal punto di vista di un inglese e tradotti "letteralmente" sono molto meno "cool" :
homepage (paginacasa?)
fiction (finzione?)
autostop (fermamacchina?)
autogrill (grigliamacchina?)
bug (cimice?)
mouse (topo?)
hotdog (canecaldo?)
Questo sabato sera sono a casa, quindi ne approfitto per scrivere un po' tutti i post che avevo in mente, e che per un motivo o per l'altro erano rimasti nella mia testa Very Happy
Per definire la sculacciata, noi normalmente usiamo il termine inglese "spanking". E' un termine utilizzatissimo, direi maggioritario nell'uso, che si porta dietro tutti i derivati come spanker, spankee, ecc. Immagino che anche negli altri paesi sia così: si usa dire "da quanto ti interessa lo spanking?", "sei uno spanker?" o persino "pensi ci possa essere dello spanking tra me e te?"
Il mio quesito è questo: questo termine non rappresenta un po' un comodo paravento, utile a nascondere l'imbarazzo nel dover parlare di sculacciate? Perché, è bene ricordarlo, la traduzione letterale del termine è quella. Pensate per un attimo se al posto di spanker e spankee dovessimo dire "sculacciatore" o "sculaccianda/o". La semplice frase "ti piacciono le sculacciate?" suonerebbe già un po' diversa da "ti piace lo spanking?", no? Il termine inglese, che ci appare più neutro, fa superare un po' l'imbarazzo nel parlare dell'argomento, specie tra due persone che si sono appena conosciute.
In questo, però, c'è un'ovvia eccezione: i paesi di lingua inglese. Loro un termine di comodo non ce l'hanno, loro parlano proprio di sculacciate, con l'unica parola che conoscono. La domanda che mi pongo è questa: se è vero, come dicono alcuni studi linguistici, che la lingua struttura le categorie mentali (e di conseguenza il modo di pensare) non potrebbe essere questa una spiegazione alla generale, maggiore diffusione di questa pratica nei paesi anglosassoni? Al fatto che nei paesi di lingua inglese si è in genere più disinibiti nei confronti delle sculacciate? Il non disporre di un termine "di comodo" obbligherebbe i madrelingua inglesi a prendere contatto più velocemente (e totalmente) con la cosa, e quindi genererebbe in loro una consapevolezza, e una tranquillità nell'accettare questa parte di sé, molto maggiore.
Non lo so, magari queste sono solo mie elucubrazioni destituite di fondamento Very Happy Però siccome mi girano in testa da un po', ho pensato fosse il momento di proporle qui Wink
Personalmente adoro il termine SCULACCIATA, ha un qualcosa di unico questa parola! Concordo nel ritenere che il termine spanking sia più netro, riesce a togliere un pò di "imbarazzo"! Ma, personalmente, nel sentir pronunciare il termine sculacciata mi vengono in mente sensazioni particolari e uniche, non le stesse a sentire il termine spanking.
Non credo che il termine abbia comportato una maggiore o minore diffusione dello spanking, perchè comunque il mondo anglosassone c'è l' ha dentro di se questo genere di pratica!
Provo a darti la mia opinione come studentessa di lingue e quindi con qualche concetto di linguistica in più..
Per quanto riguarda il termine spanking è vero che a noi torna più comodo dirlo in una lingua straniera, e questo vale per qualsiasi lingua. Non è tanto una questione legata allo spanking e magari all'imbarazzo che può creare una pratica magari più insolita di altre, ma è una regola che vale in generale. Linguisticamente parlando (per una teoria che non ricordo ) ci torna più facile esprimere i nostri sentimenti in altre lingue piuttosto che con la nostra perché credo non si producono quella serie di associazioni mentali che invece si hanno all'interno dell'area semantica della propria lingua madre. Non so se è chiaro.. è come dire "ti amo" o "i love you", nel dire ti amo un madrelingua italiano prova maggior coinvolgimento, mentre "I love you" viene ripetuto come una sorta di etichetta.
Mentre, per quanto riguarda il rapporto con l'inglese la questione è più complessa. Uno dei primi concetti della linguistica è che ogni lingua ha un campo semantico diverso, ritaglia differentemente la realtà. Con l'inglese ad esempio se prendiamo la parola "butter" per loro non ha il nostro significato, ma porta con se associazioni legate anche alla richezza e al benessere. Dunque il sistema culturale nel quale si vive ha un impatto diretto sulla lingua. Quindi, rispetto a quel che hai detto tu, è la lingua che si plasma in maniera differente in base alla realtà, non il contrario. La diffusione dello spanking in territorio anglosassone può essere sia una motivazione per la quale esistono tante parole derivate rispetto a noi, sia un motivo in più per il quale noi preferiamo la parola spanking.
Ma non ricollegherei a ciò il fatto che loro utilizzino la parola "Spanking" e non il corrispettivo tedesco o spagnolo. Senza dubbio il loro rapporto è più aperto rispetto a ciò, ma credo che il motivo reale sia dovuto alla pigrizia dell'inglese che considerando la propria lingua quella globale non cerca di nascondersi dietro termini sconosciuti ai più.
Per fare un esempio banale, non per essere volgare ma lo stesso potrebbe valere per termini tipo "anal sex" conosciuti pressochè da tutti e che intendono una pratica molto più diffusa e accettata.
Gentilissima Sabine,
ritengo che il termine "sculacciata", in Italia, sia il vocabolo da usarsi nel parlato e nello scritto. Vuoi per definire la singola "pacca", vuoi per il castigo stesso. Così, come tutti i suoi derivati, da sculaccianda/o al più ostico sculacciatore/ice.
Imbarazzo? Può durare l'attimo della prima volta, ma poi...
Per non parlare del fascino dato dall'uso del termine stesso nel contesto del racconto erotico e non.
Ovviamente, in Francia si usi "fessée", in Spagna "zurra" e nella bella Albione "spanking" (riferito all'azione).
Relativamente al concetto, condivido pienamente l'interpretazione chiara ed esaustiva data da Sabine con la sola precisazione, quando scrive: "La diffusione dello spanking in territorio anglosassone può essere sia una motivazione..." che ella si riferisca - così interpreto - al solo termine "spanking"
Un cordiale saluto,
Concordo pienamente con il senso del discorso, trovo anch'io che il termine spanking sia un termine di comodo, che suscita meno imbarazzo rispetto al nostro "sculacciata", io stessa, nelle mie prime corrispondenze con spanker conosciuti in internet, usavo il termine inglese perchè mi sembrava più neutro e mi creava meno imbarazzo nell'affrontare l'argomento. Adesso che ne parlo e la pratico da un pò sto imparando a parlare di "sculacciata" con molta più tranquillità, anzi, una volta superato l'imbarazzo iniziale, devo dire che dà molta più soddisfazione, è più eccitante e dà maggior significato al contesto, ovviamente per noi italiani, credo che per gli inglesi valga il discorso inverso.
Compreso, grazie.
Oggi ho posto il dilemma a tre colleghi: una semiologa, una filologa e un glottologo.
Tutt* e tre mi hanno fornito la stessa semplice risposta:
"l'uso del termine "spanking" anziché "sculacciata" è determinato solo dall'uso comune, come "peace keeping" o "computer".
Nel lontano 2003, quasi 2004 (semicit.), su un forum ospitato da Forumfree, iniziò a formarsi e a svilupparsi il nucleo di una comunità di amanti del genere spanking. Tra alterne vicissitudini, quella comunità crebbe, si trasferì su questo sito e divenne in breve tempo il punto di riferimento in Italia.
Il forum arrivò ad avere decine di sezioni, alcune riservate alle spankee, con esperienze, dibattiti e racconti. Parallelamente vi era una chat IRC, nella quale faceva gli onori di casa (e a volte elargiva sculaccioni) l'indimenticato bot Orbilio.
Erano gli anni dei primi incontri dal vivo, a Milano e a Bologna, tra alcuni dei partecipanti più assidui.
Poi, come per ogni cosa bella, arrivò più o meno lentamente il declino e la fine. Le tecnologie cambiavano rapidamente, i forum lasciavano il posto ai social network, che portarono, col vento della novità, alla grande e inesorabile dispersione di persone, idee e passioni.
Il nostro forum, il nostro amato forum, ormai non più aggiornato (ma ancora molto visitato), cadde vittima di un grave problema tecnico che lo portò, per sempre, offline. Fortunatamente è sopravvissuto il backup del database, con tutti i contenuti intatti, ma la versione pesantemente personalizzata di phpBB non è recuperabile, a meno di sforzi immani. Ma se anche si potesse ripristinare, sarebbe talemnte obsoleto e pieno di problematiche di sicurezza che non potrebbe sopravvivere online più di qualche minuto.
Per ridare vita almeno al prezioso materiale raccolto in tanti anni è nato il museo, versione statica e ridotta del forum. Sono ovviamente rimaste escluse le sezioni private e di servizio del forum, non essendo per il momento possibile ripristinare un controllo degli accessi.
Luca