[b:11srurps]IL GIOCO[/b:11srurps] di Melanie Abrams...è da oltre un anno che ho in mente di parlarvi di questo libro...
***ATTENZIONE*** ci sono dettagli che possono svelare la trama e il finale!
[b:11srurps]Josie[/b:11srurps] è una studentessa di antropologia 27 enne specializzata nello studio dei rituali africani di sepoltura dei morti. Lavora come ragazza alla pari nella casa di una madre single, occupandosi di un bambino autistico a cui è molto legata. La madre del bambino le fa conoscere il dottor [b:11srurps]Devesh Khanna[/b:11srurps], affascinante medico indiano 45 enne che una sera pronuncia inaspettamente la frase che scatenerebbe un volo di farfalle nello stomaco di ogni spankee " [i:11srurps]ti meriteresti una bella sculacciata![/i:11srurps]"
[size=117:11srurps][b:11srurps]"Era la cosa che aspettava da tempo, la cosa che le faceva trattenere il fiato ogni volta che lui le accarezzava la schiena, ogni volta che le slacciava i jeans. Ripetè mentalmente la parola e sentì ardere le guance, poi un senso di ebbrezza vertiginosa, come un'eroinomane al primo irrompere dell'ago in vena: un istante di folle attesa prima di essere sommersi dall'onda."[/b:11srurps][/size:11srurps]
Più tardi lei curiosa come tutte le donne chiederà cosa abbia visto in lei per farle una simile domanda, lui spoetizzante come tutti gli uomini risponderà che non ha visto nulla, ha solo provato a buttarla lì...
Tra loro nasce una relazione basata sulla sottomissione e sul sesso. Si alternano giochi prettamente bdsm con spanking, a volte il gioco è più erotico altre più disciplinare.
Josie vi si abbandona con gratitudine, finchè si rende conto che inconsciamente lo considera un modo per espiare una colpa che risale a tanti anni prima: la morte del fratellino di cui ovviamente non era responsabile. La ragazza entra in crisi, comincia a vedere il loro rapporto come malato e ne incolpa Devesh il quale le propone di restare insieme rinunciando al gioco. Dopo molti conflitti interiori Josie si renderà conto che il piacere non le veniva dall'espiazione ma che tutto ciò era parte della sua natura e ne ritrova l'aspetto ludico. Capisce che devono essere loro a controllare [i:11srurps]il gioco[/i:11srurps] e non viceversa.
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"Al di là di ogni razionalizzazione, l'importante era che quella cosa esistesse, che facesse parte della natura umana. Se erano in molti a condividere quei pensieri non c'era nulla di cui vergognarsi, non c'era bisogno di chiedersi perchè."[/b:11srurps][/size:11srurps]
Ci sono diverse scene spanking, come quella in cui la costringe a lavare i piatti mentre la sculaccia con un cucchiaio di legno o la mette sulle ginocchia "come una bambina", altre di sapore più bdsm con bondage e frustino.
Interessante per i disciplinari, un giorno sono a casa di Devish, lui è impegnato e le chiede di aspettare pazientemente. Josie si annoia e comincia a provocarlo, si aspetta che lui alla fine la mandi a prendere il battipanni magari...invece la manda via. Perchè? Ecco la risposta di Devish
[size=117:11srurps][b:11srurps]" Era alle brave ragazze che si insegnava la disciplina. Quelle cattive andavano punite, e le punizioni non piacevano a nessuno.".[/b:11srurps][/size:11srurps]
Sembra una sfumatura ma rifletteteci, disciplinare è diverso da punire...
Josie aveva voluto provocare la sculacciata e se lui l'avesse assecondata avrebbe tolto senso disciplinare al gioco.
Come[i:11srurps] Secretary [/i:11srurps]il libro rischia di farci passare al solito come disadattati che sfogano nell'sm il bisogno di espiazione, alla fine Josie riuscirà a capire che non c'è alcun nesso ma secondo me la svolta ha poco risalto. Innegabilmente Josie ha dei nodi emotivi da sciogliere, in qualche modo è rimasta ferma al momento del trauma, in lei c'è ancora la bambina che non le permette di diventare davvero donna e autonoma (ad esempio scarica su Devesh la colpa della morbosità che vede nel rapporto).
Devesh un po' delude perchè sembra non essere perfettamente consapevole del proprio ruolo a livello emotivo, è pronto a rinunciare al gioco per non perderla ma non è in grado di aiutarla attraverso il gioco nè a mostrarle che sbaglia.
E ora è il momento del gossip l'autrice Melanie Abrams è sposata con lo scrittore indiano Vikram Chandra (notare l'assonanza dei nomi) più grande di lei di 12 anni che - scrive lei nella prefazione - l'avrebbe incoraggiata dicendole "[b:11srurps]è il libro che avevi bisogno di scrivere[/b:11srurps]"...
L'autrice non ha mai confermato nè smentito che vi siano riferimenti autobiografici...alla mia fantasia di spankee piace immaginare di sì!
Wow, che super recensione, tanto di cappello streghetta
Eh si, questo titolo alle mie orecchie non suona nuovo, ma ora so bene di cosa tratta!
Credo sia proprio una lettura cha ha tutto il diritto di essere ospitata e segnalata nella libreria del forum: scene di sculacciate esplicite, perfino bdsm, però la "babysitter" è un po' un classico , l'unica cosa che non piace neanche a me è la giustificazione dello spanking come espiazione di un trauma passato, quello mi stona, per il resto mi pare godibile.
ciao,
Keith
mai sentito...
ma interessante!!!
sicuramente da comprare e pure al più presto sicuramente su internet
sarebbe bello sapere che è autobiografico
Sì,comunque anche qui lo spanker non fa cassiere al supermercato come lavoro eh.....
Ma per essere spankers bisogna avere il grano? Vabbè
Rosaspina ne sa!
Non è che sono standard... E' una cosa soggettiva. A me è capitato di essere attratta dalle mani di un commesso di un negozio di scarpe ad esempio. Non so se fosse spanker, però ho pensato fossero adatte.
Molto in ritardo ringrazio Blue per aver pubblicato questo libro.
L'ho letto due volte, la prima da sola, la seconda con il mio compagno.
Mi è piaciuto molto, non l'ho trovato volgare e mi sono rispecchiata molto in Josie.
Sto cercando, ma non riesco a trovare nessun altro libro che mi appasiona così che parla di spankig.
Per quanto riguarda il fattore psicologico del sentirsi sbagliato, per me è molto realistico. Anche io all'inzio credevo di avere qualche problema, che fosse una cosa strana quel che desidero.
Poi, come infondo succede anche nel libro, ho capito che è "un gioco", appunto come si intitola il romanzo.
Secondo me, esprime bene, senza annoiare e senza suonare falsa, la sua sofferenza nel sentirsi diversa... Io l'ho trovato commovente, oltre che eccitante!
MissImprevedibile mi fa piacere che tu abbia apprezzato la mia recensione e soprattutto il libro
Tra i libri sul tema ti consiglio in particolare "Ogni mio desiderio" di Stella Black, di cui ho già scritto nel forum.
Sono libri diversi da quelli pubblicati in questi ultimi anni, che sembrano invece scimmiottare il web.
Grazie Blue,
Si ci stavo pensando al libro: "Ogni mio desiderio", ma mi ha scoraggiato la copertina simile alle sfumature.
Comunque, ho comprato storie di O.
Grazie dell'aiuto keith, the surrender non lo conosco mi informerò!
Nel lontano 2003, quasi 2004 (semicit.), su un forum ospitato da Forumfree, iniziò a formarsi e a svilupparsi il nucleo di una comunità di amanti del genere spanking. Tra alterne vicissitudini, quella comunità crebbe, si trasferì su questo sito e divenne in breve tempo il punto di riferimento in Italia.
Il forum arrivò ad avere decine di sezioni, alcune riservate alle spankee, con esperienze, dibattiti e racconti. Parallelamente vi era una chat IRC, nella quale faceva gli onori di casa (e a volte elargiva sculaccioni) l'indimenticato bot Orbilio.
Erano gli anni dei primi incontri dal vivo, a Milano e a Bologna, tra alcuni dei partecipanti più assidui.
Poi, come per ogni cosa bella, arrivò più o meno lentamente il declino e la fine. Le tecnologie cambiavano rapidamente, i forum lasciavano il posto ai social network, che portarono, col vento della novità, alla grande e inesorabile dispersione di persone, idee e passioni.
Il nostro forum, il nostro amato forum, ormai non più aggiornato (ma ancora molto visitato), cadde vittima di un grave problema tecnico che lo portò, per sempre, offline. Fortunatamente è sopravvissuto il backup del database, con tutti i contenuti intatti, ma la versione pesantemente personalizzata di phpBB non è recuperabile, a meno di sforzi immani. Ma se anche si potesse ripristinare, sarebbe talemnte obsoleto e pieno di problematiche di sicurezza che non potrebbe sopravvivere online più di qualche minuto.
Per ridare vita almeno al prezioso materiale raccolto in tanti anni è nato il museo, versione statica e ridotta del forum. Sono ovviamente rimaste escluse le sezioni private e di servizio del forum, non essendo per il momento possibile ripristinare un controllo degli accessi.
Luca